Questo è il manuale per MuseScore versione 3.0 e successive. È mantenuto dalla comunità di MuseScore. Scopri come puoi collaborare. In caso di dubbi consultare la versione online del manuale in inglese.
(Se si sta ancora usando MuseScore 2.x, si può accedere al vecchio manuale Manuale per la versone 2.x).
Questo capitolo ti aiuterà ad installare ed eseguire MuseScore per la prima volta. Esso ti introdurrà alle varie risorse per imparare e per chiedere aiuto
MuseScore fornisce una serie di risorse di apprendimento per aiutare il nuovo utente a iniziare ad usare il software e a produrre partiture.
Quando si installa MuseScore per la prima volta, appare una Procedura guidata di avvio per aiutarvi a impostare alcune funzionalità di base del programma. Una di queste funzionalità si chiama Visite guidate, e, come si puo dedurre dal nome, fornisce una visita guidata del programma.
-Per attivare questa funzionalità, sulla pagina Visite guidate, seleziona "Sì".
Questo permetterà alle Visite guidate di essere eseguite all'apertura del programma, introducendoti alle caratteristiche principali dell'interfaccia utente.
Visite guidate attualmente offerte:
La partitura Come iniziare è un'introduzione pratica alle basi dell'inserimento di una partitura. Quando si apre MuseScore per la prima volta, verrà visualizzato nella finestra principale della Centro di Avvio: basta cliccare per aprirla. Segui le istruzioni scritte in blu, e sarai guidato attraverso le fasi di base della scrittura partitura.
Nota: Se non viene visualizzata la partitura Come iniziare, è possibile trovarla nel pannello di destra del centro di avvio. Fare clic sulle frecce destra o sinistra per sfogliare le opzioni fino a quando non appare.
MuseScore offre una serie completa di video di istruzioni, ognuno dei quali copre un argomento specifico. È possibile accedere a questi video in diversi modi.
Nella sezione Tutorials di musescore.org troverete anche tutorial su argomenti più specifici (es. MuseScore Drumline).
Se si verifica un problema mentre si lavora con MuseScore, ci sono diversi modi per ottenere aiuto e supporto.
Per accedere al Manuale:
È possibile sfogliare il Manuale utilizzando i menu, o fare una ricerca.
Se si seleziona un elemento della partitura e si preme F1, si apre una pagina web che mostra un elenco di collegamenti associati a quell'elemento nella cartella Manuale.
MuseScore offre una serie di servizi on-line Forum per la collaborazione degli utenti. Potresti essere in grado di trovare qui una risposta al tuo problema tra i messaggi esistenti. Una ricerca generica nel sito web restituirà una lista di risultati rilevanti nei forum e nel Manuale.
Alcuni interventi richiedono l'utilizzo di tecniche diverse. Per queste può essere difficile trovare risposte nel Manuale. Le soluzioni per questi caso potrebbero essere trovate nella sezione Come fare
Se non riesci a trovare la risposta al tuo problema, puoi fare una domanda nella sezione Supporto e segnalazioni di bug del forum.
Quando fai la tua domanda:
Se si incontra qualcosa che si pensa sia un bug, il primo passo è quello di postarlo nella cartella del forum Supporto e segnalazioni di bug. Questo permetterà ad altri di verificare se si tratta di un bug vero e di consigliare soluzioni alternative, in modo che tu possa continuare a scrivere la partitura. Troverai maggiori dettagli su questo argomento su Bug reports and Feature requests.
MuseScore è disponibile per diversi sistemi operativi, tra cui Windows e macOS, così come per molte distribuzioni Linux e diverse varianti BSD. Sono tutte disponibili dalla pagina Scarica MuseScore.
Una volta scaricato il software, seguire le istruzioni di installazione del sistema operativo:
Installare su Windows.
Installare su macOS.
Installare su Linux.
Installare su Chromebook.
La prima volta che si avvia MuseScore dopo l'installazione, vi verrà chiesto di confermare le vostre preferenze di base:
Le impostazioni per la lingua e il layout della tastiera vengono recuperate dall'installazione e normalmente non dovrebbero essere modificate. Basta cliccare Successivo per continuare:
seguito da:
La pagina Area di lavoro consente di specificare le barre degli strumenti e le tavolozze predefinite. Scegliere un'opzione dall'elenco a discesa. Quindi fare clic su Successivo per continuare:
Verrà ora chiesto se si desidera utilizzare l'opzione Visita guidata. Se sei nuovo su MuseScore tieni selezionata l'opzione 'Sì' e clicca su Successivo per continuare:
Infine, fare clic su Fine per avviare MuseScore.
Se siete su Windows 10, una versione a 32 bit di MuseScore può essere installata da Windows Store. Cliccando qui aprirà la pagina di Musescore nell'app Store. Dovrai solo cliccare su Scarica l'applicazione e MuseScore verrà scaricato, installato e successivamente aggiornato automaticamente.
Altrimenti è possibile scaricare il programma di installazione di Windows dalla pagina Scarica del sito web di MuseScore. Clicca sul collegamento per avviare il download (scegliete tra 64 bit o 32 bit). Il vostro browser Internet vi chiederà di confermare il download di questo file. Fare clic su Salva File.
Al termine del download, fare doppio clic sul file per avviare l'installazione. Windows potrebbe attivare una finestra di sicurezza per confermarlo prima di avviare il software. Clic su Esegui per continuare.
Il processo di installazione inizierà
Se si fa clic su Annulla, qui o dopo, vedrete:
Se invece cliccate su Successiva per continuare, la procedura guidata di installazione visualizzerà i termini della licenza del software libero.
Leggere i termini della licenza, assicurarsi che la casella accanto a "Accetto i termini dell'accordo di licenza" sia selezionata e fare clic su Successiva per continuare. Successivamente il programma di installazione vi chiederà di confermare la posizione in cui installare MuseScore.
Se state installando una versione più recente di MuseScore ma volete mantenere la vecchia versione sul vostro computer, allora dovreste cambiare la cartella (nota che MuseScore 3 può coesistere con MuseScore 2 e 1 senza bisogno di modifiche). Altrimenti clic su Successiva per continuare.
Cliccare su Installa per continuare.
Concedere qualche minuto alla procedura guidata di installazione per installare i file e le configurazioni necessarie. Vedrete
e infine
Cliccare su Fine per uscire dall'installatore. È ora possibile eliminare il file di installazione scaricato.
Per avviare MuseScore, dal menù, selezionare Avvio→Tutti i programmi→MuseScore 3→MuseScore 3.
È possibile disinstallare MuseScore dal menù selezionando Start→Tutti i programmi→MuseScore 3→Disinstalla MuseScore; o tramite il pannello di controllo di Windows. Nota che questo non rimuoverà le tue partiture e le tue impostazioni di MuseScore.
Il programma di installazione potrebbe essere bloccato dal sistema. Se non si riesce a installare MuseScore, fare clic con il tasto destro del mouse sul file scaricato e fare clic su Proprietà. Se c'è un messaggio "Questo file proviene da un altro computer e potrebbe essere bloccato per proteggere questo computer ", fare clic su "Sblocca", "OK" e fare nuovamente doppio clic sul file scaricato.
This handbook describes features of MuseScore Studio, the music notation program for Windows, macOS, and Linux supporting a wide variety of file formats and input methods. MuseScore Studio features an easy to use WYSIWYG editor with audio score playback for results that look and sound beautiful, rivaling commercial offerings like Finale and Sibelius. "Musescore Studio" was previously named "MuseScore", see online announcement.
MuseScore Studio is released as a free and open-source software. Musescore Studio 3 is released under the GNU General Public License version 2. Musescore Studio 4 is released under the GNU General Public License version 3. To learn more about the GPL license, visit http://www.gnu.org or http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.html. To download MuseScore Studio 3.6.2, see Installation: Download and installation chapter.
MuseScore Studio is developed and supported by non paid volunteers and managed by Muse Group employees. MuseScore BVBA is a subsidiary of Muse Group. Source: wikipedia, forum discussion.
The following items are often referred to as "MuseScore". However, as explained above, this handbook uses "MuseScore" to refer to "MuseScore Studio" only, "MuseScore" is not used to refer to any of the following unless otherwise specified.
See How and where to ask for support
MuseScore Studio is open-source. Its source code is available at github.
MuseScore Studio 3.6.2 is the last official release of MuseScore Studio 3, see Version information. For forks (wikipedia), see "External Link" section.
MuseScore Studio 4 is a result of continuous development from MuseScore Studio 3.6.2. It has huge playback and countless engraving improvements. After MuseScore Studio 3.6.2 was released, most of the software development moved on to MuseScore Studio 4. Muse Group employees no longer work on bug fixing of Musescore Studio 3.6.2. Due to the substantial change in programming framework and library, some proposed improvements of Musescore Studio 3.6.2 are impossible to be merged into MuseScore Studio 4. Reimplementation of important features is not yet complete, see also discussion1, discussion2, discussion3.
When choosing a MuseScore Studio version to create scores, users should take note of the company's distribution versioning and feature implementation philosophy, and consider production needs. For example MuseScore Studio 3.6.2 Linux supports audio and MIDI routing with JACK, which has implications for automation and video synchronization. Source: https://github.com/orgs/musescore/discussions/13745
MuseScore Studio 3 and MuseScore Studio 4 can be installed and opened side by side on the same OS, see Version 3 and 4 installations side-by-side. Score files are opened by default with the last installed Musescore Studio version, see Change default programs in Windows and Problem with Shortcuts to MuseScore 4 files. You can always choose manually with "Right-click > Open with". Note that MuseScore Studio native format (*.mscz and *.mscx) are backward compatible - MuseScore Studio 4 opens MuseScore Studio 3's *.mscz without error, see Native format compatibility
Notable forks (wikipedia):
Troverete il file DMG (immagine disco) nella pagina download del sito web di MuseScore. Cliccare sul link macOS per avviare il download. Una volta completato il download, fare doppio clic sul file DMG per montare l'immagine disco.
Trascinare e rilasciare l'icona MuseScore sull'icona della cartella Applicazioni.
Se non avete effettuato il login come amministratore, macOS può richiedere una password: cliccare su Autenticati e inserire la password per procedere.
Quando l'applicazione ha finito di copiare, espellere l'immagine del disco. È ora possibile avviare MuseScore dalla cartella Applicazioni, Spotlight o Launchpad.
Nota: Fino a macOS 10.15 "Catalina", il sistema richiederà se si vuole permettere a Musescore di accedere alle parti utente del sistema; ovviamente seleziona si, ma se per sbaglio salti questa procedura, puoi impostarlo tramite Preferenze di Sistema > Sicurezza e Privacy > Privacy > File e Cartelle. Sblocca con le tue credenziali di Amministratore, poi naviga a MuseScore (Qualunque versione/i tu abbia e voglia), aggiungilo/i alla lista delle app, e seleziona le cartelle "Documenti" e "Downloads", o come preferisci.
È sufficiente eliminare MuseScore dalla cartella Applicazioni.
È possibile distribuire MuseScore su più computer con la funzione "Copia" di ARD. Poiché MuseScore è un'applicazione autonoma, è sufficiente copiare l'applicazione nella cartella '/Applicazioni' sui computer di destinazione. È anche possibile installare più versioni dell'applicazione, a condizione che i loro nomi siano diversi.
I pacchetti MuseScore per varie distribuizioni di Linux sono disponibili dalla pagina download. La più semplice da installare è la AppImage, che può essere eseguita su qualsiasi distribuzione Linux, ma una serie di altri pacchetti specializzati sono disponibili se lo si preferisce. il manager pacchetti della tua distribuzione. Un'altra possibilità è compilarla dalla sorgente.
Il formato AppImage è un nuovo modo per impacchettare le applicazioni per Linux. le AppImages sono portatili - non è necessario installarle - e possono essere eseguite su (quasi) tutte le distribuzioni Linux. Le dipendenze sono incluse nel file AppImage.
Prima di scaricare un file AppImage, devi conoscere l'architettura del tuo processore. Questi comandi del terminale te la mostreranno:
arch
o
uname -m
L'output sarà qualcosa come "i686
", "x86_64
" o "armv7
":
i686
(o simile) - processore 32-bit Intel/AMD (usato su dispositivi vecchi).x86_64
(o simile) - processore 64-bit Intel/AMD (laptop e computer moderni, e la maggior parte dei Chromebooks).armv7
(o simile) - processore ARM (telefoni e tablet, Raspberry Pi 2/3 con ubuntu Mate, dei Chromebooks, solitamente 32-bit al momento).Ora puoi recarti alla pagina di download e trovare l'AppImage che più si adatta alla tua architettura. Una volta scaricato, il file avrà il nome di "MuseScore-X.Y.Z-$(arch).AppImage
".
Prima che tu possa usare l'AppImage, dovrai avere il permesso di eseguirla come programma.
Dal Terminal:
Questo comando dà il permesso all’utente (u) di eseguire (x) l'AppImage. Funziona su tutti i sistemi Linux.
cd ~/Downloads chmod u+x MuseScore*.AppImage
Nota: Usa il comando "cd
" per navigare alla cartella dove hai salvato l'AppImage.
Da un File Manager:
Se preferisci evitare la linea di comando, solitamente c'è un modo per fornire il permesso di esecuzione dall'interno di un File Manager.
In GNOME File (Nautilus), semplicemente:
Il processo potrebbe variare in altri file manager.
Ora dovresti riuscire a eseguire il programma facendoci doppio clic sopra!
Probabilmente quando hai scaricato l’AppImage è stata salvata nella tu cartella Downloads, ma puoi spostarla quando vuoi (es. Potresti metterla sul Desktop per un accesso più facile). In caso decidessi di rimuoverla, ti basterà eliminarla.
Puoi eseguire l’AppImage senza installarla, ma dovrai installarla se vuoi che sia completamente integrate con il tuo ambiente desktop. Questa operazione ha i seguenti vantaggi:
Per installarla, esegui l’AppImage dal Terminal con l’opzione "install" (vedi qua sotto). Questo copia un file desktop e varie icone sul tuo computer. In caso volessi rimuoverle dovrai eseguire l'opzione "remove" prima di eliminare l'AppImage. Questo non eliminerà nessuna partizione creata con qualunque versione di MuseScore.
Eseguendo l’AppImage dalla linea di comando avrai la possibilità di usare varie opzioni. L’AppImage ha alcune opzioni speciali oltre alle opzioni linea di comando di MuseScore.
Dovrai cambiare cartella usando cd per spostarti dove l’AppImage è salvata nel tuo sistema, ad esempio:
cd ~/Desktop ./MuseScore*.AppImage [opzione...]
O potrai inserire il percorso dell’AppImage:
~/desktop/MuseScore*.AppImage [opzione...]
Usa le opzioni "--help" e "man" per ottenere ulteriori informazioni sulle opzioni della linea di comando disponibili:
./MuseScore*.AppImage --help # mostra una lista completa di opzioni linea di comando ./MuseScore*.AppImage man # mostra la pagina manuale (spiega cosa fa ogni opzione)
(Meglio prima, ma altrimenti durante o dopo) l’installazione di MuseScore, puoi installare uno o più soundfont (se non verrà installato nessun soundfont, le dipendenze ne metteranno uno adatto automaticamente):
musescore-general-soundfont-small
: il soundfont MuseScore_General standard in formato SF3, come nelle versioni di Musescore per gli altri sistemi operativimusescore-general-soundfont
: il soundfont MuseScore_General ad alta qualità, come disponibile nel Manager estensionimusescore-general-soundfont-lossless
: il soundfont MuseScore_General ad alta qualità in formato SF2 non compresso: occupa molto più spazio sul tuo hard disk, ma offre la migliore qualità di suono e tempi di avvio estremamente brevifluidr3mono-gm-soundfont
: il vecchio soundfont usato in Musescore 2.0 (predecessore di MuseScore_General), usalo solo se hai risorse estremamente minime o se ti servetimgm6mb-soundfont
: il vecchio soundfont usato in Musescore 1.3; non può sostituire gli altri, usalo solo se ti serve; estremamente piccoloNota: solo il soundfont MuseScore_General (normale o alta qualità) supporta le dinamiche a singola nota (SND), e ti serve almeno la versione 0.1.6 di quei soundfont (da versioni non stabili o retroadattati) perché supportino le SND.
Il comando sudo update-alternatives --config MuseScore_General.sf3
può essere usato ad ogni momento per selezionare il soundfont predefinito usato da MuseScore se ne installi più di uno (nota che il soundfont timgm6mb-soundfont
non può essere selezionato).
Poi installa il pacchetto musescore3
per MuseScore 3.x (al momento la versione stabile), o musescore
per MuseScore 2.x (c’è anche musescore-snapshot
per la versione instabile di anteprima). I pacchetti sono disponibili nelle seguenti distribuzioni:
musescore3
: sid (unstable), bullseye (testing/Debian 11), buster-backports (stable/Debian 10), stretch-backports-sloppy (oldstable/Debian 9)musescore
: buster (stable/Debian 10), stretch-backports (oldstable/Debian 9), jessie-backports-sloppy (oldstable/Debian 8)musescore-snapshot
: experimental (usable on unstable)Vedi https://backports.debian.org/Instructions/ per istruzioni su come aggiungere una repository ufficiale Debian di retroadattazioni al tuo sistema e installare pacchetti da lì.
Nota: senza le retroadattazioni appropriate, le vecchie versioni potrebbero essere disponibili: MuseScore 2.0.3 su stretch, MuseScore 1.3 su jessie. Usare la versione 2.3.2 per le partiture versione 2.x (o la conversione a 3.x) è fortemente raccomandato!
Importa la chiave GPG:
su rpm --import http://prereleases.musescore.org/linux/Fedora/RPM-GPG-KEY-Seve
Vai alla pagina di download del sito MuseScore. Clicca sul link per la versione stabile per Fedora e scegli il pacchetto rpm adatto alla tua architettura.
In base alla tua architettura, usa uno dei due set di comandi per installare MuseScore
per arch i386
su yum localinstall musescore-X.Y-1.fc10.i386.rpm
per arch x86_64
su yum localinstall musescore-X.Y-1.fc10.x86_64.rpm
Se hai difficoltà con l’audio, vedi Fedora 11 e l’audio
Vedi anche I suggerimenti per le varie distribuzioni sulla pagina di download.
I pacchetti kde neon sono costruiti su una repository separata da quella dei PPA normali di ubuntu, visto che questo è per noi l’unico modo per costruire pacchetti per KDE neon. A causa di limitazioni del Servizio di costruzione OpenSuSE usato, possiamo costruire solo per amd64 (PC a 64 bit), e non ARM (Slimbook o Pinebook remix).
Tutti I comandi seguenti devono essere inseriti in un terminal, ognuno in una linea
Rimuovi i PPAs di ubuntu (tutti e tre) dal tuo sistema se lo hai già configurato prima. Essi sono solitamente in /etc/apt/sources.list
o uno dei file sotto /etc/apt/sources.list.d/
; se hai usato add-apt-repository
(il metodo raccomandato) per aggiungerli, potrai rimuoverli con: sudo rm -f /etc/apt/sources.list.d/mscore-ubuntu-ubuntu-mscore*
KDE neon non è compatibile con i PPAs di ubuntu!
Installa dei pacchetti standard (solitamente ci sono già, ma nel caso non ci fossero) per poter scaricare in modo sicuro la chiave firma della repository:
sudo apt-get install wget ca-certificates
wget -O - https://download.opensuse.org/repositories/home:/mirabile:/mscore/bionic-neon/Release.key | sudo apt-key add -
echo deb https://download.opensuse.org/repositories/home:/mirabile:/mscore/bionic-neon ./ | sudo tee /etc/apt/sources.list.d/mscore.list
sudo apt-get update
Ora è il momento di installare uno o più soundfont (idealmente dovresti installare il soundfont che vuoi prima di installare MuseScore):
musescore-general-soundfont-small
: il soundfont MuseScore_General standard in formato SF3, come nelle versioni di Musescore per gli altri sistemi operativi
musescore-general-soundfont
: il soundfont MuseScore_General ad alta qualità, come disponibile nel Manager estensionimusescore-general-soundfont-lossless
: il soundfont MuseScore_General ad alta qualità in formato SF2 non compresso: occupa molto più spazio sul tuo hard disk, ma offre la migliore qualità di suono e tempi di avvio estremamente brevifluidr3mono-gm-soundfont
: il vecchio soundfont usato in Musescore 2.0 (predecessore di MuseScore_General), usalo solo se hai risorse estremamente minime o se ti servetimgm6mb-soundfont
: il vecchio soundfont usato in Musescore 1.3; non può sostituire gli altri, usalo solo se ti serve; estremamente piccoloSe salti questo procedimento, un soundfont adatto verrà installato automaticamente quando installi MuseScore.
Nota: solo il soundfont MuseScore_General (normale o alta qualità) supporta le dinamiche a singola nota (SND), e ti serve almeno la versione 0.1.6 di quei soundfont (da versioni non stabili o retroadattati) perché supportino le SND.
Il comando sudo update-alternatives --config MuseScore_General.sf3
può essere usato ad ogni momento per selezionare il soundfont predefinito usato da MuseScore se ne installi più di uno (nota che il soundfont timgm6mb-soundfont
non può essere selezionato).
Finalmente puoi installare l’ultima versione di MuseScore con sudo apt-get install musescore3
e quella vecchia 2.x con sudo apt-get install musescore
(c’è anche musescore-snapshot
per la versione instabile di anteprima).
ATTENZIONE: queste istruzioni non sono per gli utenti di KDE neon (vedi sopra)!
MuseScore 2.x (la versione vecchia) è disponibile dalla versione 18.10 (cosmic) a 19.10 (eoan) senza setup necessario. Versioni di ubuntu più vecchie hanno versioni di MuseScore più vecchie (18.04 (bionic) ha la 2.1, 16.04 (xenial) ha la 2.0, 14.04 (trusty) e 12.04 (precise) hanno la 1.3 e 1.2, rispettivamente). Similarmente alle istruzioni per Debian, raccomandiamo di usare la versione 2.3.2 per le partiture versione 2.x (o di convertirli a 3.x).
Oltre alle versioni della distribuzione, il mantenitore Debian di MuseScore fornisce nuove versioni di MuseScore per vecchie versioni di ubuntu nei PPAs ufficiali.
Per favore attiva la repository delle versioni stabili di MuseScore 3 sul tuo Sistema e poi installa il pacchetto musescore3
, disponibile per tutte le versioni dalla 18.04 (bionic) in poi. (Non è possibile fornire MuseScore 3 per versioni di ubuntu più vecchie, poiché esse non hanno i requisiti minimi della versione di Qt necessaria a MuseScore 3)
Se desideri installare MuseScore 2, attiva la repository delle versioni stabili di MuseScore 2 e installa il pacchetto musescore
, disponibile per 12.04 (precise), 14.04 (trusty), 16.04 (xenial), e da 18.04 (bionic) in su. (Alcune versioni intermedie potrebbero avere versioni di MuseScore più vecchie ancora disponibili, ma è meglio aggiornare alle versioni LTS.) Sugli antichi 12.04 (precise) e 14.04 (trusty), questo aggiornerà la libreria Qt nel tuo Sistema, il che potrebbe provocare il malfunzionamento di software non correlato (e sulla versione 12.04 addirittura anche le librerie C++ sono aggiornate), intendiamoci; meglio aggiornare ad una nuova versione LTS.
C’è anche una repository di Versioni di MuseScore Notturne (versioni di sviluppo instabili), da cui gli impavidi potranno installare il pacchetto musescore-snapshot
, solo per LTS 18.04 (bionic).
ATTENZIONE: queste PPAs sono solo per Ubuntu/Kubuntu/Xubuntu/… ma non per Debian o KDE neon!
Come con Debian, puoi installare uno o più soundfont (meglio prima di installare MuseScore, ma se non lo farai, ne verrà installato uno adatto insieme a MuseScore):
musescore-general-soundfont-small
: il soundfont MuseScore_General standard in formato SF3, come nelle versioni di Musescore per gli altri sistemi operativi
musescore-general-soundfont
: il soundfont MuseScore_General ad alta qualità, come disponibile nel Manager estensionimusescore-general-soundfont-lossless
: il soundfont MuseScore_General ad alta qualità in formato SF2 non compresso: occupa molto più spazio sul tuo hard disk, ma offre la migliore qualità di suono e tempi di avvio estremamente brevifluidr3mono-gm-soundfont
: il vecchio soundfont usato in Musescore 2.0 (predecessore di MuseScore_General), usalo solo se hai risorse estremamente minime o se ti servetimgm6mb-soundfont
: il vecchio soundfont usato in Musescore 1.3; non può sostituire gli altri, usalo solo se ti serve; estremamente piccoloNota: solo il soundfont MuseScore_General (normale o alta qualità) supporta le dinamiche a singola nota (SND), e ti serve almeno la versione 0.1.6 di quei soundfont (da versioni non stabili o retroadattati) perché supportino le SND.
Il comando sudo update-alternatives --config MuseScore_General.sf3
può essere usato ad ogni momento per selezionare il soundfont predefinito usato da MuseScore se ne installi più di uno (nota che il soundfont timgm6mb-soundfont
non può essere selezionato).
Il programma desktop di MuseScore funziona nativamente sulla macchina virtuale Linux di Chrome OS chiamata Crostini. Segui i procedimenti descritti nel video:
chmod +x
per il file AppImage./
seguito dal nome pacchetto MusescorePer maggiori informazioni guarda il video interattivo
MuseScore usa la tua lingua di sistema (quella usata per la maggior parte dei programmi, scelta alla base delle impostazioni della regione e della lingua del tuo PC, o account).
Nella scheda Generale, seleziona dal menu a tendina nella sezione Lingua la lingua desiderata:
Il Gestore delle risorse serve a installare e disinstallare le estensioni, e per aggiornare le traduzioni. Per usarlo:
Dalla barra del menu, seleziona Modifica→Preferenze... (Mac: MuseScore→Preferenze...), apri la scheda Generale, e premi su Aggiorna traduzioni.
Per installare o disinstallare un'estensione:
Nota: Le estensioni sono MuseScore Drumline (MDL) (dalla versione 3.0) e il Soundfont MuseScore General HQ (dalla versione 3.1).
Per aggiornare la/le traduzione/i:
Nota: Quasi tutti i menu e finestre di dialogo useranno la lingua selezionata immediatamente, ma alcuni non la useranno fino a quando il programma non è aggiornato.
Nota: Queste opzioni sono disponibili solo sulle versioni per Mac e Windows (tranne quelle da Windows Store), poichè solo queste possono essere aggiornate direttamente da MuseScore.org. Le versioni per Linux (e Windows Store) hanno modalità di aggiornamento differenti.
Per le versioni di MuseScore che possono essere aggiornate direttamente, ci sono due metodi per controllare la disponibilità di aggiornamenti.
Per visualizzare il Sintetizzatore: dal menù, selezionare Visualizza→Sintetizzatore.
Il Sintetizzatore controlla l'uscita sonora di MuseScore e permette di:
La finestra del Sintetizzatore è divisa nelle seguenti sezioni/schede:
I pulsanti nella parte inferiore della finestra del sintetizzatore hanno le seguenti funzioni:
Pulsante | Funzione |
---|---|
Ripristina come predefinite | Salva tutte le impostazioni correnti del Sintetizzatore come impostazioni predefinite. Queste vengono poi applicate automaticamente al Sintetizzatore quando si apre MuseScore. |
Carica predefinito | Carica le ultime impostazioni predefinite salvate nel Sintetizzatore. |
Salva nella partitura | Salva tutte le impostazioni correnti del Sintetizzatore solo nella partitura corrente. |
Carica da partitura | Carica le impostazioni dalla partitura corrente sul Sintetizzatore. |
Note: (1) Le "impostazioni del sintetizzatore" includono l'ordine dei SoundFonts (Librerie di suoni) e dei file SFZ, l'impostazione degli effetti, la sintonizzazione master e il volume (2) Può essere attivo un solo un set di impostazioni del sintetizzatore alla volta - cioè se più partiture sono aperte contemporaneamente, non è possibile fare modifiche al sintetizzatore in una partitura e lasciare intatte le impostazioni delle altre partiture. (3) Le modifiche alle impostazioni del sintetizzatore non potranno essere sentite nei file audio esportati a meno che non siano state prima salvate nella partitura (vedere tabella, sopra). Vedere anche Accordatura (sotto).
Cliccare sulla scheda Fluid per accedere al pannello di controllo per le librerie suoni-campione (SoundFont) SF2/SF3. Per impostazione predefinita, la libreria SoundFont MuseScore_General.sf3
dovrebbe essere già caricata.
È possibile caricare, riorganizzare e cancellare i SoundFonts come richiesto. La riproduzione sonora può essere condivisa tra qualsiasi combinazione di diversi SoundFonts (e/o file SFZ). L'ordine dei SoundFonts in Fluid si riflette nell'ordine predefinito degli strumenti nel mixer.
Per poter caricare il SoundFont, è necessario che prima sia stato installato nella propria cartella SoundFonts. Questo farà sì che appaia nella lista al passo 2 (sopra).
L'ordine dei set di strumenti virtuali nel Sintetizzatore si riflette nell'ordine degli strumenti elencati nel Mixer. Quindi, se la riproduzione di una partitura dipende da un insieme di set di strumenti, è consigliabile salvare la configurazione del Sintetizzatore nella partitura in questione premendo il tasto Salva nella partitura. La prossima volta che si vorrà riprodurre la partitura, premere il tasto Carica da partitura per caricare la stessa configurazione. Ricordare comunque, che questo modo di operare imposta solo l'ordine degli strumenti - non gli strumenti stessi, che dovrebbero essere al loro posto sul computer.
Questa operatività rimuove il SoundFont dal sintetizzatore ma non lo disinstalla dalla cartella SoundFonts: rimane ancora disponibile se si desidera ricaricarlo in seguito.
Cliccare sulla scheda Zerberus per accedere al pannello di controllo delle librerie di suoni-campione formato SFZ. È possibile aggiungere, cancellare o riordinare file in modo simile alla scheda Fluid. Notare che, come per Fluid, prima di essere caricati nel Sintetizzatore, i file SFZ devono essere installati nella cartella SoundFonts del computer.
Il cursore a destra del Sintetizzatore controlla il volume di riproduzione: qualsiasi modifica fatta qui dura solo fino alla fine della sessione, a meno che non venga salvata nella partitura o impostata come nuovo default.
La scheda Effetti generali del Sintetizzatore permette di aggiungere riverbero e compressione alla partitura.
Effetti generali con Riverbero Zita1 e Compressore SC4.
Per attivare o disattivare un effetto:
Per memorizzare e caricare le configurazioni degli effetti, usare i pulsanti situati nella parte inferiore della finestra del Sintetizzatore Vedere Impostazioni del Sintetizzatore (sopra) per i dettagli.
Il modulo di riverbero stereo Zita 1 permette di simulare l'atmosfera di qualsiasi ambiente, da una piccola stanza a una grande sala. Il pre-ritardo, il tempo di riverbero e il tono del riverbero possono essere regolati finemente utilizzando i controlli forniti:
Nota: EQ1 e EQ2 influenzano solo il tono del riverbero, non il segnale dry (non processato).
Per impostare rapidamente una patch di effetti, impostare "Output" su "Mix" e regolare il controllo "Mid RT60" sul tempo di riverbero desiderato. Poi mettere a punto l'effetto come spiegato sopra.
Il compressore stereo SC4 fornisce un fine controllo sulla gamma dinamica della riproduzione, riducendo la variazione di volume tra suoni forti e morbidi. Offre i seguenti controlli:
Per impostare rapidamente, provare con i valori RMS = 1, Soglia = -20 db, Rapporto = 6. Aumentare il Guadagno per ripristinare il volume perso. Poi mettere a punto come spiegato sopra.
Nella scheda Accordatura è possibile regolare l'accordatura generale del programma. Per gli strumenti traspositori, A4 = 440 Hz di default.
Per cambiare l’accordatura generale:
Note: (1) Questa accordatura si applica solo a tutte le partiture nella sessione corrente. Per renderla predefinita del programma o per memorizzarla in una partitura particolare, vedere Salvare/Caricare le impostazioni del Sintetizzatore. (2) Per applicare la nuova accordatura ai file audio esportati (WAV, MP3, OGG), premere Salva nella partitura prima di esportare.
Cliccare sulla scheda Dinamiche per accedere al pannello di controllo per le Dinamiche Nota Singola:
Nel riquadro Impostazioni avanzate, è possibile scegliere di abilitare o disabilitare il controllo di espressione per il suono degli strumenti:
Questo capitolo ti mostra come impostare una nuova partitura, usando la procedura guidata di MuseScore, e come inserire e modificare la notazione musicale di base. Le varie parti della finestra del programma sono descritte - barre degli strumenti, Ispaettore, tavolozze ecc. - così come le opzioni di visualizzazione e navigazione.
Per creare una nuova partitura, apri la Procedura guidata nuova partitura (vedi Crea una nuova partitura, sotto): accessibile anche dalla Finestra di avvio.
Questa è la finestra che si apre se avvii MuseScore per la prima volta:
Per aprire la finestra di avvio (nel caso che non fosse visibile), usa una delle opzioni seguenti:
Per evitare che la Finestra di avvio venga mostrata all’apertura di MuseScore:
Dalla finestra di avvio puoi:
Per aprire la Procedura guidata nuova partitura quando la finestra di avvio non è aperta, puoi:
Fase 1: Inserisci informazioni partitura.
Inserisci titolo, compositore, o qualunque altra informazione come nell’immagine precedente, poi clicca su Successivo >. Questo passaggio è opzionale: puoi aggiungere queste informazioni anche dopo la creazione della partitura (vedi Cornice verticale).
Fase 2: Seleziona file modello.
Nella colonna di sinistra c’è una lista di file modello per solo, banda e orchestra, divise in categorie a seconda dello stile musicale. Se hai salvato dei file modello personalizzati nella tua cartella di file modello, essi verranno visualizzati nella categoria "File modello personalizzati". Puoi anche usare la Casella di ricerca (in alto a sinistra) per trovare file modello specifici.
Per scegliere un file modello:
Clicca sul nome di un file modello per selezionarlo, poi clicca su Successivo >; in alternativa, puoi fare doppio click sul nome del file modello. Questo ti porterà alla pagina successiva della procedura guidata (vedi Scegli un'armatura di chiave, sotto).
Se vuoi creare un file modello da zero, clicca su "Scegli strumenti" (in "Generale"), poi clicca su Successivo >; alternativamente, fai doppio click su “Scegli strumenti."
La finestra __ Scegli strumenti__ è divisa in due colonne:
La categoria selezionata di default è “Comuni”, ma puoi scegliene altre, tra cui “Jazz” e “Early music”. Sotto alla lista c’è una casella di ricerca: qui puoi scrivere il nome di uno strumento, ed esso verrà cercato in “Tutti gli strumenti”.
Per aggiungere strumenti alla partiture, usa una delle seguenti opzioni:
I nomi degli strumenti, e i righi corrispondenti, sono ora presenti nella lista della colonna di destra. Se necessario, puoi aggiungere più strumenti o voci. Ogni strumento aggiunto in questo modo ha il suo canale nel Mixer.
Nota: Se vuoi che più righi condividano lo stesso strumento, usa i comandi Aggiungi rigo o Aggiungi rigo collegato (vedi sotto).
Per aggiungere un rigo a uno strumento già presente nello spartito:
Sommario dei comandi:
Comando | Rigo aggiunto | Modifica righi indipendentemente? | Condividono lo stesso canale Mixer? | Esempi |
---|---|---|---|---|
Aggiungi rigo | Non collegato | Si | Si | Rigo/intavolatura chitarra, Rigo pianoforte a coda |
Aggiungi rigo collegato | Collegato | No. Una modifica in un rigo modificherà anche gli altri. | Si | Rigo/intavolatura chitarra |
Vedi anche, Combina un rigo con una intavolatura.
Per cambiare l’ordine degli strumenti (o righi) nella partitura:
Per eliminare uno strumento, o spartito, dalla partitura:
Step 3: Scegli un’armatura di chiave.
La procedura guidata chiede due cose: l’armatura di chiave iniziale e il (metronomo) tempo della partitura.
Dopo averli selezionati premi su Prossimo > per continuare.
Step 4: Scegli indicazione metrica ecc.
Qui puoi impostare la tua indicazione metrica iniziale. Se la partitura inizia con una battuta in levare (anche chiamata anacrusi), clicca sulla casella relativa alla Battuta in levare e imposta la “Durata” a tuo piacimento.
Battute l’impostazione standard è di 32: puoi cambiare questo numero ora, o aggiungere/rimuovere battute dopo dalla partitura.
Anche qui può essere impostato un metronomo iniziale.
Clicca su Fine per creare la tua nuova partitura.
Ogni modifica che fai alla partitura nella Procedura guidata nuova partitura può essere cambiata anche mentre ci lavori sopra:
Per aggiungere, rimuovere, o cambiare l’ordine degli strumenti:
Vedi anche Cambia strumenti (Proprietà rigo).
Per modificare la distanza tra spartiti e sistemi, impostare i margini della pagina ecc., vedi Impaginazione e formattazione
Un File modello è semplicemente un file Musescore standard che è stato salvato in una di due cartelle di “file modello”: i file in queste cartelle vengono visualizzati automaticamente nella pagina "Scegli file modello" della Procedura guidata nuova partitura. Due cartelle di file modello vengono create automaticamente:
Questa cartella contiene i file modello installati con MuseScore e non dovrebbero essere modificati. Essa può essere trovata nelle seguenti posizioni:
Windows: Solitamente sotto C:\Program Files\MuseScore 3\templates
.
Linux: Sotto /usr/share/mscore-xxx
se installato dal manager pacchetti. Se hai compilato MuseScore su Linux tu stesso, allora controlla sotto a /usr/local/share/mscore-xxx
(xxx
è il numero della versione che stai usando).
MacOS: Sotto /Applications/MuseScore 3.app/Contents/Resources/templates
.
Ogni file modello che crei per un futuro utilizzo dovrebbero essere salvati qui. Una volta che sono nella cartella di “file modello” dell’utente, essi appariranno automaticamente sulla pagina "Scegli file modello” della Procedura guidata nuova partitura—sotto a “File modello personali”
La posizione standard della cartella dei file modello personali è la seguente:
Windows: %HOMEPATH%\Documenti\MuseScore3\Templates
.
MacOS e Linux: ~/Documents/MuseScore3/Templates
.
Per configurare la posizione della tua cartella dei file modello privati:
MuseScore permette di inserire la notazione musicale da ognuno dei quattro dispositivi di input: tastiera del computer, mouse, tastiera MIDI, o tastiera del piano virtuale. La modalità predefinita di inserimento e' un passo alla volta, con la quale le note o le pause sono inserite una per volta. Sono comunque disponibili altre modalità di inserimento.
Dopo l’uscita dalla Procedura guidata per nuova partitura, detta nuova partitura consisterà in una serie di battute riempite di pause di battuta:
Mentre vengono inserite le note in una battuta, le relative pause assumono di pari passo valori appropriati al fine di riempire correttamente la parte di battuta restante:
Le note di diversa durata sullo stesso battito vengono inserite utilizzando le voci:
Questa sezione introduce alle basi dell'inserimento di note e pause una per volta dalla tastiera del computer. Si raccomanda anche di consultare i vari tutorial, disponibili nella Finestra di avvio.
Selezionare una posizione di partenza per l'inserimento delle note cliccando con il mouse su una nota o una pausa, oppure selezionando una battuta. Se non viene selezionato un punto di partenza, il cursore si posiziona automaticamente all'inizio dello spartito non appena si entra in modalità Inserimento note ("Passo 2" sotto).
Per entrare in modalità Inserimento note, usare una delle seguenti opzioni:
Per uscire dalla modalità Inserimento note, usare una delle seguenti opzioni:
Sempre in modalità Inserimento Note, selezionare la durata della nota usando uno dei seguenti metodi:
Questo metodo di inserimento funziona anche se non si è in modalità di inserimento note, a patto che vi sia una nota/pausa selezionata, o che la partitura sia stata appena creata (nel qual caso l'inserimento delle note avverrà per default all'inizio).
Le seguenti scorciatoie da tastiera sono usate per selezionare la durata della nota/pausa in modalità Inserimento note:
Vedere anche: Gruppi irregolari.
La notazione musicale può essere inserita da:
* Tastiera del computer.
* Mouse.
* Tastiera MIDI.
* Tastiera virtuale pianoforte.
* Qualsiasi combinazione di quanto sopra.
Questa sezione amplia "Inserimento note: elementi basilari" (vedere sopra) e introduce all'intera gamma di comandi disponibili per inserire note o pause dalla tastiera del computer.
È possibile inserire una nota digitando la lettera corrispondente sulla tastiera. Perciò, dopo essere entrati in modalità Inserimento note, digitare: 5 C D E F G A.
Nota: Quando si inserisce una nota usando la tastiera, MuseScore la colloca in posizione più vicina alla nota precedente inserita (sopra o sotto).
Per inserire una pausa, digitare "0" (zero). Perciò, dopo essere entrati in modalità Inserimento note, digitare: 5 C D 0 E.
Nota: La durata selezionata nella barra inserimento note si applica sia alle note che alle pause.
Se si vuole inserire una nota puntata, premere . (punto) dopo aver selezionato la durata.
Per esempio, dopo essere entrati in modalità Inserimento note, digitare: 5 . C 4 D E F G A.
Se si vuole inserire un gruppo irregolare (come una terzina): vedere Gruppi irregolari.
Se si vuole scrivere musica con due o più linee simultanee di melodia indipendente sullo stesso pentagramma, vedere Voci.
Per spostare una nota su o giù di un semitono:
Per spostare una nota in alto o in basso diatonicamente:
Per spostare una nota in alto o in basso di un'ottava:
Quando una nota viene spostata in alto o in basso con un tasto freccia (vedi sopra), qualsiasi alterazione necessaria viene generata automaticamente dal programma. Le alterazioni possono comunque essere aggiunte anche manualmente - vedere Alterazioni.
Se si vuol aggiungere una nota di accordo sopra quella precedentemente inserita:
Così, digitando C, D, Maiusc+F, Maiusc+A, E, F si ottiene:
Per aggiungere una nota ad un intervallo specifico sopra o sotto una o più note:
Note: Per creare accordi con note di differente durata, sarà necessario utilizzare più di una Voce.
Normalmente, quando si inserisce musica in MuseScore, qualsiasi nota o pausa esistente viene sovrascritta. Ci sono, comunque, diversi modi per inserire note:
Per cancellare una singola nota:
Per cancellare un accordo:
I comandi di cancellazione possono essere applicati anche a intervalli di note/accordi.
Ecco una lista di utili scorciatoie di editing disponibili in modalità Inserimento note:
Inserire le note con il mouse è facile, ma non è il modo più veloce per trattarne quantità elevate.
Nota: Passando il cursore sulla partitura in modalità di inserimento delle note, apparirà un'anteprima della nota o della pausa che si sta per aggiungere.
Le note possono inserire anche usando una tastiera MIDI.
La nota dovrebbe essere aggiunta alla partitura.
Nota: Il metodo di inserimento predefinito, un passo alla volta permette di inserire una nota per volta. Sono comunque disponibili altri metodi: vedere Modalità inserimento note.
Se vi sono più dispositivi MIDI collegati al computer, potrebbe sorgere la necessità di informare MuseScore su quale sia la tastiera MIDI:
È possibile inserire le note anche utilizzando la tastiera del pianoforte sullo schermo.
Il metodo di inserimento delle note è simile a quello di una tastiera MIDI:
MuseScore offre una varietà di modalità inserimento note oltre a quella di default Un passo alla volta. Sono tutte accessibili cliccando la piccola freccia vicino al pulsante "N" sulla sinistra della barra degli strumenti Inserimento Note:
A seconda dell'abilità del musicista, alcune note sono considerate al di fuori della normale estensione di un particolare strumento. Per scopi informativi, MuseScore opzionalmente colora le note di rosso se sono fuori dall’estensione di un musicista "professionista", e verde oliva/giallo scuro se fuori dall’estensione di un "principiante". I colori appaiono sullo schermo del computer, ma non sulle copie stampate.
Per abilitare/disabilitare la colorazione delle note e impostare le estensioni note "professionale" e "amatoriale", vedere Estensione note utilizzabile (Proprietà pentagramma: tutti i pentagrammi).
Per default, la dimensione “piccola” è impostata al 70% della grandezza normale. È possibile modificare questa impostazione in Formato → Stile→Dimensioni.
Versione 3.3.3 e superiori
1. Assicurarsi di essere in Modalità Normale.
2. Selezionare una o più note/pause, o gambi/code di note. Applicare la durata desiderata tramite scorciatoia (elencate sopra), oppure cliccare sull'icona di durata equivalente nella barra degli strumenti.
Prima della versione 3.3.3
1. Assicurarsi di essere in Modalità Normale.
2. Cliccare su una nota o una pausa. Applicare la durata desiderata tramite scorciatoia (elencate sopra), oppure cliccare sull'icona di durata equivalente nella barra degli strumenti.
Nota: Aumentando la durata si sovrascrivono le note o le pause che seguono; diminuendo la durata si aggiungono pause tra nota modificata e note o pause che la seguono.
Per esempio, per cambiare tre pause di sedicesimo in una sola pausa di ottavo puntato:
Man mano che la durata aumenta, sovrascrive le altre due pause di sedicesimi che la seguono.
Per cambiare l’altezza di una singola nota:
Per cambiare la grafia enarmonica di una nota, selezionarla e usare il comando J. Per maggiori informazioni, vedere Alterazioni.
Per cambiare di un intervallo costante le altezze di un passaggio musicale, si può usare Trasposizione.
Per cambiare le altezze di un passaggio musicale con una melodia diversa, mantenendo invariato il ritmo, usare la modalità Modifica altezze.
Se lo spartito contiene molte alterazioni scritte male (senza seguire le regole enarmoniche), provare il comando “Sostituzione enarmonica delle alterazioni” (vedere Alterazioni: Ridefinire le altezze).
Per cambiare una o più note in una voce diversa, vedere Voci.
Per cambiare una pausa in una nota della stessa durata:
Per cambiare una nota in una pausa della stessa durata:
L’ area di lavoro è costituita da diversi componenti, il principale dei quali è l’area della tavolozza situata a sinistra della finestra del documento.
Ogni tavolozza è una cartella contenente simboli musicali (di solito correlati) che possono essere applicati alla partitura.
Per visualizzare o nascondere le “Tavolozze” nell’area di lavoro:
MuseScore fornisce due aree di lavoro preimpostate Base o Essenziale (l'opzione predefinita) e Avanzata (una versione con più tavolozze e simboli). Entrambe contengono simboli tratti dalle varie sezioni della Tavolozza generale. In aggiunta è possibile creare aree di lavoro personalizzate (sotto).
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Per “agganciare” o “sganciare” un’area di lavoro, vedere Pannelli laterali.
Per creare una nuova area di lavoro:
Note: Nelle versioni di MuseScore precedenti la 3.3, possono essere modificate solo le nuove aree di lavoro, quelle Base e Avanzata sono fisse (preimpostate). Vedere Creare una nuova Area di lavoro.
Per cambiare la visualizzazione delle tavolozze: vedere il menu Tavolozze.
Per modificare i contenuti delle tavolozze: vedere Tavolozze personalizzate.
Per cambiare la visualizzazione generale delle aree di lavoro: Selezionare Visualizza→Area di lavoro→Modifica. Questo visualizza una finestra di dialogo con le stesse opzioni della analoga che compare in Creare una nuova Area di lavoro (sopra).
Qualsiasi modifica apportata agli spazi di lavoro viene automaticamente salvata nel programma (non sono richieste ulteriori azioni). Ogni spazio di lavoro personalizzato viene salvato come file separato in una cartella chiamata "workspaces". La sua posizione è la seguente:
C:\Users\[USERNAME]\AppData\Local\MuseScore\MuseScore3\
(actually %LOCALAPPDATA%\MuseScore\MuseScore3
)~/Library/Application\ Support/MuseScore/MuseScore3/
.${XDG_DATA_HOME:-~/.local/share}/MuseScore/MuseScore3/
.Modalità di modifica permette di eseguire una vasta gamma di operazioni di edizione sui singoli elementi della partitura, come ad esempio:
Per linee, forcelle, legature, gambi di note, travature di note e stanghette, usare uno dei seguenti metodi:
Per altri elementi, usate uno dei seguenti metodi:
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Per uscire dalla modalità modifica usare uno dei modi seguenti:
Per modalità modifica testo, vedere Modifica del testo.
Vedere Linee: Modifica lunghezza, e Modifica legature di portamento.
Alcune volte è necessario spostare una nota a destra o a sinistra per evitare una collisione con un altro elemento oppure per annullare la condivisione automatica testa della nota per esempio:
In alternativa, è possibile selezionare la testa della nota e modificare l' "Offset orizzontale" (nella sezione "Accordo") dell’Ispettore.
In alternativa, è possibile selezionare il gambo ed eseguire il "Cambio della lunghezza" (nella sezione "Gambo") tramite Ispettore.
Per riposizionare un gambo di nota, bisogna selezionarlo e regolare i valori di "X" e "Y" di "Offset" (sotto "Posizionamento automatico") nella sezione "Elemento" dell’Ispettore.
In modalità modifica le seguenti combinazioni di tasti possono essere utilizzate per cambiare la posizione di (1) un elemento della partitura (esempio: Abbellimenti, Accidenti, etc.) o di (2) una maniglia di regolazione (esempio: legature di valore, linee, etc.):
I seguenti comandi si applicano solo alle maniglie di regolazione:
Per annullare tutte le modifiche, accertarsi di non essere in modalità di modifica e premere Ctrl+R.
La Tavolozza è una cartella contenente simboli musicali che possono essere applicati alla partitura. Le tavolozze predefinite di Musescore contengono collezioni di simboli correlati, ma è possibile personalizzarle in modo da poter visualizzare quasi ogni tipo di simbolo, linea o testo. Le tavolozze formano la parte principale di un'area di lavoro.
Musescore viene fornito con due set di tavolozze preimpostate: un set di Base e uno Avanzato (contenuti in aree di lavoro dal nome simile). Ma questo è solo l'inizio. Si possono aggiungere i propri simboli e testi sia alle tavolozze esistenti che a quelle create in nuove aree di lavoro. In altre parole è possibile personalizzare ogni area di lavoro per soddisfare esattamente le proprie particolari esigenze volte alla redazione di partiture. Vedere Personalizzare le tavolozze.
La posizione predefinita dell'area Tavolozze è a sinistra della finestra del documento. Per visualizzarla o nasconderla:
Per sganciare l'area delle tavolozze:
Per riagganciare il pannello, fare di nuovo doppio clic sulla barra superiore. Vedere Pannelli laterali per maggiori informazioni.
I simboli assegnati alla tavolozza sono mostrati in una griglia sotto il nome della tavolozza stessa. Se una delle tavolozze predefinite di Musescore è stata personalizzata, cliccando su Di più verranno mostrati tutti i simboli cancellati.
Se si vuole visualizzare una tavolozza aperta alla volta, fare clic sul pulsante ... e selezionare la casella “Apri solo una tavolozza alla volta”. Qualsiasi tavolozza aperta ora si chiuderà quando ne aprirete un'altra.
Versione 3.4 o superiori
Versioni precedenti la 3.4
Selezionare uno o più elementi della partitura, poi doppio clic sul simbolo della tavolozza desiderato. Oppure, trascinare e rilasciare il simbolo sull'elemento desiderato nel rigo musicale.
Se si sta trascinando un simbolo sulla partitura e si decide di non volerlo applicare, premere Esc.
Suggerimento: Per prevenire errate/involontarie riorganizzazioni accidentali dei contenuti durante l'uso, fare clic con il tasto destro del mouse sul nome di una tavolozza e deselezionare Abilita modifica.
È possibile cercare i simboli o i nomi delle tavolozze digitando nella casella Cerca in cima alla lista. In fase di digitazione, i simboli e/o le tavolozze con nomi corrispondenti ai caratteri digitati vengono visualizzati in basso, aggiornandosi continuamente al variare dell'input digitato. I simboli visualizzati possono provenire da qualsiasi tavolozza, il che rende questo un modo potente per individuare simboli senza cercare visivamente tra le varie tavolozze.
I simboli possono essere applicati direttamente dai risultati della ricerca come descritto sopra.
Per ripristinare la lista dei nomi delle tavolozze, che è temporaneamente nascosta dai risultati della ricerca, fare clic su X nella casella di ricerca.
Qualsiasi elemento aggiunto alla partitura da una tavolozza può essere copiato, incollato e duplicato: vedere Copia e incolla.
Come nascondere una tavolozza dipende dal fatto che sia una di quelle predefinite di Musescore o una propria, creata successivamente con il metodo di cui sopra.
Per nascondere una tavolozza predefinita di Musescore:
Nascondere una propria tavolozza (non predefinita):
Possono essere cancellate solo le proprie tavolozze (non quelle predefinite).
Non è possibile cancellare le tavolozze predefinite di Musescore. Se non si intende usare una tavolozza predefinita, nascondere invece il suo nome dalla lista.
È possibile modificare qualsiasi tavolozza predefinita di Musescore o creata dall'utente. I simboli possono essere aggiunti o cancellati e i layout possono essere riorganizzati.
Da MuseScore 3.3 in poi, tutte le tavolozze preimpostate nelle aree di lavoro Base e Avanzata possono essere personalizzate direttamente (se si sta usando una versione precedente dovrà prima essere creata una nuova area di lavoro).
Prima di personalizzare una tavolozza:
Nota: La modifica di questi valori influisce solo sull'aspetto dei simboli all'interno della tavolozza. Non cambia le loro dimensioni o gli offset sulla pagina dello spartito.
Il comando Di più funziona diversamente in una tavolozza creata dall'utente. Visualizza una tavolozza alla volta dalla lista, permettendo di aggiungere simboli da quella tavolozza trascinandoli oppure selezionando un elemento e cliccando sul pulsante Aggiungi a (nome tavolozza). Usare < e > per spostarsi tra le tavolozze.
Il seguente menù appare cliccando con il tasto destro del mouse sul nome di una tavolozza o cliccando sul pulsante ... a destra del nome:
Proprietà tavolozza: Visualizza la seguente finestra di dialogo, dove è possibile regolare l'aspetto di una tavolozza:
Se il simbolo che si sta aggiungendo alla partitura da una tavolozza contiene un elemento di testo (per esempio testo di rigo, dinamica, diteggiatura, volta ecc.), allora proprietà come tipo di carattere, dimensione del carattere, colore del testo e allineamento si adatteranno secondo le seguenti regole:
Le proprietà del testo che non sono state modificate dall'utente adotteranno i relativi stili di testo.
Le proprietà di testo personalizzate - quelle modificate dall'utente prima di salvare il simbolo in una tavolozza personalizzata - rimangono come personalizzate.
Al contrario, le proprietà di linea delle linee applicate da una tavolozza rimangono sempre invariate (cioè come impostate dall'utente prima di salvare in un’area di lavoro personalizzata, o come predefinite nelle aree di lavoro Base/Avanzata).
This chapter discuss real world instruments and vocals, Musescore Instruments, score instrument setup and score template files.
An instrument in Musescore is an abstraction that contains the tablature(s) or staff(s) (the most useful aspect, see Layout and formatting), notation styles (clefs, noteheads etc), the musical behaviors (transposition, playable range) and settings related to playback audio created by the Musescore synthesizer.
An Musescore instrument contains staff(s) that can represent a single or multiple real world instrument(s), for example in Beethoven's Symphony No.3, Op.55 First edition published by Cianchettini & Sperati, n.d.[1809] London, the third staff Corni 1 & 2 in Eb represents two French horn players:
To transcribe this, you should add one Musescore instrument "Horn in Eb", and rename it, playback is not affected by naming.
Real world instrument, instrument section, vocals, and choir, are supported in Musescore in several ways:
You can manage instruments and staffs individually in any score, or use pre-configured template when you create a new score.
Instruments supported by Musescore 3.6.2 (archived https://musescore.org/en/instruments page December 2022). To suggest adding a missing instrument, see https://musescore.org/en/contribute
Two ways to open this window to manage setup:
The Choose Instruments window contains the following items:
The main actions available in this window are :
Understand the main actions available first.
To manage instruments of "Drumset" Musescore instrument, see Drum notation
To add a new Musescore instrument to the score, use any of the following options:
The instrument names, and their associated staff lines, now appear in the list of instruments in the right column.
Understand the main actions available first.
To add an editable staff to an existing instrument in the score:
Understand the main actions available first.
To add a non-editable ready-only staff to an existing instrument in the score:
See also, Combine pitched staff with tablature.
Function of this button is explained in Choose instruments window above.
To make an existing instrument soloist, or to undo it:
Not to be confused with Staff / Part properties : staff type template
Score template can be used to quickly set up a new score. A template contains:
Everything else are not re-used (Title frames, all text, or any layout and formatting information of any of its Parts).
A template file is a score file under certain directory that Musescore uses. You can create a score from scratch and save it as template, or copy any existing .mscz file to that directory to use it as template. There are two kinds of templates:
Check out the Score from Template plugin by parkingb which improves template function.
Click File > Save as and save the score file as .mscz format into the template directory Musescore uses. File name is used as the template name.
Not recommended to use this folder for custom templates
This folder contains the pre-defined templates. It can be found in the following directory:
C:\Program Files\MuseScore 3\templates
or C:\Program Files (x86)\MuseScore 3\templates
(Actually %ProgramFiles%\MuseScore 3\templates
or %ProgramFiles(x86)%\MuseScore 3\templates
, respectively) ./usr/share/mscore-xxx
if you installed from the package manager. If you compiled MuseScore on Linux yourself, then look under /usr/local/share/mscore-xxx
(with xxx
being the version you are using)./Applications/MuseScore 3.app/Contents/Resources/templates
.Custom template files must be stored here. The default directory of the custom templates folder is as follows (The folder name "Templates" varies with the language version of Musescore installed):
%HOMEPATH%\Documents\MuseScore3\Templates
.~/Documents/MuseScore3/Templates
.To configure the directory of custom templates folder: From the menu, select Edit→Preferences...→General.
L’ Ispettore appare di default sulla destra dello schermo. Per mostrarlo o nasconderlo:
Per sganciare il pannello dell’Ispettore:
Cliccare sul simbolo “doppia cuspide” (cerchiato in rosso nella seguente immagine) oppure fare doppio click sulla barra superiore del pannello.
Per riattaccare il pannello fare di nuovo doppio clic sulla barra superiore. Vedere anche: Pannelli laterali.
Quando viene selezionato un qualsiasi oggetto nella finestra della partitura, le sue proprietà vengono automaticamente visualizzate nell’Ispettore, dove possono essere modificate. Possono anche essere selezionati e modificati insieme più elementi, purché siano dello stesso tipo. Tuttavia, se gli oggetti selezionati sono di tipo diverso, l'Ispettore limiterà le modifiche solo al colore, alla visibilità e al posizionamento automatico.
Quando si seleziona un oggetto della partitura, due tipi di pulsanti sono chiaramente visibili sul lato destro dell'Ispettore:
Ripristina allo stile predefinito: . Premere questo pulsante per ripristinare una particolare proprietà al valore predefinito, cioè quello mostrato nel menu Stile.
Imposta come stile: . Premere questo pulsante per rendere il valore di una particolare proprietà il nuovo default per lo stile. Questo aggiornerà il menu Stile e tutti gli altri oggetti governati da quello specifico stile.
Nota: è possibile anche modificare gli stili direttamente dal menu Stile.
Le proprietà sono convenientemente elencate nei riquadri delle categorie dell’Ispettore. Dette Categorie sono identificabili dai caratteri in grassetto. Se si seleziona ad esempio una stanghetta, nella parte superiore dell'Ispettore si vedrà quanto segue:
Per i dettagli delle varie categorie e le loro proprietà, vedere sotto:
Tutti gli elementi della partitura, eccetto le cornici, le interruzioni e i distanziatori, visualizzano questa categoria nell'Ispettore quando vengono selezionati. Le opzioni sono le seguenti:
Visibile: Deselezionare questa casella per rendere invisibili gli elementi selezionati; in alternativa, usare la scorciatoia V (commutazione da visibile e invisibile e viceversa). Gli elementi invisibili non appaiono nella musica quando vengono stampati o esportati come PDF o immagine. Se si vuole comunque che rimangano visualizzati nella finestra del documento, assicurarsi che l’opzione "Mostra Invisibili" sia selezionata in Visualizza → Mostra Invisibili. Gli elementi invisibili assumeranno la colorazione grigio chiaro.
Colore: Cliccare sul rettangolo per aprire la finestra di dialogo "Seleziona il colore". Regolare il colore e l'opacità degli elementi selezionati.
Posizionamento automatico: Vedere Posizionamento automatico.
Distanza minima: Distanza minima da altri elementi quando il posizionamento automatico è attivo.
Offset X/Y: Permette di posizionare esattamente gli elementi selezionati (in termini di unità di spazio di rigo). Un numero positivo sposta gli elementi a destra o in basso; un numero negativo sposta gli elementi a sinistra o in alto. Vengono inoltre forniti anche i pulsanti Abilita aggancia alla griglia.
Ordine di impilatura (Z): Vedere Posizionamento automatico: Ordine di impilatura
Questa categoria viene visualizzata solo quando si seleziona una “miscela” di diversi tipi di elementi, e permette di modificare solo il colore, la visibilità e il posizionamento automatico.
Questa categoria permette di apportare modifiche alle note selezionate (per la posizione della singola nota vedere Elemento). Contiene le seguenti proprietà:
Questa categoria appare in modo diverso a seconda della selezione operata:
Questa sezione viene visualizzata nell'Ispettore quando si seleziona una o più travature di collegamento tra note, e permette di operare regolazioni fini della posizione e dell’angolo della travatura; permette inoltre di modificare la spaziatura tra le note appartenenti alla travatura.
Questa sezione appare quando si seleziona una chiave: la casella di spunta permette di attivare/disattivare la visualizzazione di una precedente chiave di cortesia.
Questa categoria appare quando si seleziona una articolazione o un ornamento. Sono disponibili le seguenti opzioni:
Vedere Diagrammi chitarra.
Questa categoria viene visualizzata quando viene selezionata una linea. Qui si possono impostare varie proprietà generali.
Questa categoria viene visualizzata quando è selezionata una linea. Permette di impostarne la dicitura, modificare le proprietà del testo, impostare i ganci (cediglie) di linea e allineare il testo in relazione alla linea stessa.
Cediglia finale / Altezza: Idem come sopra.
Inizio Testo / Continua Testo / Fine Testo: Si riferisce al testo all'inizio della linea; all'inizio di qualsiasi linea di continuazione; o alla fine dell'ultima linea. Tutti hanno le stesse proprietà, come segue:
Alcuni tipi di oggetti hanno proprietà aggiuntive. Queste sono accessibili cliccando con il tasto destro del mouse sull'oggetto e scegliendo l'opzione "... proprietà" dal menu contestuale. Le impostazioni disponibili in queste finestre di dialogo sono spiegate nella descrizione del tipo di oggetto nei capitoli Notazione o Argomenti avanzati.
Vedere:
Nota: Per assicurarsi che le battute inserite o aggiunte siano visualizzate correttamente, Crea battute d’aspetto deve essere settato a off (premere più volte M).
Utilizzare una delle seguenti possibilità:
Utilizzare una delle seguenti possibilità:
Utilizzare una delle seguenti possibilità:
Utilizzare una delle seguenti possibilità:
Nota: Nelle partiture a più righi, la cancellazione di una battuta rimuove anche tutte le battute corrispondenti negli altri righi dell'accollatura;
Per rimuovere automaticamente tutte le battute vuote alla fine della partitura:
Per cancellare solo i contenuti di una battuta (e non la battuta stessa):
Per modificare le proprietà di una battuta, cliccare con il tasto destro del mouse su una zona vuota della battuta e selezionare Proprietà battuta...:
Si possono utilizzare i tasti , in basso a sinistra della finestra-dialogo, per passare alla battuta precedente o a quella successiva.
Questa sezione della finestra-dialogo permette di regolare la durata di una singola battuta indipendentemente dall'indicazione metrica visualizzata (in vigore). Utilizzare la funzionalità per creare battute in levare (dette anche anacrusi), cadenze, sezioni ad lib, etc.
Esempio: Nell’immagine di seguito, La battuta in levare con nota da 1/4 ha un’indicazione metrica nominale di 4/4, ma una attuale di 1/4. Le battute nel mezzo sono in tempo normale di 4/4. La battuta complementare alla fine del rigo, con nota da 1/2 punteggiata, ha un tempo attuale effettivo di 3/4.
Note: Un piccolo segno - o + compare sopra la battuta quando la sua durata è diversa da quella visibile nell’indicazione metrica (vedi immagine seguente). Questi segni non compaiono in nessuna stampa o copia PDF. È possibile disattivare questi segni deselezionando "Segna battute irregolari" nel menù Visualizza.
Anche premere Ctrl+Canc su una nota o una pausa riduce la durata della battuta, mentre tramite modalità inserimento si può aumentare la durata della battuta.
Nota: Le battute d'aspetto si interrompono automaticamente in presenza di segni importanti come marcatori di riferimento, cambi di indicatori di tempo, doppie stanghette, battute irregolari, ecc.
Questa funzionalità permette di controllare se e come i numeri di battuta vengono visualizzati sulla battuta selezionata:
Questa impostazione permette un grado di controllo più preciso di quello offerto dai comandi Aumenta/Diminuisci larghezza impaginazione (PC: Ctrl+Alt+Maiusc+] e Ctrl+Alt+Maiusc+[. Mac: Alt+Maiusc+] e Alt+Maiusc+[).
MuseScore inserisce automaticamente la numerazione nella prima battuta di ogni accollatura (eccettuata la prima battuta di ogni sezione) (N.d.T.: per default la numerazione non è visibile neppure sulla prima battuta della partitura, di fatto la battuta con il numero 1); sono però disponibili altre opzioni di numerazione: vedere Formato→Stile...→Numeri delle battute.
Per rendere la durata di una battuta più lunga o più corta rispetto a quella in vigore – senza modificare l’indicazione metrica – è possibile adattarne le sue Proprietà Battuta. Lo stesso risultato è ottenibile unendo o dividendo battute (di seguito).
Metodo A. Unione di due sole battute:
Metodo B. Unire un qualsiasi numero di battute:
Note: (1) Se si selezionano battute su un solo rigo in una partitura con più righi, saranno unite anche le battute corrispondenti degli altri righi dell'accollatura. (2) Le travature di unione note possono essere modificate automaticamente. (3) Se sono state già generate le parti, questa opzione è disabilitata.
Scegliere uno dei seguenti metodi:
Nota: Se si seleziona solo una nota su un solo rigo in una partitura con più righi, saranno divise nello stesso punto anche le battute corrispondenti degli altri righi dell'accollatura.
Una voce è una linea musicale o una parte che può avere un proprio ritmo indipendentemente da altre voci sullo stesso rigo. Le voci sono talvolta chiamate "layers" (livelli) in altri software di notazione.
Si possono avere fino a 4 voci su ogni rigo. In una battuta polifonica, normalmente voce 1 (e 3) sono contraddistinte dalle note con il gambo rivolto verso l’alto mentre voce 2 (e 4) dalle note con il gambo rivolto verso il basso.
N.B. Attenzione a non confondere il concetto di voci di MuseScore (1, 2, 3, 4) con l'ordine delle voci che si trova nelle partiture vocali SATB:
Selezionando una sezione della partitura, ogni voce viene evidenziata con un colore diverso: voce 1 blu, voce 2 verde, voce 3 arancione e voce 4 viola.
Le seguenti istruzioni mostrano come scrivere un passaggio di musica a due voci:
Inserire prima le note della voce 1: Assicurarsi di essere in modalità modalità inserimento note : il pulsante Voce 1 viene evidenziato in blu nella barra degli strumenti. Inserire prima le note nella prima voce. Durante l'inserimento, alcune note possono avere i gambi in basso, ma questi si capovolgeranno automaticamente quando verrà aggiunta la seconda voce.
Il seguente estratto mostra un rigo per gli alti con le sole note della voce 1 inserite:
Spostare il cursore all'inizio della sezione: Una volta terminato di inserire una sezione di note della voce 1, premete ripetutamente il tasto ← per muovere indietro il cursore, nota per nota, fino alla prima nota della sezione; in alternativa utilizzare Ctrl+← (Mac:Cmd+←) per spostare il cursore indietro di una battuta alla volta. Oppure si può semplicemente uscire da modalità inserimento note (premere Esc) e cliccare direttamente sulla prima nota.
Inserire le note della voce 2: Assicurarsi di essere in modalità inserimento note e che la nota della voce 1 all'inizio della sezione sia selezionata. Cliccare sul tasto "Voce 2" (sulla destra della barra degli strumenti), oppure utilizzare la combinazione Ctrl+Alt+2 (Mac: Cmd+Alt+2). Inserire tutte le note della parte vocale inferiore (gambi in basso).
L'immagine seguente mostra l'esempio precedente dopo l'aggiunta delle note della voce 2:
Tutte le pause possono essere rese invisibili (nascoste), se necessario: selezionare gli elementi da nascondere e premere V, o deselezionare la casella "Visibile" nell’ Ispettore. Le pause delle voci 2, 3 e 4 (ma non quelle di voce 1) oltre ad essere nascoste possono essere cancellate (selezionandole e premendo Canc) ma non è raccomandato: rendetele invece nascoste.
Una pausa della voce 1 può essere cancellata solo rimuovendo dalla partitura anche quella parte della battuta in cui è contenuta: vedere Rimuovere intervallo selezionato; oppure Cancellare battuta(e).
Se una pausa è stata cancellata nelle voci 2-4, sarà necessario ripristinarla prima di inserire una nota su quella battuta in quella voce (il problema può presentarsi, per esempio, in files importati XML o MIDI). Il modo più semplice per correggere tale battuta è quello di scambiare quella voce con la voce 1 due volte. Per il metodo esatto, vedi Scambio voci di note (sotto).
Per scambiare le note tra due voci qualsiasi:
Note: (a) La selezione può comprendere il contenuto di qualsiasi voce, ma ne saranno scambiate solo due alla volta. (b) Nel caso di battuta selezionata solo parzialmente, l'operazione sarà comunque applicata all'intera battuta.
Si possono anche spostare le note da una voce all'altra (senza scambio di note):
Nota: Perché uno spostamento note possa correttamente andare a buon fine, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
Per selezionare una nota in una voce di numero superiore a quella corrente:
Per selezionare una nota in una voce di numero inferiore a quella corrente:
MuseScore ricorda un numero illimitato di azioni Annulla/Ripeti.
Le scorciatoie standard sono:
Oppure utilizzare i pulsanti della barra degli strumenti::
Gli oggetti nella partitura - come note, battute, articolazioni ecc. - possono essere selezionati in diversi modi: (1) uno alla volta, (2) come intervallo continuo, oppure (3) come lista.
La selezione viene invariabilmente usata prima di applicare comandi come cancella, copia/taglia e incolla, trasponi e così via.
La maggior parte degli oggetti della partitura può essere selezionata semplicemente cliccando su di essi in modalità Normale.
Nota: Selezionando una singola nota e poi copiandola e incollandola, si copierà e incollerà solo l'altezza, non la durata o altre proprietà (come l'assenza di gambo). Per copiare l'intera nota, comprese tutte le proprietà, è necessario tenere premuto Maiusc— come per la selezione degli accordi (sotto).
Nota: Per selezionare un intervallo di battute consecutive, vedere selezioni con Maiusc e selezioni con Maiusc + click (sotto).
Per selezionare un elemento da un gruppo di elementi sovrapposti:
Ci sono diversi modi per selezionare un intervallo continuo di note, accordi o battute etc:
Per selezionare un intervallo di note o pause:
Nota: L’insieme da selezionare può trovarsi nello stesso pentagramma o in pentagrammi sopra o sotto la nota/pausa iniziale. Tutti gli elementi selezionati saranno racchiusi in un rettangolo blu, comprese le linee e le articolazioni associate (escluse le “volte”). Si può ripetere l'operazione per estendere l'intervallo selezionato come desiderato.
A partire da MuseScore 3.5, il metodo “Maiusc + click” è stato perfezionato per rendere più facile la selezione di una serie continua di elementi come simboli di accordi, testi ecc. Per esempio:
Risultato Vengono selezionati tutti i simboli degli accordi in quell'intervallo e nessun altro.
Nota: Come per la selezione delle note, l’intervallo può essere esteso sia verticalmente che orizzontalmente.
Questo metodo può essere usato per selezionare le note o le pause, o, indipendentemente, per selezionare simboli “non-nota” come punti di staccato, testi, etc:
* Tenere premuto Maiusc, quindi trascinare il cursore attraverso l’area desiderata.
Questo metodo seleziona l’intera partitura musicale, comprese le note, le pause e gli elementi associati. Utilizzare una delle seguenti opzioni:
Questo metodo è usato per selezionare una sezione — ovvero una regione della partitura che inizia e/o finisce con una: pausa di sezione :
Nota: Vedere Copia e incolla: Filtro di selezione per disabilitare alcune tipologie di elementi dall'essere selezionati in un intervallo di selezione.
Per selezionare una lista (o un intervallo discontinuo) di elementi della partitura:
Nota: Questo metodo non può essere usato per selezionare le battute; per queste utilizzare invece selezione singola o di intervallo.
È possibile usare il metodo Ctrl + click per “aggiungere a” o “sottrarre da” una selezione esistente. Per esempio:
Per selezionare tutti gli elementi di un tipo specifico (ad esempio, tutte le stanghette, tutti gli elementi di testo, tutti i segni di staccato):
Questo capitolo descrive le opzioni disponibili nel menu Visualizza, e nei menu Zoom e Vista Pagina/Vista Continua/Singola Pagina (situati nella barra degli strumenti sopra lo spartito). Descrive inoltre in dettaglio i vari comandi e funzioni di navigazione.
Ci sono diversi modi per ingrandire o ridurre la partitura:
Scorciatoie da tastiera:
menu Visualizza:
Mouse
Menu a discesa: Per impostare uno zoom specifico, utilizzare il menu a tendina nella barra degli strumenti standard per impostare l'ingrandimento della vista dello spartito (25-1600 %) o visualizzarlo usando le opzioni "Larghezza pagina", "Pagina intera" o "Due pagine".
Se nel campo a discesa se il livello di zoom desiderato non è disponibile di default, è possibile digitare una % di zoom personalizzata.
Per tornare allo zoom del 100%: Utilizzare la combinazione scorciatoia Ctrl+0 (Mac: Cmd+0).
L’area della Barra degli strumenti si trova fra la Barra del Menu e la finestra del documento.
Contiene le seguenti barre degli strumenti:
Per mostrare o nascondere alcune barre degli strumenti:
Nota: Questa opzione permette inoltre di mostrare o nascondere la Successione cronologica, lo Strumento di confronto delle partiture, Tavolozze, Ispettore, la tastiera del pianoforte, il Mixer.
Selezionare Visualizza→Barra degli strumenti, e cliccare su "Personalizza barre degli strumenti"
La finestra di dialogo mostra a sinistra le barre degli strumenti che possono essere personalizzate, al centro i pulsanti degli strumenti correnti per la barra degli strumenti selezionata e, a destra, i pulsanti che possono essere aggiunti. Una volta selezionata la barra degli strumenti da modificare nel pannello di sinistra, è possibile fare una delle seguenti azioni:
Nota: la barra degli strumenti non può essere personalizzata a meno che non sia selezionato uno spazio di lavoro personalizzato (vedi sotto).
Selezionare questa opzione per creare un’area di lavoro personalizzata o per modificare un’area di lavoro esistente.
La Barra di stato, situata nella parte inferiore dello schermo, fornisce informazioni sugli elementi selezionati della partitura. Spuntare/deselezionare questa opzione per visualizzarla o nasconderla.
È possibile dividere la visualizzazione del documento in modo da visualizzare due documenti contemporaneamente o due parti diverse dello stesso documento. Le schede permettono di scegliere quale documento visualizzare in ogni vista. È possibile trascinare il confine che separa le due partiture per regolare la quantità di spazio nella finestra dedicata a ciascuna:
Questa sezione permette di visualizzare o nascondere vari elementi non stampabili:
Un trattino in alto a destra di una battuta indica che la sua durata differisce da quella stabilita dall'indicazione del tempo (metronomo).
La modalità Schermo intero espande MuseScore al fine di riempire la schermata in modo che più contenuto possibile sia visibile.
Si può passare da una vista all'altra dello spartito usando l'elenco a discesa nell'area della barra degli strumenti:
Per scorrere la partitura
In Vista Pagina, la partitura è formattata come apparirà quando verrà stampata o esportata come file PDF o immagine: cioè, pagina per pagina, con i margini. MuseScore applica automaticamente le interruzioni di sistema (riga) e di pagina, secondo le impostazioni presenti in Impostazioni pagina… e Stile. In aggiunta, possono essere applicate ulteriori interruzioni di sistema (linea), di pagina o di sezione personalizzate (in funzione del risultato grafico che si vuole ottenere).
Per scegliere tra scorrimento orizzontale o verticale, vedere Preferenze MuseScore, Area di visualizzazione, Scorri le pagine.
In Visualizzazione continua, la partitura viene mostrata come un sistema ininterrotto. Anche se il punto di partenza non è in vista, i numeri di misura, i nomi degli strumenti, le chiavi, il tempo e le firme delle chiavi saranno sempre visualizzati sulla sinistra della finestra.
Nota: Poiché il layout è più semplice, MuseScore può essere più veloce in Visualizzazione Continua che in Visualizz. Pagina.
In Vista Singola Pagina lo spartito viene mostrato come una singola pagina con un'intestazione ma senza margini, e con un'altezza di pagina infinita. Le interruzioni di sistema (di riga) sono aggiunte automaticamente, secondo le impostazioni presenti in Impostazioni pagina… e Stile. In aggiunta, possono essere applicate ulteriori interruzioni di sistema (linea), di pagina o di sezione personalizzate (in funzione del risultato grafico che si vuole ottenere).
Aree di lavoro, Ispettore e Filtro selezione sono convenientemente visualizzati come pannelli laterali a sinistra e a destra della finestra di partitura. Per sganciare un pannello laterale usare uno dei seguenti metodi:
Per agganciare un pannello utilizzare una delle seguenti procedure:
In alternativa, un doppio clic sulla barra del titolo del pannello lo riporta alla sua posizione precedentemente agganciata.
Sono disponibili vari comandi per rendere più semplice la navigazione nello spartito. Sono elencati sotto Scorciatoie tastiera: Navigazione.
Navigatore è un pannello opzionale che visualizza le miniature delle pagine dello spartito in basso o a destra della finestra del documento.
Il Navigatore appare in fondo alla finestra del documento se si scorrono le pagine orizzontalmente; o a destra se si scorrono le pagine verticalmente. (vedere Preferenze: Area di visualizzazione).
Il riquadro blu rappresenta l'area della partitura che è attualmente visibile nella finestra del documento: trascinare il riquadro, o cliccare direttamente sul pannello di navigazione per portare in vista un'altra parte della partitura. È possibile anche trascinare la barra di scorrimento.
Il pannello Successione cronologica fornisce una panoramica dettagliata della partitura, con maggiori possibilità di navigazione e interazione.
Per i dettagli vedere Successione cronologica.
La funzione Trova / Vai a permette di navigare velocemente verso una battuta specifica, un numero di chiamata o un numero di pagina nella partitura:
Utilizzare una delle seguenti opzioni:
N.B.: È meglio evitare di nominare i segni di prova con le singole lettere "R", "r", "P", "p", o una di queste lettere con un numero intero (per esempio "R1" o "p3"), poiché questo può confondere l'algoritmo di ricerca.
MuseScore supporta le operazioni standard di copia, taglia, incolla e scambio con appunti. Questi comandi possono essere applicati a una serie di:
I comandi di copia/taglia/incolla/scambia sono accessibili in tre modi:
Comando | Comb. tasti (Win) | Comb. tasti (Mac) | Menu-click destro | Menu princ. |
---|---|---|---|---|
Taglia | Ctrl+X | Cmd+X | Taglia | Modifica → Taglia |
Copia | Ctrl+C | Cmd+C | Copia | Modifica → Copia |
Incolla | Ctrl+V | Cmd+V | Incolla | Modifica → Incolla |
Scambia con Appunti | Ctrl+Maiusc+X | Cmd+Maiusc+X | Scambia con Appunti | Modifica → Scambia con Appunti |
Nota: Prima di eseguire una procedura di copia, taglio, incolla o scambio, accertarsi di essere in modalità Normale. Premere il tastoEsc per portarsi in tale modalità.
È possibile tagliare, copiare, incollare o scambiare note come segue:
Copiare/tagliare un singolo accordo
Copiare/tagliare un intervallo di accordi
L’operazione di scambio con appunti combina due comandi in uno solo: (1) Dapprima sovrascrive una parte selezionata della partitura con il contenuto degli appunti, proprio come il comando incolla; (2) In secondo luogo, trasferisce la parte sovrascritta della partitura di nuovo negli appunti, proprio come il comando copia.
Può essere utilizzata, ad esempio, per scambiare due sezioni di uguale lunghezza di una partitura, A e B:
È possibile copiare la sola altezza di una nota (e non le altre proprietà), cliccando sulla testa della nota e applicando copia e incolla standard; la stessa operazione è inoltre eseguibile con la procedura Copia e Scambia con Appunti. L’altezza della nota di destinazione cambia corrispondentemente a quella della nota copiata ma la sua durata rimane la stessa.
Alcuni elementi come il testo del rigo, le dinamiche, le diteggiature, ecc. possono essere tagliati, copiati e incollati solo uno alla volta. Tuttavia, altri elementi supportano Taglia/Copia/Incolla con "selezione multipla": come le articolazioni (sforzato, staccato etc.), schemi tastiera (diagrammi accordi), e i simboli degli accordi.
Nota: Il comando Scambia con Appunti è destinato solo all’utilizzo con sezioni di musica e non con altri elementi della partitura.
Nel caso delle articolazioni, esse vengono incollate alle note di destinazione esattamente nello stesso ordine (continuo o intermittente) in cui erano nella selezione iniziale.
Per copiare e incollare rapidamente una nota, una battuta o un passaggio:
MuseScore copia e incolla la notazione selezionata nel punto immediatamente dopo l'ultima nota della selezione. Qualsiasi musica esistente nell'intervallo di destinazione viene sostituita.
Per copiare e incollare istantaneamente un elemento di testo, una linea o un altro oggetto:
Questi comandi permettono di copiare/tagliare una sezione della partitura, poi incollarla di nuovo ovunque con tutte le durate delle note dimezzate o raddoppiate.
Il Filtro selezione permette di scegliere esattamente quali voci ed elementi includere nella selezione.
Il Filtro selezione appare di default sotto le Tavolozze. Per cambiare la posizione di visualizzazione, vedere Visualizzazione e navigazione: Pannelli laterali.
Esempio: Supponiamo di voler copiare le battute 1 e 2 del seguente passaggio (vedi immagine), per ottenere le misure 3 e 4:
Nota: Il Filtro selezione funziona anche con il comando Scambia con Appunti.
Se si vogliono cambiare le note senza alterare il ritmo, si può combinare la modalità Modifica Altezze con Copia e Incolla.
Nel caso di partiture con strumenti traspositori è possibile scegliere di visualizzarne le relative parti sia in tonalità scritta che in tonalità da concerto (trasposta). La tonalità da concerto mostra la partitura come dovrebbe apparire quando viene stampata per essere letta dai musicisti. Tuttavia, durante la preparazione potrebbe essere più comodo vedere gli strumenti trasposti annotati come suonano, senza trasposizione. In questo caso basta selezionare l'opzione "Partitura in DO".
Per alternare la visualizzazione dello spartito tra la tonalità scritta e quella da concerto:
Prima di stampare la partitura, esportarla in PDF o salvarla online, assicurarsi che il pulsante Partitura in DO sia off (non evidenziato), e che le singole parti siano trasposte correttamente.
Nel menù File si trovano le opzioni per aprire, salvare, esportare e stampare i propri file:
Oltre ai file in formato nativo (*.mscz and *.mscx), MuseScore può aprire anche file MusicXML, MusicXML compressi e MIDI , così come una varietà di file in altri formati.
Per aprire qualsiasi file supportato:
Apri Recenti permette di scegliere da una lista di spartiti aperti di recente.
Salva, Salva Come…, Salva una copia… e Salva selezione… servono per il salvataggio dei file MuseScore nativi (.mscz and .mscx).
Esporta... permette di creare file non-MuseScore, come PDF, MusicXML, MIDI, e vari formati audio e immagine. Nella finestra di dialogo Esporta puoi scegliere in quale formato esportare.
MuseScore memorizza quale formato è stato scelto l'ultima volta e lo rende predefinito per la volta successiva.
Stampa... permette di stampare il file MuseScore direttamente su una stampante. A seconda della stampante saranno disponibili diverse opzioni, tra le quali, generalmente, la definizione dell'intervallo di pagine, il numero di copie e la fascicolazione.
Se sul computer è installata una stampante PDF, si potrebbe anche "esportare" in PDF usando Stampa; di solito però è meglio usare l'opzione PDF nativo in Esportazione in quanto la resa è più accurata. Nota: perché questo funzioni correttamente con Adobe PDF, assicurarsi di deselezionare "Affidati solo ai font di sistema, non usare i font del documento" nelle proprietà della stampante.
Musescore.com allows you to:
Note: A MuseScore Pro account is required for all scores not marked as PD (Public Domain) or "Original" work, the latter must also have the approval of the score owner.
To save a score online:
From the menu, select File→Save Online.... The "Log in to MuseScore" dialog will appear:
Enter your email address or MuseScore username, and password, then click OK. Note: If you don't have a MuseScore account yet, create one first by clicking on the "Create an account" link. That will open your browser app and bring you to musescore.com/user/register.
Upon successfully logging in and if the score already exists online, it will be updated automatically. Uncheck Update the existing score to save online as a new score.
If you are using a different SoundFont than the default one and if you are able to export MP3 files (may not be the case on some Linux versions), a checkbox Upload score audio will be visible:
If the checkbox is checked, MuseScore will render the audio of the score using the current synthesizer settings and upload the audio to MuseScore.com.
Now you'll be able to enter your score information.
You can also upload a score on MuseScore.com directly:
If you want to make changes to one of your scores on MuseScore.com, edit the MuseScore file on your own computer, save it, and then do the following:
It is much more convenient to update online scores from directly within MuseScore than by updating the score manually from the score page. Follow these steps if you originally uploaded the score via the Upload page and now want to switch to the direct method:
Now whenever you want to update the online score simply go to File→Save Online....
Note: The URL should be follow the format of https://musescore.com/XXXXXXXX/scores/XXXXXXXX and should not contain 'Nice Link's.
In the previous →"Basics" chapter you learned how to enter notes and interact with the palettes. The "Notation" chapter describes the different types of notation in more detail, including more advanced music notation.
See also →"Advanced topics".
Le armature di chiave standard sono disponibili nella tavolozza Armature di chiave delle aree di lavoro Base o Avanzata. È comunque possibile creare armature di chiave personalizzate (più avanti).
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Nel caso si debba cambiare l’armatura di chiave di una solo rigo, lasciando le altre invariate:
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Nel caso si voglia sostituire l’armatura di chiave di un solo rigo, lasciando invariate le altre:
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Per impostazione predefinita, MuseScore mostra le rimozioni di alterazione (bequadro) solo quando la tonalità cambia in C Maggiore/A minore (senza diesis o bemolle). In tutti gli altri casi, mostra semplicemente la nuova tonalità senza simboli di bequadro sulle alterazioni rimosse:
Tuttavia, si può scegliere di visualizzare i simboli di bequadro sulle alterazioni rimosse per tutti i cambi di tonalità:
Dal menù, selezionare Formato → Stile → Accidenti. Appariranno le seguenti opzioni:
Selezionare una delle tre opzioni.
Per esempio, selezionando l’opzione "Prima dell’armatura di chiave se cambia a un minor numero di diesis o bemolli" si ottiene:
Con l’opzione "Dopo l’armatura di chiave se cambia a un minor numero di diesis o bemolli. Prima se cambia tra diesis e bemolle" si ottiene:
Le Battute d’aspetto vengono interrotte in caso di cambio armatura di chiave:
Per disattivare la visualizzazione di una particolare armatura di chiave di cortesia:
Per disattivare la visualizzazione di tutte le armature di chiave di cortesia:
Nota: Le armature di chiave di cortesia non vengono visualizzate alle interruzioni di sezione.
Per creare una armatura di chiave personalizzata:
Premere Shift+K per visualizzare la sezione Armature di chiave nella Tavolozza generale.
Nel pannello Crea armatura di chiave, per ottenere la nuova armatura desiderata trascinare gli accidenti necessari dalla tavolozza al rigo situato al di sopra. Nota: La chiave di violino è solo decorativa; qui si possono creare armature di chiave personalizzate per qualsiasi tipo di rigo.
Nota: Un limite delle armature di chiave personalizzate è che non possono essere trasposte nel modo usuale. Se è necessaria una trasposizione, o se c'è un cambio di chiave, dovrà essere creata una nuova armatura di chiave personalizzata.
Per spostare una armatura di chiave dalla tavolozza generale a una tavolozza personalizzata:
Per applicare una armatura di chiave alla partitura direttamente dalla tavolozza generale, usare uno dei seguenti metodi:
Le Chiavi usate più comunemente (Violino, Basso, Alto, Tenore) si trovano nella tavolozza Chiavi dell’area di lavoro Base. Per una gamma più completa, vedere la tavolozza Chiavi nell'area di lavoro Avanzata (immagine sotto riportata).
Nota: Le chiavi "intermedie" sono sempre più piccole della chiave di sistema principale.
Esempio: Nell'immagine seguente, il pentagramma superiore inizia con una chiave di violino e passa immediatamente alla chiave di basso, poi dopo una nota e una pausa, cambia di nuovo in chiave di violino.
Nota: Il cambio di una chiave non modifica l'altezza di nessuna nota; sono invece le note che si spostano per preservare l'intonazione. Se necessario, congiuntamente al cambio chiave è possibile usare le Trasposizione.
Quando un cambio di chiave si verifica all’inizio di una accollatura, al termine dell’accollatura precedente sarà automaticamente generata una chiave di cortesia.
Per mostrare o nascondere tutte le chiavi di cortesia:
È inoltre possibile mostrare/nascondere le chiavi di cortesia caso per caso:
Note: Questa opzione può essere utile per gli utenti TAB che non vogliono che la chiave di violino si ripeta su ogni riga successiva.
Nella tavolozza Stanghette è disponibile una gamma di simboli di stanghette divisorie sufficienti per la maggior parte degli scopi ordinari (area di lavoro Base); solo le stanghette di ritornello sono disponibili anche nella tavolozza Salti e Ripetizioni (sia in area Base che Avanzata). Ulteriori simboli sono disponibili nella tavolozza Stanghette dell’area di lavoro Avanzata. È inoltre possibile creare le proprie stanghette personalizzate (vedere sotto).
Per cambiare una stanghetta esistente, usate una delle seguenti opzioni:
Per cambiare una stanghetta “non singola” (doppia, ritornello, ecc) in singola:
Per nascondere una stanghetta:
Per inserire una nuova stanghetta tra due esistenti utilizzare una delle due seguenti possibilità:
È possibile inserire una stanghetta per dividere una battuta in due separate. Usare uno dei seguenti metodi:
Nota: A partire dalla versione 3.1 (o precedente), tutte le stanghette aggiunte in questo modo vengono inserite come Normali. Vedere anche Dividere una battuta.
È possibile creare stanghette personalizzate selezionandone una o più e regolandone le proprietà nella sezione "Stanghetta" dell’Ispettore:
Vedere anche Mensurstrich.
Tramite l’Ispettore possono essere apportate anche modifiche al colore e al posizionamento orizzontale/verticale.
Le stanghette possono estendersi su più righi , come nel “Rigo di Pianoforte", o in una partitura orchestrale per unire strumenti appartenenti alla stessa sezione. Per unire le linee di battuta:
Entrare in modalità Modifica su una stanghetta.
Cliccare sulla maniglia blu inferiore e trascinarla verso il rigo a cui si vuole collegarla. La maniglia scatta automaticamente in posizione e quindi non c'è bisogno di posizionarla esattamente.
Premere Esc per uscire dalla modalità modifica.Verranno aggiornate anche tutte le altre stanghette pertinenti.
I più comuni tipi di alterazioni sono disponibili nella barra degli strumenti Alterazioni sopra la partitura e nella tavolozza Alterazioni nell’area di lavoro di base.
Una gamma più completa può essere trovata nella tavolozza Alterazioni nell'area di lavoro avanzata.
Le Alterazioni vengono aggiunte automaticamente a una nota, in modo appropriato, quando si aumenta o si diminuisce la sua altezza:
* ↑: Accresce l’altezza di una nota di un semitono (favorisce i diesis).
* ↓: Diminuisce l'altezza di una nota di un semitono (favorisce i bemolle).
Per aggiungere (i) un doppio bemolle o un doppio diesis, (ii) una “alterazione di cortesia” (nota anche come alterazione precauzionale o promemoria) o (iii) una alterazione non-standard, usare una delle seguenti opzioni:
Se si volessero aggiungere parentesi ad una alterazione precauzionale, utilizzare una delle seguenti possibilità:
Se necessario, le alterazioni possono essere cancellati cliccando su di esse e premendo Canc.
Per cambiare la notazione enarmonica di una nota, o di più note, sia nella scrittura in note reali (Partitura in DO) che in quella con trasposizione (N.d.T.: vedere Partitura in Do per migliore comprensione dell'argomento):
Per cambiare la scrittura enarmonica nella vista in note reali, senza influenzare la vista in note trasposte, o viceversa:
Nota: Se le altezze delle note selezionate non sono tutte uguali, l'effetto può essere imprevedibile.
Le Indicazioni metriche si trovano in una Tavolozza avente lo stesso nome sia nell’area di lavoro Base che in quella Avanzata.
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Se l’indicazione metrica richiesta non è disponibile in nessuna delle tavolozze esistenti, può essere creata usando uno dei seguenti metodi:
Disponibile a partire dalla versione 3.3.
A partire dalla versione 3.5.1 c'è un supporto limitato per le indicazioni metriche frazionarie. In questo momento sono supportati solo i valori ½ e ¼. Se la tastiera non dispone di questi caratteri, per alcuni sistemi operativi è comunque possibile inserirli usando Alt+0189 per ½ e Alt+0188 per ¼. Si possono anche copiare/incollare da qui.
Per visualizzare la finestra di dialogo Proprietà indicazione metrica usare uno dei seguenti metodi:
Per modificare la travatura delle note di una particolare indicazione metrica:
Spuntare la casella per "Cambia anche le note più brevi", significa che qualsiasi cambiamento di travatura a un livello viene applicato automaticamente anche alle durate più brevi. Il pulsante Ripristina annulla qualsiasi cambiamento fatto in quella sessione.
Le indicazioni metriche aggiuntive (o composte) sono talvolta usate per chiarire la divisione dei battiti all'interno di una battuta. Per creare una indicazione metrica aggiuntiva:
Nota: La sezione Indicazione metrica della Tavolozza generale permette anche di creare indicazioni metriche aggiuntive (vedere sopra).
In certi casi una partitura può mostrare pentagrammi con diverse indicazioni metriche che corrono allo stesso tempo. Per esempio, nella Variazione Goldberg 26 di Bach:
Nell'esempio precedente, l’indicazione metrica globale è 3/4, mentre quella del pentagramma superiore è stata impostata indipendentemente a 18/16.
Per impostare una indicazione metrica locale per un solo pentagramma:
Occasionalmente potrebbe sorgere l’esigenza di diminuire o aumentare la durata di una misura senza cambiare l'indicazione metrica, per esempio, in una battuta in levare (anacrusi) o in una cadenza ecc. Vedere Operazioni sulle battute: durata della battuta.
Quando si incontra una indicazione metrica le Battute d’aspetto vengono interrotte. Inoltre, una interruzione di sezione impedirà che una indicazione metrica di cortesia sia mostrata alla fine della battuta precedente.
I simboli di Arpeggio e Glissando sono disponibili nella tavolozza "Arpeggi e Glissando" nell’area di lavoro avanzata. Questa tavolozza include inoltre frecce direzioni arpeggio, una parentesi (di arpeggio), articolazioni strumenti a fiato e simboli slide in/slide out.
Per aggiungere un arpeggio, glissando etc. alla partitura, utilizzare uno dei seguenti metodi:
Per regolare la lunghezza e l’altezza del simbolo:
Dopo aver selezionato un simbolo, varie utili proprietà possono essere regolate nella sezione "Glissando" o "Arpeggio" dell’Ispettore.
Glissando
Arpeggio
Se utile per un uso futuro, è possibile salvare il risultato in una tavolozza personalizzata.
Quando un arpeggio o una freccia di direzione arpeggio vengono aggiunti alla partitura, inizialmente si estendono su una sola voce. Per cambiarne l’altezza, vedere Regolare le dimensioni (sopra). Riproduci: La riproduzione del simbolo può essere attivata o disattivata nell'Ispettore.
Aggiungere l'arpeggio al pentagramma superiore, selezionarlo e usare Maiusc+↓per estenderlo verso il basso fino al pentagramma successivo senza che questo influisca sulla distanza tra i sistemi.
Nota: In questo caso le note nei 2 pentagrammi devono essere nella stessa voce.
Un Glissando o, più informalmente, una slide, si estende su due note consecutive. Può essere ondulato o preciso, con o senza testo. Es.
Per spostare una maniglia finale verticalmente o orizzontalmente, da una nota all'altra:
Usare questo comando per creare glissando trasversali. Oppure per correggere le posizioni delle maniglie finali quando si applicano glissando multipli agli accordi.
Sono disponibili i simboli Fall, Doit, Plop e Scoop (N.d.T.: trattasi di articolazioni Jazz). Per cambiare la lunghezza e la curvatura, selezionare il simbolo, entrare in modalità modifica e regolare le maniglie come descritto in Modalità modifica: Linee.
Anche le linee Slide in e Slide out si trovano nella tavolozza "Arpeggi e Glissando". Per modificare la lunghezza e l’angolazione di una linea fare doppio clic su di essa e trascinare la maniglia (oppure utilizzare l'Ispettore o le frecce della tastiera per una regolazione più fine).
Il set completo di simboli si trova nella tavolozza Articolazioni nell'area di lavoro Avanzata:
e nella tavolozza Abbellimenti (sempre in area di lavoro Avanzata):
C'è anche una versione abbreviata di Articolazioni nell'area di lavoro Base.
Le Articolazioni sono i simboli aggiunti alla partitura che indicano come devono essere suonate una nota o un accordo particolari. I principali simboli di questo gruppo sono:
Sono incluse anche articolazioni speciali per archi e strumenti a pizzico, strumenti a fiato, ecc.
Abbellimenti include:
Nota: Appoggiature e acciaccature si trovano nella tavolozza Note di abbellimento.
Usare uno dei seguenti metodi:
Applicare un accidente a un ornamento esistente, come un trillo:
Usare uno dei seguenti metodi:
Nota: L’inserimento di corone sulle stanghette non influisce sul playback.
Le scorciatoie da tastiera possono essere personalizzate nelle Preferenze di MuseScore.
Subito dopo aver aggiunto un'articolazione o un abbellimento da tavolozza, il simbolo viene selezionato automaticamente: Può quindi essere spostato in alto o in basso dalla tastiera come segue:
Per abilitare le regolazioni in tutte le direzioni dalla tastiera:
I valori di offset orizzontale e verticale possono essere modificati anche nell’Ispettore. Per posizionare più di un simbolo alla volta, selezionare i simboli desiderati e regolarne i valori di offset nell'Ispettore.
Nota: Un simbolo può anche essere riposizionato cliccando e trascinando, ma per un controllo più preciso, usare i metodi di cui sopra.
Queste possono essere modificate nella sezione Articolazioni dell’Ispettore e possono includere:
Per le proprietà delle Bend vedere Bends.
Si possono trovare ulteriori impostazioni globali di stile per articolazioni e abbellimenti sotto Articolazioni, Abbellimenti.
Con lo strumento Bend possono essere create Bend di vari tipi. Lo strumento è situato nella tavolozza Articolazioni dell’area di lavoro Avanzata. Ogni bend applicato alla partitura può essere personalizzato nella sezione Bend dell’Ispettore.
Per applicare uno o più bend alla partitura, usare una delle seguenti opzioni:
Le proprietà globali del testo e della linea per tutti i bend nella partitura possono essere modificate in Formato→Stile→Bend.
Versione 3.4 e successive
Versioni precedenti la 3.4
Il bend è rappresentato da un grafico composto da linee grigie collegate da nodi quadrati blu (vedere immagine sopra). La pendenza della linea indica il tipo di curva:
L’asse verticale del grafico rappresenta quanto il bend tende verso l'alto o verso il basso: una unità equivale a un quarto di tono, 2 unità a un semitono, 4 unità a un tono intero, e così via. L’asse orizzontale del grafico indica la lunghezza del bend: ogni segmento di linea grigia si estende per 1 spazio (sp) nella partitura.
Un bend viene modificato aggiungendo o eliminando nodi nel grafico:
Aggiungendo un nodo si allunga il bend di 1 sp; cancellando un nodo lo si accorcia di 1 sp. I punti di inizio e fine del bend possono essere spostati solo verso l'alto e verso il basso.
L'altezza del simbolo del bend è regolata automaticamente in modo che il testo appaia appena sopra il rigo. Questa altezza può essere modificata, se necessario, con una soluzione alternativa:
Per regolare la posizione utilizzare una delle seguenti opzioni:
Dopo che un bend è stato creato nella partitura, può essere salvato per un uso futuro trascinando e rilasciando il relativo simbolo in una tavolozza tenendo premuto Ctrl+Maiusc (Mac: Cmd+Maiusc). Vedere Area di lavoro personalizzata.
Per default, MuseScore raggruppa le note in accordo con le impostazioni fissate nella finestra di dialogo Proprietà indicazione metrica. Per modificare questo automatismo vedere Cambiare la travatura preimpostata.
MuseScore permette di “sovrascrivere” il raggruppamento preimpostato di qualsiasi nota utilizzando i simboli di raggruppamento nella tavolozza Proprietà gruppo note delle aree di lavoro “Essenziale” o “Avanzata”:
Per modificare il raggruppamento o “travatura” di una o più note (eccettuate le travature convergenti e divergenti, sotto descritte), utilizzare uno dei seguenti metodi:
Per applicare travature convergenti e/o divergenti, utilizzare uno dei seguenti metodi:
Note: (1) Le travature convergenti/divergenti necessitano di 2 o 3 linee a seconda del tempo e della velocità di cambiamento desiderati; (2) Per creare travatura convergente/divergente con 2 linee è necessario partire con l’esecuzione continua di note di sedicesimi (semicrome) appartenenti ad una medesima travatura; (3) Per creare travatura convergente/divergente con 3 linee è necessario partire con l’esecuzione continua di note di trentaduesimi (biscrome) appartenenti ad una medesima travatura; (4) La riproduzione sonora di questa tipologia di travature non è supportata.
Icona | Nome | Descrizione |
---|---|---|
Inizio travatura | Se la nota era collegata alla precedente interrompe il collegamento. | |
Collega gruppo note | Crea travatura dalla nota selezionata a quella precedente (se applicabile). Applicabile anche a gruppi di sedicesimi + inferiori e a gruppi di trentaduesimi + inferiori. | |
Nessuna travatura | Interrompe travatura prima e dopo la nota selezionata. | |
Trav. Semicroma sub | Da questa nota inizia la travatura di secondo livello. | |
Trav. Biscroma sub | Da questa nota inizia la travatura di terzo livello. | |
Travatura automatica | Applica la travatura predefinita come determinato dalla indicazione metrica in vigore (vedere sopra). | |
Travatura convergente, più lento | Inizio di travatura convergente per indicare un tempo gradualmente più lento. | |
Travatura divergente, più veloce | Inizio di travatura divergente per indicare un tempo gradualmente più veloce. |
Note: È necessario sapere che la possibilità di effettuare il raggruppamento/travatura tra due note/pause è determinato dalle caratteristiche di entrambe le note. Per esempio: Due note consecutive entrambe contrassegnate come “Inizio travatura” non potranno essere collegate tra loro con travatura. Se le due note consecutive sono predisposte per connettersi l'una con l'altra si genererà la travatura, se una di loro non è predisposta, le due note non potranno raggrupparsi.
Regolazione tramite tastiera o mouse:
Regolazione con l’Ispettore:
Regolazione tramite tastiera o mouse:
Regolazione con l’Ispettore:
Nota: "Forza orizzontale" nella sezione "Gruppo" dell’Ispettore può essere selezionata solo se la casella "Posizione personalizzata" è stata precedentemente deselezionata. Questa impostazione sovrascrive i valori di “Posizione personalizzata” e imposta automaticamente la barra orizzontale alla sua altezza originale.
Se si vuole che tutte le travature di raggruppamento delle note in partitura restino orizzontali, in Formato→Stile→Gruppi di note è presente l’opzione “Appiattisci tutte le travature”. Se questa opzione non è selezionata, le travature assumeranno una inclinazione automatica dipendente dall’altezza delle note collegate. Questa impostazione globale può essere annullata per singole travature tramite i metodi descritti precedentemente.
Per regolare questo tipo di travature:
MuseScore spazia fra loro le note in accordo con il loro valore, comprensivo degli eventuali accidenti, testi cantati, etc. Nelle accollature dove è presente più di un pentagramma, il risultato potrebbe essere una irregolare spaziatura delle note, come nel seguente esempio:
La ridefinizione di impaginazione locale è una casella di spunta nell’ Ispettore che permette di specificare in quali passaggi nella partitura si vuole che la spaziatura delle note sia indipendente rispetto agli altri pentagrammi dell’accollatura. Applicando "Ridefinisci impaginazione locale" alla travatura che collega le note nel pentagramma superiore dell’esempio precedente si ottiene una più uniforme distribuzione delle note:
Per effettuare una reimpaginazione localizzata:
Per capovolgere una travatura di raggruppamento da sopra a sotto le note, o viceversa:
Per ripristinare le modalità di raggruppamento note in quelle definite nella indicazione metrica in vigore:
There are two fundamentally distinct types of notational functionality in Musescore, designed and implemented from the beginning for different purposes:
Musescore usually create a functional item when you do common editing such as pressing a keyboard shortcuts, clicking a toolbar button, or adding an item from the palette, as it is the most common expectation. Musescore uses different classes of elements internally, their usage are not interchangeable: They have distinct property fields that serves different purpose besides engraving or visual display. For example, if you add a Staff Text and type a #, it can never be configured to change a note's pitch, you must create a new accidental. See also Text types.
Musescore is shipped with non-functional symbols and text not interpreted by Musescore (yet), such as historical clefs under the SMUFLs of Bravura font, Musescore also provides non-functional versions of most functional items. These can be found under the Symbols category in the Master palette. Use a non-functional symbol or text when:
Alternatively, insert Images onto a score.
A specific non-functional symbol or text on a score can sometimes be achieved by the two approaches different in resizing capability:
Images inserted onto a score are resizable, .svg files enlarges without blurring, see Images.
(N.d.T.: attualmente le definizioni di parentesi relative a questo argomento non corrispondono alla comune nomenclatura in lingua italiana. Vengono infatti definite tutte “Graffa”. In attesa di chiarimenti porre attenzione in caso di modifiche. Nel corso della traduzione ho comunque cercato di essere il più chiaro possibile. Per la parentesi quadra più piccola e per l’argomento in generale, vedere il link indicato nei Collegamenti esterni).
Per il raggruppamento di righi nell’accollatura MuseScore rende disponibili la parentesi quadra e la parentesi graffa nella tavolozza Graffe (area di lavoro Avanzata).
Quando una nuova partitura viene creata usando un modello, MuseScore imposta automaticamente le parentesi corrette.
Per aggiungere una parentesi ad una accollatura, usare uno dei due metodi seguenti:
Quando si applica per la prima volta una parentesi, questa si collega solo a un rigo. Per estendere ad altri righi:
Lo spessore predefinito delle parentesi e la loro distanza dall’accollatura possono essere regolati in Formato → Stile → Accollatura.
Nella sezione Parentesi di accollatura si possono modificare le proprietà per le parentesi quadre nelle due caselle a sinistra, e le proprietà per le parentesi graffe nelle due caselle a destra.
Nuove funzionalità di MuseScore 3.6
Una nota di abbellimento è un tipo di ornamento musicale, solitamente stampato con dimensioni inferiori rispetto alle note regolari. La nota di abbellimento breve, o Acciaccatura, appare come una piccola nota con un tratto attraverso il gambo. La nota di abbellimento lunga, o Appoggiatura, non ha tratto.
Le note di abbellimento si trovano nella tavolozza "Note di abbellimento" nell'area di lavoro Essenziale o Avanzata.
Usare uno dei seguenti metodi:
Questo aggiungerà una nota di abbellimento della stessa altezza della nota regolare. Per aggiungere una sequenza di note di abbellimento a una nota normale, ripetete semplicemente le azioni di cui sopra tante volte quanto necessario. Vedi anche Cambio altezza (sotto).
Nota : Quando viene aggiunta alla partitura una nota di abbellimento, la relativa legatura non viene creata automaticamente con essa; deve quindi essere aggiunta separatamente. Vedere Legature.
Gli accordi di note di abbellimento sono costruiti come gli accordi normali:
È possibile creare un accordo di note di abbellimento al punto 2 anche usando le scorciatoie per aggiungere intervalli: Alt+1...9 per intervalli da un unisono a una nona superiore.
L’altezza della nota di abbellimento può essere regolata come per una nota normale:
Per regolare lo spazio orizzontale fra una nota di abbellimento e la sua “nota madre” utilizzare una delle seguenti possibilità:
Tramite l’Ispettore possono essere regolate altre varie proprietà delle note di abbellimento (vedere le sezioni "Elemento," "Accordo", e "Nota"), tra le quali la posizione verticale, la dimensione, le proprietà del gambo, ecc. Fa eccezione il valore "Spazio precedente", nella sezione Segmento, che si applica solo alle note normali.
I simboli di Respiro e Cesura sono disponibili nella tavolozza Respiri e Cesure (area d lavoro Avanzata).
Per aggiungere un respiro, o una cesura (altrimenti nota come caesura / linee di tram nel Regno Unito / binari ferroviari negli Stati Uniti) allo spartito, utilizzare una delle seguenti opzioni:
Il simbolo viene posizionato dopo la nota. La sua posizione può essere regolata modificando il valore di offset X e Y nell’Ispettore, oppure, in modalità modifica, utilizzando i tasti freccia.
È possibile regolare la lunghezza della cesura (in secondi) del simbolo aggiunto tramite l’Ispettore.
(N.d.T.: il titolo dell’argomento in inglese è “Measure rests”, ovvero letteralmente “Pause di battuta (intera)”. Il capitolo dapprima descrive come ottenere tali battute, necessarie per il processo di raggruppamento e creazione delle vere e proprie “Battute d’aspetto” successivamente trattate. Vedere Battuta d’aspetto su Wikipedia).
Una pausa intera di semibreve, centrata all'interno di una battuta (mostrata sotto), è usata per indicare che un'intera battuta (o una voce all'interno di una battuta) è silenziosa, indipendentemente dall'indicazione del tempo.
Usare il seguente metodo se tutte le misure selezionate sono "standard", cioè senza durate personalizzate:
1 Selezionare una battuta, o un intervallo di battute.
2. Press Canc.
Se una o più battute hanno una durata personalizzata, usare invece il seguente metodo:
Una Battuta d’aspetto indica un periodo di silenzio per uno strumento: il numero di battute è indicato dal numero sopra il pentagramma.
Le Battute d’aspetto vengono automaticamente interrotte in punti importanti, come le doppie stanghette, numeri di chiamata, cambi di Chiave o di Indicazione metrica, interruzioni di sezione etc. Si interrompono anche nelle battute appositamente impostate allo scopo (vedere: interrompi battute d’aspetto).
Per attivare o disattivare la visualizzazione di battute d’aspetto:
In alternativa:
Nota: Si raccomanda di inserire tutte le note nella partitura prima di abilitare le battute d’aspetto.
Potrebbe verificarsi la necessità di dividere in due una battuta d’aspetto:
Vedere anche: Operazioni sulle battute: Interrompere battute d’aspetto.
Le forcelle sono simboli utilizzati per indicare modifiche graduali del volume nella partitura. Sono di due tipi: crescendo (sempre più forte) e decrescendo (sempre più silenzioso).
In alternativa, usare una delle seguenti opzioni:
Una forcella è un tipo di Linea con proprietà di riproduzione sonora, e la sua lunghezza si modifica nello stesso modo:
Entrare in modalità modifica sulla forcella. Cliccare quindi sulla maniglia finale che si desidera spostare:
Usare una delle seguenti scorciatoie:
Questo modo di estendere o accorciare la forcella mantiene l’integrità di riproduzione sonora e le permette di superare le interruzioni di linea:
Per mettere a punto in modo preciso la posizione orizzontale di una maniglia finale (senza cambiare la riproduzione sonora), usare le seguenti scorciatoie:
Per cambiare l’altezza di una forcella:
In aggiunta alle forcelle, nella tavolozza Linee sono disponibili – con le stesse funzioni – le linee cresc. _ _ _ e dim. _ _ _. È possibile regolarne il testo, se necessario, tramite le opzioni nella sezione Dettagli linea di testo dell’Ispettore.
Per trasformare una forcella nella sua equivalente linea di testo:
A partire dalla versione 3.1, una forcella può essere tagliata, copiata e incollata come un elemento di testo: vedere Sommario dei comandi taglia / copia / incolla.
Per le versioni precedenti la 3.1, una forcella può essere solo duplicata: vedere Copiare linee.
Le proprietà di una forcella possono essere modificate tramite l’Ispettore, come di seguito:
Per impostazione predefinita, una forcella influisce sempre sulla riproduzione sonora quando si estende su una serie di note separate. Inoltre, per gli strumenti che supportano la dinamica di una singola nota (ad esempio archi, ottoni ecc.), la riproduzione sonora è abilitata anche per singola nota o per una serie di note legate. (Nota: Nelle versioni precedenti la 3.1 le forcelle influenzavano solo la riproduzione sonora tra note, non quella di note singole o legate).
Una forcella influisce sulla riproduzione sonora solo se prima e dopo di essa sono presenti dinamiche appropriate. Per esempio, un crescendo fra le dinamiche p e f avrà effetto sulla riproduzione sonora; al contrario un diminuendo tra p e f verrà ignorato. E se tra p e f sono presenti due o più Crescendo, saranno tutti ignorati ad eccezione del primo.
Una forcella può essere usata senza segni dinamici, regolando il "Cambio intensità" nell'Ispettore (valori compresi nell’intervallo da 0 a 127).
La tavolozza Linee nell’area di lavoro Avanzata contiene i seguenti oggetti:
Come si può vedere, la tavolozza include: Legature, Forcelle, Linee di Volta, Linee di ottava, e molte altre.
La maggior parte delle linee (eccettuate le Legature, Linee di Volta e l'Ambitus) può essere applicata da tavolozza nei seguenti modi:
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Alcune linee, come Forcelle, Volta, Ottava ecc., hanno effetto anche sulla riproduzione sonora della partitura stessa. Ogni maniglia finale è collegata, tramite una linea tratteggiata, ad un’ancora sul pentagramma (visibile in modalità modifica). Queste “ancore” indicano l’ estensione dell’effetto sulla riproduzione sonora.
In modalità normale, applicare uno dei seguenti metodi:
Nota: È possibile regolare la posizione verticale anche in modalità Modifica.
Nota: I due seguenti metodi la fine della linea e la sua ancora insieme. Questo assicura che sia mantenuta (se applicabile) la corretta riproduzione sonora della partitura e che la linea possa estendersi tra più accollature se necessario.
Per effettuare regolazioni fini alla posizione dell’estremità della linea (senza modificare la posizione dell’ancora):
Una linea di testo è una linea che ha del testo incorporato come volta, ottava, linea barré per chitarra, ecc.
Quando si applica una linea di testo alla partitura da una tavolozza, le proprietà della linea rimangono sempre invariate, mentre quelle del testo, in alcune circostanze, possono assumere le stesse proprietà di stile delle linee di testo correnti. Per maggiori dettagli, vedere Comportamento del testo e delle linee applicate.
Qualsiasi linea nello spartito può essere personalizzata regolando le sue proprietà nell' Ispettore, come segue:
Una volta applicate alla partitura, le linee non possono essere copiate con le normali procedure copia e incolla. Tuttavia è possibile duplicare linee presenti in partitura:
Per aggiungere un accidente ad un abbellimento esteso (esempio una linea di trillo), selezionare la linea e cliccare su u simbolo nella tavolozza Alterazioni (doppio clic nelle versioni precedenti la 3.4).
Le Linee di Ottava sono usate per indicare che una sezione di musica deve essere suonata una o più ottave sopra o sotto l'altezza scritta; la linea può essere tratteggiata o piena. Sono disponibili nella tavolozza Linee delle aree di lavoro Essenziale e Avanzata.
8─────┐or 8va─────┐: Eseguire un’ottava sopra l’altezza scritta
8─────┘or 8va─────┘: Eseguire un’ottava sotto l’altezza scritta
Le linee 8va alta/bassa sono molto comuni nelle partiture per pianoforte, anche se a volte sono utilizzate anche in altra musica strumentale.1 Occasionalmente vengono utilizzate anche le linee 15ma alta (2 ottave sopra) e 15ma bassa (2 ottave sotto)
MuseScore regola automaticamente la riproduzione sonora della partitura sotto la linea di ottava all'altezza corretta.
Vedere Applicare linee alla partitura.
Per regolare la posizione verticale, vedere Linee: Regolare la posizione verticale.
Vedere Linee: Cambiare lunghezza.
Le linee di Ottava possono essere personalizzate come qualsiasi altra linea. Vedere Linee personalizzate e proprietà delle linee.
Le proprietà uniche delle linee di Ottava possono essere regolate nella sezione Ottava dell'Ispettore:
Gerou/Lusk. Essential Dictionary of Music Notation (Internet Archive). ↩︎
Una legatura di portamento è una linea curva tra due o più note; indica che devono essere suonate in modo legato - omogeneamente e senza separazione. Da non confondere con le Legature di valore, che uniscono due note della stessa altezza.
Vi sono diversi modi per aggiungere una legatura a una partitura, e tutti possono essere utili a seconda del contesto (è anche possibile – ma non consigliabile – farlo dalla tavolozza linee).
Selezionare la nota dalla quale si vuole far partire la legatura:
Premere S per aggiungere una legatura con la nota successiva:
(Facoltativo) Tenere premuto Maiusc e contemporaneamente premere → (tasto freccia destra) per estendere la legatura alla nota successiva. Ripetere se necessario:
(Facoltativo) Premere X per invertire la direzione della legatura:
Premere Esc per uscire da modalità modifica:
Se si vuole solamente regolare la posizione di una legatura:
Per regolare tutte le proprietà di una legatura (lunghezza, forma e posizione):
Nota: Le due maniglie esterne regolano l'inizio e la fine della legatura, mentre le tre maniglie sulla curva ne regolano la forma. La maniglia centrale sulla linea retta è usata per spostare l'intera legatura su/giù/sinistra/destra.
Una legatura può abbracciare diverse accollature e pagine. L'inizio e la fine di una legatura sono ancorati a una nota/accordo o a una pausa. Se le note vengono riposizionate a causa di cambiamenti nel layout, nel tratto o nello stile, anche la legatura si sposta e si adatta nelle dimensioni.
Questo esempio mostra una legatura di frase che si estende dalla chiave di basso a quella di violino. Usando il mouse, selezionare la prima nota della legatura, tenere premuto Ctrl (Mac: Cmd) e selezionare l'ultima nota per la legatura; premere quindi S per aggiungere la legatura.
X inverte la direzione della legatura selezionata.
Le legature punteggiate sono talvolta usate in pentagrammi per parti con Testo cantato le cui strofe hanno metriche diverse e richiedono esecuzione di melismi (come la terza strofa dell’esempio sotto riportato). Le legature tratteggiate si usano anche per indicare un suggerimento dell'editore (al contrario delle marcature originali del compositore). Per cambiare una legatura esistente in una legatura punteggiata o tratteggiata, selezionarla e poi in “Ispettore” (F8) cambiare Tipo di linee
da Continuo
a Punteggiata
, Tratteggiata
o Tratteggio largo
.
Una legatura di valore è una linea curva che unisce due note con la stessa altezza; indica che devono essere suonate come un’unica nota di valore pari alla loro somma. (vedere Collegamenti esterni sotto). Le legature di valore collegano normalmente note adiacenti appartenenti alla stessa voce; MuseScore, in aggiunta, permette anche legature di valore tra note non adiacenti e tra note appartenenti a voci diverse.
In modalità inserimento note, se si definisce una legatura di valore subito dopo l’inserimento di una nota o di un accordo, il programma automaticamente genera le corrette note di destinazione opportunamente collegate. In alternativa è possibile creare una legatura di valore tra due note esistenti anche dopo il loro inserimento.
Nota: Le legature di valore, fatte per unire note della stessa altezza, non devono essere confuse con le legature di portamento, che collegano note di differenti altezze per indicare legato come modalità di esecuzione.
Il seguente comando aggiunge un accordo legato identico all'accordo selezionato.
Nota: Questa scorciatoia funziona, come sopra descritto, solo se non è presente alcun accordo subito dopo la nota selezionata. In caso contrario (presenza di accordo) la durata viene ignorata e la nota viene collegata alla corrispondente in altezza dell’accordo seguente.
Selezionare una o più teste di nota nell’accordo di "partenza".
Premere +, o l’apposita icona nella barra degli strumenti, :
.
Si creeranno così le legature di valore tra note selezionate e successive disponibili della medesima altezza.
Per rimuovere le legature, a partire da MuseScore 3.3.3, usare lo stesso comando (bivalente: crea/rimuove).
Questo metodo lega tutte le note nell'accordo "di partenza" (dove possibile):
Si creeranno così le legature di valore tra tutte le note dell’accordo selezionato e successive disponibili della medesima altezza.
Per rimuovere le legature, a partire da MuseScore 3.3.3, usare lo stesso comando (bivalente: crea/rimuove).
Occasionalmente potrebbe essere necessario tornare su un accordo legato esistente per aggiungere una o più note legate. In questo caso si usa un comando diverso. Per esempio:
Per creare questo tipo di legature si deve ricorrere a soluzione alternativa:
X capovolge la direzione della legatura selezionata, da sotto a sopra la nota e viceversa.
Il Tremolo è la ripetizione rapida di una nota o di un accordo, o una rapida alternanza tra due note o accordi. I simboli del Tremolo si trovano nella relativa tavolozza nell’ area di lavoro Avanzata: sono possibili tremoli sia di una nota che di due.
Il tremolo di una nota o di un accordo è indicato da tratti inclinati che attraversano il gambo della nota o dell’accordo (oppure sopra/sotto in caso di nota intera senza gambo). Esempio:
Nel tremolo di due note o due accordi, i tatti inclinati si collocano tra le note interessate. Esempio:
I simboli di Tremolo sono inoltre utilizzati per annotare i rulli di tamburo.
In alternativa, è possibile trascinare il simbolo di tremolo sulla nota a cui è applicabile.
In alternativa, è possibile trascinare il simbolo di tremolo sulla nota a cui è applicabile.
Esempio: Per inserire un tremolo a due note con durata complessiva di 2/4 (minima), inserire due note da 1/4 quarto (semiminima). Dopo l’applicazione del simbolo di tremolo alla prima nota, i valori delle note verranno automaticamente duplicati al fine di ottenere la corretta rappresentazione grafica.
I Gruppi irregolari vengono utilizzati per scrivere ritmi al di là delle divisioni di battito normalmente consentite dall’indicazione metrica. Per esempio, una terzina consiste in tre note nel tempo di due:
E una duina consiste in due note nel tempo di tre:
L'esatto metodo di inserimento dei gruppi irregolari dipende dalla modalità - Modalità normale oppure Modalità inserimento note - che si sta utilizzando. Inizieremo con un semplice esempio: la creazione di una terzina di ottavi (o crome).
Selezionare una nota o una pausa che abbia la durata complessiva del gruppo irregolare che si vuole inserire. Nel caso di una terzina di ottavi, occorrerà selezionare una nota o una pausa di un quarto (o semiminima), come nell'esempio qui sotto:
Premere la combinazione da tastiera per la terzina, Ctrl+3 (Mac: Cmd+3); in alternativa usare il menu, Aggiungi→Gruppi irregolari→Terzina. Si otterrà il seguente risultato:
Il programma passa automaticamente alla modalità di inserimento note e seleziona la durata più appropriata, in questo esempio un ottavo. Ora inserire la serie di note/pausa desiderata. Per esempio:
Per creare altri tipi di gruppi irregolari sostituire uno dei seguenti comandi al passo pertinente di cui sopra:
Per i casi più complessi vedere sotto.
Per creare altri gruppi irregolari, oltre quelli predisposti già presenti, ad esempio 13 sedicesimi (semicrome) nello spazio di un quarto (semiminima):
Selezionare il rapporto numerico desiderato (ad esempio 13/4 per tredici sedicesimi nello spazio di un quarto di nota) sotto "Rapporto" nella sezione "Tipo". Specificare “Numero” e "Quadra" (N.d.T.: molto meglio “Parentesi”, come nell’Ispettore) utilizzando i pulsanti di opzione nella sezione "Formato";
Cliccare OK per chiudere la finestra di dialogo:
Inserire la serie di note/pause desiderata.
Usare uno dei seguenti modi:
Per cambiare le proprietà di visualizzazione dei gruppi irregolari nella partitura, selezionarne i numeri o le parentesi, e regolare le proprietà desiderate nella sezione "Gruppo irregolare" dell’Ispettore:
Per effettuare regolazioni fini alle caratteristiche di visualizzazione di tutti i gruppi irregolari nella partitura: dal menu, selezionare Formato → Stile→Gruppi irregolari.
La legenda sotto riportata illustra alcune delle proprietà che possono essere regolate nella finestra di dialogo dello stile dei Gruppi irregolari:
(2) Distanza verticale dal gambo.
(3) Distanza verticale dalla testa della nota.
(5) Distanza prima del gambo della prima nota.
(6) Distanza dopo il gambo dell'ultima nota.
Si può creare una ripetizione semplice mettendo una stanghetta di inizio ritornello e una di fine ritornello all'inizio e alla fine di un passaggio. Queste possono essere applicate dalle tavolozze Stanghette oppure Salti e Ripetizioni.
Nota: Se l'inizio di una ripetizione coincide con l’inizio di un brano o di una sezione, la stanghetta di inizio ripetizione può essere omessa, se lo si desidera. Allo stesso modo, una stanghetta di fine ripetizione può essere omessa alla fine di una partitura o sezione.
Dapprima creare una ripetizione semplice (come mostrato sopra), poi applicare i finali di prima e seconda volta - vedere Volta.
Ripetizioni semplici, come quelle illustrate sopra, o sezioni "1, 2" volta, di solito vengono riprodotte correttamente al primo tentativo. Ripetizioni più complesse possono richiedere ulteriori regolazioni come segue:
I testi e simboli relativi alle ripetizioni si trovano nella tavolozza "Salti e Ripetizioni" (nelle aree di lavoro Essenziale e Avanzata). Questa tavolozza contiene:
Per aggiungere un simbolo di ripetizione allo spartito usare uno dei seguenti modi:
I Salti sono simboli nella partitura che indicano al musicista di saltare a un marcatore nominato (vedere avanti). I Salti includono i vari tipi di testo D.C. (Da Capo) e D.S. (Dal Segno).
Per impostare la corretta riproduzione sonora dei salti:
Dopo il salto, e seguendo le convenzioni stabilite, viene riprodotto solo l’ultimo ciclo di qualsiasi sezione di ripetizione semplice. Se si vuole che la riproduzione sonora riprenda queste ripetizioni per intero:
Nota: I salti vengono eseguiti solo dopo che tutte le ripetizioni semplici della sezione sono state suonate.
Se si clicca su un salto, nella sezione Salta dell’Ispettore vengono visualizzate alcune caselle di testo e di spunta. Hanno i seguenti effetti sulla riproduzione sonora:
Riproduci le ripetizioni: Spuntando questa casella si dice a MuseScore di suonare le ripetizioni dopo i salti D.C. (Da Capo) o D.S. (Dal Segno). Se questa casella non è spuntata le Ripetizioni semplici non vengono riprese dopo i salti e la riproduzione si comporta come se fosse l'ultima ripetizione.
Nota: I tag (indicatori) start e end, che si riferiscono a inizio e fine partitura o sezione, sono impliciti e non hanno bisogno di essere aggiunti dall'utente.
I Marcatori sono le posizioni stabilite in partitura a cui fanno riferimento i salti. Segue un elenco di marcatori (in aggiunta agli impliciti "start" e "end"):
Cliccando su un marcatore, nella sezione Marcatore dell’Ispettore appaiono le seguenti proprietà:
Nota: Le proprietà (cioè i nomi di tag) dei salti e dei marcatori possono essere impostate tramite Ispettore.
È necessario modificarli se si usano più salti e marcatori.
Le parentesi di Volta, o quelle di finale primo e secondo, sono linee utilizzate per contrassegnare finali diversi per una ripetizione semplice. La riproduzione sonora della partitura segue automaticamente le indicazioni di ripetizione.
Usare uno dei seguenti metodi:
Nota: Quando si seleziona un inizio o un fine maniglia, appare una linea tratteggiata che la collega a un punto di ancoraggio sul pentagramma (vedere diagramma sotto riportato). Questo ancoraggio indica la posizione dei punti di inizio/fine della riproduzione sonora nella Volta. I comandi Maiusc sopra descritti cambiano il punto di ancoraggio in modo che la riproduzione sonora rimanga sempre in sincronia con i punti visivi di inizio/fine. Per effettuare regolazioni fini a questi punti visivi di inizio/fine, senza influire sulla riproduzione sonora, usare altri comandi da tastiera, oppure trascinare le maniglie con il mouse.
Per apportare modifiche al testo di Volta:
Selezionare la linea di volta, e modificare le proprietà nella sezione Dettagli linea di testo dell’ Ispettore.
Per specificare l’ordine delle ripetizioni:
Per esempio, un finale primo mostra il numero "1"; un finale secondo, il numero "2" e così via. Sono possibili anche ripetizioni più complesse: per esempio, un "Elenco ripetizioni" che mostra "1, 2, 4, 5, 7" indica che la Volta deve essere suonata durante le ripetizioni 1, 2, 4, 5, e 7, e così via.
Nota: Ogni sezione di Volta, eccettuata quella finale, deve terminare con una stanghetta di ripetizione finale.
A volte una ripetizione suona più di due volte. Se si vuole cambiare il numero di volte che MuseScore suona una ripetizione, andare alla battuta che contiene la stanghetta di ripetizione finale e cambiare il campo "Conteggio ripetizione". Vedere Operazioni sulle battute: Altre proprietà e il capitolo sulla riproduzione sonora per Volta in Ripetizioni e salti.
Il valore del numero in conteggio ripetizione di cui alla battuta con la stanghetta di ripetizione finale deve essere maggiore di uno rispetto al numero di volte che la battuta deve essere suonata (di solito è uguale al numero di valori presenti nell’Elenco ripetizioni della sezione Volta + 1).
Analizzando la seguente parte:
La battuta 4 dovrebbe avere “Conteggio ripetizione” = 4
La battuta 6 dovrebbe avere “Conteggio ripetizione” = 3
La Trasposizione è l'atto di alzare o abbassare l'altezza di una selezione di note dello stesso intervallo. Si può scegliere di trasporre note sia manualmente sia utilizzando la finestra di dialogo Trasporto.
La finestra di dialogo Trasporto di MuseScore offre più opzioni per la trasposizione delle note.
Nota: Per impostazione predefinita questa finestra di dialogo si apre dal menù Attrezzi, ma è possibile scegliere di aprirla assegnandole una scorciatoia da tastiera (vedere Preferenze).
Per trasporre le note su o giù alla tonalità desiderata:
Per trasporre su o giù le note selezionate con incrementi di semitono:
Per trasporre su o giù le note selezionate di un intervallo diatonico:
Nell’area delle Opzioni sono disponibili due scelte utilizzabili per entrambe le modalità di trasposizione cromatica e diatonica:
Gli strumenti traspositori, come la tromba in SI bemolle o il sax alto in MI bemolle, suonano note più basse o più alte rispetto a quelle scritte sulle loro parti. MuseScore dispone di diverse caratteristiche volte a facilitare la redazione di partiture per questi strumenti.
La modalità di visualizzazione predefinita di MuseScore mostra la notazione musicale in tonalità scritta (N.d.T.: Trasposta o “da concerto”); è però possibile visualizzare la parte in tonalità reale (Partitura in DO). In quest’ultimo modo, la notazione musicale di tutti gli strumenti corrisponderà con le altezze reali che si sentono in riproduzione.
Prima di stampare la partitura principale o qualsiasi parte, assicurarsi che il pulsante “Partitura in Do” sia OFF.
Le trasposizioni degli strumenti sono già impostate in MuseScore. Comunque, in presenza di uno strumento raro o di una trasposizione non disponibile in MuseScore, potrebbe sorgere l’esigenza di modificare manualmente la trasposizione dello strumento.
È inoltre possibile utilizzare il pulsante Cambia strumento… nella finestra “Proprietà Pentagramma/Parte” per adeguare automaticamente la trasposizione a quella di un diverso strumento standard.
La musica per strumenti tastati a corde viene comunemente scritta utilizzando un'intavolatura, nota anche come tab la quale fornisce una rappresentazione visuale delle corde e delle cifre di tasto:
L'Intavolatura può essere anche combinata con la notazione rotonda tradizionale:
Se desiderate creare un'intavolatura come parte di una nuova partitura, utilizzate la Procedura guidata nuova partitura. Se volete aggiungere un'intavolatura ad una partitura esistente, utilizzate la finestra Strumenti dialog. Oppure, in altrenativa, potete convertire un rigo standard esistente. Si veda sotto per dettagli.
Per creare un'intavolatura in una nuova partitura (per l'accollatura combinata rigo/intavolatura vedi → sotto):
Nota: se l'intavolatura voluta non fosse disponibile nella lista Scegli strumenti, aggiungere comunque un rigo d'intavolatura di cui al punto 4 sopra. Quindi modificare l'Intavolatura come necessario utilizzando la finestra Proprietà Rigo/Parte.
Per aggiungere un singolo rigo d'intavolatura ad una partitura esistente (per l'accollatura combinata rigo/intavolatura vedi → sotto):
Per convertire un rigo standard esistente in un'intavolatura, oppure un'intavolatura in un rigo standard:
Nota: Volendo solamente vedere (anziché cambiare) l'accordatura dello strumento, seguire solamente i punti 1 e 2.
Click destro sul rigo e scegliere Proprietà Rigo/Parte….
Premere il pulsante Modifica dati corda… in basso nel riquadro di dialogo. Si aprirà la finestra Modifica dati corda:
Click sull'altezza della corda e scegliere Modifica Corda…. O, in alternativa, semplicemente doppio-click sull'altezza della corda.
Note: (1) Cambiando l'accordatura quando l'intavolatura per quello strumento contiene già delle note, le cifre di tasto verranno adeguate automaticamente (se possibile); (2) Qualsiasi cambio di accordatura di un dato strumento ha effetto solamente per la partitura in elaborazione, e non cambierà nessuna impostazione predefinita del programma.
Nota: Dopo aver aggiunto una corda dell'intavolatura si dovrà modificare il numero di linee nella finestra Proprietà Rigo/Parte.
Note: Dopo aver cancellato una corda dell'intavolatura si dovrà modificare il numero di linee nella finestra Proprietà Rigo/Parte.
Questa funzionalità è utilizzata per definire una corda (bassa) come vuota (p.es. come le corde dell'arpa, suonate solamente a corda vuota): come nel Liuto barocco o nella Tiorba ecc. Ciò vuol dire che verranno accettati come cifre di tasto solo "0" (zero) opp. "a": ogni altra cifra di tasto verrà convertita in 0/a.
Questa proprietà definisce la cifra massima di tasto che può essere scritta su un dato rigo d'intavolatura.
Per accedere a tutta la gamma di opzioni per l'aspetto di un'intavolatura utilizzare la finestra Proprietà Rigo/Parte:
Alcune delle fondamentali opzioni di aspetto sono accessibili dalla finestra di dialogo: Strumenti
Le medesime opzioni sono disponibili nella pagina Scegli strumenti della Procedura guidata nuova partitura.
Gli strumenti a corde pizzicate — come la chitarra — sono comunemente notati usando sia un rigo pentagramma che un'intavolatura (TAB) simultaneamente. MuseScore offre la possibilità di avere i due righi musicali sia non collegati che collegati:
Righi non collegati: Il vantaggio di usare questa opzione è che ogni rigo può essere modificato indipendentemente. Per trasferire la notazione musicale da un rigo all'altro, l'intervallo desiderato, selezionare la regione desiderata e quindi fare copia e icolla sull'altro.
Righi collegati: I righi si "aggiornano reciprocamente": vale a dire che qualsiasi modifica apportata alla notazione in un rigo viene immediatamente applicata anche all'altro.
Note con cifra di tasto in conflitto: Quando in due voci diverse è inserita la stessa nota, MuseScore cerca di assicurarsi che le cifre dei tasti non si sovrappongano sulla stessa corda. Eventuali sovrapposizioni che si dovessero verificare saranno contrassegnate da quadrati rossi: questi appariranno solo nella finestra del documento e non su alcuna copia a stampa. In quasi tutti i casi (p. es. i tasti da 0 a 4 sulla sesta corda), la sovrapposizione è il risultato desiderato e non sono necessarie ulteriori aggiustamenti. I segni di cifre rossi si possono nascondere selezionando " Visualizza" e togliendo il segno di spunta a " Mostra elementi non stampabili"
Note: Per creare righi non collegati con canali mixer distinti mixer, invece del passo "5" (sopra), scegliere un Rigo intavolato nella colonna di sinistra, poi click su Aggiungi alla partitura. Quindi continuare coi passi 6 e 7.
Per aggiungere un'intavolatura a un rigo per strumento a pizzico in partitura (o viceversa):
Premere da 0 a 9 per inserire una cifra di tasto fra 0 e 9 sulla corda corrente; per inserire cifre di tasto numeriche a più cifre premere ciascuna cifra numerica in sequenza. Possono inoltre essere utilizzati i tasti da A a K (eccetto I): sono convenienti quando si lavora con l'intavolatura francese. Per L , M, N, utilizzare la tastiera alfanumerica e digitare rispettivamente 10, 11, 12... (Nota: non è possibile inserire una cifra di tasto di valore maggiore di "Numero di tasti" quale impostato nella finestra Modifica dati corda).
Premere ; (punto e virgola) per inserire una pausa della durata selezionata.
Si possono inserire note nelle diverse voci se necessario— esattamente come si farebbe per un rigo standard.
Vedi anche, Modificare le note (sotto).
È supportata la notazione d'epoca per corde basse (liuti e sim.):
Intavolatura francese: lettere con premesse barrette di taglio tipo slash proprio sotto il corpo dell'intavolatura: p.es. 7a corda: "a", 8a corda: "/a", 9a corda: "//a" e così via, tutte in prima posizione sotto il corpo dell'intavolatura.
Intavolatura italiana: numeri con tagli 'addizionali' come segmenti di corda sopra il corpo dell'intavolatura: p.es. 7a corda: "0" una posizione sopra il corpo dell'intavolatura con un taglio 'addizionale'; 8a corda: "0" due posizioni sopra il corpo dell'intavolatura con due tagli 'addizionali e così via.
L'inserimento delle cifre di tasto si fa solo con la tastiera del computer, spostando il cursore di inserimento-nota sotto (francese), o sopra (italiano), al corpo della intavolatura; le barrette o i tagli 'addizionali' indicheranno la corda di destinazione a cui verrà applicata la cifra; premendo la cifra del tasto, verrà inserita (e disposta) la nota su quella corda.
Per inserire note nell'intavolatura col mouse:
Vedi anche, Modificare le note (Sotto).
In modalità Inserimento note, per impostare nell'intavolatura un valore di durata si può utilizzare uno qualsiasi dei seguenti metodi:
In Modalità normale:
Nota: Il valore della cifra di tasto non può essere maggiore di "Numero di tasti" quale fissato nella finestra Modifica dati corda dialog.
Per spostare la cifra di tasto su una corda adiacente senza cambiare l'altezza (se la corda è libera e può produrre quella nota):
In modalità Inserimento note:
In Modalità normale:
Per cambiare una cifra di tasto in una nota stoppata:
Digitare: | per avere: |
---|---|
↑ | Seleziona la corda superiore come corrente. |
↓ | Seleziona la corda inferiore come corrente. |
da Maiusc+1 a Maiusc+9 | Seleziona una durata (dal 128° alla Breve). |
da NumPad 1 a NumPad 9 | Seleziona una durata (dal 128° alla Breve). |
Q | Riduce la durata corrente . |
W | Aumenta la durata corrente. |
da 0 a 9 | Inserisce una cifra/lettera di tasto. |
da A a K | Inserisce una cifra/lettera di tasto (eccettuatoI). |
Alt+Maiusc+↑ | Aumenta la cifra di tasto corrente. |
Alt+Maiusc+↓ | Diminuisce la cifra di tasto corrente. |
; (punto e virgola) | Inserisce una pausa. |
DIGITARE: | PER AVERE: |
---|---|
da 0 a 9 | Cambia la durata della nota o pausa selezionata (dal 128° alla Breve) |
Alt+Maiusc+↑ | Aumenta l'altezza della nota selezionata (MuseScore sceglierà la corda). |
↑ | Aumenta l'altezza senza cambiare la corda. |
Alt+Maiusc+↓ | Diminuisce l'altezza della nota selezionata (MuseScore sceglierà la corda). |
↓ | Diminuisce l'altezza senza cambiare la corda. |
Ctrl+↑ (Mac: Cmd+↑) | Muove la nota alla corda superiore, mantenedone l'altezza. |
Ctrl+↓ (Mac: Cmd+↓) | Muove la nota alla corda inferiore, mantenedone l'altezza. |
Maiusc+X | Ciclicamente testa di nota stoppata Si/No. |
Allegato | Dimensione |
---|---|
freight_train_tab.png | 10.3 KB |
Note selection_en.png | 68.4 KB |
LAS MUJERES LO BAILAN BIEN BANDA - Trumpet in Bb 2_240923_181258.pdf | 69.8 KB |
Inserire la notazione delle percussioni è un po' diverso dall'inserire la notazione degli strumenti a corda (come il pianoforte o il violino).
Quando si crea un rigo di percussioni usando Creazione nuova partitura o la finestra dialogo Strumenti, MuseScore sceglie automaticamente il tipo di rigo più appropriato (1, 3, o 5 linee) per lo strumento: questo può essere cambiato, se necessario, tramite la colonna “Tipo di rigo" nella pagina Scelta strumenti / Strumenti, modificando il menù a discesa insito nel relativo campo. Qualsiasi ulteriore cambiamento (per esempio un rigo a 2 linee) può essere fatto dalla partitura stessa (vedere Stile, proprietà avanzate).
Su un rigo di 5 linee per percussioni, ad ogni strumento viene assegnata una posizione verticale del rigo stesso (linea o spazio) e una forma di testa di nota. Per un drumset, si possono usare una o due voci. In quest'ultimo caso, la voce 1 (la voce superiore) di solito contiene note (con gambi verso l’alto) suonate dalle mani mentre la voce 2 (la voce inferiore) di solito contiene note (con gambi verso il basso) suonate dai piedi (vedi immagine sotto).
È possibile aggiungere note a un rigo di percussioni da uno qualsiasi dei seguenti elementi:
Questi metodi possono essere utilizzati in qualsiasi combinazione desiderata:
Per aggiungere note a un rigo per percussioni da una tastiera MIDI:
Assicurarsi che la tastiera MIDI sia collegata e funzioni correttamente.
Nota: Se si clicca sul rigo delle percussioni senza entrare nella modalità di inserimento note, si ottiene una demo (dimostrazione) degli strumenti a percussione dalla tastiera MIDI.
Cliccare sulla nota o sulla pausa da cui si vuole iniziare.
Note: Per i dettagli sulla corrispondenza fra tasti della tastiera MIDI e relativi strumenti a percussione correlati, fare riferimento alla GM2 drum map (mappa percussioni GM2). Alcune tastiere (per esempio, Casio) mostrano i simboli delle percussioni accanto ai tasti come aiuto per l'utente.
Per aggiungere note a un rigo di percussioni dalla tastiera di pianoforte virtuale:
Assicurarsi che sia visualizzata la tastiera del pianoforte. Premere P (o selezionarlo dal menù, Visualizza → Tastiera pianoforte).
Nota: Se si clicca sul rigo delle percussioni senza entrare nella modalità di inserimento note, si ottiene una demo (dimostrazione) degli strumenti a percussione dalla tastiera del pianoforte virtuale.
Cliccare sulla nota o sulla pausa da cui si vuole iniziare.
Note: Per i dettagli sulla corrispondenza fra tasti del pianoforte virtuale e relativi strumenti a percussione correlati, fare riferimento alla GM2 drum map (mappa percussioni GM2).
Per impostazione predefinita, la tastiera del pianoforte virtuale è agganciata nella parte inferiore dello schermo, a sinistra della tavolozza inserimento note percussioni. Tuttavia è possibile sganciarla trascinandola, quindi riagganciare il pannello in diversi modi:
Per inserire le note su un rigo di percussioni usando la tastiera del computer:
Nota: L'assegnazione della voce è determinata dal colore della nota nella tavolozza di inserimento note percussioni: blu per la voce 1, verde per la voce 2.
Per aggiungere una nota a un rigo di percussioni
Usare il seguente metodo per aggiungere una nuova nota o per sostituire un accordo esistente.
Per aggiungere una nota a un accordo esistente nel rigo delle percussioni
Selezionare una durata di nota uguale a quella a cui si sta effettuando l’aggiunta.
Cliccare sulla nuova nota nella tavolozza inserimento note percussioni.
Nota: L'assegnazione della voce è determinata dal colore della nota nella tavolozza inserimento note percussioni: blu per la voce 1, verde per la voce 2.
Quando un rigo di percussioni è selezionato e la modalità di inserimento note è attiva, si apre una finestra in fondo allo schermo chiamata Tavolozza inserimento note percussioni. Questa finestra è essenziale per l’inserimento tramite mouse input, mostra le scorciatoie per l’inserimento da tastiera del computer, ma può essere ignorata se si usa una Tastiera MIDI o la Tastiera Pianoforte (virtuale).
Ogni nota nella tavolozza rappresenta uno strumento a percussione: passando il puntatore del mouse sopra la nota si visualizza il nome dello strumento.
Le lettere da A a G (mostrate sopra alcune note nella tavolozza) sono designate come scorciatoie per inserire strumenti particolari (grancassa, rullante, hi-hat chiuso ecc.), piuttosto che riferirsi alle altezze delle note stesse. Possono essere cambiate o riassegnate a piacere nella finestra Modifica set percussioni.
Quando la Tavolozza inserimento note percussioni è aperta, facendo doppio clic su una nota nella tavolozza o inserendo una lettera di scelta rapida, si aggiunge quella nota dello strumento al rigo delle percussioni. Il colore della nota nella tavolozza mostra la voce assegnata a quella nota: blu per la voce 1, verde per la voce 2. Questo può essere cambiato nella finestra-dialogo Modifica set percussioni se necessario.
Questa assegnazione di voci si applica solo con l'immissione di note tramite tastiera e mouse: l'immissione tramite una tastiera MIDI o la tastiera virtuale del pianoforte permette di utilizzare qualsiasi voce.
Per aprire la finestra modifica set percussioni, usare una delle seguenti opzioni:
La finestra di dialogo Modifica set percussioni mostra gli strumenti a percussione disponibili e le note/numeri MIDI a cui sono assegnati. Determina anche come ogni strumento viene visualizzato sul rigo - il suo nome, la posizione, il tipo di testa e la direzione del gambo della nota. Qualsiasi cambiamento fatto qui viene automaticamente salvato nel file di MuseScore di riferimento.
Cliccando su una riga nella colonna di sinistra è possibile modificare le proprietà di visualizzazione per la nota selezionata come segue:
Nome: Il nome che si vuole venga visualizzato nella tavolozza di inserimento note percussioni quando si passa con il mouse sulla nota. Lasciare vuoto per rimuovere questa nota dalla tavolozza di inserimento note percussioni.
Gruppo testa delle note: Scegliere una testa-nota per lo strumento da un elenco a discesa di opzioni (Nota: la scelta "Personalizzato" attiva "Modifica testa delle note" (sotto).
Modifica teste delle note: Permette di personalizzare ulteriormente la visualizzazione specificando le teste delle note per particolari durate delle note stesse.
Voce predefinita: Assegnare a una delle quattro voci. Questo non influisce sull'inserimento note da una tastiera MIDI o dalla tastiera del pianoforte virtuale.
Linea rigo: Questo numero indica la linea/spazio del rigo su cui viene visualizzata la nota. "0" significa che la nota viene visualizzata sulla linea superiore del rigo a 5 linee. Numeri negativi spostano la nota verso l'alto passo dopo passo, mentre numeri positivi la spostano verso il basso nello stesso modo.
Scorciatoia: Assegna una scorciatoia da tastiera per inserire quella note.
Direzione gambo: Automatica, Su o Giù.
Il set percussioni personalizzato può essere salvato come file .drm premendo Salve come.... È inoltre possibile importare un set percussioni personalizzato usando il pulsante Carica....
Per inserire simboli sticking (R, L):
Per creare un rullo di tamburo, usare un Tremolo.
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Quando a un musicista è richiesto di suonare con uno strumento diverso una sezione di un pezzo, l'istruzione relativa al cambio strumento è generalmente posta sopra il rigo all'inizio di quella sezione. Un ritorno allo strumento principale è gestito nello stesso modo.
Per questo scopo MuseScore permette di inserire una specifica classe di testo chiamata Cambio strumento. Questa classe di testo è diversa sia dal testo di Rigo che da quello di Accollatura in quanto collega le indicazioni contenute alla riproduzione sonora e cambia il suono in corso con quello del nuovo strumento.
Quando viene effettuato un cambio di strumento:
Nota: I cambi di strumento nel corso del rigo sono limitati allo stesso tipo di rigo. Per esempio, non si può cambiare tra un rigo di percussioni e uno di strumenti a corda o viceversa.
Il Mixer permette di cambiare i suoni degli strumenti, regolare volume e panoramica stereo, e fare altre regolazioni alla riproduzione sonora per ogni rigo.
Per visualizzare/nascondere il mixer, usare uno dei seguenti modi:
Il Mixer è diviso in un’Area Dettagli in alto e un’Area Tracce in basso.
L'area delle tracce è in basso e mostra il Guadagno generale, seguito da una “riga di tracce” (N.d.T. corrispondente agli strumenti presenti in partitura). I pannelli dell'Area Traccia permettono di regolare il volume di ogni strumento utilizzato nei vari righi. Cliccando su uno dei pannelli lo si seleziona e, nell’Area Dettagli, si possono modificare anche altri parametri dello strumento, come la scelta dello strumento, il nome, il bilanciamento, il coro, il riverbero, ecc.
MuseScore crea una "traccia-parte" per ogni rigo della partitura. Queste tracce parte possono essere ulteriormente suddivise in "tracce-canale" corrispondenti ai diversi suoni usati all'interno del rigo. Mentre molti righi hanno bisogno di una sola traccia di canale, altri richiedono più canali in modo che lo strumento possa suonare più di un suono (per esempio un violino che può suonare in voci arco, tremolo o pizzicato); o a causa di un Cambio strumento lungo il rigo. Queste tracce di canali extra possono essere visualizzate o nascoste cliccando il pulsante freccia in cima al controllo della traccia.
Traccia-parte espansa, che visualizza le tracce “figlie” in colore rosa
Il Guadagno generale controlla il volume di uscita complessivo. Per regolarlo, cliccare e trascinare il cursore o inserire un valore nella casella sottostante.
Ogni traccia di parte ha un pulsante in alto con una freccia, abilitato quando quello strumento ha più canali, come ad esempio il violino (per arco, pizzicato, tremolo), disabilitato negli altri casi. Quando viene cliccato, questo alterna la visualizzazione delle tracce dei canali del rigo accanto ad esso. Le tracce di canale non hanno un pulsante freccia; viene invece visualizzato il nome della traccia di cui fanno parte.
In cima a ogni traccia c'è un pulsante verde per il Solo e un pulsante rosso per il Muto: ognuno può essere attivato o disattivato. Se un qualsiasi pulsante Solo è spuntato, allora solo le tracce che hanno l'assolo acceso suoneranno. Se nessun assolo è acceso, tutte le parti possono potenzialmente suonare. Muto fa l'opposto: ogni traccia che ha Muto acceso non suonerà. Usando una combinazione di pulsanti Muto e Solo, è possibile controllare quali strumenti vengono ascoltati durante la riproduzione sonora.
Il quadrante sotto il pulsante mute controlla il Bilanciamento a sinistra e a destra. È possibile cliccare e trascinare sul quadrante per cambiarne il valore. Nota: MuseScore non supporta ancora i valori di bilanciamento per la traccia-parte, per cui la traccia-parte mostra lo stesso valore di bilanciamento del primo canale. Impostando il valore di bilanciamento della traccia-parte, tutte le tracce dipendenti saranno automaticamente impostate allo stesso valore.
Il cursore al centro della traccia controlla il volume di riproduzione. Nota: MuseScore non supporta ancora i valori di volume per la traccia-parte, per cui la traccia-parte mostra lo stesso valore di volume del primo canale. Impostando il valore di volume della traccia-parte, tutte le tracce dipendenti saranno automaticamente impostate allo stesso valore.
La casella di testo in fondo alla traccia contiene il nome corrente della parte o del canale di traccia (qualora presente).
L'area dei dettagli visualizza e fornisce un controllo più fine della traccia attualmente selezionata.
Il nome della parte a cui questa traccia è associata. Sia le tracce di parte che quelle di canale mostrano il nome della parte. Nota: Il nome della parte è modificabile, anche se questo ha effetto solo per il Mixer. Il nome del canale non è modificabile.
Se è selezionata una traccia di canale, qui viene visualizzato il nome del canale.
Indica se questa parte rappresenta uno strumento melodico o uno strumento a percussione (suono indeterminato). Per gli strumenti melodici regolari, ogni passo nella stessa frase musicale di solito ha lo stesso timbro, mentre le frasi musicali di percussioni (a suono indeterminato) di solito hanno timbri diversi per ogni altezza.
Per cambiare il suono in una traccia:
Il menu a discesa di "Suono" elenca ogni strumento supportato dal vostro Librerie Suoni corrente. Se sono state caricate nel Sintetizzatore più Librerie di Suoni, tutti gli strumenti da tutte le Librerie (e/o files SFZ) appariranno nell’ordine impostato nel Sintetizzatore.
Suggerimento: Per trovare più facilmente uno strumento, cliccare sulla lista "Suono" e digitare la prima lettera del nome dello strumento. Ripetere fino a quando necessario.
Il volume complessivo con cui viene riprodotto il suono.
Il bilanciamento applicato alla parte.
Per cambiare il colore dell'area della traccia:
L'impostazione del colore di una traccia parziale cambierà automaticamente anche i colori di tutte le sue tracce dipendenti.
La porta MIDI di uscita e il canale su cui viene suonata la parte.
Il valore di riverbero/coro inviato all'uscita MIDI. Questa è un'informazione inviata ai dispositivi MIDI e non influenzerà la riproduzione audio incorporata di MuseScore
Permette di silenziare singole voci all'interno di ogni rigo. Ogni riga rappresenta un diverso rigo all'interno di una parte. Così, premendo “2” sulla riga superiore si metterà in “muto” la seconda voce sul primo rigo della parte.
In fondo all'area dettagli è situato un pulsante largo con sopra un piccolo triangolo. Cliccando questo pulsante si nasconderà l'area dettagli per avere più spazio. Cliccando di nuovo su di esso si ripristina l'area dettagli.
Nota: Da Preferenze/Partitura è possibile mettere la spunta alla casella Mostra controlli MIDI nel Mixer per preimpostarla espansa all'apertura del Mixer
Alcuni strumenti sono dotati di canali multipli nel Mixer utilizzabili per cambiare i suoni lungo il rigo. Per esempio, un rigo per uno strumento a corda (violino, viola, violoncello, ecc.) ha tre canali: uno per "arco" (o "normale"), un altro per "pizzicato" e un altro per "tremolo". Un rigo per tromba avrà un canale per "normale" e un altro riservato alla "sordina", e così via.
Le seguenti istruzioni usano gli archi pizzicati come esempio; lo stesso principio può essere applicato a qualsiasi altro rigo di strumento che permetta cambiamenti di suono.
Dal menu a discesa selezionare pizzicato;
Cliccare OK per tornare alla parte.
Ogni nota dopo il testo del rigo aggiunto ora suona pizzicato. Per tornare successivamente a un normale suono di archi, seguire le stesse linee guida di cui sopra, tranne che per digitare "arco" al passo 3 e selezionare arco al passo 6.
La maggior parte delle volte è molto più facile applicare semplicemente il testo corrispondente (pizz., tremolo, arco, sordino, aperta, ecc.) dalla Tavolozza Testo.
The Piano Roll Editor allows you edit individual notes and tweak aspects of their playback.
The unofficial Musescore post-3.6.2 version (see End of Life plan for 3.x ?) provides "let ring" capability beyond 2000 limit so that better audio output is possible.
To open the Piano Roll Editor (PRE), right-click on a measure (the spaces within the five lines if it is a five line staff. Not: the space between two piano staffs, nor right-click on a note / rest) in the score and choose the Piano Roll Editor option from the context menu. The Piano Roll Editor will open showing the staff and measure where you clicked. If the Piano Roll Editor is already open, it will be updated to show the new staff and measure you clicked on.
The Piano Roll Editor is divided into several sections. At the very top is a row of buttons and controls that affect playback and can modify notes. The name of the part being edited is at the top right.
The central portion contains the Note Display Area which allows you to view and edit notes. Each note is displayed as a block, with yellow blocks representing selected notes, and darker green blocks representing unselected notes (these colors can be changes in the Preferences). Given sufficient space, each block will display its pitch on the left and the voice it is assigned to on the right. Changing the size of the note blocks is covered in the navigation section.
To the left of the Note Display Area is the Keyboard. By clicking on a key in the Keyboard, you can hear a sample of that note playing. As you move the mouse in either the Node Display Area or the Keyboard, a key on the keyboard will light, corresponding to the pitch you are over. You can also hover your mouse over a particular key to get more information about that pitch. If you are using a Drumkit, the keys of the keyboard will show the name of the drum assigned to that particular pitch. For instruments that are not concert C, the keyboard will be adjusted so that the C of the keyboard matches the C of the instrument.
Along the top of the Note Display Area is the Measure Ruler which displays the current position of the playback head, as well as the current looping range if it set.
The bottom of the editor contains the Levels Display Area. It is a bar graph showing extra data values assigned to each note, such as its velocity or cutoff time. To the left of the Levels Display Area is a dropdown menu allowing you to select the type of data you wish to see displayed or edited.
There are several ways to move about in the Piano Roll Editor. First of all, you can click and drag on the scroll bars on the edges of the Note Display Area.
The mouse wheel can also be used to pan and zoom as follows:
To jump to a particular measure, switch back to score view and find the measure you wish to see. Then right-click on the measure and select Piano Roll Editor. The Piano Roll Editor will scroll to center on the measure you clicked.
In the Note Display Area, you can click on single notes or click and drag to select a group of notes. Holding down the modifier keys will affect how your selection changes:
To change the pitch of a selection of notes: Drag a selected note up or down to a new pitch; or press the ↑ or ↓ arrows. Note: Dragging the note horizontally to change the start time is not supported at the moment.
To delete a selection of notes: Press the Del key.
To move a note selection to another voice: Click the desired voice number button at the top of the editor.
To add notes:
Notes can be inserted by clicking in the Piano Note Area with the modifier keys held. These edit operations will use the beat or subbeat line to the left of the spot where you click as the point where a note is altered:
Ctrl: A note of the current insert note duration will be added at the subbeat and pitch where you clicked. The note insert length is the same as the one you use to add notes in note entry mode in the score. If you wish to change the duration, you will need to select this in the Score View as the Piano Roll Editor does not currently have these buttons. If notes already exist in this location, a chunk will be cut out of them to make room for the note you are inserting, unless they happen to have the same start time and duration of the note you're adding, in which case the new note will simply be appended to the existing chord. Tuplets are currently not supported, and so will be ignored.
Shift: Looks for a chord that already spans this subbeat line. If it finds one, appends a new pitch to the existing chord. Otherwise, this is a rest and the rest will be replaced with a note of equal start time and duration to the existing rest.
Ctrl+Shift: Looks for a chord or rest that spans this subbeat. This chord will be cut in two at this subbeat line. Tuplets are currently not supported, and so will be ignored.
To edit note event data:
Note event data can be changed in the Levels Display Area. To edit event data such as velocity or cutoff time, first select the notes you wish to edit in the note area. Then click in the Levels Display Area on the corresponding bar; the value of the level will changed to correspond to the point where you clicked. You can also click and drag in this area to change the levels of several notes with a single gesture. If you want the levels to all be set to the same value, hold Shift while dragging. Only selected notes will have their value changed - this is to prevent you from accidentally changing the values of other notes.
The Levels area can display the same data in multiple ways. For example, velocity data can be displayed both as absolute (i.e., relative to the output midi volume) and relative (i.e., as an offset to the dynamics value). You can switch between these display modes as you see fit.
From left to right the controls have these functions;
Subdivides the beat by adding extra divisions to the Note Display Area. The value indicated the number of time the beat will be subdivided. So for 4/4 time, a division of 2 will draw grid lines at every eighth note; a division of 3 at every sixteenth note, and so on. Setting the subdivision is necessary for some editing operations if you wish to place notes off the beat.
For larger numbers of subdivisions, you may need to be zoomed in to see the extra grid lines since grid lines are not drawn below a certain density. Combines with the tuplet control which also affects grid line placement.
Adds additional grid lines, subdividing the beat to show the rhythmic placement of tuplets. For example, setting tuplets to 3 will show the beat subdivided into three parts. Combines with the subdiv control to show subdivisions of the tuplet. For example, setting tuplets to 3 and subdiv to 2 will draw grid lines showing the tuplet beats subdivided into two parts - i.e., the beat will be subdivided into 6.
Selecting a tuplet mode other than 1 will disable some of the note insertion tools for the Piano Roll Editor. For larger numbers of subdivisions, you may need to be zoomed in to see the extra grid lines since grid lines are not drawn below a certain density.
Shows the velocity of the currently selected note (only one note may be selected). Indicates the loudness of the note. This can be expressed as 'Offset' or 'User':
When you switch from User to Offset or vice versa, the value will be recalculated to best match the value in the other system. This way you could, for example, switch to User mode to set the value as you would like it to sound in MIDI output and then switch to Offset so that this value respects the dynamic marking instead of overriding it. At the moment you switch back, the offset value will be recalculated to match the User value in loudness but will no longer act as an override so you may later change the dynamic.
Some keys are hooked up to perform special actions:
The Piano Roll Editor will display in both normal mode and dark mode. If you wish to change the colors the Piano Roll Editor uses to display in these modes, they can be adjusted in the Preferences under the Advanced tab. All the Piano Roll Editor related properties begin with ui/pianoroll/light for light mode and ui/pianoroll/dark for dark mode.
La riproduzione audio è fornita dal sintetizzatore integrato di MuseScore, che ospita una grande selezione di strumenti virtuali (o software), comprese percussioni ed effetti sonori.
MuseScore supporta strumenti virtuali in due formati:
MuseScore viene fornito con il proprio GM (General MIDI) SoundFont, MuseScore_General.sf3, contenente oltre 128 strumenti, effetti sonori e vari kit di batteria/percussioni.
GM (General MIDI) è un formato universale, quindi una volta che una partitura è impostata per la riproduzione corretta usando il Soundfont nativo di MuseScore, si dovrebbe essere in grado di esportarla in un formato di propria scelta farla riprodurre sul computer di qualsiasi altro utente.
Su Internet sono disponibili molti Soundfonts differenti, alcuni gratuiti, altri commerciali. Per una lista di soundfonts gratuiti, vedere sotto.
Dopo aver trovato e decompresso un SoundFont (vedere →sotto), fare doppio clic per aprirlo. Nella maggior parte dei casi il tipo di file SoundFont sarà già associato a MuseScore, e MuseScore si avvierà con una finestra di dialogo che chiederà se si vuole installare il SoundFont. Occasionalmente, applicazioni diverse da MuseScore potrebbero essere associate al tipo di file SoundFont; in questo caso, cliccare con il tasto destro del mouse o Ctrl-click sul file, in modo da visualizzare un menu dal quale si potrà scegliere di aprire il file in MuseScore. In entrambi i casi, quando appare la finestra di dialogo che chiede se si vuole installare il SoundFont, cliccare "Sì" per mettere una copia del file SoundFont nella directory SoundFonts di MuseScore. Questa directory può essere visualizzata o cambiata nelle Preferenze di MuseScore, ma la posizione predefinita è:
Windows: %HOMEPATH%\Documents\MuseScore3\Soundfonts
macOS e Linux: ~/Documents/MuseScore3/Soundfonts
Diversamente dai SoundFont aggiunti dall'utente, il SoundFont di default iniziale installato con MuseScore si trova in una directory di sistema, destinata solo a questo scopo, che non dovrebbe essere modificata. Questa directory e il suo file SoundFont di default è:
%ProgramFiles%\MuseScore 3\sound\MuseScore_General.sf3
%ProgramFiles(x86)%\MuseScore 3\sound\MuseScore_General.sf3
Windows x64 (64-bit) / MuseScore x86_64: %ProgramFiles%\MuseScore 3\sound\MuseScore_General.sf3
macOS: /Applications/MuseScore 3.app/Contents/Resources/sound/MuseScore_General.sf3
Linux (Ubuntu): /usr/share/mscore-xxx/sounds/MuseScore_General.sf3
(con xxx
che è la versione di MuseScore)
Per disinstallare un SoundFont, basta aprire la cartella dove è installato il suo file e cancellarlo.
Un SFZ è una collezione di file e directory, un file SFZ e un gruppo di file sonori reali in formato WAV o FLAC, con il file SFZ che è un file di testo che fondamentalmente descrive quale è file sonoro da usare per quale strumento, gamma di tonalità e dove si trova.
Dopo aver scaricato un SFZ (vedere →sotto), si devono estrarre manualmente tutti i file che appartengono alla SFZ (il/i file SFZ e tutte le sottodirectory e altri file) nella directory elencata sopra. Lasciare le sottodirectory e il loro contenuto come sono. Notare, comunque, che a volte, un file SFZ nella sua cartella può cercare i file sonori WAV effettivi all'interno della sotto-directory SFZ stessa, di solito in una cartella etichettata "Libs". Se il file zip SFZ scaricato ha una cartella Libs al suo interno, spostarla nella sotto-directory SFZ principale.
Per disinstallare una SFZ, basta aprire la cartella dove sono installati i suoi file (vedere sopra) e cancellarli tutti.
Una volta che un SoundFont è stato installato sul sistema, deve anche essere caricato nel Sintetizzatore. Vedere Caricare una Libreria di suoni.
Il Mixer ti permette di cambiare facilmente i suoni per ogni rigo (anche mentre lo spartito è in riproduzione audio). Per ulteriori dettagli, vedere Mixer.
Le seguenti librerie di suoni sono conformi allo standard General MIDI (GM2). Questa specifica fornisce un set di suoni di 128 strumenti virtuali, più i kit di percussioni.
FluidR3Mono_GM.sf3
(13,8 MB).MuseScore_General.sf3
(35.9 MB) (versione SF2
(208 MB)) e vengono aggiornati di volta in volta (vedere il Changelog).Poiché i soundfonts occupano molto spazio, sono spesso zippati (compressi) in una varietà di formati, inclusi.zip, .sfArk, and .tar.gz. È necessario decomprimere questi file prima di poterli utilizzare.
ZIP è un formato di compressione standard supportato dalla maggior parte dei sistemi operativi.
sfArk è un formato di compressione progettato appositamente per comprimere i file SoundFont. Per decomprimere, usare Polyphone (software multipiattaforma); oppure questo servizio online: https://cloudconvert.com/sfark-to-sf2
.tar.gz è un popolare formato di compressione per Linux. Gli utenti Windows possono usare 7-Zip; gli utenti Mac possono usare The Unarchiver, oppure l'utilità di archiviazione integrata in macOS. Notare che l’uso di 7-Zip comporta dover applicare la decompressione due volte - una volta per GZip e una volta per TAR.
Se il pannello di riproduzione della barra degli strumenti è in grigio o non è visibile, seguire le istruzioni qui sotto per far funzionare di nuovo la riproduzione audio:
Se si sta impostando un SoundFont per la prima volta, usare uno dei SoundFont raccomandati elencati sopra.
Se la riproduzione “balbetta”, il computer potrebbe non essere in grado di gestire il SoundFont utilizzato. I seguenti consigli possono essere utili:
(N.d.T.: la definizione Metronomo comprende solo una delle due modalità di indicare il tempo di esecuzione di un brano musicale; esiste infatti l’Indicazione metronometrica, caratterizzata da “nota+valore numerico” e l’Indicazione di andamento (es: Grave , Largo, ecc.). Per semplificare MuseScore ha adottato il solo termine Metronomo).
Le Indicazioni di tempo si trovano nella tavolozza Metronomo nelle aree di lavoro Base e Avanzata. Sono disponibili nelle due forme “metronometrica” e “di andamento”, ma possono essere successivamente modificate e integrate per mostrare qualsiasi espressione di tempo desiderata. Il tempo di riproduzione può essere variato in tutta la partitura usando più segni metronometrici, visibili o invisibili.
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Nota: Se una indicazione di Metronomo viene applicata dal menù o tramite una scorciatoia da tastiera, il “battito” si adegua automaticamente all'indicazione. Il vantaggio dell'applicazione da una tavolozza è che si può scegliere quale valore della nota di battuta usare.
Per cambiare il tempo di un segno di metronomo esistente nella partitura:
Si può anche sovrascrivere il tempo di un segno di metronomo esistente dall'Ispettore:
Nota: La riproduzione può essere più veloce o più lenta se l'impostazione del Metronomo nel pannello Controlli di riproduzione indica una percentuale diversa da 100%.
Gli indicatori di Metronomo possono essere modificati e formattati come qualsiasi altro oggetto di testo. Per impostare proprietà e stile del testo, vedere Stili di testo e proprietà.
Il tempo indicato da un segno di Metronomo di solito persiste anche se sovrascritto da un'espressione come Andante, Moderato ecc. Si può anche aggiungere altro testo a un semplice segno di metronomo, per esempio:
È possibile bypassare temporaneamente l’indicazione di Metronomo, e riprodurre la partitura a qualsiasi velocità si voglia utilizzando il pannello Controlli riproduzione:
Visualizzare il pannello: Visualizza→Controlli riproduzione oppure F11 (Mac: Fn+F11):
Spostare il cursore del Metronomo verso l'alto o verso il basso come si desidera. Il valore di Metronomo viene mostrato sia come valore assoluto che come percentuale rispetto a quello in vigore. Fare doppio clic sul cursore del tempo per resettarlo.
Nota: I BPM (Battiti Per Minuto) sono sempre misurati e visualizzati (N.d.T.: tradotti) in semiminime al minuto, indipendentemente dal denominatore dell’Indicazione Metrica in vigore.
È possibile simulare la riproduzione di ritardando ("rit.") e accelerando ("accel.") aggiungendo indicazioni metronometriche nascoste nella partitura. L’indicazione stampata per l’esecutore dovrebbe essere aggiunta come testo di pentagramma/accollatura.
Nell’esempio sotto illustrato il tempo di Metronomo era originariamente di 110 BPM (battiti al minuto). Al ritardando, il tempo diminuisce di 10 BPM sulla prima nota di ogni battuta. Ogni cambio di Indicazione metronometrica è reso invisibile deselezionando la casella di controllo Visibile nell’Ispettore, così che sulla partitura stampata appaia solo l’indicazione ritardando :
Un plugin è stato appositamente sviluppato per automatizzare questo processo: TempoChanges
La Corona (o punto coronato), disponibile nella tavolozza Articolazioni, dispone della proprietà Aumenta tempo che può essere impostata tramite Ispettore. Per default, questa proprietà è fissata a 1.00. Per far riprodurre a MuseScore una corona di durata doppia rispetto a quella normale cliccare sul relativo simbolo e impostare "Aumenta tempo" a 2.00. Questo naturalmente non ha effetto sulle corone applicate a stanghette di battuta, dato che queste non hanno una durata da modificare.
Le funzioni di riproduzione di base sono accessibili dalla barra degli strumenti Controlli riproduzione situata sopra la finestra del documento:
Da sinistra a destra, le icone sono:
Per avviare la riproduzione:
Durante la riproduzione è possibile saltare a una nota specifica o a una pausa nella partitura semplicemente cliccando su di essa.
Per fermare la riproduzione:
Una volta iniziata la riproduzione, sono disponibili i seguenti comandi:
Durante la riproduzione sonora è ancora possibile utilizzare le opportune scorciatoie da tastiera per aprire e chiudere pannelli come Controlli riproduzione, Sintetizzatore, Mixer, ecc.
La riproduzione si svolgerà ora in modo ciclico all'interno della regione compresa tra le bandiere blu.
Vedere anche: Pannello Controlli riproduzione (sotto).
Per aprire il Pannello Controlli riproduzione usare una delle seguenti opzioni:
Il pannello “Controlli riproduzione” permette di apportare modifiche temporanee al tempo (Metronomo) e al volume, di mettere in ciclo la riproduzione tra punti specificati, ecc.
A partire dalla versione 3.5 di MuseScore, sia le Sigle accordali che il Sistema numerazione Nashville (ma non l'Analisi in Numeri Romani) suonano automaticamente in corso di riproduzione sonora della partitura.
A partire da MuseScore 3.5.1 questa funzionalità è possibile solo per le partiture create inizialmente con MuseScore 3.5 o successivo; per le partiture più vecchie dovrà essere abilitata, usando i metodi descritti di seguito.
Nota : Le impostazioni fissate di seguito influenzano anche l’ esportazione di file Audio e MIDI.
Per abilitare o disabilitare la riproduzione sonora delle Sigle accordali per tutte le partiture:
score/harmony/play/disableCompatibility
(per default è spuntata, riproduzione = NO)score/harmony/play/disableNew
(per default è deselezionata, riproduzione = SI)Per attivare/disattivare la riproduzione di TUTTE le Sigle accordali :
Per attivare/disattivare la riproduzione di TUTTE le Sigle accordali:
In alternativa, è possibile silenziare la traccia o le tracce in riproduzione nel mixer - vedere sotto. Questo potrebbe essere necessario, per esempio, quando sono presenti Sigle accordali su più di un rigo e si vuol avere la riproduzione solo per uno di essi. Le parti della partitura devono essere regolate separatamente.
Per attivare/disattivare la riproduzione di una SELEZIONE di Sigle accordali :
oppure
Nota: Questo non modifica le parti che devono essere trattate separatamente.
Il suono predefinito per le Sigle accordali è "Gran Piano". A partire dalla versione 3.5.1, le partiture create da modelli per assolo di chitarra, usano invece "Chitarra con corde in nylon".
Per cambiare il suono di riproduzione delle Sigle accordali:
Questa impostazione è condivisa tra partitura e parti.
La procedura dovrebbe essere eseguita per la partitura e/o le parti, separatamente.
Per attivare/disattivare il suono delle Sigle accordali durante l'editing:
1. Dal menù, selezionare Modifica (Mac: MuseScore)→Preferenze→Inserimento note.
2. Spuntare/Deselezionare l’opzione "Riproduci sigle accordali durante la modifica".
(N.d.T.: Realizzazione o Voicing da Wikipedia: “Con il termine voicing si indica la strumentazione, la disposizione verticale e l'ordine delle note che compongono un accordo. La nota che si trova nella parte più bassa determina il rivolto”).
Se lo si desidera, è possibile regolare le proprietà di riproduzione delle Sigle accordali selezionate come segue:
La seguente figura mostra come le opzioni Interpretazione e Realizzazione influenzano la riproduzione di un accordo di settima di Do maggiore (Cmaj7 o CM7).
Nota: Per questo particolare accordo le opzioni Realizzazione "Parti strette" e "Automatico" sono le stesse, ma questo caso non necessariamente si verifica per ogni accordo. Quindi, se si vuole specificamente l’opzione "Parti strette", è meglio renderla esplicita.
La funzione swing di MuseScore permette di cambiare la riproduzione sonora della partitura da un ritmo “Preciso” a uno con swing. Lo swing può essere applicato globalmente o solo a una sezione della partitura, ed è completamente variabile.
Per applicare lo swing a tutti i righi in una accollatura:
Cliccare Swing nella tavolozza Testo (doppio clic nelle versioni precedenti a 3.4);
Modificare il testo Swing se necessario;
Se vi è necessità di variare lo swing rispetto la sua impostazione predefinita, cliccare con il tasto destro del mouse sul testo Swing e selezionare Proprietà testo di accollatura... Cliccare sulla scheda "Impostazioni Swing", scegliere la durata della nota (Croma/Semicroma) e regolare il "Rapporto di swing".
Per applicare lo swing solo a specifici righi in una accollatura:
Il testo Swing può essere modificato e formattato come qualsiasi altro oggetto di testo.
Spesso questa notazione è usata per indicare lo swing:
MuseScore non ha un modo per includere una terzina nel testo come indicazione di tempo; esiste comunque una semplice soluzione alternativa:
Se si vuole che la riproduzione sonora ritorni al ritmo preciso dopo una sezione di swing, usare una delle seguenti opzioni:
Usare e modificare un testo Swing. (prima della versione 3.4).
Usare il testo “Preciso” come per la versione 3.4.
Se si vuole applicare lo swing a tutta la partitura, è possibile potete farlo dal menù:
Nella sezione "Impostazioni Swing ", selezionare il valore di nota desiderato e il relativo "rapporto di swing".
Le Dinamiche sono simboli che indicano il volume relativo di una nota o di una frase musicale. Si possono trovare nella tavolozza Dinamiche sia nell’area di lavoro Essenziale che nell’Avanzata.
Ulteriori simboli di dinamiche sono disponibili nella Tavolozza generale (Maiusc+F9).
Nota: Nel caso in cui si voglia regolare il volume generale di riproduzione della partitura, utilizzare il cursore del volume nel pannello Controlli riproduzione, o nel Sintetizzatore.
Per applicare una dinamica alla partitura, utilizzare uno dei seguenti metodi:
Per creare un crescendo o un decrescendo, vedere Forcelle.
La dinamica di default della partitura è mf (mezzoforte) impostata a Intensità pari a 80 (su 127). A seconda della dinamica che governa una particolare sezione della partitura, l’intensità (e il volume risultante) può essere sia inferiore che superiore a questo valore.
Nota: Gamma = i pentagrammi dell’accollatura interessati dalla dinamica.
Le Dinamiche possono essere modificate come qualsiasi altro oggetto di testo. Speciali combinazioni di caratteri possono essere utilizzate per aggiungere i seguenti simboli:
È inoltre possibile modificarne Intensità, Gamma dinamica, etc. (vedere sopra). Se lo si desidera, è possibile salvare il risultato per utilizzi successivi in una tavolozza personalizzata.
A partire dalla versione 3.1, MuseScore supporta le dinamiche per singola nota. Oltre che modificare l’intensità, nell’Ispettore è possibile anche regolare il “Cambio di intensità”. Inserendo un numero in questo campo l’intensità della nota cambierà approssimativamente di quel valore dopo che l’intensità iniziale è stata riprodotta. Un numero negativo può essere inserito abbassare il volume dopo quello iniziale della nota mentre un numero positivo aumenterà il volume della nota dopo quello riprodotto inizialmente. Vedere i collegamenti (sotto) per maggiori dettagli.
MuseScore permette di trasporre la riproduzione di un rigo, senza influenzare la notazione musicale. Questo simula l'effetto di un capotasto mobile (Wikipedia) sullo strumento.
Nota: La riproduzione del capotasto sarà applicata dalla nota a cui il testo di rigo è attaccato, fino al prossimo testo di rigo con "Impostazioni capotasto" abilitata, o fino alla fine della partitura.
Per rimuovere la riproduzione sonora del capotasto da un rigo, riportando lo strumento alla sua normale accordatura:
Vi sono molti tipi diversi di oggetti di testo in MuseScore (vedi tabelle sotto); il testo può anche essere trovato incorporato nelle linee. Questo capitolo mostra come creare, formattare e modificare gli oggetti di testo, includendo anche informazioni sui seguenti tipi di testo:
Tipo di testo | Usi | |
---|---|---|
Testo di rigo | Testo di uso generale attaccato a un singolo pentagramma: appare solo nella parte dello strumento a cui il rigo corrisponde. | |
Testo di accollatura | Testo di uso generale attaccato a un unico pentagramma: appare in tutte le parti strumentali dell’accollatura. | |
Simboli di accordi | Visualizza gli accordi associati a una melodia: di solito sopra il pentagramma. | |
Diteggiatura | Numeri o lettere, collegati alle note, che mostrano quali dita usare. | |
Testo cantato | Creare testi collegati a una melodia. | |
Numeri di chiamata | Facilitare le prove, dividere la partitura in sezioni, segnare i passaggi ecc. |
Per altri tipi di testo disponibili in MuseScore, seguire i link qui sotto:
Tipo di testo | Usi | |
---|---|---|
Dinamiche | Indica il volume di una nota o di una frase. | |
Basso figurato | Notazione del periodo per tastieristi. | |
Testo di cornice | Dettagli su titolo/compositore/paroliere all'inizio di una partitura; testi di canzoni, ecc. | |
Intestazione/Piè di pagina | Numeri di pagina, informazioni di copyright, ecc. in intestazione/piè di pagina. | |
Testo Cambio strumento | Applicare cambiamenti di strumenti nel corso della parte. | |
Ripetizioni e salti | Da Capo, Dal segno, Fine etc. | |
Analisi dei numeri Romani (RNA) | Un sistema di analisi degli accordi. | |
Sticking | Lettere (L e R) collegate a note (per tamburo) che indicano quale mano o piede usare. | |
Testo di Swing | Passare dal tempo normale a quello di swing e viceversa. | |
Metronomo (indicazioni di tempo) | Applicare il metronomo e/o i segni di espressione. | |
Linee di testo | Volta, ottava, linee di pedale, linee di barré per chitarra, ecc. |
A Musescore Text object is an object that contains individual characters that can be entered and removed by using (typing on) a computer keyboard, it can be functional. Text may also be found incorporated into Musescore Lines object.
For general engraving or visual display purpose, it is recommended to use Staff text and System text.
Different types of text-based objects are not interchangeable: They have distinct property fields that serves different purpose besides engraving or visual display. For example, a mp using Staff Text can never be configured to change playback loudness because it does not have the Velocity property, you must create a new Dynamics text which has the Velocity property if want the text to affect playback loudness.
Use the following chart to decide which type you need.
To check the type: select a text, its type is displayed on the status bar.
The word "playback" used below means in-program audio created by Synthesizer.
The following types are explored in this chapter. Read on to know how to create, format and edit them:
Text type | Uses | |
---|---|---|
Staff text | General purpose text, when attached to a single staff will appear in Parts that feature that staff. Can be setup to change playback sound samples, change playback to use capo transposition, or change playback to use Swing. | |
System text | General purpose text appearing in all Parts. Offer same function as Staff Text | |
Chord symbols | Display the chords associated with a melody: usually above the staff, provides chord playback (notes automatically decided). | |
Fingering | Numbers or letters attached to notes showing which fingers to use. | |
Lyrics | Create lyrics attached to a melody. Correctly engraved Melisma that automatically follow notes. | |
Rehearsal marks | Facilitate rehearsals, divide score into sections, bookmark passages etc. |
These types are explored in their respective chapters:
Text type | Uses | |
---|---|---|
Expression button on the Text Palette | It is a styled Staff text, same function (and limitation) as such. | |
Tempo marks | Change the playback tempo. Apply metronome and/or expression marks. | |
Dynamics | Change the playback loudness of a note or phrase. | |
Mid-staff sound (channel) change text | For example the pizz. button on the Text Palette. It is a pre-configured Staff Text that change playback sound samples. | |
Instrument text | Not to be confused with Mid-staff sound (channel) change text. Instrument text indicate that the musician should change instrument. Can be setup to change Instrument (MuseScore abstraction), or change playback sound samples. | |
Figured bass | Period notation for keyboarders. | |
Frame text | Title/composer/lyricist details at the start of a score; songsheet lyrics etc. | |
Headers/Footers | Page numbers, copyright info etc. at the top/bottom of a page. | |
Repeats and jumps | Da Capo, Dal segno, Fine etc. | |
Roman Numeral Analysis (RNA) | A chord analysis system. | |
Sticking | Letters (L and R) attached to (drum) notes showing which hand or foot to use. | |
Swing text | Change from straight to swing time, and vice versa. | |
Text-lines | Voltas, ottavas, pedal lines, guitar barre lines etc. |
La modalità modifica testo permette di aggiungere o cancellare testo e di applicare la formattazione (ad esempio grassetto, corsivo, sottolineato, ecc.) ai singoli caratteri.
Per entrare in modalità modifica testo usare uno dei seguenti metodi:
Nota: La creazione di un nuovo oggetto testo (vedere Testo, nozioni di base) mette automaticamente il programma in modalità di modifica del testo.
È possibile accedere alle varie funzioni di formattazione dalla barra degli strumenti Testo, che appare sotto la finestra del documento:
Per uscire dalla modalità di modifica del testo usare uno dei seguenti modi:
In modalità modifica testo, sono disponibili le seguenti scorciatoie da testiera:
È possibile usare la finestra Caratteri speciali per inserire nel testo note, frazioni e molti altri tipi di simboli o caratteri speciali. Alcuni simboli sono accessibili anche tramite scorciatoie (vedere sotto).
Per accedere alla tavolozza Caratteri speciali, usare uno dei seguenti metodi:
Note: (1) Questo funziona solo in modalità modifica testo; (2) La finestra di dialogo Caratteri speciali non deve essere confusa con la voce di menu con lo stesso nome nella versione macOS di MuseScore.
La finestra di dialogo è divisa in 3 schede: Simboli comuni, simboli musicali e simboli unicode. Le schede musicali e unicode sono ulteriormente suddivise in categorie in ordine alfabetico.
Cliccando su un elemento nella finestra di dialogo dei caratteri speciali lo si aggiunge immediatamente al testo dove è posizionato il cursore. Si possono applicare più elementi senza chiudere la finestra di dialogo, e l'utente può anche continuare a digitare normalmente, cancellare caratteri, inserire codici di caratteri numerici ecc.
In modalità modifica testo per poter accedere ad alcuni caratteri speciali, sono disponibili le seguenti scorciatoie da tastiera:
Per aggiungere un elemento di testo allo spartito, usate uno dei seguenti metodi generali:
Note: (1) Il metodo corretto dipende dal tipo di testo che si sta aggiungendo (vedere Testo). (2) Per le caselle di testo di uso generale collegate ai pentagrammi, vedere Testo di rigo e di accollatura.
Quando in MuseScore viene creato un oggetto di testo, questo assume il corrispondente Stile di Testo: tutto il testo di pentagramma, per esempio, ha un unico Stile di Testo, così come le indicazioni metronomometriche, le dinamiche, i simboli di accordo, ecc. Ogni Stile di Testo consiste di un numero di proprietà caratteristiche (tipo di carattere, dimensione, stile, ecc.), che possono essere visualizzate, principalmente, nella finestra di dialogo Stile del testo (Formato→Stile→Stile del testo).
Un oggetto di testo appena creato assume proprietà di testo identiche a quelle stabilite in Stile di testo. Queste possono essere visualizzate nell'Ispettore:
Tuttavia, queste proprietà del testo non sono limitate a quelle dello Stile di testo in vigore: se necessario, è possibile modificarle nell'Ispettore in modo indipendente.
Infine, se si vuole applicare la formattazione a caratteri specifici in un oggetto di testo (tipo di carattere, grandezza, Grassetto, Italico, Sottolineato, apice, pedice), è possibile farlo in modalità modifica testo.
Per posizionare un oggetto di testo, usare uno dei seguenti metodi:
Quando si applica un elemento di testo alla partitura, la sua posizione di ancoraggio dipenderà dal tipo di testo:
Quando si crea un oggetto di testo, inizialmente questo assume le proprietà dello Stile di Testo applicabile alla sua classe. Gli oggetti testo di pentagramma, per esempio, hanno il loro proprio stile, così come le indicazioni di tempo, i testi cantati, i simboli di accordo, e così via.
Per visualizzare e modificare qualsiasi Stile di testo: selezionare Formato→Stile→Stile del testo. Questo dà accesso alle seguenti proprietà:
Raggio dell’angolo: Per cornice rettangolare, raggio dell’angolo arrotondato.
Note: L’opacità è impostata dal parametro "Canale alfa" nella finestra-dialogo "Seleziona il colore": valore compreso fra 0, trasparente, e 255, opaco.
In alternativa, è possibile modificare le proprietà di uno Stile di Testo selezionando nella partitura un oggetto con il desiderato stile, regolandone le proprietà nell’ Ispettore, e cliccando il pulsante Imposta come stile mentre si procede. Questo aggiornerà automaticamente lo Stile di testo e tutti gli oggetti di testo pertinenti nella partitura.
Se si vuol formattare un particolare oggetto di testo nella partitura in modo diverso rispetto al suo tipico Stile di Testo, selezionarlo e regolarne le proprietà nell' Ispettore:
Nel caso che siano state apportate modifiche a una particolare proprietà del testo nell'Ispettore, ma si voglia riportare quella proprietà al predefinito Stile di testo, premere il pulsante Rimuovi formattazione personalizzata.
Gli stili di testo (come tutti gli altri stili in un documento) possono essere salvati come file di stile e caricati in altri file MuseScore. Vedere Salvare e caricare stile.
Il Testo di accollatura e il Testo di rigo sono testi fondamentali di uso generale. Per applicarli allo spartito, usare uno dei seguenti metodi:
Questo creerà un riquadro di delimitazione vuoto, pronto per l’inserimento del testo. Per uscire premere Esc o cliccare su uno spazio vuoto fuori dal riquadro.
Oltre al loro uso indicativo, i testi di rigo e di accollatura hanno anche proprietà di riproduzione sonora opzionali: vedere sotto.
Sommario delle differenze:
Stile Testo | Si applica a? | Riproduzione sonora (se applicabile) | Appare nelle parti strumentali? |
---|---|---|---|
Testo di Rigo | Solo al rigo | Solo al rigo | Solo allo strumento di cui al rigo |
Testo di Accollatura | Tutti i righi dell’accollatura | Tutti i righi dell’accollatura | Tutti gli strumenti |
Il Testo di Rigo è applicato a un rigo (o al doppio rigo per pianoforte, arpa) nella partitura, ed è indicativo solo per il quel rigo; ogni effetto di riproduzione sonora associato a questo testo è limitato allo stesso modo. Il testo apparirà nella corrispondente parte strumentale.
Se si sceglie di nascondere i righi vuoti, qualsiasi testo di rigo appartenente a un rigo vuoto sarà anch'esso nascosto.
Le normali proprietà del testo, come il carattere, la dimensione, il corsivo ecc., possono essere visualizzate e aggiornate direttamente nell'Ispettore, ma il testo di rigo può contenere anche proprietà relative alla riproduzione sonora.
Il testo di rigo può, per esempio, essere usato per applicare indicazioni come Solo o Pizzicato a un rigo della partitura. A seconda di quale sia l'istruzione del testo di rigo, la riproduzione sonora di quel rigo nella posizione del testo può talvolta essere alterata per corrispondere alle variazioni imposte dall'istruzione stessa. Le proprietà di riproduzione sonora di un testo di rigo sono accessibili in due modi:
La finestra di dialogo che si apre contiene schede per le seguenti proprietà di riproduzione sonora:
Quando il testo di rigo è copiato e incollato in altre posizioni della partitura, o viene aggiunto a una tavolozza personalizzata, vengono copiate anche le relative proprietà di riproduzione sonora.
Il testo di accollatura è applicato a un rigo della partitura, ma è indicativo per ogni rigo compreso nell’accollatura. Qualsiasi proprietà di riproduzione sonora associata viene applicata all'intero sistema. Il testo apparirà in tutte le parti strumentali dell’accollatura.
Il testo di accollatura non viene mai nascosto dalla funzione Nascondere i righi vuoti….
Per aggiungere o modificare lo Swing:
Le Sigle accordali sono un modo abbreviato di rappresentare accordi musicali (vedere Chord names and symbols (Wikipedia) per maggiori dettagli). Per esempio:
Nota: Per riempire battute con simboli “slash”, vedere Riempire con slashes oppure Attivare notazione ritmica slash.
Oltre alla notazione convenzionale delle Sigle accordali, dalla versione 3.3 MuseScore supporta anche Sistema Numerico Nashville (NNS), e Analisi Numerali Romani (ANR).
Quando si esce dall'inserimento di una Sigle accordale, i caratteri inseriti assumeranno automaticamente il formato corretto: per default la nota fondamentale digitata con carattere minuscolo diventerà maiuscola (per opzioni alternative, vedere Maiuscolo Automatico); un "#", "b" o "natural" si trasformeranno in corretti diesis (♯), bemolle (♭) o bequadro (♮) e così via. Non tentare di utilizzare gli effettivi caratteri di bemolle, diesis e naturale, perché MuseScore non li interpreterebbe correttamente.
Durante l'inserimento delle Sigle accordali sono disponibili i seguenti comandi:
MuseScore interpreta correttamente la maggior parte delle abbreviazioni usate nelle Sigle accordali:
Una Sigla accordale esistente può essere modificata in modo simile al testo ordinario: Vedere Modifica del testo.
Le Sigle accordali vengono trasposte automaticamente per impostazione predefinita se si applica il comando Trasporto alle battute che li contengono. Se questo non fosse necessario, si può deselezionare l’opzione "Trasponi le sigle accordali" nella stessa finestra di dialogo.
Per regolare l’aspetto di tutti i testi delle Sigle accordali, usare una delle seguenti opzioni:
Per accedere alle opzioni di formattazione per le Sigle accordali:
Sono possibili tre opzioni: Standard, Jazz e Personalizzato. Puoi scegliere tra queste usando i pulsanti opzione.
Nello stile Standard le sigle sono visualizzate in modo semplice, con il carattere determinato dallo stile del Testo delle Sigle accordali in vigore.
Nello stile Jazz viene usato il carattere MuseJazz allo scopo di ottenere l’effetto “scrittura a mano”, con apici distintivi e altre caratteristiche di formattazione. Lo stile Jazz è selezionato di default utilizzando uno qualsiasi dei modelli Jazz.
L’opzione stile Personalizzato permette di personalizzare l'aspetto delle Sigle accordali (e assicura anche la compatibilità con le vecchie partiture). Selezionare un file Stile Sigle accordali personalizzato nel campo di seguito: questo tipo di file può essere creato copiando e modificando uno dei file preesistenti nella cartella "Stili". La documentazione si trova nella stessa cartella. Notare, comunque, che questa funzionalità è destinata ad utenti avanzati, e non c'è garanzia che questi file saranno supportati in futuro.
Per default MuseScore impiega la notazione anglosassone standard per le Sigle accordali. Per gli utenti di nazionalità/regioni dove sono usati altri sistemi di denominazione delle note, MuseScore fornisce i seguenti controlli:
Per default, MuseScore trasforma automaticamente in lettere maiuscole tutti i nomi delle note all'uscita, indipendentemente dal fatto che siano stati inseriti in maiuscolo o minuscolo. È comunque possibile scegliere anche altre opzioni di maiuscolo automatico:
È inoltre possibile disattivare completamente il maiuscolo automatico; in questo caso i nomi delle note sono semplicemente resi nel modo in cui vengono digitati.
Nota: Oltre alle impostazioni qui descritte, la posizione predefinita dei simboli degli accordi applicati è determinata anche dalle impostazioni nella finestra di dialogo Stile del testo e proprietà. L'effetto è cumulativo.
Inserire il numero di posizione del capotasto su cui si vogliono visualizzare gli accordi sostitutivi, tra parentesi, dopo tutti i simboli di accordo nella partitura.
Il Sistema Numerico Nashville (NNS), disponibile in MuseScore a partire dalla versione 3.3, è un modo sintetico di rappresentare gli accordi basato sui gradi della scala anziché sulle lettere degli accordi. Questo permette di suonare un accompagnamento in qualsiasi tonalità dallo stesso spartito di accordi.
Per inserire la notazione Nashville:
Proprio come con i simboli standard degli accordi, la notazione Nashville può essere normalmente digitata e MuseScore farà del suo meglio per riconoscere e formattare i simboli in modo appropriato. Le stesse scorciatoie usate per la navigazione quando si inseriscono i simboli degli accordi standard (per esempio Spazio, vedere sopra) sono disponibili anche per la notazione Nashville.
A partire da MuseScore 3.3, è in grado di analizzare e interpretare l' Analisi in Numeri Romani, un tipo di notazione musicale in cui gli accordi sono rappresentati da numeri romani maiuscoli e minuscoli (I, ii, III, iv ecc.), apici, pedici e altri simboli di modifica. È usato per annotare e analizzare l'armonia di una composizione indipendentemente dalla sua tonalità di impianto (vedere Collegamenti esterni per maggiori dettagli).
Nota: A differenza delle Sigle accordali standard e della notazione Nashville, che MuseScore formatta usando i propri algoritmi, l' ANR per formattare le sigle utilizza il font gratuito e open source Campania font. Questo consente a MuseScore di formattare le sigle in fase di digitazione, piuttosto che applicare la formattazione solo a fine digitazione. Inoltre, installando il font Campania nel sistema, questo potrà essere normalmente utilizzato anche in altri programmi, beneficiando così della medesima formattazione.
Proprio come con i simboli standard degli accordi, si può digitare la simbologia in numeri romani normalmente e MuseScore farà del suo meglio per riconoscere e formattare i simboli in modo appropriato. Le stesse scorciatoie usate per la navigazione quando si inseriscono i simboli standard degli accordi sono disponibili anche per l'Analisi in Numeri Romani (vedere Comandi da tastiera (sopra)).
Digitare questo:
Per ottenere questo:
Vedere Riproduzione sonora: Simboli di accordo / Numerazione Nashville.
I simboli di diteggiatura per vari strumenti si trovano nella tavolozza “Diteggiatura” nell’area di lavoro Avanzata.
La musica per tastiera impiega i numeri da 1 a 5 per rappresentare le dita delle mani sinistra e destra. È stato inoltre sviluppato il plugin posizionatore di diteggiatura allo scopo di ottimizzare la disposizione delle diteggiature del pianoforte o della tastiera.
La musica per chitarra impiega i numeri da 0 a 4 per rappresentare la diteggiatura della mano sinistra (la lettera “T” è occasionalmente usata per il pollice). La diteggiatura della mano destra è indicata dalle lettere p, i, m, a, c. I numeri cerchiati rappresentano le corde dello strumento.
Gli ultimi cinque simboli nella tavolozza sono utilizzati per la diteggiatura del liuto nella musica antica.
Nota : Per abilitare la visualizzazione della diteggiatura nell'intavolatura, cliccare con il tasto destro del mouse sulla TAB (tablatura) e selezionare Proprietà Pentagramma/Parte→Stile, proprietà avanzate…; quindi selezionare la casella etichettata "Mostra diteggiature nell’intavolatura".
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Quando la diteggiatura viene aggiunta a una nota, il focus si sposta immediatamente sul simbolo, in modo da poterlo regolare subito.
Questa caratteristica speciale permette di aggiungere rapidamente e facilmente la diteggiatura alle note successive.
Per cambiare la posizione di un simbolo, usare uno dei seguenti metodi:
Per cambiare la posizione di più simboli:
Nota: È possibile utilizzare il plugin posizionatore di diteggiatura menzionato sopra per ottimizzare la disposizione delle diteggiature del pianoforte.
Per ripristinare un simbolo nella sua posizione predefinita selezionarlo e premere Ctrl+R.
I simboli di diteggiatura sono oggetti di testo e possono essere modificati con le usuali analoghe modalità. Le proprietà del testo e lo stile generale possono essere regolati nell’Ispettore.
Se si vuol aggiungere un'altra linea di testo ad una esistente (per esempio una seconda o terza strofa, ecc.):
Esempio:
Nella maggior parte dei casi i testi possono essere modificati come un testo normale. Tuttavia, per inserire i seguenti caratteri, sono necessarie speciali scorciatoie da tastiera:
carattere “Spazio”: Ctrl+Spazio (Mac: Alt+Spazio).
- (trattino): Ctrl+- (Mac: Alt+-) oppure AltGr+-.
Avanzamento di linea: Ctrl+↵ (Mac: Alt+Return) oppure Enter (dal tastierino numerico).
Per numerare le strofe (o versi), digitare semplicemente il numero (es. 1.) e uno spazio prima della prima sillaba. MuseScore allineerà automaticamente i numeri e la prima sillaba correttamente.
Un melisma è una sillaba o una parola che si estende su due o più note. È indicato da una sottolineatura che si estende dalla base di una sillaba all'ultima nota del melisma. La sottolineatura si ottiene posizionando il cursore alla fine di una sillaba e premendo Maiusc+_: una volta per ogni nota del melisma. Vedere l'immagine sottostante:
Il testo di cui sopra è stato creato nel modo seguente:
Per estendere sillabe intermedie (non ultime) su più note basta usare trattini aggiuntivi -, normalmente solo uno di loro verrà mostrato (più di uno solo se la distanza tra le sillabe raggiunge un’ampiezza che lo richiede), e la sillaba si allineerà a destra della prima nota, in modo simile alle ultime sillabe che sono state annotate con il melisma dell’esempio sopra.
Due sillabe sotto una stessa nota possono essere unite con una legatura di elisione, conosciuta anche come "legatura di testo" o "sinalèfe". Ad esempio:
Per creare il testo lirico di esempio, (partendo dalla sillaba "te"):
Utilizzare una delle seguenti opzioni:
Nota: Non tutti i font includono il carattere "undertie" (U+203F ‿ "undertie", presente in "Caratteri speciali" principalmente per la compatibilità con le partiture scritte con MuseScore 1.x). Per scoprire quali dei font installati sul computer lo supportano, vedere "fontlist" (individuare qualsiasi font che tra le sillabe "te" e "A" visualizzi la legatura invece di un rettangolo vuoto).
Digitare A (e quindi proseguire con la sillaba successiva).
A partire dalla versione 3.6 l’inserimento della legatura è facilmente ottenibile con la scorciatoia: Ctrl+Alt+- (Mac: Cmd+Alt+-).
Per operare aggiustamenti globali alle proprietà di tutti i testi della partitura:
Per regolare la posizione di una particolare linea di testo:
Per copiare tutti i testi cantati negli appunti:
Per copiare e incollare i testi cantati da un file di testo (per esempio) in una partitura:
I numeri/lettere di chiamata (N.d.T. detti anche segni di prova) possono essere usati in diversi modi:
Tipicamente, i segni di prova (numeri/lettere di chiamata) consistono appunto di una o più lettere e/o numeri, e appaiono in sequenza nella partitura – per esempio A, B, C…, oppure 1, 2, 3… ecc. In alternativa, possono mostrare i numeri di battuta (di solito più grandi dei numeri di misura standard, in grassetto e/o racchiusi in cornici). Le battute d’aspetto sono automaticamente interrotte prima e dopo i segni di prova.
I segni di prova possono essere aggiunti alla partitura (i) automaticamente - il che assicura che siano nominati in sequenza - o (ii) manualmente, permettendo di nominarli come si vuole.
Creare manualmente un segno di prova:
Utilizzare una delle seguenti opzioni:
Note: (1) Per default, i segni sono aggiunti nella sequenza A, B, C ecc. (2) Per cambiare il formato dei segni aggiunti successivamente (in lettere minuscole, o numeri), modificare con le nuove caratteristiche il segno di prova precedente. (3) I segni aggiunti tra i segni di prova esistenti aggiungono un numero o una lettera al segno precedente: è buona prassi applicare successivamente il comando Risequenzia (vedere sotto).
MuseScore permette di riordinare automaticamente una serie di segni di prova nel caso siano andati fuori sequenza per qualsiasi motivo. Usare il seguente metodo:
MuseScore rileva automaticamente la sequenza in base al primo segno di prova nella selezione; tutti i successivi selezionati sono poi modificati di conseguenza. Sono possibili le seguenti sequenze:
I segni di prova sono una varietà di testo di accollatura; appaiono sia sulla partitura che su ogni parte. Per impostazione predefinita, vengono visualizzati con carattere grande e in grassetto, e racchiusi in cornici. Tutte le caratteristiche del loro aspetto possono essere modificate globalmente attraverso lo stile di testo “Numero di chiamata”.
Vedere Trova/Vai a (Visualizzazione e navigazione).
Per aprire la finestra dialogo Battute, selezionare Formato→Stile→Battute.
Questo permette di regolare la distanza tra i vari elementi all'interno delle battute.
Se si modifica una proprietà dello stile di battuta, MuseScore regola automaticamente la partitura per mantenere la corretta spaziatura tra le note e le pause secondo la migliore pratica di scrittura musicale. Riposizionerà anche correttamente qualsiasi elemento collegato alle note o alle pause, come diteggiature, dinamiche, linee ecc.
Tutte le impostazioni relative alla larghezza delle battute e alla spaziatura delle note sono valori minimi. Le battute sono automaticamente allungate, se necessario, per mantenere i margini di pagina esistenti.
Tutte le proprietà elencate di seguito usano lo spazio di pentagramma (abbreviato in "sp") come unità di misura di base. Vedere Impostazioni pagina: Ridimensionamento per maggiori dettagli.
Larghezza minima battuta: Imposta la lunghezza orizzontale minima delle battute. Nelle battute che contengono pochissimo contenuto (ad esempio, una singola nota intera o una pausa di misura intera), la larghezza si ridurrà solo fino a questo minimo.
Spaziatura (1=stretta): Condensa o espande lo spazio dopo le note o le pause. Questa impostazione influisce quindi non solo sullo spazio tra le note ma anche tra l'ultima nota e la stanghetta finale. Per lo spazio tra l'inizio della battuta e la prima nota o pausa, vedi Nota margine sinistro (sotto).
Distanza minima note: Specifica la più piccola quantità di spazio che MuseScore lascerà dopo ogni nota (a seconda di altri fattori, può essere permesso più spazio).
Margine sinistro nota: Fissa la distanza tra la stanghetta iniziale e la prima nota.
Distanza note dalla stanghetta: Imposta la distanza dall'ultima nota alla seguente stanghetta.
Distanza stanghetta dall’abbellimento: Imposta la distanza tra stanghetta e nota di abbellimento che si presenti prima della prima nota effettiva in una battuta (indipendentemente dall'impostazione "Margine sinistro nota").
Distanza stanghetta dall’alterazione: Imposta la distanza tra stanghetta e alterazione posta prima della prima nota in una battuta (indipendentemente dall'impostazione "Margine sinistro nota").
Margine sinistro chiave: Imposta la distanza tra l'inizio di ogni riga e la chiave. (È una opzione necessaria raramente).
Distanza chiave dalla stanghetta: Imposta la distanza tra una stanghetta e un cambio di chiave che la precede.
Margine destro chiave: Imposta la distanza tra una chiave aggiunta in corso di rigo o da una armatura di chiave e la nota o la pausa seguente.
Distanza chiave - armatura: Imposta la distanza dalla chiave all’armatura di chiave che la segue.
Distanza chiave da indicazione metrica: Imposta la distanza tra la chiave e l'indicazione metrica che la segue (se non c'è un'armatura di chiave in mezzo).
Margine sinistro armatura di chiave: Imposta la distanza tra l’inizio della battuta e l’armatura di chiave.
Distanza armatura di chiave da stanghetta: da aggiungere...
Distanza armatura da indicazione metrica: Imposta la distanza tra un’armatura di chiave e la seguente indicazione metrica.
Margine sinistro indicazione metrica: Imposta la distanza tra l'inizio della battuta e un'indicazione metrica (se non c'è un'armatura di chiave in mezzo).
Distanza indicazione metrica (unità di tempo) da stanghetta: da aggiungere...
Distanza intestazione accollatura: Imposta la distanza tra chiave o armatura di chiave a inizio accollatura e la prima nota o pausa.
Distanza intestazione accollatura con indicazione metrica: Imposta la distanza da una indicazione di tempo all'inizio di una accollatura e la prima nota o la prima pausa.
Margini battuta d’aspetto: Imposta la distanza tra una battuta d’aspetto e la stanghetta su entrambi i lati.
Spessore linea rigo: Imposta lo spessore delle linee del rigo musicale, il che permette di rendere il rigo più spesso e più scuro, se serve avere maggiore visibilità sulle stampe.
Nota: I cambiamenti di allungamento di una battuta individuale (usando Formato→Larghezza → Aumenta/Diminuisci larghezza impaginazione) sono calcolati dopo e proporzionalmente all'impostazione globale della spaziatura.
Le opzioni di layout e formattazione della partitura sono accessibili dal menù Formato.
I principali comandi e le finestre di dialogo che influenzano l’impaginazione della partitura sono elencati immediatamente sotto. Altre opzioni di formattazione sono contemplate più in basso nella pagina (per il testo, vedere Stile del testo e proprietà).
Impostazioni di pagina: Regola le dimensioni generali dello spartito come grandezza della pagina, margini e scala.
Aumentare/Diminuire larghezza impaginazione: Regola la spaziatura della partitura allargando o stringendo le battute selezionate.
Partitura: Imposta i dettagli generali dello spartito, come il carattere tipografico della musica, la visualizzazione delle battute d’aspetto e se nascondere i righi vuoti.
Pagina: Regola la spaziatura di righi e accollature, margini della partitura e del testo cantato, ecc.
Stile delle battute: Imposta la spaziatura delle battute, influenzando quindi il numero di battute per linea.
Dimensioni: Imposta la dimensione predefinita di note piccole e note di abbellimento, righi e chiavi piccole.
Altri comandi:
Aggiungere/Rimuovere interruzioni di accollatura: Imposta il numero di battute per accollatura.
Interruzioni e distanziatori: Applica interruzioni di accollatura, di pagina o di sezione. È inoltre possibile aggiungere spazio extra tra particolari accollature o righi dove necessario.
Stile
Il sottomenù Stile contiene finestre di dialogo che permettono di regolare la formattazione globale di molti elementi della partitura. Per aprire Stile usare una delle seguenti opzioni:
Le finestre di dialogo dello Stile sono le seguenti:
Per aprire la finestra dialogo Partitura, selezionare Formato→Stile→Partitura.
Questa finestra di dialogo permette di impostare proprietà globali, come il carattere tipografico musicale, la visualizzazione delle battute d’aspetto, se nascondere o meno i righi vuoti, la riproduzione swing, ecc.
Caratteri testo musica: Scelta di visualizzazione con carattere Leland Text, Bravura Text, Emmentaler Text, Gonville Text, MuseJazz Text o Petaluma Text.
Mostra note reali (strumenti traspositori disattivati): Spuntare questa opzione per visualizzare la partitura a note reali (non trasposte). Se l’opzione non viene spuntata la partitura sarà visualizzata nella tonalità (Armatura di chiave) tipica dello strumento traspositore (vedere: Partitura in DO).
Crea battute d’aspetto: Spuntare per visualizzare le battute d’aspetto.
Posizione verticale del numero: Il valore preimpostato è -1,50 sp.
Attivare l’indentazione sulla prima accollatura: Spuntare per attivare il rientro (tipografico) della prima accollatura.
Indentazione sulla prima accollatura: Il valore preimpostato è 5 sp.
Nascondere i righi vuoti all’interno delle accollature: Questa opzione risparmia spazio nascondendo quei righi in un’accollatura che consistono solo di battute vuote. Si usa per le partiture condensate.
Mostra sempre le graffe che si estendono al singolo rigo: Nel caso siano presenti nell’accollatura righi vuoti relativi a “Famiglie” raggruppate da specifiche parentesi (voci, sottogruppi di strumenti omogenei), se la casella-opzione viene spuntata, la relativa parentesi di raggruppamento viene visualizzata anche in caso di presenza di un solo rigo non vuoto per Famiglia.
Mostra i valori delle note ignorando la stanghetta della battuta: Una caratteristica utile per annotare la musica antica. Vedere Notazione libera (senza battute).
Nascondi il nome dello strumento se ce n’è solo uno: Di solito, in questo caso, non è necessario visualizzare il nome dello strumento.
Impostazioni Swing permette di controllare il grado di Swing per tutto lo spartito.
Se si preferisce impostare lo swing nella pagina della partitura, vedere Swing.
Per aprire la finestra di dialogo Pagina, selezionare Formato→Stile→Pagina.
Questa finestra di dialogo permette di regolare l’impaginazione generale della partitura cambiando la spaziatura di margini, accollature, righi, linee di testo e cornici. È inoltre possibile controllare la visualizzazione delle armature di chiave, dell’indicazione metrica e delle chiavi.
Il diagramma seguente è una guida ad alcuni parametri sotto il controllo di questa finestra di dialogo:
Margine inferiore musica: Distanza tra la linea inferiore dell'ultimo rigo della pagina e il margine inferiore di pagina .
Distanza tra righi: Spazio tra righi non facenti parte di doppio rigo (vedere sotto).
Nota: Per modificare lo spazio sopra un particolare rigo vedere Distanza extra sopra un rigo (Proprietà dei righi).
(Altri parametri:)
Margine inferiore cornice verticale: Altezza predefinita del margine sotto una cornice verticale.
Soglia riempimento ultima accollatura: Se l'ultima accollatura è più lunga di questo valore percentuale di larghezza della pagina, viene ulteriormente espansa fino al riempimento di quella larghezza.
Le seguenti caselle di controllo permettono di regolare la visualizzazione di chiavi, indicazioni metriche e armature di chiave, comprese quelle di cortesia.
Nella figura sotto riportata il quadrato in colore rosso contiene i campi di regolazione dei parametri relativi alla funzionalità Abilita la giustificazione verticale dei righi:
Per la spiegazione della funzionalità si rimanda a Nuove funzionalità di MuseScore 3.6, dove l’argomento è ampiamente trattato.
Per aprire la finestra di dialogo Dimensioni, selezionare Formato→Stile→Dimensioni.
Imposta la dimensione proporzionale delle note "piccole" e delle note di abbellimento, così come dei righi e delle chiavi piccole. Cambiare queste impostazioni sarebbe insolito.
Per aprire la finestra di dialogo Intestazione, piè di pagina, selezionare Formato→Stile→Intestazione, piè di pagina.
Questo permette di aggiungere intestazioni e piè di pagina usando “metadati” (vedere Proprietà della partitura) - come numeri di pagina, intestazioni di pagina, informazioni sul copyright, ecc. Per esempio, possono essere create intestazioni e piè di pagina diverse per le pagine pari e dispari, come si possono mettere i numeri di pagina a destra per le pagine dispari e a sinistra per quelle pari.
Se si passa con il mouse sopra la regione di testo “Intestazione” o “Piè di pagina”, apparirà una lista di macro con il loro significato, così come i metadati esistenti e il loro contenuto.
Per creare un'intestazione o un piè di pagina per una parte individuale, quella parte deve essere la scheda attiva. Per creare un'intestazione o un piè di pagina per una partitura con parti collegate, assicurarsi che la partitura principale sia nella scheda attiva.
Per aprire la finestra dialogo Numeri delle battute, selezionare Formato→Stile→Numeri delle battute.
Questo permette di specificare se i numeri di battuta appariranno nella partitura e, se sì, a quali intervalli.
Posizione in basso: Permette di spostare la posizione standard del numero di battuta, tramite regolazione spostamenti x/y, quando il numero di battuta si trova sotto il rigo.
Mostra l’intervallo di numeri di battuta delle battute d’aspetto: Spuntare per attivare; sotto la battuta d’aspetto comparirà fra parentesi l’intervallo numerico delle battute raggruppate (per esempio: [3-8] se le battute vuote raggruppate sono quelle tra la 3 e la 8 del rigo).
Per aprire la finestra dialogo Accollatura, selezionare Formato→Stile→Accollatura.
Questa finestra di dialogo permette di regolare alcune proprietà di tutte le accollature.
Parentesi di accollatura:
Vedere anche Parentesi (Raggruppamento righi).
Separatore di accollatura:
Per aprire la finestra dialogo Chiavi, selezionare Formato→Stile→Chiavi.
Scegliere lo stile della chiave di intavolatura di default: Standard o Serif.
Per aprire la finestra dialogo Alterazioni, selezionare Formato→Stile→Alterazioni.
Permette di specificare come visualizzare in partitura le alterazioni in caso di cambio armatura di chiave. Vedere Bequadro sui cambi di armatura di chiave.
Per aprire la finestra dialogo Battuta, selezionare Formato→Stile→Battuta.
Per dettagli, vedere Battuta.
Per aprire la finestra dialogo Stanghette, selezionare Formato→Stile→Stanghette.
Altre proprietà permettono di impostare lo spessore delle stanghette "sottili", "spesse" e doppie, la distanza tra le stanghette doppie e la distanza tra le stanghette di ripetizione e rispettivi punti.
Per aprire la finestra dialogo Note, selezionare Formato→Stile→Note. La finestra di dialogo può anche essere aperta direttamente dalla partitura cliccando con il tasto destro su qualsiasi nota e selezionando "Stile".
Qui è possibile regolare la distanza e lo spessore degli oggetti relativi alle note (gambi, tagli addizionali, punti, alterazioni). Cambiare questi valori sarebbe insolito.
Per aprire la finestra dialogo Gruppi di note, selezionare Formato→Stile→Gruppi di note.
Questo permette di impostare le proprietà generali delle travature di note nella partitura:
Spuntando l’opzione Appiattisci tutte le travature significa che tutte le travature delle note saranno solo orizzontali e non inclinate.
Per aprire la finestra dialogo Gruppi irregolari, selezionare Formato→Stile→Gruppi irregolari.
Proprietà:
Parentesi quadre:
Distanza verticale dalle note:
Distanza orizzontale dalle note:
Per aprire la finestra dialogo Arpeggi, selezionare Formato→Stile→Arpeggi.
Qui è possibile cambiare la distanza dalla nota, lo spessore della linea e la lunghezza della cediglia dei seguenti simboli di arpeggio e “strum” (strimpellare?):
Per aprire la finestra dialogo Legature, selezionare Formato→Stile→Legature.
Per aprire la finestra dialogo Hairpins, selezionare Formato→Stile→Forcelle.
Qui si possono impostare le proprietà predefinite delle forcelle (linee di crescendo e decrescendo):
Per aprire la finestra dialogo Volta, selezionare Formato→Stile→Volta.
Qui si possono impostare le proprietà predefinite di volta:
Per aprire la finestra dialogo Ottava, selezionare Formato→Stile→Ottava.
Qui si possono impostare le proprietà predefinite di ottava (linee di ottava):
Per aprire la finestra dialogo Pedale, selezionare Formato→Stile→Pedale.
Qui è possibile impostare le proprietà predefinite del pedale linee:
Per aprire la finestra dialogo Trillo, selezionare Formato→Stile→Trillo.
Qui è possibile impostare il posizionamento predefinito della linea di Trillo:
Per aprire la finestra dialogo Vibrato, selezionare Formato→Stile→Vibrato.
Qui è possibile impostare il posizionamento predefinito della linea di Vibrato linee:
Per aprire la finestra dialogo Bend, selezionare Formato→Stile→Bend.
Qui si possono impostare le proprietà di visualizzazione di Bends. Questo include lo spessore della linea e la larghezza della freccia.
Per aprire la finestra dialogo Linea del testo, selezionare Formato→Stile→Linea del testo.
Qui è possibile impostare il posizionamento predefinito di linee del testo:
Per aprire la finestra dialogo Linea del testo, selezionare Formato→Stile→Linea testo di accollatura.
Qui è possibile impostare il posizionamento predefinito di testo di accollatura:
Per aprire la finestra dialogo Articolazioni, Abbellimenti, selezionare Formato→Stile→ Articolazioni, Abbellimenti .
Questa finestra di dialogo permette di impostare le distanze di posizionamento predefinite e le dimensioni (in percentuale) di articolazioni e abbellimenti.
Per aprire la finestra dialogo Corona, selezionare Formato→Stile→Corona.
Questa finestra di dialogo permette di impostare il posizionamento predefinito della corona.
Per aprire la finestra dialogo Testo di rigo, selezionare Formato→Stile→Testo di rigo.
Questa finestra di dialogo permette di impostare il posizionamento predefinito e le proprietà di auto-posizionamento del testo di rigo.
Per aprire la finestra dialogo Testo Tempo, selezionare Formato→Stile→Testo Tempo.
Questa finestra di dialogo permette di impostare il posizionamento predefinito e le proprietà di auto-posizionamento del testo indicazioni di tempo.
Per aprire la finestra Testo cantato , scegliere Formato→Stile→Testo cantato.
Testo cantato
Trattino testo cantato
Melisma testo cantato
Vedere anche, Melisma.
Per aprire la finestra dialogo Dinamiche, selezionare Formato→Stile→Dinamiche.
Questa finestra di dialogo permette di impostare il posizionamento predefinito e le proprietà di auto-posizionamento delle dinamiche.
Per aprire la finestra dialogo Numeri di chiamata, selezionare Formato→Stile→Numeri di chiamata.
Questa finestra di dialogo permette di impostare il posizionamento di default e le proprietà di auto-posizionamento dei numeri/lettere di chiamata.
Per aprire la finestra dialogo Basso continuo, selezionare Formato→Stile→Basso Continuo.
Questo permette di impostare il carattere predefinito, lo stile, l'allineamento e la posizione del basso continuo.
Per aprire la finestra dialogo Sigle accordali, selezionare Formato→Stile→Sigle accordali.
Questa sezione permette di regolare il formato e il posizionamento delle Sigle accordali:
Aspetto:
Ortografia:
Posizionamento:
Massimo spostamento in alto / in basso: Variazioni verticali rispetto alla posizione standard.
Riproduci: Spuntare per attivare la riproduzione sonora di tutte le sigle accordali.
Interpretazione , Disposizione , Durata: vedere Interpretazione e Realizzazione delle Sigle accordali.
Posizione capotasto:
Per aprire la finestra dialogo Diagrammi chitarra, selezionare Formato→Stile→Diagrammi chitarra.
Questa sezione permette di regolare il formato e il posizionamento dei Diagrammi per chitarra.
Per aprire la finestra dialogo Stile del testo, selezionare Formato→Stile→Stile del testo.
Questa finestra di dialogo permette di impostare la formattazione di tutti gli stili di testo. I singoli stili di testo possono anche essere impostati dall' Ispettore.
Tutte le modifiche apportate nella finestra di dialogo dello Stile sono immediatamente applicate alla partitura, ma possono essere annullate in qualsiasi momento premendo Canc, il che fa anche uscire dalla finestra di dialogo. Premere OK per salvare le modifiche alla partitura e chiudere la finestra.
Se si stanno facendo regolazioni di formattazione in una parte di strumento, usare il pulsante Applica a tutte le parti per applicare tutte le modifiche a tutte le parti della partitura.
Vedere Impostazioni pagina.
Questo comando aggiunge o rimuove le Interruzioni di accollatura su un intervallo selezionato o su tutta la partitura:
Usato per aumentare, diminuire o ripristinare la spaziatura orizzontale delle figure musicali entro la regione di misure selezionata.
Per ripristinare la spaziatura orizzontale delle figure musicali al valore di 1:
Vedere anche Proprietà delle battute: Larghezza battuta. Questo permette di impostare la larghezza in modo più preciso.
Per riportare tutti gli stili di testo alle impostazioni predefinite:
Per ripristinare le travature (raggruppamenti di note) al modo definito nelle locali indicazioni metriche:
Vedere anche Code.
Il comando Ripristina forme e posizioni ripristina le posizioni predefinite, le direzioni dei gambii delle note e le forme (legature di valore e di portamento, ecc.) per gli elementi della partitura selezionati. Per applicarlo:
È facile trasferire un set completo di stili (tutte le impostazioni di Stile Generale, tutti gli stili del testo e proprietà, e le impostazioni pagina) da una partitura all’altra usando la funzionalità Carica/Salva Stile.
Per caricare uno stile personalizzato:
Tutti gli stili presenti nella partitura dovrebbero aggiornarsi automaticamente.
Per salvare uno stile personalizzato:
Nota: È possibile definire uno stile preferito per partiture e parti anche nella sezione Partitura delle Preferenze di MuseScore.
Impostazioni pagina permette di controllare globalmente le dimensioni della partitura quali dimensione pagina, margini di pagina, e ridimensionamento. Questo è uno degli strumenti più importanti in MuseScore—insieme alle opzioni disponibili nel menu Formato→Stile…
Per aprire la finestra Impostazioni pagina: dal menu, scegliere Formato → Impostazioni pagina....
Qui si può selezionare il formato della carta, sia in base al nome standard (ad esempio, Letter o A4), sia specificando l'altezza e la larghezza in mm o pollici (usa i pulsanti di opzione per scegliere quale unità di misura usare). Il formato pagina predefinito dipende dalla localizzazione: in Italia, il formato standard è l'A4.
Si può scegliere di formattale la musica in orientamento orizzontale o verticale usando i pulsanti di opzione. Facoltativamente si può scegliere il formato Fronte-retro (p.es., il formato libro, coi margini sinistri e destri speculari per le pagine pari e dispari - vedi sotto).
Le impostazioni di Margini pagine pari e Margini pagine dispari permettono di definire l’area stampabile delle pagine. Oltre a cambiare i margini intorno alla musica sulla pagina, altre impostazioni, come le posizioni di intestazioni e piè di pagina, sono calcolate rispetto ai margini qui definiti.
Se la casella di controllo "Fronte-retro" sotto "Dimensione Pagina" è selezionata, è possibile fissare diversamente i margini in modo da ottenere aspetto speculare tra pagine dispari e pari. Altrimenti solo un set di margini può essere modificato, ma sarà applicato a tutte le pagine.
Per visualizzare i margini di pagina dello spartito sullo schermo (ma non in stampa), andare a Visualizza→Mostra margini pagina.
La proprietà Ridimensionamento consente di aumentare o diminuire le proporzioni della partitura.
In MuseScore, le dimensioni degli elementi in partitura, quali teste e gambi delle note, alterazioni, chiavi ecc., sono definiti in termini di un'unità detta Spazio di pentagramma - abbreviato in sp (vedi Glossario) . Cambiando l'impostazione dello "Spazio di pentagramma", tutti gli elementi verranno adeguati mantenendo così le corrette proporzioni. Fanno eccezione gli oggetti di Testo a cui si può attribuire una dimensione assoluta, indipendente dal "Ridimensionamento"
Nota: Cambiare il "Ridimensionamento" non sempre modifica il numero di accollature per pagina, poiché la distanza fra le accollature può variare entro i limiti fissati fra "Distanza minima tra accollature" e "Distanza massima tra accollature" (vedi Formato→Stile→Pagina).
Qui è possibile scegliere di visualizzare i valori in pollici o in millimetri.
Imposta il numero della prima pagina di una particolare partitura. I numeri di pagina inferiori a 1 non verranno stampati - ad esempio, impostando il numero della prima pagina a -1 la prima e la seconda pagina non mostreranno alcun numero di pagina, e il numero di pagina 1 apparirà sulla terza pagina.
Il pulsante Applica a tutte le parti è disponibile quando si modifica una parte, anziché la partitura principale (vedere Estrazione delle parti). Se si cambiano le impostazioni di pagina di una parte e si vuole che il resto delle parti abbia le stesse impostazioni, questo pulsante applicherà il cambiamento a tutte le parti in una volta sola.
La tavolozza Interruzioni e Distanziatori contiene i seguenti simboli non stampabili:
I primi tre simboli sono chiamati interruzioni; le linee verticali sono conosciute come distanziatori.
Una interruzione può essere applicata sia a una battuta che a una cornice. Ve ne sono tre tipi:
Note: (1) I simboli di interruzione sono visibili sullo schermo, ma non appaiono sulle stampe. (2) Per aggiungere (o rimuovere) interruzioni di accollatura su tutta o parte della partitura, vedere Aggiungere/Rimuovere interruzioni di accollatura. (3) Per dividere una battuta, vedere Operazioni sulle battute: dividere e unire.
Le interruzioni possono essere aggiunte usando (1) una scorciatoia da tastiera; o (2) un simbolo di interruzione dalla tavolozza.
Solo per aggiungere una Interruzione di accollatura o una Interruzione di pagina:
Qualsiasi interruzione può essere aggiunta da tavolozza:
Per aggiungere un’interruzione a una cornice, usare una delle seguenti opzioni:
Usare una delle seguenti opzioni:
Vedere anche: Aggiungere/Rimuovere interruzioni di accollatura.
Anche se le interruzioni non sono visibili sull'output stampato, possono essere riposizionate, se necessario, entrando in modalità modifica su una di esse e usando i tasti freccia della tastiera (vedere Regolare la posizione degli oggetti di testo).
Una interruzione di sezione, come suggerisce il nome, è usata per creare sezioni separate all'interno di una partitura. Come una interruzione di accollatura, forza la battuta o la cornice successiva ad iniziare una nuova accollatura, e può anche essere usata in associazione con una interruzione di pagina, se necessario. Un'interruzione di sezione potrebbe essere usata, per esempio, per dividere un pezzo in movimenti separati.
Ogni sezione può avere la propria numerazione delle battute indipendentemente dal resto della partitura. Per default, la prima battuta di una sezione è numerata "1" (vedere immagine sotto), anche se, come la prima battuta della partitura stessa, il numero non viene visualizzato a meno che non sia configurato nel dialogo proprietà della battuta. La stessa finestra di dialogo può essere usata per cambiare la numerazione secondo le proprie preferenze.
Nel caso si cambino l’indicazione metrica o l’armatura di chiave all’inizio della nuova sezione, alla fine della sezione precedente non comparirà alcuna indicazione “di cortesia”. Vedere l’esempio seguente:
Quando si riproduce la partitura, il programma aggiunge una breve pausa tra ogni sezione. Inoltre, la prima stanghetta di fine ripetizione in una sezione manda sempre il cursore di riproduzione all'inizio della stessa sezione; una eventuale stanghetta di inizio ripetizione è quindi opzionale.
Dopo aver selezionato l’interruzione di sezione, nell’Ispettore possono essere modificate le seguenti proprietà:
Per le versioni precedenti la 3.4, le stesse proprietà sono accessibili cliccando con il tasto destro del mouse sull'interruzione e selezionando Proprietà interruzione di sezione.
Vi sono tre tipi di distanziatori:
Nota: i distanziatori non possono essere applicati a cornici.
Sono disponibili le seguenti opzioni:
I simboli dei distanziatori sono visibili sullo schermo, ma non appaiono in stampa.
Note: i distanziatori sono progettati solo per regolazioni locali. Se si vuole regolare lo spazio tra i righi nell'intera partitura, usare invece le impostazioni in Formato → Stile → Pagina.
Per regolare l’altezza di un distanziatore, scegliere una di queste opzioni:
Una Cornice è un contenitore rettangolare per aggiungere uno spazio vuoto, testo o immagini nella partitura. Può essere di tre tipi:
Una cornice orizzontale si usa per creare un interruzione in una certa accollatura. Per esempio, si può:
Vedi Creare una Cornice (sotto).
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Per aggiungere del testo: Click-destro sulla cornice e selezionare Aggiungi → Testo.
Per aggiungere un'immagine: Click-destro sulla cornice e selezionare Aggiungi → Immagine.
Una Cornice verticale può essere inserita sopra un’accollatura o aggiunta all'ultima accollatura. Può contenere uno o più oggetti di testo e/o immagini. L'altezza è regolabile e la larghezza è uguale a quella delle accollature.
Può essere usata, per esempio, per:
Vedi Creare una Cornice (sotto).
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
La selezione della Cornice consente di regolare nell'Ispettore i vari parametri:
Spazio vuoto superiore: Regola la distanza fra Cornice ed elemento sopra.
Spazio vuoto inferiore: Regola la distanza fra Cornice ed elemento sotto.
Altezza: Regola l'altezza della Cornice.
Margine sinistro: Muove verso destra gli oggetti di testo allineati a sinistra.
Margine destro: Muove verso sinistra gli oggetti di testo allineati a destra.
Margine superiore: Muove verso il basso gli oggetti di testo allineati in alto (vedi anche Formato → Stile... → Pagina).
Margine superiore: Muove verso l'alto gli oggetti di testo allineati in basso (vedi anche Formato → Stile... → Pagina).
Abilita dimensionamento automatico: Abilita il ridimensionamento automatico della cornice in base alle dimensioni del contenuto.
Aggiungere testo: Click destro sulla cornice e scegli Aggiungi, e scegli una delle opzioni per il testo.
Aggiungere un immagine: Click destro sulla cornice e scegli Aggiungi → Immagine.
Dentro una cornice si possono creare una quantità oggetti a piacimento. Le loro posizioni possono essere regolate indipendentemente trascinandoli o, con più precisione, alterando i valori di offset nell'Ispettore. Per formattare gli oggetti di testo, vedi Modifica del testo and Stili del testo e proprietà.
La Cornice orizzontale è allineata automaticamente a sinistra e riempie tutta la cornice verticale. Per allinearla a destra :
Compilando i campi di testo nella prima pagina della Procedura guidata nuova partitura viene creata automaticamente una Cornice verticale all'inizio della partitura, questa mostra Titolo, Sottotitolo, Compositore, Paroliere ecc.
Se la partitura non ha una Cornice verticale all'inizio, si può creare come nel seguito:
Una Cornice di testo si presenta come una Cornice verticale, ma è specializzata per l'inserimento del testo: è consentito un solo oggetto di testo per cornice. L'altezza si espande automaticamente per accoglierne il contenuto e non c'è maniglia di regolazione dell'altezza.
Una Cornice di testo può essere usata, per esempio, per::
Vedi Creare una Cornice (sotto).
La selezione della Cornice consente di regolare nell'Ispettore i vari parametri:
Spazio vuoto superiore: Regola la distanza fra Cornice ed elemento sopra.
Spazio vuoto inferiore: Regola la distanza fra Cornice ed elemento sotto.
Altezza: Regola l'altezza della Cornice.
Margine sinistro: Muove verso destra gli oggetti di testo allineati a sinistra.
Margine destro: Muove verso sinistra gli oggetti di testo allineati a destra.
Margine superiore: Muove verso il basso gli oggetti di testo allineati in alto (vedi anche Formato → Stile... → Pagina).
Margine superiore: Muove verso l'alto gli oggetti di testo allineati in basso (vedi anche Formato → Stile... → Pagina).
Da menu:
Da una misura:
Da una tavolozza:
Vedi Applicare simboli da una tavolozza.
Utilizzare uno dei seguenti:
Alle Cornici possono essere applicate interruzioni di accollatura, pagina o sezioni così come alle misure. Utilizzare uno dei metodi:
Per illustrare le partiture o per aggiungere simboli non disponibili nelle tavolozze standard, è possibile aggiungere Immagini. MuseScore supporta i seguenti formati:
Usare una delle seguenti opzioni:
Una volta importata in una partitura, un'immagine (proprio come altri elementi della partitura) può essere aggiunta a una tavolozza se necessario.
Per modificare la larghezza/altezza di un'immagine, fare doppio clic su di essa e trascinare una delle maniglie. Se si vogliono regolare la larghezza o l'altezza separatamente, prima deselezionare "Blocca le proporzioni" nell' Ispettore.
È possibile regolare la posizione di un'immagine semplicemente trascinandola.
La funzione di cattura immagini di MuseScore permette di salvare un'istantanea di qualsiasi parte della finestra della partitura. Sono supportati i formati PNG, PDF e SVG.
Cliccare con il tasto destro del mouse sul rettangolo di selezione per aprire il menu Acquisizione immagine. Selezionare l'opzione desiderata:
È possibile salvare l'immagine in formato PNG (predefinito), SVG o PDF.
Cliccando con il tasto destro del mouse sul rettangolo di selezione si apre il menù Acquisizione immagine (Mac: Ctrl + clic, o picchiettare con 2 dita):
Durante il trascinamento di un elemento:
Aggancia alla griglia è una caratteristica che permette di trascinare un elemento in passi precisi - utile per il posizionamento esatto.
Per abilitare l’aggancio alla griglia, selezionare un elemento e cliccare uno o entrambi i pulsanti di aggancio (orizzontale e/o verticale), situati a destra dei campi di offset X (orizzontale) e Y (verticale) nell'Ispettore. In tal modo è quindi possibile trascinare l'elemento in passi uguali alla spaziatura della griglia. Il valore predefinito è 0,5 sp.
Per modificare la spaziatura della griglia:
This document is written for blind and visually impaired users of MuseScore 3. It is not intended to provide a full description of all of the features of MuseScore; you should read this in conjunction with the regular MuseScore documentation.
MuseScore comes with support for the free and open source NVDA screen reader for Windows. You can also install a script to enable support for JAWS, or install a script for Orca on Linux.
Eventually we hope to support other screen readers such as VoiceOver and Narrator. Currently, unsupported screen readers will usually read menus and dialogs, but reading the score note by note currently requires one of the supported screen readers.
Beginning with MuseScore 3.3, most of the features of MuseScore are fully accessible, it is viable both as a score reader and editor. Previous versions were more limited with respect to editing.
When you run MuseScore for the first time, you will be asked some questions on startup. We recommend you accept the defaults, but answer "no" to the question about showing tours, since these unfortunately are not yet accessible.
When MuseScore starts, the first thing you normally see is the Start Center window. This shows you a list of recent scores that you can access via Shift+Tab and then using the left and right cursor keys. You may find it easier to open scores directly from the File menu, however so you can press Esc to close the Start Center if you prefer. In fact you may want to permanently disable it. After closing the Start Center, open the Edit menu (Alt+E), choose Preferences, and in the General tab, uncheck Show Start Center, then close the Preferences window.
MuseScore includes keyboard shortcuts for many of its commands, and others that do not have shortcuts defined by default can be customized later, in Edit, Preferences, Shortcuts.
The user interface in MuseScore works much like other notation programs or other document-oriented programs in general. It has a single main document window within which you can work with a score. MuseScore supports multiple document tabs within this window. It also supports a split-screen view to let you work with two documents at once, and you can have multiple tabs in each window.
In addition to the score window, MuseScore has a menu bar that you can access via the shortcuts for the individual menus:
Hint: once you have opened a menu, it may take several presses of the Up or Down keys before everything is read properly. Also, if at any point the screenreader stops responding, a useful trick to kickstart it again is to press Alt to move focus to the menu bar, then Esc to return to the score. Sometimes switching to another application then back can help as well.
In addition to the menu bar, there are also a number of toolbars, palettes, and sub-windows within MuseScore, and you can cycle through the controls in these using Tab (or Shift+Tab to move backwards through this same cycle). When you first start MuseScore, or load a score, focus should be in the main score window.
If nothing is selected (press Esc to clear any selection), pressing Tab takes you to a toolbar containing a series of buttons for operations like New, Open, Play, and so forth. Tab will skip any buttons that aren't currently active. The names and shortcuts (where applicable) for these buttons should be read by your screen reader.
Once you have cycled through the buttons on the toolbar, the next window Tab will visit is the Palettes. This is used to add various elements to a score (dynamics, articulations, and so forth).
If an element is selected in the score, the first window visited by Tab is the Inspector, which is used for making various manual adjustments in your score. Many of these features are based on the visual appearance of the score (although a few relate to playback).
If you have opened one of the additional optional windows, such as the Selection Filter, the Tab key will also visit these. You can close windows you do not need by going to the View menu and making sure none of the first set of checkboxes is selected (the windows that appear before the Zoom settings). By default, only the Palettes and Inspector should be selected. See Initial Setup for instructions for disabling the Start Center. F9 can be used to toggle the Palettes while F8 will toggle the Inspector.
To return focus to the score window after visiting the toolbar, or a subwindow, press Esc. If something was selected before visiting the other window, the selection is left intact, but pressing Esc once focus is in the score window clears the selection. The selection is automatically restored when you commence navigation using the accessibility commands described below.
When you first start MuseScore 3 an empty example score is loaded by default. If you wish to experiment with editing features, this would be a good place to begin. Otherwise, you will probably want to start by loading a score. MuseScore uses the standard shortcuts to access system commands like Ctrl+O (Mac: Cmd+O) to open a file, Ctrl+S (Mac: Cmd+S) to save, Ctrl+W (Mac: Cmd+W) to close, etc.
If you press Ctrl+O (Mac: Cmd+O) to load a score, you are presented with a fairly standard file dialog. MuseScore can open scores in its own format (MSCZ or MSCX) as well as import scores in the standard MusicXML format, in MIDI format, or from a few other programs such as Guitar Pro, Capella, and Band-in-a-Box. Once you have loaded a score, it is displayed in a new tab within the score window. You can move between the tabs in the score window using Ctrl+Tab (does not apply for Mac). Hint: if the name of the score in the current tab is not read, ask your screen reader to read the title bar.
To read the score note by note, see below, but there are a few other interesting things you can do with a loaded score. You can press Space to have MuseScore play the score for you. You can use File / Export to convert to another format, including PDF, PNG, WAV, MP3, MIDI, MusicXML, etc. And of course, you can print it via File / Print or Ctrl+P (Mac: Cmd+P).
If a score contains multiple instruments, it may already have linked parts generated. Linked parts are presented as part tabs within score tabs, but currently, there is no way to navigate these part tabs using the keyboard. The parts would not normally contain information different from the score; they would just be displayed differently (each part on its own page). If a score does not already have parts generated, you can do so through File / Parts, and that dialog is accessible. If you wish to print the parts, you can work around the inability of accessing part tabs individually by using the File / Export Parts dialog, which automatically exports PDF’s (or other formats) for all parts in one step.
When you first load a score, the score window has the keyboard focus, but there will be nothing selected. The first step to reading a score is to select something, and the most natural place to begin is with the first element of the score. After a score is loaded, Alt+Right (Mac: Alt+Right) will select the literal first element, which is likely the title; Ctrl+Home (Mac: Cmd+Home) will select the first "musical" element (usually a clef or an initial barline).
As you navigate between elements, your screen reader should give the name of the selected element. You will hear it read the name of the element (for example, “Treble clef”) and also give position information (for example, “Measure 1; Beat 1; Staff 1; Violin”). The amount of information read is optimized to not repeat information that has not changed. Pressing Shift currently interrupts the reading, which might also be useful.
Most navigation in MuseScore is centered around notes and rests only—it will skip clefs, key signatures, time signatures, barlines, and other elements. So if you just use the standard Right and Left keys to move through your score, you will only hear about notes and rests (and the elements attached to them). However, there are two special accessibility commands that you will find useful to gain a more complete summarization of the score:
These commands include clefs and other elements that the other navigation commands skip, and also navigate through all voices within the current staff, whereas other navigation commands such as Right and Left only navigate through the currently selected voice until you explicitly change voices. For instance, if you are on a quarter note on beat 1 of measure 1, and there are two voices in that measure, then pressing Right will move on to the next note of voice 1—which will be on beat 2—whereas pressing Alt+Right (Mac: Alt+Right) will stay on beat 1 but move to the note on voice 2. Only once you have moved through all notes on the current beat on the current staff will the shortcut move you on to the next beat. The intent is that this shortcut should be useful for navigating through a score if you don’t already know what the contents are.
When you navigate to an element, your screen reader should read information about it. For notes and rests, it will also read information about elements attached to them, such as lyrics, articulations, chord symbols, etc. The accessibility commands will also navigate through those elements individually.
One important note: Up and Down by themselves, with Shift, or with Ctrl / Cmd are not useful shortcuts for navigation! Instead, they change the pitch of the currently selected note or notes. Be careful not to inadvertently edit a score you are trying to read. Up and Down should only be used with Alt if your intent is navigation only. See the list of navigation shortcuts below.
If you should lose track of your place in the score - or if you lose the selection completely - press Shift+L ("location") to get the current location.
The following shortcuts are useful for moving “horizontally” through a score:
The following shortcuts are useful for moving “vertically” through a score:
The Alt+Up and Alt+Down commands are similar to the Alt+Right and Alt+Left commands in that they are designed to help you discover the content of a score. You do not need to know how many notes are in a chord, how many voices are in a staff, or how many staves are in a score in order to move vertically through the score using these commands.
Excluding certain elements like lyrics, or chord names while reading the score is possible by using the Selection filter (F6). Uncheck those elements you don't want to read. However, this feature may not currently be implemented.
The Space bar serves both to start and stop playback. Playback will start with the currently selected note if one is selected; where playback was last stopped if no note is selected; or at the beginning of the score on first playback.
MuseScore supports looped playback so you can repeat a section of a piece for practice purposes. To set the “in” and “out” points for the loop playback via the Play Panel (F11):
You can also control the loop playback and control other playback parameters, such as overriding the basic tempo of a score, using the View / Play Panel (F11).
While some advanced score editing techniques require visual inspection of the score, and a small number of commands may require the mouse, as of MuseScore 3.3 most score editing features are fully accessible.
You can enter music into the default empty score (a score with one staff, using a piano sound), or edit an existing score that you have opened already, or you can create a new score with the set of instruments you want.
To create a new score, use File, New or Ctrl+N. A wizard then walks you through the score creation process.
The first screen of the wizard has fields to enter the title, composer, and other information. The second allows you to select a template (predefined scores for common ensembles like choral SATB or jazz big band) or to select instruments. The third allows you to select an initial key signature and tempo. Sometimes this screen gets skipped, so if this happens, press the Back button to go back. To select a key, use Up and Down. The key signature control does not work well with some screenreaders, but if you give the "read current line" command (e.g., NVDA+L), it may read the currently-selected key. The next and final screen of the wizard allows you to select an initial time signature, pickup (anacrusis), and the number of measures to start with.
Once you have a score, you can begin editing it.
To enter notes, you need to be in note input mode. First, navigate to the measure in which you would like to enter notes, then press N. Almost everything about note input is designed to be keyboard accessible, and the standard documentation should be good to help you through the process. Bear in mind that MuseScore can either be in note input or normal mode, and it won’t always be clear which mode of these you are in. When in doubt, press Esc. If you were in note input mode, this will take you out. If you were in normal mode, you will stay there, although you will also lose your selection.
The basic process of note input is to first select a duration (for example, using shortcuts 4-5-6 for eighth, quarter, half), then enter a note by typing its letter name. Once a duration is selected you can enter multiple notes of the same duration. Press 0 to enter a rest.
The Up and Down keys raise or lower the pitch by a half step, adding or removing accidentals as necessary. To change enharmonic spelling of a note, press J.
To enter a tie, select the duration of the tied note then press +. To create triplets, select the total duration for the triplet, then press Ctrl+3 (similarly for quadruplets and other tuplets). To enter music in multiple voices on a single staff, pressing Ctrl+Alt plus a number from 1 to 4 will switch to that voice (keep in mind, the first voice for each staff is always voice 1).
There is much more to note input in MuseScore. See for the section on Note Input in the Handbook.
MuseScore supports the usual keyboard shortcuts for selection. Navigating is the same as selecting for single elements. To select a range of elements, navigate to the first, press and hold Shift, then navigate to the second. Ctrl+A will select the entire score.
As mentioned previously, many symbols other than notes are entered from the palettes window. The basic use model is, first select the element or elements in the score you want to apply the palette item to, then apply the palette element. There are a few different ways to select the palette element.
The simplest method to use at first is to simply browse the palettes window by keyboard. To reach the palettes window, press Shift+Tab. The screenreader may not specifically tell you that you are in the palettes window, but you will discover that you are as you navigate. Depending on whether you have used the palettes before, focus may be where you left off, or at the top. Press Tab a few times to get to the first palette within the window (Clefs). You can browse the list of palettes using the Up and Down cursor keys. The Right cursor key opens a palette, and then all four cursor keys can be used to navigate through the elements (they are arranged in a table). You can also use Tab to navigate the palette names and contents.
Once you have found a palette item you want to apply, press Enter to apply it to the currently-selected score elements and return focus to the score. The next time you press Shift+Tab to return to the palettes, the last-used palette item will still be selected, so Enter will apply it again. The screenreader may stop responding after applying a palette item, even though focus has returned to the score, but the trick of pressing Alt followed by Esc should get it working again.
You can also use the palette search facility to quickly find a palette item. The search box is one of the first elements at the top of the palette, so you can navigate to it, or you can define a shortcut (Edit, Preferences, Shortcuts) for the "Palette search" command, which will subsequently take you directly to the search box. Once you are in the box, type the first few characters of a search term, and only palette items matching that search will shown. You can then navigate to the search results and find the element you want. The Down cursor will take you directly to the first search result, then you can use Right after that. However, on some systems MuseScore may crash when using the palette search function with a screen reader enabled.
Another way to reach the palettes window is with the F9 shortcut, which toggles the palettes window on and off. By default, the palettes window is open, so pressing F9 will close it, but then pressing it again opens the window and puts the cursor in the search box.
There is one other useful technique for palette accessibility, and that is the "Apply current palette element" command (for which you can define a shortcut). If you are in the score, this will apply the last-used palette element automatically (the equivalent of Shift+Tab followed by Enter).
Some elements can be added or edited via menu commands or keyboard shortcuts. The Edit menu has standard copy and paste commands (and the usual shortcuts work too). The Add menu has commands to add notes, tuplets, measures, frames, text, and some lines. The Format menu has commands relating mostly to the visual appearance of the score (e.g., page and staff size, position and size of symbols, fonts used for text), which can be extremely useful in producing large print a.k.a. "modified stave notation" scores (see below). The Tools menu has a number of other useful commands, including ones to remove measures or other selected ranges, to transpose a selection, to join and split measures, and more. any of these commands have shortcuts defined by default that should be read by a screenreader. You can define custom shortcuts for most of the rest in Edit, Preferences, Shortcuts.
There are also shortcuts for a number of palette items, and the possibility to define others (although many palette items currently do not support this). Some useful shortcuts to remember include:
Ctrl+T: staff text
Alt+Shift+T: tempo
Ctrl+L: lyrics
Ctrl+K: chord symbol
Ctrl+M: rehearsal mark
S: slur
Shift+S: staccato
Shift+V: accent
Shift+N: tenuto
Shift+O: marcato
slash: grace note
less than: crescendo
greater than: diminuendo
You can customize the keyboard shortcuts by opening the Edit menu, selecting Preferences, then navigating to the Shortcuts tab. Once there, Tab will take you to the list of shortcuts, and you can navigate the list directly with the Up and Down cursor keys, but it is a very long list. You can instead hit Tab a few more times to reach the Search box, then type the first few characters of the command to filter the list, then navigate back to the list.
Once you have found the command you wish to customize, press Enter. You can then press the key combination you wish to be the shortcut. It can be a single key, a key with Shift, Ctrl, and/or other modifiers, or even a sequence or two or more keys pressed in succession. After entering the shortcut you wish, press Tab to get to the Add or Replace button (Tab is the only key that won't be interpreted as part of a shortcut sequence). If you reach Cancel without ever seeing Add or Replace, it means the shortcut you choose conflicts with another. Navigate back to the where you typed the shortcut and it will tell you the name of the command it conflicts with. Hit Tab to get to the Clear button to clear it, then try again with a different shortcut.
At some point, we may provide a set of special accessibility-optimized shortcuts. There is already a facility in the shortcut dialog to save and load shortcut definitions, so it is possible to share shortcut definitions with other users.
The Album feature has been disabled for 3.x. It will come back in 4.x (x > 0!).
The Album Manager allows you to prepare a list of multiple scores and save the list as an album file ("*.album"), print all the scores as one long print job with consistent page numbers, or even join the scores into a single new MSCZ score. This is ideal for preparing an exercise book or combining multiple movements of an orchestration.
To open the Album Manager, go to File → Album...
If you have previously created an album, you can open it through the Album Manager by clicking the Load button. A file selection dialog will appear to let you load the .album file from your file system.
To print an album as if it were a single document, click Print Album. The scores loaded into the Album Manager are printed in the order they are listed in with the correct page numbers, ignoring the page number offset values in Layout → Page Settings... → First page number for all but the first score. As the album is printed in one print job, double-sided printing (duplex printing) also works as expected.
To combine multiple scores into a single .mscz file, click Join Scores. The scores are combined in the selected order into one single score. If not already present, line- and section breaks are added to the last measure or frame of each score in the combined file.
All style settings are taken from the first score, different style settings from subsequent score are ignored.
All the scores should have the same number of parts and staves for this to work correctly, ideally with the same instruments in the same order. If the scores have the same total number of instruments but not the same ones, or not in the same order, then the instrument names from the first score will overwrite ones from subsequent scores. If some of the scores have fewer instruments than the first score, then empty staves will be created for those sections. Any part or staff that is not present in the first score will be lost in the joined score.
Upon clicking the Close button, you will be prompted to save your album as a .album file. This file is not the same as a joined score; it simply consists of the list of scores. Album files can be loaded into the Album Manager as described above.
Nel menù Attrezzi è raggruppato un buon numero di comandi utili.
Apre la finestra dialogo Trasposizione con varie opzioni per il trasporto di passaggi musicali.
Vedere Trasposizione automatica.
Il comando esplodi permette di selezionare un passaggio musicale in un unico rigo e di dividere (esplodere) gli accordi nelle loro note o voci costituenti come segue:
Per “esplodere” una sezione dello spartito:
Note: (1) Se la selezione è tutta in voce 1, MuseScore scarterà la nota o le note più basse di qualsiasi accordo che contenga più note del numero di righi nella selezione. (2) Se la selezione è tutta in voce 1, e se un dato accordo ha meno note del numero di righi di destinazione, allora le note saranno duplicate come necessario in modo che ogni rigo riceva una nota. (3) Qualsiasi musica esistente nei righi di destinazione viene sovrascritta. (4) Se si seleziona una battuta parziale, il comando “Esplodi” espanderà automaticamente la selezione a una battuta completa.
Il comando Implodi funziona in modo opposto a "Esplodi":
Tutte le note selezionate nel rigo sono ora visualizzate nella voce 1.
Sviluppa sul rigo la sigla accordale trasformandola in note effettive secondo quanto definito nella sezione “Riproduci” di Formato→Stile→Sigle accordali. Vedere: Interpretazione e Realizzazione delle Sigle accordali.
Per ottenere questa funzionalità:
1. Selezionare una o più sigle accordali;
2. Scegliere Attrezzi→Realizza sigle accordali.
MuseScore scriverà nel rigo tutte le note che compongono l’accordo nella forma prefissata in Formato→Stile→Sigle accordali sovrascrivendo quanto presente nel rigo di origine per la voce a cui sono collegate le sigle accordali.
Nel caso si voglia mantenere la melodia utilizzare una delle due possibilità:
1. aggiungere una seconda voce composta di sole pause a cui collegare le sigle accordali da riscrivere;
2. aggiungere un nuovo rigo, copiare il contenuto del rigo originale e incollarlo sul nuovo rigo sul quale si potrà operare senza perdere nessun elemento. il rigo con melodia e sigle accordali utilizzare una seconda voce.
Nel caso si vogliano variare solo localmente i parametri di un accordo per un diverso sviluppo:
1. Cliccare con il tasto destro del mouse sulla sigla accordale;
2. Nella finestra dialogo “Sigla accordale” che compare, scegliere “Realizza le sigle accordali”
3. Spuntare la casella “Sovrascrivi con opzioni personalizzate” e modificare i campi che si rendono disponibili per ottenere il risultato voluto;
4. Premere Ok
Permette di scambiare le voci di note in un intervallo selezionato di battute. Vedere Scambio voci di note.
Unire o dividere battute. Vedere Operazioni sulle battute: dividere e unire.
Questo comando è utilizzato per rimuovere completamente un elemento, o un intervallo di elementi dalla partitura.
Per rimuovere battute (incluse battute parziali):
Nota: Se l’intervallo selezionato include solo parte di una battuta, the risultato includerà una battuta di durata inferiore rispetto alla Indicazione metrica in vigore. Questa eventualità è rappresentata da un piccolo segno - (meno) appena sopra l’accollatura.
Per unire le battute:
La seguente tabella è un riassunto comparativo dei comandi Cancella e Rimuovi l’intervallo selezionato quando applicati a singoli elementi:
Elemento Selezionato | Applicare Cancella | Applicare Rimuovi l’intervallo selezionato | |
---|---|---|---|
Nota | Sostituisce con pausa | Rimuove la sezione di partitura | |
Pausa (voce 1) | Nessun effetto | Rimuove la sezione di partitura | |
Pausa (voci 2-4) | Cancella pausa | Rimuove la sezione di partitura | |
Stanghetta | Nessun effetto | Cancella stanghetta e unisce battute | |
Battuta | Sostituisce il contenuto con pausa | Rimuove la battuta |
Nota: Per inserire note, vedere Inserire.
Questo comando riempie la selezione con barre ritmiche, una per battito (movimento):
Se una battuta è vuota, le barre ritmiche sono aggiunte alla voce 1, a grandezza naturale e centrate sulla linea centrale del rigo:
Note: (1) Se in una battuta nella selezione sono già presenti delle note, il comando metterà le barre ritmiche nella prima voce vuota disponibile. (2) Le barre ritmiche della voce 2 sono a grandezza naturale e centrate sulla linea centrale del rigo; le barre ritmiche della voce 3 appaiono piccole e sopra il rigo; le barre ritmiche della voce 4 sono piccole e sotto il rigo. (3) Se una battuta contiene note in tutte le 4 voci, la voce 1 sarà sovrascritta. (4) Tutte le barre ritmiche sono impostate per non trasposizione o riproduzione sonora.
Questo comando alterna la visualizzazione delle note selezionate tra notazione normale e notazione con barre ritmiche:
Le teste di nota selezionate sono cambiate in teste ritmiche di nota che non saranno trasportate o riprodotte.
Le teste di nota barrate, nelle voci uno o due sono fissate alla linea centrale del rigo; quelle nelle voci tre o quattro sono piccole (notazione "accentata") e fissate sopra o sotto il rigo:
Nei righi di percussione, le note nelle voci 3 e 4 non sono convertite in piccole barre ma in piccole note sopra o sotto il rigo.
Corregge le alterazioni per adattarle alla tonalità corrente. Vedere Alterazioni: ridefinire (enarmonicamente) le altezze .
Questa opzione corregge le legature di valore, le durate e le travature (raggruppamenti) secondo la pratica standard della notazione musicale. Per esempio:
Prima:
Dopo:
Tutte le note legate e che hanno la stessa lunghezza di una nota punteggiata saranno cambiate nella nota punteggiata con due limitazioni. (i) Solo l'ultima nota di un gruppo di note legate avrà un singolo punto. Usando questa opzione le note con più di un punto non vengono generate. (ii) Le note puntate non passeranno da un raggruppamento travatura) a un altro a meno che la loro durata non sia la stessa di tutti i raggruppamenti che occupa. Qualsiasi nota con più di un punto sarà raggruppata secondo le regole di cui sopra.
Per applicare:
Note: Questa è una funzionalità sperimentale e vi sono bug conosciuti. Le articolazioni e gli abbellimenti vengono eliminati e alcune altezze sono riscritte. Le legature di valore tra le stanghette possono essere perse su UNDO.
Il comando Risequenzia numeri/lettere di chiamata permette di riordinare l’ordinamento numerico/letterale di numeri/lettere di chiamata nella partitura se, per qualche ragione, fosse andato fuori sequenza. Per maggiori dettagli vedere Risequenziazione automatica dei segni di prova.
Questo comando crea una copia della partitura (in una nuova scheda), elimina le stanghette di ripetizione e annota invece le sezioni ripetute per intero.
Questo comando copia tutti i testi cantati della partitura negli appunti:
Scatta un'istantanea di una parte selezionata della finestra del documento. Sono supportati i formati PNG, PDF e SVG. Vedere Acquisizione immagini.
Questo rimuove automaticamente tutte le battute vuote alla fine della partitura.
Le cifre si inseriscono direttamente. Gruppi di più cifre impilate una sopra l'altra si inseriscono direttamente in un unico testo, impilandole con Invio:
Gli accidenti possono essere immessi utilizzando i normali tasti:
Per inserire: | digitare: |
---|---|
doppio bemolle | bb |
bemolle | b |
bequadro | h |
diesis | # |
doppio diesis | ## |
I caratteri verranno automaticamente convertiti nei relativi simboli lasciando il box di modifica. Gli accidenti possono essere messi prima o dopo una cifra (e ovviamente al posto di una cifra nel caso di terza alterata), secondo lo stile voluto; entrambi gli stili saranno allineati correttamente con l'accidente a destra o a sinistra.
Cifre col taglio o col simbolo + possono essere inserite aggiungendo uno \, / oppure il + dopo la cifra (intervalli alterati); uscendo dal box di modifica verrà sostituita con la corretta modifica della sua grafia:
Il carattere incorporato può gestire la corrispondenza delle alterazioni, favorendo le combinazioni più usuali:
1+, 2+, 3+, 4+ result in (or )
e 5\, 6\, 7\, 8\, 9\ restituranno (or )
Si rammenti che / può essere combinata solo col 5; la barra applicata a qualsiasi altra cifra produrrà un ?.
+ può essere anche usato prima della cifra; in questo caso la cifra non sarà modificata ma il + verrà correttamente allineato a sinistra.
Prima e dopo alterazioni, cifre e linee di continuazione si posso mettere parentesi aperte e chiuse, sia tonde: '(', ')' e sia quadre: '[', ']'; le parentesi aggiunte non altereranno il corretto allineamento del carattere principale.
Note: (1) L'editor non verifica il bilanciamento fra parentesi aperte e chiuse, tonde o quadre. (2) più parentesi allineate non sono sintatticamente corrette e impediranno il corretto trattamento del testo inserito. (3) È consentita la parentesi fra la cifra e il suffisso di abbreviazione ('+', '\', '/'), ma non consentirà la restituzione del simbolo composto.
Le linee di continuazione si inseriscono aggiungendo un '_' (trattino basso) alla fine della linea. Ogni cifra del gruppo può avere la sua linea di continuazione:
Le linee di continuazione vanno tracciate per l'intera durata del gruppo di Basso continuo.
Linee di continuazione 'Estese'
Talvolta, una linea di continuazione deve essere collegata con una linea del gruppo successivo, quando un grado dell'accordo deve essere tenuto per entrambe le armonie. Esempi (entrambi da J. Boismortier, Pièces de viole, op. 31, Paris 1730):
Nel primo caso, ciascun gruppo ha la propria linea di continuazione; nel secondo, la linea di continuazione del primo continua 'nel' secondo gruppo.
Ciò si può fare immettendo più (due o più) trattini bassi "__" alla fine della linea di cifra del primo gruppo.
Ogni gruppo di Basso continuo ha una durata, indicata da un tratto grigio chiaro sovrastante (naturalmente, questa linea è meramente a scopo informativo e non verrà stampata o esportata in PDF).
In prima istanza, un gruppo ha la medesima durata della nota a cui è collegato. Potrebbe essere necessaria una differente durata per porre più gruppi sotto una singola nota o estendere un gruppo su più note.
A questo fine, ogni combinazione di tasti nella tabella qui sotto può essere utilizzata per (1) far avanzare il box di modifica della relativa durata, e (2) impostare la durata di detto gruppo fino alla nuova posizione del box di modifica.
Digitandone varie in sequenza senza immettere alcuna cifra di B. C. estenderà detto gruppo.
Digitare: | per avere: |
---|---|
Ctrl+1 | 1/64 |
Ctrl+2 | 1/32 |
Ctrl+3 | 1/16 |
Ctrl+4 | 1/8 (croma) |
Ctrl+5 | 1/4 (semiminima) |
Ctrl+6 | metà (minima) |
Ctrl+7 | intero (semibreve) |
Ctrl+8 | doppio intero (breve) |
(le medesime cifre utilizzate per le durate delle note)
Impostare l'esatta durata di di un gruppo di cifre è obbligatorio solo in due casi:
Comunque, è buona norma impostare sempre le durate al valore inteso nell'ottica di un utilizzo di plugin e del MusicXML.
Per modificare un'indicazione di Basso continuo già inserita utilizzare una delle seguenti opzioni:
Per una modifica più agevole si aprirà il consueto box di modifica col testo convertito in caratteri normali ('b', '#' and 'h' per le alterazioni, i modificatori distinti, trattini bassi, ecc.).
Una volta fatto, premere Spazio per spostarsi alla nota successiva, oppure click fuori del box di modifica per uscirne, come per una nuova immissione di Basso continuo.
Per configurare come apparirà il Basso continuo: da menu, selezionare Formato → Stile… → Basso continuo.
Interlinea: la distanza fra le linee di base delle cifre sovrapposte espressa in percentuale della dimensione carattere.
L'immagine seguente mostra il significato dei vari parametri:
Allineamento: Sceglie l'allineamento verticale: con In alto, la linea superiore di ogni gruppo viene allineata come da Posizione verticale e il gruppo cifrato vi 'pende' (ciò è utilizzato di consueto nella scrittura del Basso continuo ed è il modo predefinito); con In basso, la linea inferiore di ogni gruppo viene allineata come da Posizione verticale e il gruppo cifrato vi 'siede' (ciò talvolta è utilizzato in alcuni tipi di scrittura per l'analisi armonica):
Stile: Sceglie fra "Moderno" o "Storico". La differenza fra i due è mostrata sotto:
Affinché sostituzioni significative e combinazioni grafiche funzionino e al fine di un corretto allineamento, il 'motore' del Basso continuo si aspetta che il testo immesso segua alcune regole (che in ogni caso sono le stesse regole di sintassi del Basso continuo):
Se un testo immesso non segue queste regole non verrà processato: verrà memorizzato e mostrato così com'è, senza nessun posizionamento.
Digitare: | per avere: |
---|---|
Ctrl+G | Aggiunge un nuovo gruppo di cifre alla nota selezionata. |
Spazio | Fa avanzare il box di modifica alla nota successiva. |
Maiusc+Spazio | Sposta il box di modifica alla nota precedente. |
Tab | Fa avanzare il box di modifica alla misura successiva. |
Maiusc+Tab | Sposta il box di modifica alla misura precedente. |
Ctrl+1 | Fa avanzare il box di modifica di 1/64, impostando tale durata per il precedente gruppo. |
Ctrl+2 | Fa avanzare il box di modifica di 1/32, impostando tale durata per il precedente gruppo. |
Ctrl+3 | Fa avanzare il box di modifica di 1/16, impostando tale durata per il precedente gruppo. |
Ctrl+4 | Fa avanzare il box di modifica di 1/8 (croma), impostando tale durata per il precedente gruppo. |
Ctrl+5 | Fa avanzare il box di modifica di 1/4 (semiminima), impostando tale durata per il precedente gruppo. |
Ctrl+6 | Fa avanzare il box di modifica di 1/2 (minima), impostando tale durata per il precedente gruppo. |
Ctrl+7 | Fa avanzare il box di modifica di un intero (semibreve), impostando tale durata per il precedente gruppo. |
Ctrl+8 | Fa avanzare il box di modifica di un doppio intero (breve), impostando tale durata per il precedente gruppo. |
Ctrl+Spazio | Inserisce un effetivo spazio; utile quando la cifra appare "sulla seconda linea (p.es., 5 4 -> 3). |
BB | Inserisce un doppio bemolle. |
B | Inserisce un bemolle. |
H | Inserisce un bequadro. |
# | Inserisce un diesis. |
## | Inserisce un doppio diesis. |
_ | Inserisce una linea di continuazione. |
__ | Inserisce una linea di continuazione 'Estesa'. |
Note: Nei comandi Mac Ctrl è rimpiazzato dal Cmd.
È possibile cambiare l'aspetto di un rigo nel corso della partitura aggiungendo ad una battuta un elemento Cambio tipo di rigo e regolando le sue proprietà nell'Ispettore.
Quando si modificheranno le proprietà del __Cambio tipo di rigo __ nell'Ispettore, i nuovi valori saranno prioritari rispetto a quelli nella finestra globale Proprietà Rigo / Parte: tutti i righi. Solamente i valori che in "Proprietà Rigo / Parte: tutti i righi" che non possono essere modificati nell'Ispettore del "Cambio tipo di rigo" saranno validi lungo tutta la partitura.
Le proprietà che possono essere alterate nell'Ispettore del __Cambio tipo di rigo__sono:
Offset
L'ammontare di quanto il rigo cambiato risulterà spostato verso l'alto o verso il basso: misurato in spazi (abbr.: sp) .
Rigo piccolo
Spuntare per il rigo di proporzioni ridotte.
Ridimensiona
Cambia in percentuale la dimensione del rigo e di tutti gli elementi associati.
Linee
Il numero di linee che costituiscono il rigo.
Distanza linee
La distanza fra due linee del rigo misutara in spazi (abbr.: sp).
Offset di grado
Offset in gradi (musicali) verso l'alto o verso il basso aggiunto alle note.
Mostra stanghette
Controlla se sul rigo verranno mostrate le stanghette.
Mostra tagli addizionali
Controlla se verranno mostrati i tagli aggiuntivi per note sopra/sotto al rigo.
Senza gambi
Controlla verrà mostrata la notazione standard o senza gambi.
Schema teste delle note
Consente la scelta di come verranno mostrate le teste delle note.
Genera chiavi
Controlla se verrà mostrata la chiave.
Genera indicazione metriche
Controlla se verrà mostrata l'indicazione/i metrica/e .
Genera armatura di chiave
Controlla se verrà mostrata l'Armatura di chiave.
Per illustrare l'utilizzo del Cambio tipo di rigo, il rigo mostrato sotto è stato creato coi seguenti passi:
Impostato "Linee" a 7,
Dopodiché le proprietà globali del rigo vengono cambiate utilizzando le Proprietà Rigo:
1 Impostato "Linee" a 2.
2. Cambiato "Colore linee rigo".
Come si può vedere, il cambio in "Linee" ha effetto solamente fino al primo Cambio tipo di rigo, mentre il cambio di "Colore linee rigo" ha effetto lungo tutta la partitura.
Note: Questa pagina si applica solo a MuseScore vers. 3.1 e superiori. Gli utenti di versioni precedenti alla 3.1 dovrebbero andare su Diagrammi per tastiera (versioni precedenti la 3.1).
MuseScore permette l'uso e la creazione di diagrammi degli accordi (o accordi). Di solito appaiono sopra il rigo sugli spartiti in linea melodica (lead sheet) e sugli spartiti per pianoforte. Sono comunemente usati per accordi di chitarra, ma MuseScore permette la creazione di diagrammi per qualsiasi strumento.
Sotto è riportato un semplice esempio di utilizzo dei diagrammi degli accordi.
(Nota: i diagrammi degli accordi sono un'alternativa alla Intavolatura, che è una forma di notazione specializzata preferita da alcuni esecutori di strumenti a corda).
Il meccanismo del diagramma degli accordi può essere utilizzato in diversi modi.
Accordi Standard. Un set di 21 diagrammi di comuni accordi per chitarra si trova nella tavolozza “Diagrammi chitarra” nell'area di lavoro Avanzata. Questi consistono in un singolo esempio di accordo maggiore, minore e di settima per ogni tono della scala diatonica (CDEFGAB). Questi 21 accordi sono adatti per molte semplici partiture di musica pop o folk. Vedere la panoramica di questa tavolozza qui sotto.
Accordi modificati. In molti casi, gli accordi standard della tavolozza “Diagrammi chitarra” sono usati come punto di partenza per creare diagrammi di accordi modificati, tramite l’Ispettore. Questa tecnica permette di applicare ai 21 diagrammi standard estensioni, alterazioni, diverse disposizioni (voicing), diverse posizioni, ecc. Esistono letteralmente migliaia di accordi per chitarra in uso generale, il che rende impraticabile una tavolozza o un dizionario completo. Vedere How to use Fretboard Diagrams for custom/complex chords per gli esempi.
Accordi "Freehand" (“A mano libera”). I chitarristi più esperti spesso preferiscono partire da una griglia di accordi vuota, e poi disegnare gli accordi specifici desiderati. Vedere How to use Fretboard Diagrams for custom/complex chords per esempi.
Nota: Molti aspetti della notazione musicale seguono standard tipografici ben stabiliti. I diagrammi degli accordi per chitarra sono un'eccezione. L'uso è variato molto di anno in anno, da editore a editore, da insegnante a insegnante e da arrangiatore ad arrangiatore. Molte pratiche incoerenti persistono ancora oggi, e stili distinti di notazione degli accordi sono preferiti in diversi generi musicali e regioni. Per questo motivo, l'interfaccia Diagrammi degli accordi di MuseScore supporta diagrammi di vari tipi. Gli utenti sono liberi di scegliere i loro preferiti.
La tavolozza “Diagrammi chitarra” nell’Area di lavoro Avanzata mette a disposizione 21 diagrammi, che comprendono un singolo accordo maggiore, minore e di settima per ogni tono della scala diatonica (CDEFGAB). Il nome di ogni diagramma appare quando il cursore passa sopra la voce.
Nota: Questa gamma di diagrammi di accordi, o qualsiasi selezione di 21 accordi, non sarebbe tipicamente sufficiente per scopi di pubblicazione. Gli arrangiatori devono considerare molte altre disposizioni (voicing), posizioni e qualità di accordi. Questa tavolozza è anche un esempio dei diversi formati di diagramma per chitarra in uso, come discusso sopra. Inoltre si dà il caso che questi 21 accordi incorporino indicatori di corde aperte/mute (i simboli X e O sopra i diagrammi). Anche se questi simboli appaiono spesso nelle partiture pubblicate, il loro uso varia a seconda del contesto. Per esempio, gli arrangiamenti jazz generalmente omettono gli indicatori delle corde mute, a meno che non siano importanti per il contesto, e raramente usano le corde aperte.
In futuro saranno probabilmente disponibili altre tavolozze contenenti una gamma più ampia di accordi standard. Queste cercheranno di rispondere alle esigenze di specifici generi e situazioni musicali.
I Diagrammi degli accordi modificati sono creati aggiungendo e poi modificando un diagramma esistente dalla tavolozza. Modificando gli accordi standard, è possibile creare Diagrammi degli accordi per qualsiasi accordo suonabile, e replicarne la diteggiatura su qualsiasi strumento a corde occidentale, indipendentemente dall’accordatura, dal numero di corde, o dal numero di tasti. La maggior parte del materiale che segue riguarda il processo di modifica dei diagrammi e la creazione di nuovi.
I diagrammi personalizzati possono essere salvati in una tavolozza personalizzata, se lo si desidera, per utilizzi futuri. I diagrammi modificati possono ovviamente essere copiati/incollati all'interno di uno spartito nei soliti modi.
Per aggiungere un Diagramma degli accordi alla partitura, usare uno dei seguenti metodi:
Quando il cursore passa sopra il diagramma scelto all'interno della tavolozza, il suo nome apparirà come un suggerimento a comparsa (vedere l’esempio nella panoramica).
Quando si aggiunge un diagramma degli accordi a una partitura, viene creato automaticamente anche una sigla accordale. La sigla accordale è normalmente posizionata sopra il diagramma e prende il nome dell'accordo dalla cella della tavolozza dell'accordo. Il posizionamento automatico e la formattazione della sigla accordale di un diagramma è controllato dalle impostazioni di stile (vedere impostazioni di stile, sotto).
Una sigla accordale generata da un diagramma degli accordi può essere selezionata, spostata e modificata come qualsiasi altro elemento di testo. Si comporta generalmente come le normali sigle accordali che vengono aggiunte usando Aggiungi→Testo→Sigle accordali o la scorciatoia Ctrl+K.
Nota 1: Un campo nella pagina di stile delle Sigle accordali (sottomenu: Stile selezionare Formato→Stile→Sigle accordali) – nonché nella pagina di stile dei Diagrammi chitarra – controlla la "Distanza della sigla accordale dal diagramma __". Questo valore interagisce con il campo __Distanza minima nella sezione Elemento" dell’Ispettore, al fine di controllare il posizionamento automatico della sigla accordale rispetto al diagramma. Notare anche che il "bordo superiore" del diagramma degli accordi include lo spazio vuoto dove apparirebbero gli indicatori di corde aperte/mute, anche se quell'area è vuota. Questo potrebbe lasciare uno spazio più grande di quello desiderato. Come al solito, il posizionamento manuale può essere usato per annullare le impostazioni automatiche.
Nota 2 : Le sigle accordali automatiche generate per gli diagrammi degli accordi non sono completamente integrate con le normali sigle accordali che possono essere direttamente associate alle note sul rigo. In particolare, l’evidenziazione (focus?) non scorre dalla sigla accordale di un diagramma degli accordi alla sequenza di altri simboli nella pagina quando si usa Spazio per muoversi attraverso le sigle accordali. Questo problema minore sarà affrontato in un futuro aggiornamento.
La posizione di un Diagramma degli accordi può essere regolata usando i tasti freccia in Modalità modifica; o con gli offset X- e Y- nella sezione "Elemento" in alto nell’Ispettore.
Visibilità, Colore e Ordine di impilatura possono anche essere regolati nella sezione "Elemento": vedere il diagramma sotto modifica.
Alcune proprietà predefinite e globali dei Diagrammi degli accordi (vedere immagine seguente) possono essere regolate dal sottomenù Stile: selezionare Formato→Stile→Diagrammi chitarra. Alcune di queste proprietà possono essere modificate tramite l’Ispettore; ma molte hanno effetto su tutti i Diagrammi degli accordi nella partitura.
Molte delle proprietà di Diagrammi chitarra esposte nell'Ispettore comprendono i pulsanti "ripristina lo stile predefinito" e "imposta come stile predefinito". Questi valori non appaiono tipicamente nella pagina dello stile, ma sono regolabili tramite l'Ispettore.
Quando un diagramma degli accordi è selezionato, può essere modificato nell’Ispettore come segue:
L’Ispettore visualizza tre sezioni correlate al Diagramma degli accordi:
Di seguito è riportato un esempio dell’Ispettore con un Diagramma degli accordi selezionato.
(Vedere le proprietà dell’Ispettore sopra, nell’esempio modifica).
(Vedere le proprietà dell’Ispettore sopra, nell’esempio di modifica).
Alcuni arrangiatori ed educatori usano una forma più avanzata di Diagramma degli accordi che a) incorpora più tipi di "punti", e che b) permette più punti per corda.
Questa tecnica è associata in particolare ai molti libri e arrangiamenti pubblicati da Ted Greene e dai suoi successori. (Nota: nessun altro software di notazione supporta attualmente questo stile di diagramma).
Stile di notazione a più punti. Con questo approccio, i punti rotondi sono suonati per primi. Poi, su battiti successivi, le note rappresentate dagli altri punti vengono suonate in ordine. Questo permette a un diagramma singolo di rappresentare più battiti di musica. (La sequenza usuale è: punto→X→quadrato→delta. L’uso varia comunque). Ecco due esempi di diagrammi a più punti.
Stile di notazione “nota opzionale”. Un altro uso di punti multipli per corda permette ad altri simboli di mostrare note opzionali, piuttosto che note ritardate. Di solito, viene mostrata una disposizione (voicing) dell'accordo correlato, come un'estensione opzionale o una versione opzionale dell'accordo senza radici. Ecco un esempio di un'estensione opzionale.
Diagrammi degli accordi di MuseScore permette di creare questi e altri tipi di diagrammi multi-simbolo. Un accordo viene prima creato e modificato usando i passi base descritti sopra. Poi, i pulsanti di punti multipli sopra il diagramma sono utilizzati per aggiungere note secondarie.
(Nota: Gli utenti esperti dei diagrammi in stile Ted Greene troveranno che diverse caratteristiche secondarie degli diagrammi di Ted non sono ancora supportate in MuseScore. Questi includono: a. Visualizzazione del numero di tasto su un tasto più alto del primo tasto visibile. b. Permettere ai simboli delle note di includere cifre, non solo i quattro stili di punti attualmente supportati. c. Permettere la creazione di annotazioni su e tra gli diagrammi, come cerchiare una nota particolare, o disegnare linee che collegano le note in diagrammi adiacenti. Tuttavia, MuseScore fornisce molti strumenti per il disegno e l'annotazione che possono servire al posto di queste tecniche).
(Nota: Poiché i simboli multi-nota non sono standardizzati, anche all'interno della comunità Ted Greene, gli utenti devono fare attenzione ad indicare come vengono utilizzati all'interno di una determinata partitura.)
Note: This page applies to versions of MuseScore prior to 3.1 only. Users of MuseScore 3.1 and above should go to Fretboard diagrams.
A range of fretboard (or chord) diagrams for the guitar are provided in the Fretboard Diagrams palette in the Advanced Workspace.
You can create a chord diagram for any fretted, stringed instrument by editing an existing one. It can be saved to a custom palette for future use if required.
To add a fretboard diagram to the score, use one of the following methods:
As the cursor hovers over the chosen diagram within the palette, its name will appear as a pop-up hint.
When a fretboard diagram is selected, it can be edited in the Inspector as follows:
The position of a Fretboard Diagram can be adjusted using the keyboard arrows in Edit mode; or with the X- and Y-offsets in the "Element" section at the top of the Inspector.
Visibility, Color and Stacking order can also be adjusted from the "Element" section.
Certain default and global properties of Fretboard Diagrams (e.g. barre thickness, vertical position, scale, fret-number font-size and position) can be adjusted from the Style submenu: select Format→Style…→Fretboard Diagrams. Some of these properties are subject to override via the Inspector; but most affect all Fretboard Diagrams in the score.
Se MuseScore o il computer dovessero bloccarsi, o se viene a mancare la corrente, un messaggio pop-up al riavvio di MuseScore chiederà se si desidera ripristinare la sessione precedente:
Cliccare Yes, per avviare il tentativo di recupero dei file dalla sessione interrotta. Oppure cliccare No per ignorare il messaggio.
Quando MuseScore recupera i file dopo un crash, li rinomina con il nome del percorso completo aggiunto davanti al nome del file originale. Questo nome molto lungo apparirà nella scheda (o nelle schede) sopra la finestra della partitura attiva.
Per assicurarsi che il file sia salvato nella sua posizione originale. Salvare immediatamente il file ripristinato usando l'opzione "Salva Come...": questa aprirà una finestra che permetterà di navigare nella cartella e nella directory corrette. Se invece si usa il comando "Salva", il file verrà salvato nella sua posizione attuale, che difficilmente sarà quella originale.
Nel caso in cui venga usato "Salva" al posto di "Salva Come..." con un file recuperato, si dovrà effettuare la ricerca dei file sul computer. La posizione effettiva di quei file varierà a seconda del sistema operativo e in quale directory è installato MuseScore.
Per Windows 7, con un'installazione predefinita di MuseScore nella directory dei file di programma, i file recuperati sono salvati automaticamente in C:\Program Files\MuseScore 3\bin
(in realtà %ProgramFiles%\MuseScore 3\bin
).
Per Windows 10, guardare in C:\Users\[User Name]\AppData\Local\VirtualStore\Program Files\MuseScore 3\bin
(in realtà%LOCALAPPDATA%\VirtualStore\%ProgramFiles:~3%\MuseScore 3\bin
).
Potrebbe essere necessario eseguire una ricerca a livello di sistema per trovare i file salvati direttamente dopo il recupero di una sessione. Usare le parole chiave del nome del file originale così come i caratteri jolly, e specificare la data di modifica.
How to recover a backup copy of a score (MuseScore HowTo)
To change the appearance of Musescore user interface, see Preferences instead.
To edit sound samples, see SoundFonts and SFZ files instead.
A computer font (font family, font face, typeface, wikipedia) is a digital data file containing a set of graphically related glyphs, characters, or symbols. This chapter discusses object's font assignment and font options and other related info. There are several different usage of font data by an object depending on:
Font file cannot be embedded into a score file.
A Musescore Text object is an object that contains individual characters that can be entered and removed by using (typing on) a computer keyboard. Text object can be edited in Edit mode, simply double-click on it to enter Edit mode. Text line object (Line object containing Text) has Begin Text, Continue Text, End Text properties, see Lines chapter.
There are two types of characters in a Text object, plain character and professional glyph ("Musical text" character), they have different formatting options.
Plain characters, entered using a computer keyboard, use font assigned in Inspector (musescore 3), Properties panel (musescore 4) and the Style windows (Format → Style → [item] and Format → Style → Text Styles → [item]), see formatting concept in the Layout and formatting in Musescore and Text styles and properties chapters. Their font options are explained in the "Font options of plain characters" section below.
Musicians use symbols and marks to indicate various aspects of a composition, most of these glyphs cannot be found on any typical computer keyboard. To add new professional glyphs into any Text object on a score, use the "Symbols and special characters" window's Common Symbols tab and Musical Symbols tab (Some items under these two tabs are not professional glyphs.), or Keyboard shortcuts, see Text editing chapter. They are also present in some of the pre-configured Text objects found in Palettes. Musescore displays them using data that only exist in fonts designed specifically for musical notation. The font assignment and font options are distinct from plain characters, see "Font options of glyphs" section below.
Special internal encoding such as <sym> is used to store professional glyph inside Text object, rather than using its raw unicode codepoint. Some features relies on this special internal encoding to work, including
It is possible but not advisable to achieve similar visual result by directly using raw unicode characters defined in Private Use Area (PUA, wikipedia). To do this, use "Symbols and special characters" window Unicode tab, or the Master palette window Symbol category, or copy from other programs or from the internet. Unicode characters entered this way are plain characters. Using raw PUA unicode characters bypasses font fallback mechanism and creates unnecessary risk of displaying the unsupported character symbol (tofu, wikipedia).
There are objects that are text visually but are not Musescore Text object technically because they cannot be edited using (typing on) a computer keyboard. These objects utilize font file data. Also, some non textual objects utilize font file data. All of these objects are referred to as non-Text objects in this chapter. To change their "font" (font assignment and font option) see "Font options of Professional glyphs inside Text objects; all non-Text objects" section below.
Plain characters can use fonts already built into Musescore program, and fonts installed on the operating system(OS).
It is advisable to only use fonts that are generally available across different machines. Scores containing text that uses fonts such as Times New Roman, Arial etc. should render correctly on all machines. Same goes for scores on www.musescore.com , but for related issues please contact official dot com support rather dot org volunteers.
There is only one level of font assignment for Non-Text objects and professional glyphs, which is score-wide or staff-wide setting.
Professional glyphs inside Text objects ignore the object's font assignment (the Inspector settings etc explained in "Plain characters" section, those are used by plain characters only).
Both the Non-Text objects and professional glyphs only use fonts already built into the Musescore program, they cannot directly use fonts installed on the OS. As Musescore program is shipped with a limited set of font due to licensing reason, it leads to limitation on their font options.
However, if a different version of a particular built-in font is installed on the OS, Musescore uses it instead. This allows using custom fonts indirectly on that particular machine. Musescore check the font's name only, when determining whether these verions belongs to the same font. See details of this method at https://johngrren007.blogspot.com/2018/04/musejazz-customised-font.html, and https://musescore.org/en/node/299448#comment-1171159. Score files (*.mscz) using this trick do not reliably render identically on other machines, because the modified font files are not embedded into the score file. To install a new font file onto an OS, refer to the instructions written for that OS, or try google.
Font option restriction explained in this chapter is valid for Musescore 3.6.2, but musescore is open-source and there are forks (wikipedia), see MuseScore, MuseScore 3, MuseScore 4 and How can I add third party SMuFL Fonts?.
Musescore create in-app user interface, and musical symbols and notation on score, with data content from font files. Some fonts are invented by Musescore project development team for Musescore and maintained by the team. Some fonts are from other companies, the team does not edit their content at all. Read the readme file https://github.com/musescore/MuseScore/blob/master/fonts/README.md . Musescore software development focuses on engraving creation, based on real world notation popularity and significance, it does not aim to create support for every symbols included in any one particular font.
Emmentaler has been renamed as "mscore" after musescore 3.6.2
Standard Music Font Layout (SMuFL) is a standard way of mapping the thousands of musical symbols required by conventional music notation, to the code-points of Private Use Area (PUA, wikipedia) in Unicode's Basic Multilingual Plane. It improves font format independence. The SMuFL standard itself is not managed by the Musescore project development team.
"Musical text" is a component of Musescore's implementation, the internal encoding schema does not conform to any standard, research the musescore 3.6.2 archived source code
MuseScore può importare ed esportare un'ampia varietà di formati di file, permettendo di condividere e pubblicare partiture nel formato che meglio soddisfa le proprie esigenze.
MuseScore salva file nei seguenti formati nativi:
Una nota sui caratteri: MuseScore non incorpora i font di testo nei file salvati o esportati in formato nativo. Se si vuole che i propri file MuseScore siano visualizzabili da altri utenti di MuseScore, assicurarsi di usare per il testo le famiglie di caratteri incorporate Edwin (dalla versione 3.6), FreeSerif, o FreeSans, o un carattere che anche gli altri hanno installato. Se un sistema non ha i font specificati nel file originale, MuseScore userà un'opzione di ripiego, che potrebbe far apparire la partitura in modo diverso.
*.mscz
)MSCZ è il formato di file standard di MuseScore ed è raccomandato per la maggior parte degli usi. Una partitura salvata in questo formato occupa poco spazio su disco, ma conserva tutte le informazioni necessarie. Il formato è una versione compressa ZIP dei file .mscx
e include qualsiasi immagine che la partitura può contenere e una miniatura.
*.mscx
)MSCX è la versione non compressa del formato file MuseScore. Una partitura salvata in questo formato manterrà tutte le informazioni, tranne le immagini. Può essere aperto con un editor di testo, permettendo all'utente di accedere al codice sorgente del file.
.*.mscz,
) or (.*.mscx,
)I file di backup sono creati automaticamente e salvati nella stessa cartella dei file di MuseScore. La copia di backup contiene la versione precedentemente salvata del file MuseScore e può essere importante se la copia normale si corrompe, o per visualizzare una vecchia versione della partitura.
Il file di backup aggiunge un punto all'inizio del nome del file (.
) e una virgola (,
) alla fine (es. se il file normale si chiama "untitled.mscz
", la copia di backup sarà ".untitled.mscz,
"), e il punto e la virgola devono essere rimossi dal nome per poter aprire il file di backup in MuseScore. Dato che è memorizzato nella stessa cartella del normale file MuseScore, potrebbe anche essere necessario dargli un nome unico (per esempio cambiando ".untitled.mscz,
" in "untitled-backup1.mscz
").
Nota: Per vedere i file di backup di MuseScore, potrebbe essere prima necessario cambiare le impostazioni di sistema in "Mostra file nascosti". Vedere anche How to recover a backup copy of a score.
MuseScore può esportare una partitura come file grafico in formato PDF, PNG o SVG.
*.pdf
)I file PDF (Portable Document Format) sono ideali per condividere gli spartiti con altri utenti che non hanno bisogno di modificarne il contenuto. Questo è un formato molto diffuso e la maggior parte degli utenti ha un visualizzatore PDF di qualche tipo sul proprio computer.
Per impostare la risoluzione dei PDF esportati:
*.png
)I file PNG (Portable Network Graphics) sono basati su un formato immagine bitmap, ampiamente supportato da software su Windows, Mac OS, e Linux, e molto popolare sul web. MuseScore crea immagini PNG come apparirebbero se stampate un'immagine per pagina.
Per impostare la risoluzione delle immagini PNG esportate:
Nota: Se si vogliono creare immagini che mostrino solo parti della partitura (con o senza elementi a schermo come riquadri, note invisibili e colori delle note fuori gamma), usare invece Acquisizione immagini.
*.svg
)I file SVG (Scalable Vector Graphics) possono essere aperti dalla maggior parte dei browser web (eccetto Internet Explorer prima della versione 9) e dalla maggior parte dei software di grafica vettoriale. Tuttavia, la maggior parte dei software SVG non supporta i font incorporati, quindi i font MuseScore appropriati devono essere installati per visualizzare correttamente questi file. SVG è il formato corrente per tutte le partiture salvate su MuseScore.com.
Per impostare risoluzione e trasparenza dei file SVG esportati, vedere le istruzioni sotto PNG (sopra). Notare che MuseScore non supporta (ancora) i gradienti nell'esportazione (sebbene lo faccia per le immagini in una partitura).
MuseScore può creare audio stereo normalizzato della partitura in uno dei seguenti formati: WAV, MP3, OGG VORBIS, FLAC. Per esportare un file audio:
È possibile regolare la frequenza di campionamento di tutti i formati audio come segue:
*.wav
)WAV (Waveform Audio Format) è un formato audio non compresso. È stato sviluppato da Microsoft e IBM, ed è ampiamente supportato da software per Windows, OS X e Linux. È un formato ideale per la creazione di CD, in quanto la qualità del suono viene preservata. Per la condivisione via e-mail o internet, usare un'alternativa compressa come MP3.
*.mp3
)MP3 è un formato audio compresso molto usato. I file MP3 sono ideali per la condivisione e il download su internet grazie alle loro dimensioni relativamente piccole.
Per impostare MP3 bitrate (velocità di trasmissione):
*.flac
)Free Lossless Audio Codec (FLAC) è un formato audio compresso. I file FLAC occupano circa la metà dello spazio dell'audio non compresso e hanno qualità altrettanto buona. Windows e OS X non hanno un supporto integrato per FLAC, ma software come il lettore multimediale gratuito e open source VLC media player può riprodurre file FLAC su qualsiasi sistema operativo.
*.ogg
)Ogg Vorbis è inteso come un rimpiazzo senza brevetto per il popolare formato audio MP3 (che anche MuseScore supporta - vedi sopra). Come per MP3, i file Ogg Vorbis sono relativamente piccoli (spesso un decimo dell'audio non compresso), ma perdono un po' di qualità del suono. Windows e OS X non hanno un supporto integrato per Ogg Vorbis. Tuttavia, software come VLC media player e Firefox possono riprodurre file Ogg su qualsiasi sistema operativo.
MuseScore può importare e esportare file MusicXML e MIDI; è anche in grado di importare una varietà di file in formato nativo da altri programmi di scrittura musicale.
*.musicxml
, *.xml
)MusicXML è lo standard universale per gli spartiti musicali. È il formato raccomandato per la condivisione di spartiti tra diversi programmi di scrittura musicale, inclusi MuseScore, Sibelius, Finale, e più di 100 altri. MuseScore importa *.xml
e *.musicxml
, esporta *.musicxml
, e l’obsoleto *.xml
(dalla versione 3.5) in quanto, con le precedenti versioni, se il programma di scrittura musicale usato necessitava di questo tipo di file, si doveva procedere a rinominarlo dopo l’esportazione.
*.mxl
)Il MusicXML compresso crea file più piccoli del normale MusicXML. Questo è uno standard più recente e non è ampiamente supportato dai vecchi programmi di scrittura musicale, ma MuseScore ha un supporto completo per l'importazione e l'esportazione.
*.mid
, *.midi
, *.kar
)MIDI (Musical Instrument Digital Interface) è un formato ampiamente supportato da sequenziatori e software di notazione musicale. Per i dettagli del protocollo vedi il sito della MIDI Association.
I file MIDI sono molto utili per la riproduzione, ma contengono poche informazioni sul layout della partitura (formattazione, definizione dell'intonazione, voicing, ornamenti, articolazioni, ripetizioni, armature di chiave, ecc.) Per condividere file tra diversi software di notazione musicale, si raccomanda invece MusicXML.
Per i dettagli su come importare file MIDI vedere Importazione MIDI.
*.md
) (solo importazione)MuseData è un formato sviluppato da Walter B. Hewlett a partire dal 1983 come mezzo iniziale di condivisione della notazione musicale tra software. Da allora è stato eclissato da MusicXML; tuttavia diverse migliaia di partiture in questo formato sono ancora disponibili online.
*.cap
, *.capx
) (solo importazione)I file CAP e CAPX sono creati dal programma di scrittura musicale Capella. MuseScore importa abbastanza accuratamente la versione 2000 (3.0) o successive.
*.bww
) (solo importazione)I file BWW sono creati dal programma di scrittura musicale di nicchia Bagpipe Music Writer.
*.mgu
, *.sgu
) (solo importazione)I file BB sono creati dal software di arrangiamento musicale Band-in-a-Box. Il supporto di MuseScore è attualmente sperimentale.
*.ove
) (solo importazione)I file OVE sono creati dal programma di scrittura musicale Overture. Questo formato è popolare principalmente negli ambienti di lingua cinese, come la Cina continentale, Hong Kong e Taiwan. Il supporto di MuseScore è attualmente sperimentale e sembra valere solo Overture 3 e successivi.
MuseScore può aprire file Guitar Pro con le seguenti estensioni: *.gtp, *.gp3, *.gp4, *.gp5, *.gpx, e, a partire dalla versione 3.5, *.gp.
*.ptb
) (solo importazione)I file PTB sono creati da [Power Tab Editor](http://www.power-tab.net Il supporto di MuseScore è attualmente sperimentale.
MuseScore offre diverse funzioni specializzate per creare stampe di musica antica (in particolare medievale e rinascimentale) simili alle edizioni commerciali dal XX secolo in poi.
In MuseScore, le note che hanno durata maggiore di quella della battuta sono normalmente rappresentate con legatura di valore attraverso la stanghetta. Tuttavia MuseScore ha una caratteristica speciale che gli permette di visualizzare i valori intatti delle note, senza dividerle e legarle in questo modo. Questo permette di trascrivere musica senza stanghette (cioè non è divisa in battute), come quella del rinascimento:
Nota: La funzione è ancora in sviluppo e può contenere bug. Il valore di nota più lungo supportato è la longa (una longa punteggiata è ancora spezzata e legata).
Poiché per i musicisti attuali una completa mancanza di linee di battuta potrebbe rendere l'esecuzione della musica più difficile, molti editori moderni hanno optato per un compromesso chiamato Mensurstrich, con il quale le stanghette di battuta sono disegnate tra i righi, ma non attraverso di essi.
Per posizionare le stanghette di battuta tra i righi:
Prima che venisse introdotto il concetto di altezza assoluta, gli esecutori dovevano spesso trasporre "al momento" la musica vocale per ottenere estensioni cantabili dal loro ensemble. Per aiutarli, a volte veniva incluso un ambitus che indicava l'intervallo di estensione vocale all'inizio del pezzo.
Per applicare un ambitus, usare uno dei seguenti metodi:
Quando viene applicato, l'ambitus visualizza automaticamente l'intervallo di note del rigo corrispondente: se c'è un'interruzione di sezione, allora viene visualizzato solo l'intervallo di note della sezione. Oltre l'interruzione di sezione potrà essere applicato un nuovo ambitus.
L'intervallo di note dell'ambitus può essere regolato manualmente selezionandolo e cambiando i valori di "Nota apicale" e "Nota inferiore" nell’Ispettore. Per la regolazione automatica cliccare sul pulsante Corrispondenza rigo nell’Ispettore.
ATTENZIONE - Questa parte è da aggiornare
Nel sistema di notazione mensurale, le indicazioni metriche non definivano la lunghezza di una battuta, ma la lunghezza di brevi e semibrevi. MuseScore supporta i simboli di tempo mensurali come metodo di visualizzazione nella finestra dialogo delle “proprietà indicazioni metriche” piuttosto che come simboli, ma in questo caso hanno proprio solo funzione di “visualizzazione”, poiché la proporzione, per esempio, tra minima e semibreve non può essere modificata.
Un modo per fare uso di questi simboli è quello di trascrivere composizioni rinascimentali in cui sono simultaneamente presenti più voci con diverse indicazioni metriche senza utilizzare gruppi irregolari. Modificare l'indicazione metrica in base al singolo rigo, fino a far coincidere inizio e fine battuta in tutti i righi. Se questo risultasse impossibile prendere in considerazione la possibilità di aumentare le dimensioni delle battute in base al minimo comune denominatore.
De Profundis Clamavi a 5 voci di Josquin Des Prez
Una intavolatura d'epoca dall'aspetto autentico è possibile per strumenti come il liuto, la tiorba ecc. I vari stili storici sono ben supportati da una scelta di capotasti e simboli di nota, intavolatura opzionale "capovolta", e simboli speciali per le note della corda del basso. Vedere Intavolatura.
Negli spartiti per pianoforte è frequente l'utilizzo di tutti e due i righi (chiave di basso e chiave di violino) per scrivere frasi musicali. Questo effetto può essere ottenuto in MuseScore come segue:
Per prima cosa inserire tutte le note della frase in un rigo. Esempio:
Selezionare una nota e premere Ctrl+Maiusc + ↓/↑ (Mac: Cmd+Maiusc + ↓/↑). Questo sposta tutte le note di quella voce giù/su tra un rigo e l’altro. Esempio:
Nota: Nel caso si vogliano spostare solo alcune note in un accordo, è necessario assicurarsi che appartengano a voci separate.
Per posizionare le code, un clic (doppio clic per le versioni precedenti la 3.4) sull’elemento per visualizzarne le maniglie. Usare le frecce della tastiera oppure trascinare le maniglie per modificare l’angolo e l’altezza della coda:
Questa caratteristica è ancora sperimentale e visibile solo se MuseScore viene avviato usando l'opzione '-e', vedi Command line options
Per il progetto Open-Goldberg, era necessaria la capacità di creare diverse versioni della partitura. Una versione è l'"Urtext", una partitura che è vicina alla versione originale di Bach. Una seconda versione potrebbe essere una variazione di Czerny che, oltre all'Urtext, contiene le diteggiature.
La funzione dei livelli permette di creare diverse versioni da un file della partitura. Se vuoi aggiungere delle diteggiature, devi creare un livello e contrassegnare gli elementi della diteggiatura con il nome del livello.
Per prima cosa, creare dei livelli:
Poi, creare una variante della partitura:
Aggiungere il livello visibile alla variante della partitura poi selezionare tutte le diteggiature e contrassegnarle con il nome della variante della partitura:
Livello predefinito:
Livello Czerny:
MuseScore can import MIDI files (.mid/.midi/.kar) and convert them into music notation.
The MIDI Import Panel appears at the bottom of the screen: you can expand this by dragging the interface with the document window upwards. The panel shows all the tracks in the file (only those with note events are shown) and allows you to adjust parameters affecting the conversion process. If there are multiple tracks, then one more track is added at the top of the list to select all tracks at once.
To accept the default conversion: Simply press the "X" symbol on the top-left of the Import Panel to close it. The panel can be re-opened at any time during the session by pressing "Show MIDI import panel" at the bottom of the document window.
To reimport the file: Adjust the desired parameters in the Import Panel (see below) and press Apply. If you have made changes to the Import Panel but wish to UNDO them, press Cancel. To close the Import Panel, press the "X" symbol at the top-left of the panel.
If you reimport the file after making changes to the temporary generated result score, MuseScore will prompt you what should happen with that modified score: Save it somewhere, Discard it or Cancel. The Save option will save the modified score as a Musescore file in your \bin directory without modifying the original MIDI file. It will then reimport the original MIDI file and apply the import panel settings. The import panel settings are NOT applied to the saved file. The Discard option will UNDO your changes to the Musecore file, then reimport the original MIDI file and apply the new settings. The Cancel option will reimport the original MIDI file in the first tab and apply any import panel setting then create a new tab with your modified score but without applying any import panel settings. The second tab is the same as hitting SAVE, then opening the saved file. Therefore, you cannot apply import panel settings to a user modified score. You must first apply the import panel settings, make any changes to the score, then save the score using the standard Save command.
Mouse wheel scrolling (MIDI Import Panel): Vertical scrolling is the default. For horizontal scrolling, press Shift or Ctrl while using the wheel.
Quantize MIDI notes by some regular grid. The grid MAX resolution can be set via the drop-down menu:
However, the actual quantization grid size is adaptive and reduces when the note length is small, so for each note the quantization value is different. But there is an upper limit for the quantization value, and that value can be set by the user as "max. quantization".
For example, if some note is long - say, half note, and the max. quantization is set to 8th, then the note will be quantized with the 8th-note grid, not the half- or quarter-note grid as it supposed to be by the algorithm.
Such quantization scheme allows to quantize all notes in the score (with different lengths!) adequately.
importmidi_clef.cpp
). This option is available for non-drum tracks only.MuseScore permette di scegliere tra diverse modalità di inserimento note. Un passo alla volta (vedere sotto) è la modalità predefinita, ma altre possono essere raggiunte cliccando la piccola freccia a discesa accanto al pulsante “Inserimento note” nella barra degli strumenti inserimento note .
Questo è il metodo predefinito di inserimento delle note e comporta l'inserimento delle note una alla volta: prima selezionando una durata della nota con il mouse o la tastiera del computer, poi scegliendo un'altezza con il mouse, la tastiera del computer, la tastiera MIDI o la tastiera virtuale pianoforte.
Per dettagli vedere Inserimento note: elementi basilari.
La modalità “Modifica altezze” permette di correggere le altezze di una sequenza di note lasciando le loro durate invariate (da non confondere con Accidenti: Ridefinire le altezze).
Potete anche usare la funzione “Modifica altezze” per creare un nuovo passaggio da uno già esistente caratterizzato dalla stessa sequenza di durate - copiando e incollando quest'ultimo, poi applicando “Modifica altezze”.
La modalità “Ritmo” permette di inserire le durate con una singola pressione del tasto. Combinando le modalità “Ritmo” e “Modifica altezze” si ottiene un metodo molto efficiente di inserimento delle note.
Le modalità “Tempo reale” fondamentalmente permettono di eseguire il pezzo su una tastiera MIDI (o sulla tastiera virtuale pianoforte) e ottenere la notazione aggiunta. Tuttavia è necessario essere consapevoli delle seguenti limitazioni che si applicano attualmente:
Tuttavia, queste restrizioni significano che MuseScore ha poche scelte quando analizza come dovrebbe essere annotato l’inserimento, il che rende molto accurata la modalità di inserimento in tempo reale.
Nella versione automatica di inserimento con modalità “Tempo reale”, si suona a un tempo fisso indicato da un battito del metronomo. Si può regolare il tempo cambiando il ritardo tra i battiti dal menù: Modifica → Preferenze... → Inserimento note (Mac: MuseScore → Preferenze... → Inserimento note).
La partitura smette di avanzare non appena si rilascia il tasto. Se si vuole che la partitura continui ad avanzare (ad esempio per consentire l’inserimento di pause) si può usare la scorciatoia Avanzamento Tempo reale per avviare il metronomo.
Nella versione manuale di inserimento in “Tempo reale”, il tempo di ingresso deve essere indicato toccando un tasto o un pedale, ma si può suonare a qualsiasi velocità anche non costante. Il tasto predefinito per impostare il tempo (chiamato "Avanzamento Tempo reale") è Enter sul tastierino numerico (Mac: Fn+Return), ma si raccomanda vivamente di cambiarlo con un tasto o un pedale MIDI (vedere sotto).
La scorciatoia “Avanzamento Tempo reale” è usata per scandire manualmente i battiti in modalità “Tempo reale – (manuale)”, o per avviare i battiti del metronomo in modalità “Tempo reale – automatico”. È chiamata "Avanzamento Tempo reale" perché fa sì che la posizione di inserimento si sposti in avanti – o “avanzi” – attraverso la partitura.
Il tasto predefinito per l’Avanzamento in Tempo reale è Enter sul tastierino numerico (Mac: Fn+Return), ma è fortemente raccomandato di sostituirlo con un tasto o un pedale MIDI tramite il “Controllo remoto MIDI” di MuseScore. Detto controllo è disponibile dal menù: Modifica → Preferenze... → Inserimento note (Mac: MuseScore → Preferenze... → Inserimento note).
In alternativa, se si dispone di un interruttore a pedale USB o un pedale per computer che può simulare i tasti della tastiera, è possibile impostarli per simulare Enter sul tastierino numerico.
Quando le note sono inserite, vengono posizionate appena prima dell'elemento iniziale selezionato, che sarà evidenziato con un marcatore quadrato blu. L'elemento iniziale e tutte le note o le pause successive all'interno della stessa battuta saranno spostati in avanti. È possibile spostare avanti e indietro il punto di inserimento usando i tasti freccia → o ←, e il nuovo punto di inserimento verrà evidenziato.
La modalità Inserire (chiamata Timewise nelle versioni precedenti la 3.0.2) permette di inserire e cancellare note e pause all’interno delle battute, spostando automaticamente avanti o indietro la musica successiva. La durata della battuta viene automaticamente aggiornata mentre si procede.
In alternativa, se vi è la necessità di inserire solo una o due note, è preferibile usare una scorciatoia:
Ogni qualvolta la durata totale delle note e delle pause all'interno della battuta non corrisponde all' indicazione metrica, sopra la battuta stessa apparirà un piccolo segno + o -.
Vedere anche: Rimuovere un intervallo selezionato (Attrezzi).
Per uscire dalla modalità “Inserimento note”, cliccare sul pulsante dello strumento “Inserire le note …”, premere N, o Esc. Questi passaggi portano in modalità Normale, nella quale è possibile cambiare le durate e cancellare note o pause come segue:
Nota: ATTENZIONE. Questa sezione del manuale non è aggiornata alla versione 3.6 di MuseScore. In particolare – per detta versione – i paragrafi relativi a Personalizzare le parti, Aggiungere strumenti a una parte, Rimuovere strumenti da una parte, Selezionare i righi per uno strumento, Selezionare le voci per uno strumento possono essere applicati come funzionalità solo in fase di creazione di nuova parte mentre non hanno valore per le modifiche, non più previste. Per “modificare” una parte, crearla nuovamente con le caratteristiche aggiuntive e Cancellare la vecchia parte esistente.
MuseScore permette non solo di creare e stampare una partitura completa, ma anche di generare da essa le parti dei singoli strumentisti.
Una parte può essere creata da un pentagramma specifico di uno strumento nella partitura principale o anche da una voce all'interno di un rigo. Questo permette di visualizzare più parti (per esempio Flauto 1 e 2) su un unico rigo nella partitura ma di estrarle come parti separate.
Per la Parte che si sta visualizzando, durante la riproduzione sonora Musescore esegue un "assolo", cioè nessun’altra Parte suona. Questo perché la casella-box “Riproduci solo la parte” del Mixer è selezionata di default.
Se si vogliono ascoltare tutte le tracce abilitate alla riproduzione sonora mentre si sta visualizzando una parte, deselezionare semplicemente la casella-box “Riproduci solo la parte”. È inoltre possibile usare i pulsanti “Muto” e “Solo” del Mixer per ottenere vari mix parziali di tutte le tracce disponibili. Questo può rivelarsi molto utile perché permette di correggere, arrangiare e comporre all'interno di qualsiasi parte mentre si ascoltano le altre tracce per il contesto.
Il metodo più diretto è quello di creare tutte le parti in una volta sola. Le parti sono generate su una base uno-a-uno dagli strumenti corrispondenti nella partitura:
Le parti sono ora accessibili cliccando sulle schede sopra la finestra del documento.
Questo metodo permette di generare parti specifiche solo per strumenti selezionati (anziché tutti insieme):
Se si vogliono creare più parti, ripetere i passi da 1 a 3 (sopra) per ogni parte.
L’impostazione delle parti ora è terminata. Non vi è più necessità di farlo di nuovo, a meno che non si voglia aggiungere o rimuovere uno strumento dalla partitura completa.
(vedere Nota iniziale)
Una volta generata una parte (o tutte le parti), si può selezionare qualsiasi parte in alto e usare i controlli in basso per controllare non solo quale strumento è inserito nella parte, ma anche quali righi e voci all'interno dello strumento stesso sono inclusi.
(vedere Nota iniziale)
Per aggiungere strumenti a una parte esistente:
(vedere Nota iniziale)
Per rimuovere strumenti da una parte esistente:
(vedere Nota iniziale)
Per selezionare i righi di uno strumento da includere nella parte:
(vedere Nota iniziale)
Nota: Se si seleziona solo la voce 1 per un dato rigo, solo il contenuto della voce 1 per quel rigo sarà incluso nella parte. Quindi, per condividere il flauto 1 e 2 sullo stesso rigo, si dovranno inserire tutte le note su entrambe le voci, anche nei passaggi in cui condividono il contenuto. Inoltre non si possono inserire le due parti come accordi nei passaggi in cui condividono il ritmo.
Per essere in grado di esportare parti, queste devono essere state create prima, vedere sopra.
Questo genererà file con i nomi "<titolo>" + "-" + "<nome parte>.<estensione>". In aggiunta, quando si esporta in PDF, questo genererà anche "<titolo>" + "-Partitura_E_Parti.pdf".
Le parti e la partitura sono "collegate", il che significa che qualsiasi cambiamento al contenuto di una influenzerà l'altra (ad eccezione dei cambiamenti al layout). Quando si creano parti, queste vengono salvate insieme alla partitura (se si apre la partitura si troveranno delle schede per la partitura e per ogni parte creata).
Tuttavia, se si vuol salvare una parte individualmente:
Allegato | Dimensione |
---|---|
Part_Creation5_en.png | 10.48 KB |
Part_Creation4_en.png | 11.28 KB |
Part_Creation3_en.png | 11.06 KB |
Part_Creation2_en.png | 10.36 KB |
Part_Creation1_en.png | 10.01 KB |
Parts-create-all_en.png | 18.89 KB |
Parts-create-voices_en.png | 19.64 KB |
Parts_create_All_Parts_en.png | 48.29 KB |
Parts_create_Single_Part_en.png | 51.83 KB |
I plugin sono piccoli pezzi di software ognuno dei quali aggiunge una particolare caratteristica a MuseScore. Abilitando un plugin, una nuova opzione di menu viene aggiunta al menu Plugin: successivamente, quando questa opzione viene selezionata, il plugin esegue un particolare compito nella partitura.
Alcuni plugin sono pre-installati con MuseScore – vedere Plugin installati di default (sotto). Si possono trovare molti altri plugin nell’archivio plugin: alcuni funzionano con MuseScore 3, altri solo con le vecchie versioni di MuseScore, e altri ancora con tutte le versioni. Per distinguere gli uni dagli altri: i file di codice dei plugin di MuseScore 3.x e 2.x hanno estensione .qml
; per le versioni più vecchie l’estensione è .js
.
Attenzione. I plugin possono potenzialmente contenere codice dannoso o nocivo, che può compromettere o danneggiare le partiture o il sistema. I plugin sono interamente non controllati (tranne quelli installed by default). È quindi necessario fidarsi dell'autore oppure controllare personalmente il codice.
Nota: Alcuni plugin per funzionare possono richiedere l'installazione di altri componenti (font, per esempio). Controllare la documentazione del plugin per maggiori informazioni.
La maggior parte dei plugin sono forniti come archivi ZIP: scaricare il file .zip del plugin e decomprimetelo (unzip) in una delle directory menzionate sotto (a seconda del proprio sistema operativo). Se il plugin è fornito direttamente come file .qml non compresso, scaricarlo semplicemente e metterlo in una delle stesse directory.
Una volta che un plugin è installato, per poterlo utilizzare deve essere abilitato in Gestione plugin - vedere Abilitare/disabilitare i Plugin.
Su Windows, i nuovi plugin dovrebbero essere installati in %HOMEPATH%\Documents\MuseScore3\Plugins
. In alternativa, specificare una cartella diversa nel file Preferenze.
I Plugin installati di default si trovano in %ProgramFiles%\MuseScore 3\Plugins
(o %ProgramFiles(x86)%\MuseScore 3\Plugins
per la versione a 32-bit) e in %LOCALAPPDATA%\MuseScore\MuseScore 3\plugins
su Windows 7 e successivi. Queste cartelle non dovrebbero essere modificate.
Su macOS, i nuovi plugin dovrebbero essere installati in ~/Documents/MuseScore3/Plugins
. In alternativa, specificare una cartella diversa nelle Preferenze di MuseScore.
I Plugin installati di default si trovano nel pacchetto MuseScore in /Applications/MuseScore 3.app/Contents/Resources/plugins
(per trovare i file nel pacchetto dell’applicazione, cliccare con il tasto destro del mouse su Preferenze in MuseScore 3.app
e scegliere "Show package contents"), e in ~/Library/Application Support/MuseScore/MuseScore 3/plugins
. Queste cartelle non dovrebbero essere modificate.
Su Linux, i nuovi plugin dovrebbero essere installati in ~/Documents/MuseScore3/Plugins
. In alternativa, specificare una cartella diversa nelle Preferenze di MuseScore.
I Plugin installati di default si trovano in /usr/share/mscore-3.x/plugins
e in ~/.local/share/data/MuseScore/MuseScore3/plugins
. Queste cartelle non dovrebbero essere modificate.
I nomi delle directory potrebbero essere leggermente diversi, a seconda della lingua del proprio sistema operativo.
Per poter accedere ai plugin installati dal menu Plugins, devono essere abilitati in Gestione Plugin:
Lo si fa semplicemente spuntando la casella appropriata. Questo aggiunge il nome del plugin alla lista nel file Menù Plugin.
È possibile creare nuovi plugin, modificarne di esistenti ed eseguirli tramite il Creatore plugin:
La documentazione di tutti gli elementi disponibili può essere trovata anche qui.
Alcuni plugin sono preinstallati con MuseScore, ma non sono abilitati di default. Vedere Abilitare/disabilitare i Plugin (sopra) per abilitare i plugin.
(N.d.R.: alcuni dei plugin demo sono stati creati con precedenti versioni di MuseScore e non sono ancora stati aggiornati, ragione per cui potrebbero non funzionare con la versione 3.6)
Questo plugin importa testo ABC da un file o dagli appunti e lo converte in MusicXML. È richiesta la connessione a Internet perché il plugin utilizza un servizio web esterno per la conversione.
Questo plugin dimostrativo colora le note nella gamma selezionata (o nell'intera partitura), a seconda della loro altezza. Colora la testa di tutte le note in tutti i pentagrammi e voci secondo la convenzione di Boomwhackers. Ogni tonalità ha un colore diverso. C e C♯ hanno un colore diverso. C♯ e D♭ hanno lo stesso colore.
Per colorare tutte le note di nero, basta eseguire nuovamente il plugin (sulla stessa selezione). Si potrebbe altresì usare il plugin 'Remove Notes Color' plugin.
Questo plugin demo crea una nuova partitura. Crea una nuova partitura per pianoforte con note da 4 quarti: C, D, E, F. È un buon inizio per imparare a realizzare una nuova partitura e aggiungere note da un plugin.
Questo plugin dimostrativo illustra alcuni compiti di base.
Questo plugin attribuisce il nome alle note in un intervallo selezionato o per l'intera partitura. Mostra i nomi delle note (come testo di rigo) secondo le impostazioni linguaggio di MuseScore: voci 1 e 3 note sopra il rigo; voci 2 e 4 note sotto il rigo; e note dell'accordo in un elenco separato da virgole, a partire dalla nota più alta.
Questo plugin demo crea un pannello GUI.
Creano una partitura random.
Questo plugin demo esegue un comando esterno. Probabilmente funzionerà solo su Linux.
Questo plugin di test itera attraverso l'elenco delle partiture.
Plugin dimostrativo per dimostrare l'uso di una ScoreView
Questo plugin di test percorre tutti gli elementi in una partitura
La funzione di posizionamento automatico (AP) di MuseScore assicura che, nella maggior parte dei casi, gli elementi siano correttamente distanziati e non collidano o si sovrappongono tra loro.
Nota: quando si crea un elemento, AP è automaticamente abilitato, ma può essere disattivato se necessario (vedere Disabilita posizionamento automatico).
Un elemento appena creato, come testo di rigo o diteggiatura, assume una posizione predefinita sul rigo specificata dalle proprietà "di posizione" contenute nel menù Stile. Queste proprietà "di posizione" possono includere caratteristiche come:
Per i dettagli sulle impostazioni disponibili per ogni tipo di elemento, vedere Impaginazione e formattazione: Stile.
Usare uno dei seguenti metodi:
Usare uno dei seguenti metodi:
Gli elementi con proprietà di "Posizionamento" disponibile nell' Ispettore possono essere facilmente spostati da sopra a sotto il rigo, e viceversa:
Note: Quando, per un elemento, è abilitato il posizionamento automatico, non è possibile riposizionarlo in modo da causare collisioni con altri elementi.
L'elemento ritorna alla sua posizione predefinita. Può essere riposizionato a piacere e non viene più “evitato” quando si posizionano altri elementi (ovvero sono possibili eventuali collisioni).
Per cambiare il valore di Ordine di impilatura:
Nei casi in cui gli elementi possono sovrapporsi, Ordine di impilatura controlla l'ordine in cui vengono messi uno sopra l'altro. L'elemento con il valore più basso sarà posto dietro.
È possibile personalizzare molti dei comportamenti predefiniti di MuseScore tramite il menù: Modifica→Preferenze... (Mac: MuseScore→Preferenze...).
La finestra di dialogo delle preferenze ha più schede:
Ripristina tutte le preferenze al valore predefinito ripristinerà tutte le preferenze a quelle che MuseScore aveva quando è stato installato.
Ok salverà le impostazioni e chiuderà la finestra di dialogo.
Annulla chiuderà la finestra di dialogo senza applicare le modifiche.
Applica renderà effettive le modifiche senza chiudere la finestra di dialogo.
Qui è possibile definire:
Usare “Area di visualizzazione” per impostare le proprie preferenze di colori e sfondi per le rappresentazioni a schermo della partitura e della carta. Lo "Sfondo" di default è blu scuro (RGB 20, 36, 51; Alpha 255) e la "Carta" di default è bianca.
In questa scheda ci sono le preferenze per inserimento note e controllo remoto MIDI. Qui si può impostare quanto segue:
Il Controllo remoto MIDI permette di usare alcuni tasti della tastiera MIDI per inserire note e pause e per selezionare la durata delle note, senza coinvolgere il mouse o la tastiera del computer. L'impostazione predefinita è off.
Per assegnare un comando a un tasto MIDI:
Una volta definite le impostazioni dei tasti, si può usare la tastiera MIDI per controllare le operazioni di inserimento delle note. Una volta definite le impostazioni dei tasti è possibile usare la tastiera MIDI per controllare le operazioni di input delle note. Si possono verificare le impostazioni dei tasti osservando la Barra degli strumenti inserimento note di MuseScore mentre si premono i tasti MIDI.
Per disattivare temporaneamente il Controllo Remoto Midi: deselezionare la relativa casella di spunta: tutti i pulsanti di azione dei tasti di ingresso MIDI appariranno ora in grigio. Nota: Le assegnazioni di tasti personalizzate sono sempre salvate tra le sessioni di MuseScore e non sono influenzate dalla disattivazione.
Note: (1) L'opzione "Pulisci" spegne tutti i pulsanti verdi per la sessione corrente di MuseScore; tutte le impostazioni dei tasti MIDI registrate dall'utente vengono comunque mantenute e saranno ricaricate nella sessione successiva. (2) Un'impostazione di tasto MIDI attivata non può essere successivamente disattivata, e il pulsante verde rimarrà sempre acceso: tuttavia può essere sovrascritta con un tasto MIDI diverso usando nuovamente il pulsante rosso. (3) Se lo stesso tasto MIDI è accidentalmente assegnato a più di un'opzione, allora tutti i tasti verdi associati rimangono accesi anche se solo uno funzionerà. Per rimediare, vedere "(2)".
La scheda Preferenze partitura include:
Vedere anche Carica/Salva Stile
Questo permette di impostare l'interfaccia audio (API) e specificare il dispositivo da utilizzare per la riproduzione audio: ad esempio, altoparlanti/cuffie integrati, cuffie USB, wireless, ecc.
Quando un dispositivo esterno di ingresso MIDI è collegato, il suo identificatore appare in Ingresso MIDI. Quando il dispositivo è collegato per la prima volta, è necessario selezionare la corretta opzione Uscita MIDI per abilitare l'ingresso delle note e la corretta riproduzione audio (ad esempio, in Windows, questo potrebbe essere "MMS<device name>"): poi chiudere e riaprire il programma per confermare le modifiche.
Spuntate queste opzioni come richiesto se usate il kit di connessione audio JACK. Spuntare queste opzioni come richiesto se si usa il Kit di Connessione Audio JACK.
In caso di comunicazione persa tra il dispositivo audio o la tastiera MIDI e MuseScore (nessuna uscita sonora o azione MIDI), cliccare su Riavvia i dispositivi Audio e MIDI per ripristinarli.
Queste impostazioni determinano come vengono importati i file provenienti da altre origini:
Queste impostazioni determinano come i vari file vengono esportati da MuseScore:
Questa scheda elenca tutti i comandi in MuseScore e tutte le scorciatoie da tastiera (per brevità “scorciatoie”) associate ad essi. Le scorciatoie elencate nelle preferenze appaiono anche accanto ai loro comandi associati nei menù.
Per cercare un comando particolare: Inserire il suo nome nella casella "Cerca" nella parte inferiore della finestra.
Per creare una nuova scorciatoia per un comando:
Per riportare una scorciatoia alle sue impostazioni predefinite di sistema: Selezionare un comando nell’elenco e premere Ripristina scorciatoie predefinite.
Per salvare l’elenco delle scorciatoie: Premere Salva e salvare con un nome di file a propria scelta.
Per caricare un elenco di scorciatoie salvato: Premere Carica ecc.
Per cancellare tutte le scorciatoie per una voce: Selezionare la voce e premere Pulisci.
Per stampare l'elenco delle scorciatoie (incl. esportazione in pdf): Premere Stampa ecc.
Stabilisce se MuseScore controllerà gli aggiornamenti e le estensioni all'avvio.
Gli aggiornamenti possono essere controllati manualmente in Aiuto→Controlla aggiornamenti.
Permette di controllare le impostazioni specifiche per "applicazione, "esportazione", "i/o" e "interfaccia utente", così come le impostazioni del colore.
La finestra Proprietà Rigo/Parte vi permette di fare cambiamenti su come si presenta un Rigo, regolarne intonazione e trasposizione, cambiare lo strumento ecc. Per aprirla:
Click-destro su una parte vuota del rigo, o sul nome dello strumento, e selezionare Proprietà Rigo/Parte....
Finestra Proprietà Rigo/Parte, come da versione 3.6.
Ai fini pratici, vi sono quattro diversi tipi di rigo:
1a. Rigo Standard I. Un rigo con altezze dei suoni utilizzato per la maggioranza degli strumenti eccettuati quelli tastati a corde pizzicate.
1b. Rigo Standard II. Un rigo con altezze dei suoni per uno strumento a corde pizzicate tastato con possibilità di impostare numero di corde e accordatura dello strumento.
2. Rigo di Intavolatura. Un rigo con altezze dei suoni per uno strumento a corde pizzicate tastato che presenta la musica come una serie di cifre di tasto sulle corde. Con possibilità di impostare numero di corde e accordatura dello strumento.
3. Rigo per le Percussioni. Un rigo con altezze dei suoni per strumenti a percussione.
È possibile cambiare un tipo di rigo in un altro utilizzando la finestra Strumenti, purché in questa venga caricato lo strumento giusto. Ad esempio, per cambiare un rigo standard in uno di intavolatura questa dovrà contenere uno strumento a pizzico. Analogamente, per cambiare un rigo standard in uno per le percussioni su questa dovrà venir caricato un appropriato strumento a percussione e così via.
Gran parte delle opzioni della finestra Proprietà Rigo / Parte sono comuni a tutti i righi, ma ciascun tipo ha una o due esclusive specifiche opzioni.
Le seguenti Proprietà del rigo sono comuni a tutti i righi:
Linee
Il numero di linee che costituiscono il rigo.
Distanza Linee
La distanza fra due linee del rigo misutara in spazi (abbr.: sp.). Nota: Non è consigliabile cambiare questo valore da quello predefinito mostrato. Se ci fosse bisogno di un rigo più grande o più piccolo utilizzare invece la finestra Impostazioni pagina.
Distanza extra sopra il rigo
Aumenta e diminuisce la distaza fra il rigo selezionato e quello superiore in tutte le accolalture. Nota: Questa impostazione non ha effetto sul rigo superiore di un'accollatura, che è controllato dalla minima/massima distanza fra le accollature (vedi Impaginazione e formattazione: Formato → Stile … → Pagina).
Nota: per alterare il distanziamento superiore di un solo rigo in una particolare accollatura, vedi interruzioni e Distanziatori.
Ridimensiona
Cambia in percentuale la dimensione del rigo selezionato e di tutti gli elementi associati (per regolare la dimensione globale della partitura utilizzare Ridimensionamento dal menu Formato→Impostazioni pagina… ).
Nascondi quando è vuoto
In base all'impostazione di "Nascondere i righi vuoti all'interno dei sistemi" in Formato → Stile ... → Partitura, determina se un rigo vuoto verrà nascosto.
Valori possibili:
Mostra chiave
Controlla se sul rigo verrà mostrata la chiave.
Mostra indicazione metrica
Controlla se sul rigo verrà mostrata o meno la/le indicazione metrica/e .
Mostra Stanghette
Controlla se sul rigo verranno mostrate le stanghette.
Nascondi la stanghetta di accollatura
Show/hide barline at left-hand edge of the staff.
Non nascondere se l'accollatura è vuota
Non nasconde mai, perfino se tutta l'accollatura è vuota. Questa è prioritaria su qualsiasi impostazione di "Nascondere i righi vuoti" in Formato → Stile ... → Partitura.
Rigo piccolo
Crea un rigo di proporzioni ridotte. Si può impostare il fattore di scala predefinito in Formato → Stile ... → Dimensioni.
Linee invisibili
Rende invisibili le linee del rigo.
Colore linee rigo
Utilizzare il selettore di colore per cambiare il colore delle linee del rigo.
Rigo parziale
Utilizzato per creare un Rigo parziale in cui compaiono solo le misure contenenti note (p.es. ossia (Wikipedia); o partiture a righi parziali). Può essere utilizzato indipendentemente da "Nascondi quando è vuoto" o "Nascondi righi vuoti all'interno dei sistemi".
Strumento
Lo Strumento caricato nella finestra Strumento (I) o Cambia strumento. Il suono associato a questo Strumento, volendo, può essere cambiato nel Mixer.
Nota: Le proprietà sotto (p.es. Nome parte, Nome strumento esteso etc.) sono impostate ai valori predefiniti fissati nel file di MuseScore instruments.xml.
Nome parte
Il nome della parte. Questo è inoltre mostrato nel Mixer e nella finestra Strumenti dialog (I). Ogni modifica effettuata sul Nome parte ha effetto unicamente su quello specifico strumento.
Nota: Il Nome parte è definito dal valore dell'elemento trackName nel file instruments.xml. Se trackName non è stato definito, verrà utilizzato al suo posto il valore di longName (cioè il "Nome strumento esteso"—vedi sotto).
Nome strumento esteso
Nome mostrato alla sinistra del rigo nella prima accollatura della partitura. Il Nome strumento esteso può essere inoltre modificato direttamente come un oggetto di testo (vedi Modifica del testo).
Nome strumento abbreviato
Nome mostrato alla sinistra del rigo nelle successive accollature della partitura. Il Nome strumento abbreviato può essere inoltre modificato direttamente come un oggetto di testo (vedi Modifica del testo). La modifica ha effetto su tutte le ricorrenze nella partitura.
Estensione note utilizzabile
Per disabilitare la colorazione delle note fuori estensione: Da menu, scegliere Modifica→Preferenze... (Mac: MuseScore→Preferenze...), click sulla scheda "Inserimento note", e togliere la spunta a "Colora le note fuori estensione".
Vedi anche, Colorazione delle note fuori estensione.
Trasposizione
Questa opzione assicura che i righi degli strumenti traspositori mostraranno la musica scritta con la corretta trasposizione. Impostare la trasposizione in termini di intervallo musicale ascendente o discendente (più le ottave, se necessarie).
Usa la dinamica di una singola nota (a partire dalla versione 3.1)
Lasciare spuntato per consentire la riproduzione delle Dinamiche sulla nota quali sfz etc.) e forchette di diminuendo e crescendo sulle note singole (o legate).
frecce di navigazione
Utilizzare i bottoni ↑ and ↓ , in basso a sinistra nella finestra Proprietà rigo, per spostarsi al rigo precedente o successivo.
I righi degli strumenti a pizzico tastati hanno alcune opzioni extra oltre a quelle elencate sopra,
Numero di corde
Mostra il numero di corde dello strumento.
Modifica dati corda…
Questo pulsante apre una finestra di dialogo che consente di fissare numero e intonazione delle corde. Si veda Cambiare l'accordatura.
Facendo click su Stile, proprietà avanzate… si aprirà una finestra che consente l'accesso alle opzioni avanzate di visualizzazione per quel rigo. Queste varieranno in relazione al Tipo di rigo scelto: si vedano le rispettive sezioni sotto per i dettagli.
In basso nella finestra di dialogo Stile, proprietà avanzate ci sono un certo nemero di bottoni che consentono agevolmente di cambiare i seguenti:
Mostra chiave / indicazione metrica / stanghette / armatura di chiave / tagli addizionali
Possibilità di impostare la visualizzazione ON opp. OFF.
Senza gambo
Se spuntata, le note del rigo non avranno gambi, codette o travature.
Schema della testa delle note
Vedi Schemi teste di nota.
Capovolgi
Se non spuntata, la linea superiore dell'intavolatura si riferirà alla corda più acuta e quella inferiore alla più bassa (la scelta più frequnte). Se spuntata, la linea superiore dell'intavolatura si riferirà alla corda più bassa e quella inferiore alla più acuta (p.es. intavolatura italiana per Liuto). per esempio:
Intavolatura 'Capovolta'.
Cifre di tasto sono numeri o lettere utilizzati per indicare la posizione delle note sulla tastiera. Il seguente gruppo di opzioni definisce l'aspetto delle cifre di tasto:
Carattere
Il carattere utilizzato per disegnare la cifra. Vengono forniti 8 tipi di carattere che supportano tutti i simboli nei differenti stili (Moderno con grazie, Moderno senza grazie, Rinascimentale, Phalèse, Bonneuil-de Visée, Bonneuil-Gaultier, Dowland, Apprendimento Liuto).
Dimensione
Dimensione del carattere in punti tipografici. I tipi di carattere incorporati solitamente offrono buoni risultati se di corpo 9 o 10pt.
Offset Verticale
MuseScore prova a porre i simboli in modo leggibile e di norma (post a 0) per i font incorporati. Se il font avesse i simboli non allineati alla linea di base (o in qualsiasi altro modo che MuseScore non si dovesse aspettare), questa proprietà consentirà di spostare le cifre di tasto verso l'alto (offset negativo) o verso il basso (offset positivo) per un miglio posizionamento verticale. i valori sono espressi in sp.
Le cifre sono
La sceltà è fra cifre di tasto Numeri (‘1’, ‘2’...) o Lettere (‘a’, ‘b’...). Nel caso di lettere, ‘j’ sarà evitata e per il 9° tasto si utilizzerà ‘k’.
Le cifre sono poste
La sceltà è fra Sulle linee or Sopra le linee. Per esempio:
Cifre di tasto letterali sopra le linee.
Le linee sono
La sceltà è Continue (le linee tagliano le cifre) or Spezzate (viene introdotto un piccolo spazio dove compare la cifra). Per esempio:
Intavolatura con linee spezzate.
Mostra serie di cifre di tasto legate
Se non spuntata, verrà mostrata solo la prima di una sequenza di note legate. Se spuntata, saranno mostrate tutte le note legate.
Mostra diteggiature nell'intavolatura
Spuntare per consentire la visualizzazione dei simboli di diteggiatura applicati da una tavolozza.
Questo gruppo di opzioni definisce l'aspetto dei simboli indicanti i valori (di durata) delle note.
Carattere
Il carattere utilizzato per scrivere i valori di durata dei simboli. Vengono forniti 5 tipi di carattere che supportano tutti i simboli necessari nei 5 differenti stili (moderno, intavolatura italiana, intavolatura francese, francese barocca (senza teste), francese barocca). Utilizzati esclusivamente con l'opzione Simboli delle note.
Dimensione
Dimensione del carattere in punti tipografici. I tipi di carattere incorporati solitamente offrono buoni risultati se di corpo 15 pt. Utilizzati esclusivamente con l'opzione Simboli note.
Offset Verticale
Ha effetto solo quando è selezionata l'opzione Simboli note (vedi sotto). Utilizzare valori negativi per spostare verso l'alto i simboli di durata delle note, positivi per spostarli verso il basso.
Mostra come:
Ripeti:
Se diverse note in sequenza hanno la medesima durata, si potrà specificare se e dove ripetere lo stesso simbolo di nota. P.es.
Nota: Questa opzione è disponibile solo se è selezionata "Mostra come: Simboli note" (vedi sopra).
Stile gambi:
Note: Questa opzione è disponibile solo se è selezionata "Mostra come: Gambi e travature" (vedi sopra).
Posizione gambi:
Nota: Questa opzione è disponibile solo se sono selezionate "Mostra come: Gambi e travature" e "Stile del gambo: Accanto al rigo" (vedi sopra).
Minime:
Questa opzione è disponibile solo se sono selezionate "Mostra come: Gambi e travature" e "Stile del gambo: Accanto al rigo" (vedi sopra).
Mostra pause
Nel caso che i simboli delle note debbano essere utilizzati per indicare anche le pause; quando utilizzati per le pause, i simboli sono disegnati in posizione leggermente più in basso. Utilizzata sono con l'opzione Simboli note.
Mostra una breve partitura intavolata con i parametri applicati.
In qualsiasi momento è possibile sostituire ogni strumento in partitura con un altro. Il seguente metodo aggiorna contestualmente suono, trasposizione e nome del rigo.
Da non confondere con Cambio strumento lungo il rigo.
Titolo: Proprietà partitura
La finestra di dialogo delle Proprietà partitura contiene meta-dati del documento come "Titolo", "Compositore", "Copyright" ecc. Per visualizzarla:
Diversi meta-dati sono generati automaticamente quando si crea una partitura usando la Procedura guidata nuova partitura , e altri possono essere aggiunti in seguito. I meta-dati possono essere anche incorporati in intestazioni o piè di pagina se necessario – vedere sotto.
Nota: i meta-dati aggiunti saranno collocati in ordine alfabetico tra quelli presenti e potranno sempre essere eliminati, se necessario, tramite l’icona che li contraddistingue.
Ogni partitura visualizza in Proprietà partitura i seguenti campi:
È consuetudine, quando si usa la “Procedura guidata nuova partitura”, creare un lavoro con il movementTitle come titolo (anche se poi finisce in workTitle) e, direttamente dopo aver creato la partitura, modificare questa informazione nel dialogo “Proprietà partitura”.
Ogni parte ha inoltre il seguente meta-dato, generato e compilato alla creazione della parte:
Per mostrare il contenuto di uno o più meta-dati in un'intestazione o in un piè di pagina per la partitura/parte:
Per un rigo standard si può scegliere uno qualsiasi dei nove schemi di testa di nota. Per impostare uno schema di testa di nota:
Gli schemi sono i seguenti:
(Per maggiori informazioni sulle diverse varianti di teste di note, vedere SMuFL specification)
L'impostazione si applica a un dato rigo e la testa delle note assumerà la forma scelta durante l’inserimento e la modifica delle note in quel rigo. Ecco un esempio.
Si può accedere a una gamma di teste di nota alternative tramite la tavolozza Testa Nota dell'area di lavoro Avanzata, o l'Ispettore (vedi Cambio gruppo testa nota, sotto).
Nota: Il design della testa della nota può variare a seconda del carattere musicale selezionato (Leland, Emmentaler, Gonville, Bravura, MuseJazz, Petaluma). Quelle nella tavolozza sono visualizzate come mezze note con carattere Bravura.
MuseScore supporta una serie di stili di note:
Per cambiare la forma di una o più teste di nota nella partitura, usare una delle seguenti possibilità:
Occasionalmente potrebbe sorgere la necessità di cambiare la durata apparente di una testa di nota - cioè il tipo di testa di nota - senza alterarne la sua durata effettiva, sottostante:
Quando due note in voci differenti, ma della stessa altezza scritta, cadono sul medesimo battito, può verificarsi una delle due seguenti possibilità:
MuseScore rispetta le seguenti regole:
Nota: Se due note all'unisono si presentano nella stessa voce sono sempre spostate.
Per trasformare le teste nota spostate appartenenti a voci opposte in teste nota condivise:
In una piccola minoranza di casi (dove la nota di valore minore è puntata) questa soluzione non è applicabile, quindi usare la seguente alternativa:
Nel primo esempio qui sotto, le note delle voci 1 e 2 condividono le teste per impostazione predefinita, perché sono tutte nere, non puntate:
Al contrario, nel prossimo esempio, le note bianche non possono condividere le teste delle note con quelle nere, quindi sono spostate a destra:
Per creare una testa di nota condivisa, cambiare il tipo di testa della nota nera da un ottavo in modo che corrisponda a quello della nota bianca o, per versioni precedenti la 3.5, renderla invisibile (come spiegato sopra):
In alcuni casi, una testa di nota condivisa, quando incollata a un rigo di intavolatura, può risultare in due capotasti separati su corde adiacenti. Per correggere, rendere invisibili tutte le note di intavolatura estranee selezionandole e usando la scorciatoia da tastiera V (o deselezionando l'opzione "visibile" nell'Ispettore).
Lo Strumento di confronto partiture vi permette di confrontare due versioni di una partitura per trovare le differenze fra loro.
Aprire lo Strumento di confronto partiture:
Da menu, selezionare Visualizza→Strumento di confronto partiture.
La finestra di dialogo si apre sotto la finestra di documento ed è composta di tre sezioni (da sinistra a destra):
il primo passo è selezionare le partiture. Utilizzare l'elenco a discesa vicino a "Partitura 1" per scegliere fra le partiture aperte al momento, o click sul pulsante Sfoglia per aprire l'Esplora risorse e scegliere una partitura dal disco. Quindi utilizzare l'elenco a discesa più a destra per scegliere se la prima partitura debba essere la versione aperta o quella dell'ultimo salvataggio. Partitura 2 è impostato sulla medesima partitura ma se ne può scegliere un'altra fra quelle aperte.
Una volta scelte partiture e versioni premere Confronta per fare il confronto.
"Intelligente" è l'opzione predefinita nella _Modalità Diff.__: questa presenta le differenze fra le partiture in un formato leggibile (p.es. "Battuta 1: Elemento inserito Pausa"). Cambiare la scelta di Modalità Diff. in "Grezzo" se si preferiscono i risultati mostrati in codice XML.
Premendo Confronta verrà mostrata una lista di differenze sulla destra e la visualizzazione dei documenti cambierà in "Documenti affiancati". Nel riquadro Confronto , doppio click su una differenza della lista ed entrambe le partiture si disporranno automaticamente per mostarvi gli elementi cambiati, che saranno anche evidenziati.
Per uscire dallo Strumento di confronto partiture, disattivare le due opzioni "Strumento di confronto partiture" e "Documenti affiancati" nel menu Visualizza.
Qui sotto si possono vedere due piccole partiture con alcune differenze fra loro:.
L'ultimo salvataggio:
La verione corrente:
Il risultato del confronto apparirà come questo:
La Tavolozza generale è un “contenitore” di simboli usati per popolare le aree di lavoro (Essenziale, Avanzata, e Personalizzata). Viene inoltre utilizzata per creare nuove Indicazioni metriche e Armature di chiave.
Per aprirla, usare una delle seguenti opzioni:
La Tavolozza generale è divisa in sezioni basate sul tipo di simbolo. Passando il mouse sopra un elemento, viene mostrato un tool tip (una breve definizione in nero su sfondo giallo).
Per trasferire un elemento della Tavolozza generale a una tavolozza personalizzata :
Nota: Tranne che per la sezione Simboli (sotto), è insolito aggiungere elementi alla partitura direttamente dalla Tavolozza generale: usare invece le tavolozze dell'area di lavoro. Tuttavia, se lo si desidera, gli elementi possono comunque essere aggiunti direttamente usando (i) il drag-and-drop (trascina e rilascia) o (ii) selezionando una o più note/pause e facendo doppio clic sull'elemento.
La sezione Simboli della Tavolozza generale è un grande contenitore di centinaia di simboli musicali in aggiunta a quelli che si trovano nelle aree di lavoro preimpostate. Può essere aperta dalla Tavolozza generale, oppure direttamente dalla partitura tramite la scorciatoia Z.
Le sottocategorie dei Simboli possono essere visualizzate cliccando su "Simboli". Usare il menu font caratteri in basso a destra nel riquadro per scegliere tra i simboli specifici relativi ai caratteri Leland, Bravura, Emmentaler, Gonville, MuseJazz o Petaluma. Si può cercare un particolare simbolo inserendo una parola chiave nella casella di ricerca.
Per aggiungere un elemento alla partitura dalla sezione Simboli, usare una delle seguenti opzioni:
La posizione del simbolo può essere regolata trascinando o cambiando gli spiazzamenti orizzontale / verticale nell’ Ispettore. Anche il colore e la visibilità possono essere regolati nell'Ispettore.
Nota: Gli elementi della sezione Simboli non seguono alcuna regola di posizionamento (in molti casi a differenza di elementi identici di altre sezioni della Tavolozza generale), né influenzano la riproduzione della partitura.
Gli elementi della sezione Simboli possono essere collegati tra loro nella pagina dello spartito, in modo che possano essere spostati come una sola unità:
Trascinate il primo elemento e l'elemento collegato lo seguirà.
The timeline was developed as part of the Google Summer of Code 2017, and is included for the first time in MuseScore 3.0.
The timeline is a navigation tool that displays an abstraction of the score to the order of measure numbers and instrument names. There are four parts to the timeline:
This is found in the top left corner of the timeline. These are the names of the meta rows.
This is found in the bottom left corner of the timeline. These are the names of the rows in the main grid.
This is found in the top right corner of the timeline. These hold the meta values of the score.
This is found in the bottom right corner of the timeline. This holds multiple 'cells' (a specific measure and staff in the score represented as a square)
Meta are elements found on the score that are not notes, but are still important to the score (key signature, time signature, tempo, rehearsal marks, bar lines, and jumps and markers).
To select a measure in the timeline, press the mouse button on the cell. A blue box will appear around the selected cell and the respective measure in the score will be selected. The score view will place the selected measure in view.
Holding Shift and holding the left mouse button and dragging the mouse over the main grid will create a selection box. Upon releasing the mouse button, all the cells underneath the selection box will be selected, as well as all the measures in the score.
If a cell is already selected, holding Shift and selecting another cell in the timeline will stretch the selection to that new cell, similar to how the score does
If no cells are currently selected, holding Ctrl and selecting a cell will select the entire measure
To clear selection, holding Ctrl and clicking anywhere on the grid or the meta rows will clear any current selection.
Selecting the meta values on the timeline will attempt to select the respective meta values in the score.
Scrolling the mouse wheel up or down will move the grid and instrument labels down or up respectively. The meta labels and rows do not move.
Holding Shift and scrolling the mouse wheel up or down will move the grid and meta rows left or right respectively. The meta labels and instrument labels do not move.
Holding Alt and scrolling the mouse wheel up or down will move the grid and meta rows left or right respectively, faster than Shift scrolling. The meta labels and instrument labels do not move.
To drag the contents of the timeline, hold the left mouse button and move it around.
All meta labels besides the measures meta may be rearranged in any way. By moving the mouse cursor onto one of the meta labels, small up and down arrows will appear. Click the left mouse button on the up arrow to swap the meta label with the one above it. Click the left mouse button on the down arrow to swap the meta label with the one below it.
In order to hide all the meta labels while keeping all the meta information on the timeline, there is an arrow that appears on the measures meta when the mouse is over it. Click the left mouse button on the large up arrow to collapse all the currently visible meta rows into one row, where the meta values are staggered in that row. Click the left mouse button on the large down arrow to expand the meta rows again.
All instruments--hidden or not--will be displayed on the timeline. To start this interaction, the mouse cursor is moved over an instrument label. A small eye will appear on the right side of the label that is open if the instrument is visible on the score, and closed if the instrument is hidden. Click the left mouse button on the eye to toggle between the two options.
To zoom in or out of the score, hold Ctrl and scroll the mouse wheel up or down respectively (Mac: Cmd + scroll).
To bring up a context menu, right-click on the timeline. There are three context menus found in these locations: meta labels, instrument labels, and meta rows.
Upon clicking the right mouse button on the meta labels, a context menu appears that displays all possible meta labels as well as two options: "Hide all" and "Show all." Next to each meta label in the menu, there is a check box that shows if the meta label is currently being shown on the timeline. To show or hide one of the meta labels, select the box of the meta label in the context menu. Selecting "Hide all" will hide all meta labels except for the measures meta. Selecting "Show all" will display all meta labels.
Clicking the right mouse button on the meta rows will display the same context menu as the meta labels.
Clicking the right mouse button on the instrument labels will display a context menu with the option to "Edit Instruments." Selecting this will bring you to the same dialog as Edit > Instruments... or pressing I for the shortcut.
To setup a transposing instrument, visit Staff / Part properties instead.
The default tuning is equal temperament (12-EDO/12-TET), and the default concert pitch setting is A4 = 440Hz. Concert pitch is configurable in synthesizer.
MuseScore supports tuning systems such as Just intonation, Pythagorean tuning, and Scordatura etc. indirectly, see create desired playback below.
Default notation uses 7 accidentals: ♭ (flat), ♮ (natural), ♯ (sharp), 𝄪 (double sharp), 𝄫 (double flat), ♯𝄪 (triple sharp), ♭𝄫 (triple flat), see source code.
You can add these 7 accidentals using any of the following:
See the main chapter Accidentals for more information.
MuseScore supports microtonal notation systems such as Helmstolk Ellis notation, Johnston notation etc., so that tuning systems such as Just intonation, Pythagorean tuning etc can be notated precisely. MuseScore development focuses on engraving support, rather than playback support, see create desired playback below.
Professional glyphs of some SMuFL (Wikipedia) symbols are shipped with Musescore, add them by using any of the following:
Note: Adding symbols other than the 7 accidentals used in the default notation system may damage compatibility with plugins such as Chord Identifier (Pop Jazz), because of the implicit change explained in microtonal playback below.
To create desired playback for a custom tuning or notation system, use one of the following methods:
With some tweaking, you can create desired playback on a whole score or a phrase to:
To create the desired playback, use:
Direct playback of microtonal notation is not supported, create desired playback by using:
Points to consider when adjusting Tuning property.
Alternatively, use a software in microtonal composition and playback such as Mus2, see a list on Xenharmonic Wiki.
Tuning, Temperament, Intonation, Notation, EDO (Equal Division of the Octave), TET (Tone Equal Temperament), HEJI (Helmholtz-Ellis Just Intonation), HEWM (Helmholtz-Ellis-Wolf-Monzo), Sagittal notation system, Stein, Dicot, Porcupine, Meantone, Superpyth, Well-tempered.
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You can help translate the MuseScore software and documentation into your own language, visit Translation instructions
MuseScore ha la possibilità di ritornare agli standard predefiniti incorporati o alle "impostazioni di fabbrica". Questo può essere necessario se le proprie impostazioni sono corrotte. Attenzione: Ripristinare le impostazioni predefinite rimuove qualsiasi cambiamento apportato alle preferenze, alle tavolozze o alle impostazioni delle finestre. Questa non è una procedura comunemente necessaria; consultare prima i forum, poiché potrebbe esserci un modo per risolvere il problema senza resettare tutto.
Se MuseScore si avvia ancora, è possibile tornare indietro dall'interno del programma.
Andare su Aiuto→Ripristina impostazioni predefinite. Apparirà una finestra di dialogo di avvertimento:
Cliccando Si si resettano tutte le impostazioni di MuseScore come se il programma fosse stato installato per la prima volta, e MuseScore si riavvierà immediatamente. No annullerà in modo sicuro il ripristino.
Se MuseScore non si avvia, si deve eseguire questo processo tramite linea di comando.
Cliccare su Apri per lasciare il dialogo Sfoglia e ritornare al dialogo Esegui. Il seguente testo (o qualcosa di simile) dovrebbe apparire nel dialogo Esegui:
C:\Program Files\MuseScore 3\bin\MuseScore3.exe
(attualmente %ProgramFiles%\MuseScore 3\bin\MuseScore3.exe
)
Per la versione a 32-bit di MuseScore in una versione a 64 bit di Windows, la posizione è:
C:\Program Files (x86)\MuseScore 3\bin\MuseScore3.exe
(attualmente %ProgramFiles(x86)%\MuseScore 3\bin\MuseScore3.exe
)
Per la versione Windows Store (Windows 10), è abbastanza ben nascosto, cercarlo tramite Windows Explorer.
Cliccare dopo le virgolette e aggiungere uno spazio seguito da un trattino e una F maiuscola: -F
Dopo alcuni secondi, MuseScore dovrebbe partire riportando tutte le impostazioni a quelle predefinite iniziali.
Per gli utenti più esperti, il file delle preferenze principali si trova all'indirizzo:
C:\Users\[USERNAME]\AppData\Roaming\MuseScore\MuseScore3.ini
%APPDATA%\MuseScore\MuseScore3.ini
)Le altre preferenze (tavolozze, sessioni, scorciatoie, aree di lavoro...) sono in:
C:\Users\[USERNAME]\AppData\Local\MuseScore\MuseScore3\
(attualmente %LOCALAPPDATA%\MuseScore\MuseScore3\
)
Per la versione Windows Store (Windows 10), questi sono abbastanza ben nascosti, cercarli tramite Windows Explorer
Digitare (oppure copiare/incollare) il seguente comando nella linea del terminale (incluso il carattere '/' all’inizio):
/Applications/MuseScore\ 3.app/Contents/MacOS/mscore -F
Questo riporta tutte le preferenze di MuseScore alle impostazioni iniziali e lancia immediatamente l'applicazione MuseScore. Notare che non è possibile uscire da Terminale senza uscire da MuseScore. È possibile uscire tranquillamente da MuseScore, uscire da Terminal, e poi riaprire MuseScore in modo normale, pronto per continuare ad usarlo.
Per utilizzatori esperti, il file principale delle preferenze di MuseScore si trova in ~/Library/Preferences/org.musescore.MuseScore3.plist
.
Le altre preferenze (tavolozze, sessioni, scorciatoie, aree di lavorio...) sono in ~/Library/Application\ Support/MuseScore/MuseScore3/
.
Quanto segue è vero per Ubuntu, e molto probabilmente per tutte le altre distribuzioni Linux e sistemi operativi in stile UNIX.
Digitare, (oppure copiare/incollare) il seguente comando nel terminale (Ctrl+Maiusc+V per incollare nel Terminale):
mscore -F
Oppure, se si sta usando la versione AppImage, utilizzare prima il comando cd
per cambiare la directory in cui è stata salvata l’AppImage. Ad esempio, se salvata sul Desktop (e ce n’è uno solo):
cd ~/Desktop
./MuseScore*.AppImage -F
Questo riporta tutte le preferenze di MuseScore alle impostazioni iniziali e lancia immediatamente l'applicazione MuseScore. Ora è possibile uscire da Terminale e continuare ad usare MuseScore.
Per utenti esperti, il file principale delle preferenze di MuseScore si trova in ${XDG_CONFIG_HOME:-~/.config}/MuseScore/MuseScore3.ini
.
Le altre preferenze (tavolozze, sessioni, scorciatoie, aree di lavoro, …) sono in ${XDG_DATA_HOME:-~/.local/share}/MuseScore/MuseScore3/
.
The musescore.org issue tracker has been retired on March 2023, please report bugs on GitHub instead:
https://github.com/musescore/MuseScore/issues
Before filing bug reports or feature requests in the Issue Tracker, it is recommended first to search for similar ones, post in the relevant Forum if none is found, so others may help establish a bug as genuine, provide ideas and second opinions for new features, and gather concensus.
Include a link to such discussion when creating the Issue in Issue Tracker.
The role of Issue Tracker on musescore.org is to triage before opening an issue on github. The expectancy is that the .org tracker will at some point undergo some changes to facilitate it linking to github issues, source.
Once the issue is referred/reposted to github, the one on musescore.org will be marked Duplicate to unclutter the triage system.
Please include as much of the following information as you know and limit each issue to one report:
Attach the score that shows the problem, at least a minimal example —use the "File attachments" option at the bottom of the page, just above the Save and Preview buttons when you're typing your post.
Fill in the correct issue detail field, eg If you did not gather any shared experience in forum, use Frequency: Once. Once the issue is referred/reposted to github, the one on musescore.org will be marked Duplicate to unclutter the triage system, jump to triage above.
When you write a comment in a forum topic, you can refer to an issue in the issue tracker using the following notation: ´[#number]´
That way the link in the comment will include the issue title and reflect the current status of the issue. Furthermore, it'll lead to the forum topic being listed in the issue itself.
Type [#153286] get #153286: Change instrument causes a crash
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La maggior parte delle scorciatoie da tastiera può essere personalizzata tramite il menù: select Modifica→Preferenze...→Scorciatoie (Mac: MuseScore→Preferenze...→Scorciatoie). Di seguito è riportata una lista di alcune delle impostazioni iniziali delle scorciatoie.
Inizio della partitura: Inizio (Mac: Fn+←)
Ultima pagina della partitura: Fine (Mac: Fn+→)
Trova/Vai a (numero di battuta, numero/lettera di chiamata, oppure pXX dove XX è un numero di pagina): Ctrl+F (Mac: Cmd+F)
Partitura successiva: Ctrl+Tab
Partitura precedente: Maiusc+Ctrl+Tab
Aumentare Zoom: Ctrl++ (non funziona su alcuni sistemi) (Mac: Cmd++); oppure Ctrl (Mac: Cmd) + scorrimento verso l’alto
Diminuire Zoom: Ctrl+- (Mac: Cmd+-); oppure Ctrl (Mac: Cmd) + scorrimento verso il basso
Pagina successiva: Pg Giù; oppure Maiusc + scorrimento verso il basso (Mac: Fn+↓)
Pagina precedente: Pg Su; oppure Maiusc + scorrimento verso l’alto (Mac: Fn+↑)
Battuta successiva: Ctrl+→ (Mac: Cmd+→)
Battuta precedente: Ctrl+← (Mac: Cmd+←)
Nota successiva: →
Nota precedente: ←
Nota sotto (all'interno di un accordo o su un rigo inferiore): Alt+↓
Nota sopra (all'interno di un accordo oppure su un rigo superiore): Alt+↑
Nota superiore dell'accordo: Ctrl+Alt+↑ (Ubuntu usa invece questa scorciatoia per le aree di lavoro)
Nota inferiore dell'accordo: Ctrl+Alt+↓ (Ubuntu usa invece questa scorciatoia per le aree di lavoro)
Elemento successivo (accessibilità): Alt+→
Elemento precedente (accessibilità): Alt+←
Iniziare la modalità di inserimento delle note: N
Lasciare la modalità di inserimento delle note: N oppure Esc
1 ... 9 seleziona una durata. Vedere anche Inserimento note.
Dimezzare la durata della nota precedente: Q
Raddoppiare la durata della nota precedente: W
Diminuire la durata di un punto: (a partire dalla versione 2.1) Maiusc+Q (es. una nota da un quarto puntata diventa una nota da un quarto; una nota da un quarto diventa una nota da un ottavo puntata)
Aumentare la durata di un punto: (a partire dalla versione 2.1) Maiusc+W (es. una nota da un ottavo diventa un ottavo puntato; un ottavo puntato diventa un quarto)
Per selezionare una voce in modalità inserimento note.
Voce 1: Ctrl+Alt+1 (Mac: Cmd+Alt+1)
Voce 2: Ctrl+Alt+2 (Mac: Cmd+Alt+2)
Voce 3: Ctrl+Alt+3 (Mac: Cmd+Alt+3)
Voce 4: Ctrl+Alt+4 (Mac: Cmd+Alt+4)
Le altezze possono essere inserite tramite il loro nome in lettere (A-G), oppure tramite tastiera MIDI. Vedere Inserimento note per tutti i dettagli.
Ripetere la nota precedente oppure l'accordo: R (la ripetizione può essere di un valore di nota diverso selezionando prima la durata)
Ripetere la selezione: R (La selezione sarà ripetuta dalla prima posizione di nota dopo la fine della selezione)
Alzare l’intonazione di un’ottava: Ctrl+↑ (Mac: Cmd+↑)
Abbassare l’intonazione di un’ottava: Ctrl+↓ (Mac: Cmd+↓)
Alzare l’intonazione di un semitono (tramite visualizzazione diesis): ↑
Abbassare l’intonazione di un semitono (tramite visualizzazione bemolle): ↓
Alzare l’intonazione diatonicamente: Alt+Maiusc+↑
Abbassare l’intonazione diatonicamente: Alt+Maiusc+↓
Sostituzione enarmonica delle alterazioni sia nella vista in modalità scritta che in quella da concerto: J
Sostituzione enarmonica delle alterazioni solo nella vista currente: Ctrl+J (Mac: Cmd+J)
Pausa: 0 (zero)
Aggiungere un intervallo sopra la nota corrente: Alt+[Numero]
Invertire la direzione (gambi, legature di portamento, legature di valore, parentesi gruppi irregolari, ecc.): X
Testa nota “speculare”: Maiusc+X
Aumentare la larghezza di battuta(e): }
Diminuire la larghezza di battuta(e): {
Interruzione di linea su una stanghetta selezionata: ↵
Interruzione di pagina su una stanghetta selezionata: Ctrl+↵ (Mac: Cmd+↵)
Staccato: Maiusc+S
Tenuto: Maiusc+N
Sforzato (accento): Maiusc+V
Marcato: Maiusc+O
Note di abbellimento (acciaccatura): /
Crescendo: <
Decrescendo: >
Testo di rigo: Ctrl+T (Mac:Cmd+T)
Testo di accollatura: Ctrl+Maiusc+T (Mac: Cmd+Maiusc+T)
Testo di metronomo: Alt+Maiusc+T
Testo di Sigle accordali: Ctrl+K (Mac: Cmd+K)
Numeri/lettere chiamata: Ctrl+M (Mac: Cmd+M)
Aggiungere testo cantato a una nota: Ctrl+L (Mac: Cmd+L)
Precedente sillaba di testo cantato: Maiusc+Spazio
Successiva sillaba di testo cantato: se le sillabe corrente e successiva sono separate da '-': -, altrimenti Spazio
Spostare sillaba di testo cantato a sinistra di 0.1sp: ←
Spostare sillaba di testo cantato a destra di 0.1sp: →
Spostare sillaba di testo cantato a sinistra di 1sp: Ctrl+← (Mac: Cmd+←)
Spostare sillaba di testo cantato a destra di 1sp: Ctrl+→ (Mac: Cmd+→)
Spostare sillaba di testo cantato a sinistra di 0.01sp: Alt+←
Spostare sillaba di testo cantato a destra di 0.01sp: Alt+→
Spostarsi alla strofa precedente: Ctrl+↑ (Mac: Cmd+↑)
Spostarsi alla strofa successiva: Ctrl+↓ (Mac: Cmd+↓)
Per ulteriori scorciatoie relative a testo cantato, vedere Testo cantato.
Successione cronologica: F12 (Mac: Fn+F12)
Controlli riproduzione: F11 (Mac: Fn+F11)
Mixer: F10 (Mac: Fn+F10)
Tavolozza: F9 (Mac: Fn+F9)
Ispettore: F8 (Mac: Fn+F8)
Tastiera Pianoforte (virtuale): P
Filtro di selezione: F6
Visualizzazione a schermo intero: Ctrl+U (Mac: nessuna, usare invece Visualizzare→Schermo intero)
Alterna la visibilità degli elementi selezionati: V
Mostra la finestra di dialogo degli Strumenti: I
Attiva o disattiva le battute d’aspetto: M
Ripristina l'elemento alla posizione predefinita: Ctrl+R (Mac: Cmd+R)
MSCORE(1) — General Commands Manual Page
mscore, MuseScore3 — MuseScore 3 sheet music editor
You can launch MuseScore from the command line by typing
[options] and [filename] are optional. For this to work the MuseScore executable must be in %PATH%
(Windows) resp. $PATH
(Mac and Linux). If it is not, see Revert to factory settings for detailed instructions on how and where to find and execute the MuseScore executable from the command line on the various supported platforms.
A more detailed synopsis follows:
mscore [-deFfhIiLmnOPRstvw]
[-a | --use-audio driver]
[-b | --bitrate bitrate]
[-c | --config-folder pathname]
[-D | --monitor-resolution DPI]
[-d | --debug]
[-E | --install-extension extension file]
[-e | --experimental]
[-F | --factory-settings]
[-f | --force]
[-h | -? | --help]
[-I | --dump-midi-in]
[-i | --load-icons]
[-j | --job file.json]
[-L | --layout-debug]
[-M | --midi-operations file]
[-m | --no-midi]
[-n | --new-score]
[-O | --dump-midi-out]
[-o | --export-to file]
[-P | --export-score-parts]
[-p | --plugin name]
[-R | --revert-settings]
[-r | --image-resolution DPI]
[-S | --style style]
[-s | --no-synthesizer]
[-T | --trim-image margin]
[-t | --test-mode]
[-v | --version]
[-w | --no-webview]
[-x | --gui-scaling factor]
[--diff]
[--highlight-config]
[--long-version]
[--no-fallback-font]
[--raw-diff]
[--run-test-script]
[--score-media]
[--save-online]
[--score-meta]
[--score-mp3]
[--score-parts]
[--score-parts-pdf]
[--score-transpose]
[--source-update]
[--template-mode]
[file ...]
MuseScore is a Free and Open Source WYSIWYG cross-platform multi-lingual music composition and notation software, released under the GNU General Public Licence (GPLv2).
Running mscore without any extra options launches the full graphical MuseScore program and opens any files specified on the command line.
The options are as follows:
Use audio driver: one of jack, alsa, portaudio, pulse
Set MP3 output bitrate in kbit/s
Override configuration and settings directory
Specify monitor resolution (override autodetection)
Start MuseScore in debug mode
Install an extension file; soundfonts are loaded by default unless -e is also specified
Enable experimental features, such as layers
Use only the standard built-in presets (“factory settings”) and delete user preferences; compare with the -R option (see also Revert to factory settings)
Ignore score corruption and version mismatch warnings in “converter mode”
Display an overview of invocation instructions (doesn’t work on Windows)
Display all MIDI input on the console
Load icons from the filesystem; useful if you want to edit the MuseScore icons and preview the changes
Process a conversion job (see EXAMPLES below)
Start MuseScore in layout debug mode
Specify MIDI import operations file (see EXAMPLES below)
Disable MIDI input
Start with the New Score wizard regardless whether it’s enabled or disabled in the user preferences
Display all MIDI output on the console
Export the given (or currently opened) file to the specified output file. The file type depends on the extension of the filename given. This option switches to “converter mode” and avoids the graphical user interface.
When converting to PDF with the -o option, append each part’s pages to the created PDF file. If the score has no parts, all default parts will temporarily be generated automatically.
Execute the named plugin
Use only the standard built-in presets (“factory settings”) but do not delete user preferences; compare with the -F option
Set image resolution for conversion to PNG files. Default: 300 DPI (actually, the value of “Resolution” of the PNG option group in the Export tab of the preferences)
Load a style file first; useful for use with the -o option
Disable the integrated software synthesizer
Trim exported PNG and SVG images to remove whitespace surrounding the score. The specified margin, in pixels, will be retained (use 0
for a tightly cropped image). When exporting to SVG, this option only works with single-page scores.
Set test mode flag for all files, includes --template-mode
Display the name and version of the application without starting the graphical user interface (doesn’t work on Windows)
Disable the web view component in the Start Center
Scale the score display and other GUI elements by the specified factor; intended for use with high-resolution displays
Print a conditioned diff between the given scores
Set highlight to svg, generated from a given score
Display the full name, version and git revision of the application without starting the graphical user interface (doesn’t work on Windows)
Don’t use Bravura as fallback musical font
Print a raw diff between the given scores
Run script tests listed in the command line arguments
Upload score(s) to their source URL. Replaces existing online score(s). (As of 3.6)
Export all media (except MP3) for a given score as a single JSON document to stdout
Export score metadata to JSON document and print it to stdout
Generate an MP3 for the given score and export it as a single JSON document to stdout
Generate parts data for the given score and save them to separate mscz files
Generate parts data for the given score and export it as a single JSON document to stdout
Transpose the given score and export the data to a single JSON file, print it to stdout
Update the source in the given score
Save files in template mode (e.g. without page sizes)
MuseScore also supports the automatic Qt command line options.
The argument to the -j option must be the pathname of a file comprised of a valid JSON document honoring the following specification:
The top-level element must be a JSONArray, which may be empty.
Each array element must be a JSONObject with the following keys:
in
: Value is the name of the input file (score to convert), as JSONString.plugin
: Value is the filename of a plugin (with the .qml
extension), which will be read from either the global or per-user plugin path and executed before the conversion output happens, as JSONString. Optional, but at least one of plugin
and out
must be given.out
: Value is the conversion output target, as defined below. Optional, but at least one of plugin
and out
must be given.The conversion output target may be a filename (with extension, which decided the format to convert to), as JSONString.
The conversion output target may be a JSONArray of filenames as JSONString, as above, which will cause the score to be written to multiple output files (in multiple output formats) sequentially, without being closed, re-opened and re-processed in between.
If the conversion output target is a JSONArray, one or more of its elements may also be, each, a JSONArray of two JSONStrings (called first and second half in the following description). This will cause part extraction: for each such two-tuple, all extant parts of the score will be saved individually, with filenames being composed by concatenating the first half, the name (title) of the part, and the second half. The resulting string must be a valid filename (with extension, determining the output format). If a score has no parts (excerpts) defined, this will be silently ignored without error.
Valid file extensions for output are:
flac
metajson
mid
midi
mlog
mp3
mpos
mscx
mscz
musicxml
mxl
ogg
pdf
png
spos
svg
wav
xml
See below for an example.
SKIP_LIBJACK
XDG_CONFIG_HOME
~/.config
if unset.XDG_DATA_HOME
~/.local/share
if unset.Note that MuseScore also supports the normal Qt environment variables such as QT_QPA_GENERIC_PLUGINS
, QT_QPA_PLATFORM
, QT_QPA_PLATFORMTHEME
, QT_QPA_PLATFORM_PLUGIN_PATH
, QT_STYLE_OVERRIDE
, DISPLAY
, etc.
/usr/share/mscore-3.0/
contains the application support data (demos, instruments, localization, system-wide plugins, soundfonts, styles, chords, templates and wallpapers). In the Debian packages, system-wide soundfonts are installed into /usr/share/sounds/sf2/
, /usr/share/sounds/sf3/
or /usr/share/sounds/sfz/
, respectively, instead.
The per-user data (extensions, plugins, soundfonts, styles, templates) and files (images, scores) are normally installed into subdirectories under ~/MuseScore3/
but may be changed in the configuration. Note that snapshot, alpha and beta versions use MuseScore3Development
instead of MuseScore3
in all of these paths.
$XDG_CONFIG_HOME/MuseScore/MuseScore3.ini
contains the user preferences, list of recently used files and their locations, window sizes and positions, etc. See above for development version paths.
$XDG_DATA_HOME/data/MuseScore/MuseScore3/
contains updated localization files downloaded from within the program, plugin information, cached scores, credentials for the musescore.com community site, session information, synthesizer settings, custom key and time signatures and shortcuts. See above for development version paths.
mscore -o 'My Score.pdf' 'My Score.mscz'
mscore -j job.json
This requires the file job.json
in the current working directory to have content similar to the following:
[
{
"in": "Reunion.mscz",
"out": "Reunion-coloured.pdf",
"plugin": "colornotes.qml"
},
{
"in": "Reunion.mscz",
"out": [
"Reunion.pdf",
[ "Reunion (part for ", ").pdf" ],
"Reunion.musicxml",
"Reunion.mid"
]
},
{
"in": "Piece with excerpts.mscz",
"out": [
"Piece with excerpts (Partitura).pdf",
[ "Piece with excerpts (part for ", ").pdf" ],
"Piece with excerpts.mid"
]
}
]
The last part of the job would, for example, cause files like “Piece with excerpts (part for Violin).pdf
” to be generated alongside the conductor’s partitura and a MIDI file with the full orchestra sound, whereas the equivalent part of the Reunion conversion will be silently ignored (because the Reunion piece (a MuseScore demo) has no excerpts defined).
The attached midi_import_options.xml
is a sample MIDI import operations file for the -M option.
The mscore utility exits 0 on success, and >0 if an error occurs.
fluidsynth(1), midicsv(1), timidity(1), qtoptions(7)
Online Handbook, full user manual
Support Forum
Reverting to factory settings (troubleshooting)
Project Issue Tracker — Please check first to if the bug you’re encountering has already been reported. If you just need help with something, then please use the support forum instead.
Documentation of automatic Qt command line options
MuseScore attempts to implement the following standards:
MuseScore was split off the MusE sequencer in 2002 and has since become the foremost Open Source notation software.
MuseScore is developed by MuseScore BVBA and others.
This manual page was written by mirabilos <tg@debian.org>.
The automatic Qt command line options are removed from the argument vector before the application has a chance at option processing; this means that an invocation like mscore -S -reverse
has no chance at working because the -reverse
is removed by Qt first.
MuseScore does not honor /etc/papersize.
Probably some more; check the project’s bug tracker (cf. SEE ALSO).
MuseScore — August 28, 2023
MuseScore 3.6 introduce un nuovo font musicale, Leland, un nuovo font di testo predefinito, Edwin (una versione di New Century Schoolbook), e molte nuove impostazioni predefinite. Introduce anche una serie di nuove caratteristiche che sono disponibili di default in tutte le nuove partiture create, e che possono anche essere applicate automaticamente o manualmente alle partiture esistenti.
Le tre caratteristiche principali, che sono collegate tra loro, sono:
Le prime due caratteristiche si applicano al momento della creazione della partitura e sono disponibili nella “Procedura guidata nuova partitura”, sebbene possano essere accessibili anche in seguito nel pannello Strumenti. In precedenza, spettava all'utente organizzare gli strumenti e aggiungere le parentesi manualmente una volta creata la partitura. Lo scopo di queste nuove caratteristiche è quello di risparmiare tempo e dare un miglior risultato di default nella maggior parte dei casi, ma non è inteso a soddisfare ogni possibile configurazione della partitura. Per impaginazioni insolite i risultati possono essere personalizzati dopo che la partitura è stata creata, le caratteristiche possono essere disattivate completamente, o si può usare un modello.
Quando si crea una nuova partitura tramite "Scegli strumenti", è presente ora un menù a tendina “Ordinamento” che mostra il sistema attuale di ordinamento degli strumenti. "Orchestrale" è il predefinito. Man mano che gli strumenti vengono aggiunti alla partitura, saranno collocati nella posizione corretta secondo l'ordine selezionato. (In precedenza, ogni strumento appariva sotto a quello attualmente selezionato nella lista di destra). Questo rende anche facile, per esempio, aggiungere una doppia sezione di fiati, selezionando Flauto, Oboe, Clarinetto e Fagotto nella lista di sinistra, e cliccando due volte su “Aggiungi alla partitura”.
Ogni ordinamento definisce una posizione nella partitura per gli strumenti solisti. Per esempio, in un ordinamento orchestrale, questi sono sopra gli archi. Con uno strumento selezionato nella lista di destra, il pulsante “Rendi solista” lo sposterà in quella posizione. Si possono designare più solisti; all'interno della 'sezione' del solista verrà applicato l'ordine generale. Gli strumenti solisti avranno "solo" aggiunto al loro nome per impostazione predefinita, e saranno numerati separatamente dagli strumenti non solisti, dove necessario. Notare che la designazione del solista è solo una funzione di impaginazione della partitura e non ha alcun impatto sulla riproduzione sonora.
Una stranezza è che, per ora, solo una singola posizione di solista è definita per ordinamento, quindi un'opera con un coro più solisti sia vocali che strumentali metterà i solisti strumentali sopra il coro. Questi dovranno essere spostati manualmente.
Come prima, gli strumenti possono essere spostati su e giù manualmente con i pulsanti che si trovano ora a destra della lista. Se si operano spostamenti, nel menù a tendina del campo “Ordine” comparirà “(Personalizzato)” aggiunto al nome già presente (ad esempio, in caso di aggiunta strumenti con “Ordine: Orchestrale”, spostando su o giù uno strumento rispetto alla posizione assegnata, il campo “Ordine” del menù a tendina diventerà “Orchestrale (Personalizzato)”. L'ordinamento personalizzato viene salvato con la partitura. È possibile ripristinare l'ordine selezionando l'ordine originale (o uno diverso) dal menù a tendina.
Selezionando direttamente l’ordine “Personalizzato” questa funzionalità viene completamente disabilitata, analogamente all’assegnazione automatica delle parentesi di raggruppamento pentagrammi/famiglie (capitolo successivo).
Gli ordinamenti predefiniti associano famiglie di strumenti (flauti, oboi, clarinetti, ecc.) e dispongono queste famiglie in sezioni (fiati, ottoni, percussioni, ecc.). Le parentesi vengono aggiunte automaticamente secondo queste semplici regole:
In aggiunta, mentre questo dovrebbe fornire ordinamenti predefiniti ragionevoli per la maggior parte delle partiture, non darà risultati perfetti per ogni possibile stile o disposizione. Fortunatamente, è facile fare aggiustamenti una volta che lo spartito è stato creato.
È stato aggiunto un nuovo algoritmo per giustificare verticalmente i pentagrammi al fine di riempire correttamente la pagina, attivato di default per le nuove partiture in MuseScore 3.6. Per disattivarlo, deselezionare Formato > Stile > Pagina > Abilita la giustificazione verticale dei pentagrammi.
Il principio di base dell'algoritmo è quello di cercare di rendere uguale lo spazio tra i pentagrammi, soggetto a due impostazioni (tutte in Formato > Stile > Pagina):
Lo spazio tra una parentesi graffa (brace) e una quadra (bracket) sarà determinato dal più grande di questi due valori. L'impostazione " Massima distanza doppio pentagramma " è usata per limitare l’ammontare della distanza tra pentagrammi uniti da una parentesi graffa (curly brace). Ciò è utile perché questi pentagrammi generalmente devono essere letti in una sola volta con un solo sguardo del musicista.
La "Massima distanza tra accollature" e la "Massima distanza pentagrammi" dovrebbero avere valori ragionevolmente grandi per permettere all'algoritmo di riempire anche pagine piuttosto scarse. A volte una pagina non avrà abbastanza pentagrammi perché abbia senso giustificare. In questo caso, prima l’algoritmo equalizza lo spazio come sopra descritto, poi aggiunge spazio extra fra i pentagrammi fino al massimo pari all’impostazione data in "Massima distanza di riempimento della pagina" (moltiplicato per ogni impostazione di fattore applicabile). Se si trova che molte pagine non sono completamente giustificate, ma si vorrebbe che lo fossero, provare a regolare questa impostazione. In generale, un valore basso è probabilmente il migliore per una partitura con un piccolo numero di pentagrammi per accollatura, e uno più grande per un numero maggiore di pentagrammi.
La giustificazione verticale è dinamica, e non è legata alle assegnazioni di sezione degli strumenti usate per determinare l'ordine della partitura in fase di impostazione, quindi se si aggiungono o si rimuovono parentesi la spaziatura cambierà di conseguenza. Allo stesso modo, se i pentagrammi vuoti sono nascosti in una data accollatura, la spaziatura sarà determinata solo dalle parentesi che sono effettivamente presenti in quella accollatura.
Si spera che le impostazioni di default diano buoni risultati nella maggior parte dei casi, ma potrebbe essere necessaria un po' di sperimentazione con le impostazioni a seconda della composizione di una partitura. Se si ha l’abitudine di usare i distanziatori per ottenere risultati simili, è meglio cercare di trovare le impostazioni che danno un buon risultato per la maggior parte della partitura, e usare i distanziatori solo dove sono necessari aggiustamenti locali. È previsto per le versioni future di rendere questo più configurabile. Per esempio, lo spazio extra potrebbe essere soppresso per una specifica parentesi, o il valore potrebbe essere aumentato o diminuito per una particolare pagina o accollatura.
Questa nuova opzione, che è attivata di default, si trova in Stile > Partitura > Abilita l’indentazione sulla prima accollatura. Come suggerisce il nome, farà rientrare la prima accollatura di una sezione nel modo consueto per le partiture classiche. (Il vecchio artificio di usare una cornice per questo scopo non è più necessario.) Se sono presenti etichette di strumenti, si applica il massimo tra il valore dato per questa impostazione e la lunghezza delle etichette.
Quando si apre una vecchia partitura, una finestra di dialogo dà la possibilità di applicare o il nuovo font di notazione Leland, o il nuovo font di testo Edwin, o entrambi. Ognuno di questi applica - oltre ai soli cambiamenti di font - un sottoinsieme di nuove impostazioni di stile preimpostate per la 3.6, per esempio la larghezza delle linee e le dimensioni del testo, ma non applica tutte le nuove impostazioni di default, allo scopo di minimizzare cambiamenti di impaginazione dirompenti.
Per applicare tutte le nuove impostazioni predefinite, comprese queste modifiche ai caratteri di testo e di notazione, aprire la finestra Formato > Stile e cliccare sul pulsante in basso "Ripristina tutti gli stili ai valori predefiniti". Questa era in precedenza l'opzione di menu Formato > Ripristina Stile. Il pulsante si comporta allo stesso modo, eccetto che non resetta più le opzioni di impaginazione che sono impostate nella finestra Formato > Impostazioni di pagina; quella finestra ora ha il suo pulsante equivalente, che resetterà solo quelle impostazioni che contiene. Ciò significa che le nuove opzioni di stile possono essere provate senza rovinare completamente l’impaginazione della partitura, anche se alcune impostazioni di Partitura e Pagina della finestra Stile potrebbero dover essere reimpostate manualmente.
Se c'è l'opzione, cancellare qualsiasi interruzione di sistema e di pagina non essenziale, selezionare l'intero spartito poi Formato > Larghezza > Ripristina larghezza impaginazione. Eliminare anche i distanziatori per vedere i risultati di default del nuovo algoritmo di giustificazione verticale (vedi sotto).
Edwin ha dimensioni dei caratteri più ampie in generale rispetto a FreeSerif (anche se vengono usate dimensioni dei punti di default leggermente più piccole) quindi è abbastanza probabile che l'opzione Edwin causerà cambiamenti di impaginazione, in particolare nelle partiture con testi cantati. Leland influenzerà la spaziatura in modo meno radicale, ma alcuni aggiustamenti potrebbero essere ancora necessari.
Gli elementi di testo che hanno locali sovrapposizioni di stile applicate, non subiranno alcuna rimozione per quelle personalizzazioni, sia come parte del processo di migrazione della partitura, sia tramite le opzioni di Ripristino Stili. Questo potrebbe portare al risultato di una partitura incoerente nella quale alcuni testi mantengono il loro vecchio carattere o non ne variano la dimensione. La nuova opzione del menu Formato > Ripristina lo stile del testo sovrascrivi rimuoverà queste personalizzazioni, ripristinando tutti gli elementi di testo in modo che corrispondano agli stili di testo attualmente definiti. (Questo equivale a cliccare su “Ripristina lo stile predefinito” per ogni attributo nell'area Testo dell'Ispettore). Notare che questo non rimuove la Formattazione personalizzata, operazione che deve essere fatta manualmente se necessaria.
Premere “I” per accedere al pannello Strumenti, oppure scegliere la voce di menù Modifica > Strumenti. Assumendo che la partitura sia stata creata con versione precedente la 3.6, l'ordinamento selezionato sarà “Personalizzato”. Se si vuole applicare un ordinamento standard, selezionane uno dal menu, per esempio “orchestra”. Gli strumenti nella partitura saranno riordinati secondo quella definizione, e le parentesi quadre e graffe saranno applicate di conseguenza. Notare che qualsiasi parentesi quadra e/o graffa esistente sarà cancellata.
Se si vuole usare questa funzione ma erano stati collocati in precedenza nella partitura dei distanziatori per creare distanze extra o fisse tra i pentagrammi, è meglio prima cancellarli tutti, poiché distorcerebbero il funzionamento del nuovo algoritmo. Un modo veloce per farlo è cliccare con il tasto destro del mouse su qualsiasi distanziatore, scegliere Seleziona > Tuti gli elementi simili e premere Canc.
Per attivare questa funzione selezionare Stile > Pagina > Abilita la giustificazione verticale dei pentagrammi. Successivamente possono essere reintrodotti i distanziatori se ci sono posti specifici dove la spaziatura predefinita ha bisogno di essere regolata.
Nel processo di investigazione delle impostazioni di stile, dei problemi di incisione e creazione di un nuovo font musicale, sono stati scoperti molti problemi che dovevano essere corretti e che possono avere un piccolo impatto sull'aspetto degli spartiti esistenti. In alcuni casi è possibile annullarli manualmente
Un errore di vecchia data nell'interpretazione dell'impostazione spaziatura travature che è definita insieme ai font SMuFL ha fatto sì che questo valore fosse spesso la metà di quello che dovrebbe essere in MuseScore, anche con Emmentaler e Bravura. (MuseScore definisce la distanza tra le travature come una percentuale dello spessore di una travatura, ma per SMuFL l'impostazione è una distanza assoluta in spazi di pentagramma. Lo spessore normale di una travatura è 0,5sp, e la distanza standard tra le travature è anch'essa 0,25sp, che MuseScore interpreta come il 25% di 0,5sp, cioè 0,125sp).
La nuova interpretazione corretta di questo valore, 50%, sarà applicata anche alle partiture esistenti, a meno che questo valore non sia stato esplicitamente sovrascritto. Lo spazio extra viene aggiunto verso l'interno, quindi la posizione delle travature più esterne rimane la stessa. Se si vuole davvero la vecchia spaziatura molto stretta, impostare manualmente Stile > Gruppi di note > Distanza tra travature al 25%.
Prima (distanza travature 25%):
Dopo (distanza travature 50%):
In modo simile, MuseScore interpretava questo valore SMuFL come l'estensione totale della linea di taglio addizionale oltre la testa della nota (cioè x/2 ad ogni lato), quando il valore dovrebbe essere l'estensione ad ogni lato. Questo errore è stato anche mascherato dall'uso di un “coperchio quadrato” (square cap) per la linea, piuttosto che un “coperchio dritto” (straight cap), aggiungendo così anche la metà dello spessore della linea ad ogni estremità.
Come per la spaziatura delle travature, se questa impostazione non è stata esplicitamente sovrascritta nel file, verrà applicato un nuovo default anche nelle vecchie partiture, ma questo darà risultati identici. Se questo valore è stato regolato sarà conservato, ma produrrà tagli addizionali troppo lunghi. Si può convertire il valore manualmente con la formula:
nuovo valore = (x / 2) - (y / 2)
dove x è il precedente valore di “Lunghezza taglio addizionale” e y è il valore di “Spessore taglio addizionale”. Oppure, usare semplicemente le impostazioni predefinite ora correttamente interpretate per ogni carattere:
“Round caps” (?) erano precedentemente disegnati sui gambi. Questo è stato sostituito da un “flat cap” (?). In parte questo è per rendere la lunghezza del gambo più esatta, ma principalmente è così che il “round cap” non oscura il disegno della punta dei simboli della codetta in ogni carattere. Le codette di Emmentaler, per esempio, sono disegnate con una punta piatta; Bravura e Leland hanno punte arrotondate che non sono esattamente simmetriche.
Il posizionamento delle codette era anche in precedenza in contrasto con i font SMuFL: veniva fatto un calcolo di quanto estendere il gambo per un dato numero di codette, e poi il simbolo della codetta veniva disegnato con la parte superiore o inferiore del suo riquadro di delimitazione alla fine del gambo. Ora, la presenza di codette non influisce sulla lunghezza del gambo (cioè un gambo di lunghezza normale è usato per una nota in funzione della sua posizione verticale e della direzione del gambo stesso) e il simbolo della codetta è quindi posizionato con la sua y=0 alla fine del gambo. Qualsiasi "estensione" del gambo è quindi determinata dalla misura in cui il simbolo della codetta si estende al di sopra o al di sotto di y=0. Le codette in Emmentaler, come usate all'interno di MuseScore, sono state riposizionate per riflettere questo, e per corrispondere ad altri font SMuFL.
Il risultato di ciò è che le codette possono apparire leggermente più basse o più alte di come apparivano in precedenza; tuttavia, il loro posizionamento riflette ora le intenzioni dei designer di ciascuno dei font disponibili. Le note con travatura non sono interessate.
Prima (Bravura, in 3.5):
Dopo (Bravura, in 3.6):
In precedenza MuseScore non aggiungeva alcuno spazio tra le caselle di delimitazione delle alterazioni e le parentesi attorno ad esse. Ora viene aggiunta una piccola quantità di spazio, che può essere personalizzata tramite Stile > Accidenti > Riempimento tra le parentesi.
Prima (Bravura, in 3.5):
Dopo (Bravura, in 3.6):
Queste sono state sostituite con quelle prese da Parnassus. Per dettagli, vedere PR #6747.
MuseScore 3 includes a number of new and improved features. For a brief summary, see the Release notes for MuseScore 3. More details can be found in the summaries below and by referring to the relevant pages of the handbook.
MuseScore initially places elements in the score according to (a) the properties specified in style defaults and (b) any manual adjustments made. For elements that have automatic placement enabled, however, MuseScore will attempt to avoid collisions by moving one or more of them as needed.
See Automatic placement.
The default position for most elements is controlled by settings in Format → Style. You can either change the default there, or, in the Inspector, apply a manual adjustment (see below) and then use the "Set as style" control (the S to the right of the value you wish to set).
The specific properties you can set vary by element type but include:
See Automatic placement.
Many elements can be placed either above or below the staff. To flip an element from above to below or vice versa, use the "Placement" setting in the Inspector, or press the shortcut "X".
Manual adjustments to position can be performed by dragging or by changing the offsets in the Inspector. Neither method will allow you to position an element in a way that causes a collision, however. To take full control of the position of an element, you can disable automatic placement for it.
See Automatic placement.
To disable automatic placement for an element, untick the "Automatic placement" box in the Inspector. The element will revert to its default position, and it will no longer be considered when automatically placing other elements.
See Automatic placement.
The "Stacking order" setting in the Inspector controls which elements overlap which in the cases where they actually do overlap and are not moved due to autoplacement.
See Automatic placement.
Formatting of text is controlled by three factors:
See Text basics, Text styles and properties.
Each text element has a text style associated with it. The default style for an element is determined by the type of the element itself - staff text defaults to the Staff text style, dynamics to the Dynamics text style, etc. This text style determines the default font face, size, style (bold/italic/underline), alignment, and frame properties.
You can change the defaults for any of these text styles using Format → Style → Text Styles. For instance, you can make rehearsal marks bigger, or change lyrics to be italicized. This will affect all existing elements using that style as well as elements you add later. Some elements also contain a limited set of text style controls in their own sections of the Format → Style dialog (although this might not be the case in the final release). The settings are linked: you can change the font size for measure numbers in either Format → Style → Measure Numbers, or in Format → Style → Text Styles: Measure Number. The effect is the same: all measure numbers in the score will take on this size. You can also change the defaults for a text style using the Inspector; see Text Properties below.
For most text elements that you create directly (like staff text, rehearsal marks, and lyrics), you can apply a different text style using the Style control in the Inspector. This will cause them to display using that style instead of the "native" style for the element. For example, you can select one or more staff text elements and give them the Tempo style to force them to display as if they were tempo markings.
See Text basics, Text styles and properties.
The text style controls the default properties for elements using that style, but you can override any of these properties for selected elements using the Inspector. For example, you can select a handful of staff text elements using Ctrl+click, then use the Inspector to make them larger. The Reset to Default button next to each property control returns it to the default. You can also click the Set as Style button to change the style to match. So another way to change the size of all measures numbers is to select one, change its size in the Inspector, then click Set as Style.
See Text basics, Text styles and properties.
Custom formatting is applied to text using the toolbar at the bottom of the main window in the same manner as in previous releases. Thus, you can embolden one word in a sentence while the rest is normal, or superscript a particular character etc. You can also remove all custom formatting from select text elements using the "Remove Custom Formatting" button in the Inspector. This returns the text to the settings currently shown in the Inspector.
See Text editing.
You can change various staff properties mid-score, including staff size, notehead scheme (e.g., for pitch name noteheads), generation of time signatures, and others. The staff type change element is found on the Text palette (currently, but see #278205: Move Staff Type Change to another palette (it is not text) - it may move). Add it to the measure where you want the change to occur, then use the Inspector to change properties of the staff type change element.
To create a temporary staff that appears on certain systems only: first add the staff normally (Edit / Instruments), then add notes, then right-click the staff, click Staff Properties, and set "Hide when empty" to "Always". This will cause the staff to show only where needed even without needing to turn on "Hide empty staves" for the whole score (in Format / Style). The default for "Hide when empty" is "Auto", meaning the staff will be hidden when empty if "Hide empty staves" is enabled. Additional values include "Never" (the staff will not be hidden when empty even if "Hide empty staves" is enabled) and "Instrument" (for instruments containing multiple staves, the staff is hidden only if all staves for that instrument are empty).
To create a cutaway staff in which only the measures containing notes are visible (for ossia or cutaway scores, for example), right-click the staff, click Staff Properties, and enable the "Cutaway" option. This can be used independently of "Hide when empty" or "Hide empty staves".
System dividers are a set of short diagonal lines that are used to visually separate systems on a page. MuseScore can add these to your score automatically. In Format → Style → System, you can enable dividers on the left, right, or both, and you can set their default position. You can also adjust the position of individual dividers in your score manually or mark them invisible (this currently does not survive saving).
As part of the automatic placement in MuseScore, staves are now spaced automatically, so you can set a comfortable minimum distance and depend on MuseScore to open up more space where needed. You can use staff spacers as in MuseScore 2 to increase distance between staves, but MuseScore 3 now also provides a way to decrease it—the "fixed" staff spacer, found on the Breaks & Spacers palette. Just add the spacer and adjust its height. This will also prevent MuseScore from automatically adding more space to avoid collisions, allowing you to manage this yourself.
See Spacers.
Currently disabled
In addition to the system, page, and section breaks familiar from MuseScore 2, the "Breaks & Spacers" palette now contains a new "Don't Break" element. This allows you to force two measures to be kept together, for example, if there is some complex passage that spans the measures and you want to make sure they are adjacent. If both measures don't fit on a system, MuseScore moves them both to the next system. (currently, this leaves a "hole" at the end of the first staff - is this a bug or is there some purpose behind it?)
In addition to the ability to generate parts from the different instruments in your score, you can now also associate a part with a specific staff within the instrument or even a specific voice within a specific staff. This allows you to combine multiple parts (e.g., Flute 1 & 2) onto a single staff in the score while still generating separate parts.
The Parts dialog now contains two sections at the bottom, Instruments in Score and Instruments in Part. Once you have generated a part (or all parts) using the New and New All buttons, you can select any part at the top and use the controls at the bottom to control not only what instrument is in the part, but also which staves and voices within the instrument are included.
To add an instrument to a part, select it from "Instruments in Score" and press "+". To remove an instrument from a part, select it from "Instruments in Part" and press "-". To customize the part at the staff or voice level, click the arrow next to the instrument in "Instruments in Part" to expand the listing to show all staves and voices of the instrument. You can remove a staff by selecting it and pressing "-", or remove a voice by unchecking it.
Limitations: If you select only voice 1 for a given staff, then only the content in voice 1 for that staff will be included in the part. Thus, in order to share flute 1 & 2 on the same staff, you will need to enter all notes onto both voices, even in passages where they share content. You also cannot enter the two parts as chords in the passages where they share rhythms.
Explode has been updated to allow separation of voices as well as notes. See Explode.
The implode tool (Tools / Implode) works in one of two modes.
With a single staff selected, the implode command merges notes in different voices into chords where possible (when notes are on the same beat and have the same duration). This is the same as recent versions of MuseScore, although some bugs have been fixed.
With multiple staves selected, the implode command combines the content of the first four non-empty voices (on any staves) into multiple voices on the top selected staff. This is different from MuseScore 2, where notes would be combined into chords rather than using multiple voices, and thus required the rhythms to match. The MuseScore 3 approach preserves the original rhythms even where they differ, and is intended to produce the expected results when combining two different parts onto one staff for use with the parts from voices feature, or when reducing an open (four-stave) SATB score into a closed (two-stave) version. To further merge the voices into chords where possible, simply run the command again.
See Tools.
You can insert and delete notes and have the measure automatically expand or contract to accommodate the change. This can be useful in creating unmetered music or in ordinary editing.
To insert a note before the currently-selected note, press Ctrl+Shift while adding the note normally. For example, in note input mode, Ctrl+Shift+click will insert a note of the currently-selected duration at that location. Ctrl+Shift+B will insert a B of the currently-selected duration before the note at the current cursor position. You can also switch to Insert mode using the dropdown menu next to the note input button on the toolbar. In this mode, all notes you add act as if you were pressing Ctrl+Shift - they are inserted rather than replacing the existing notes or rests at that location.
To delete notes, you must be in normal (not note input) mode. Select either a single note or a range and press Ctrl+Del.
See Note input modes, Remove selected range (Tools)
To split a measure before a given note, simply insert a barline from the palette at that point while holding Ctrl. For example, you can select the note, and Ctrl+double-click the barline in the palette, or Ctrl+drag the barline to the note. You can also use Tools → Measure → Split Measure Before Selected Note/Rest.
To join two measures, Ctrl+Del the barline between them. You can also use the menu command Tools → Measure → Join Measures.
See Measure operations.
The Timeline presents a graphical overview of your score. To access it, use View →Timeline (F12). The top portion of the Timeline shows the location of tempo, key, and time signature changes as well as rehearsal marks, repeats, and double barlines. The bottom portion shows the staves of your score, with non-empty measures highlighted. You can click anywhere within this view to jump to the corresponding spot in the score.
See Timeline
The Score Comparison Tool (View / Score Comparison Tool) allows you to compare two versions of a score to find the differences between them. Select the two scores you want to compare and whether you want to compare the current version or the last saved version (note you can compare the current version of a score against the last saved version of the same score to see what you have changed since the last save), then click the Compare button. A list of differences will be displayed to the right. The score view will automatically change to Documents Side by Side, with the two scores you have selected displayed within. Double-click on a difference from the list and both score views will automatically pan to show you the changed element, which will also be highlighted.
Normally you would want the default Intelligent comparison, which displays the differences in human-readable format (e.g. "Measure 1: Note: property pitch changed from B4 to C5"). There is also a Raw mode to show the results according to the actual XML code.
See Score comparison.
See Mixer.
See Piano roll editor (preliminary page).
Capo changes are now a property of staff text, and can be used to automatically change the pitch of all notes that follow them, up until another capo change.
See Capo playback.
New UI. See Fretboard diagrams.
While all members of the development team did their best to make the software easy to use and bug-free, there are some known issues and limitations in MuseScore 3.x.
The local time signature feature, which allows you to have different time signatures in different staves at the same time, is very limited. You can only add a local time signature to measures that are empty, and only if there are no linked parts. When adding notes to measures with local time signatures, you can enter notes normally via note input mode, but copy and paste does not work correctly and may lead to corruption or even crashes. The join and split commands are disabled for measures with local time signatures.
The Regroup Rhythms
command found under the Tools menu may have unintended side effects, including changing the spelling of pitches and deleting some elements like articulations, glissandos, tremolos, grace notes and, esp. on undo, ties. Use this tool with caution on limited selections, so that you can tell if any unwanted changes are made.
When entering multiple-note chords on a standard staff in a linked staff/tablature system, the notes should be entered in order from the top (first) string to the bottom string to ensure correct fret assignment.
This limitation does not apply if entering notes directly onto a tablature staff, or when using an unlinked staff/tablature system.
Changing settings in the mixer other than the sound doesn't mark the score 'dirty'. That means if you close a score you may not get the warning "Save changes to the score before closing?". Changing mixer values are also not undoable.
There is no way to edit Header and Footer in a WYSIWYG manner. The fields in Format → Style → Header, Footer are plain text. They can contain "HTML like" syntax, but the text style, layout, etc. can't be edited with a WYSIWYG editor.
Download and install the latest version from the download page as described at Installation.
Installing MuseScore 3 won't uninstall 1.x nor 2.x —all three versions can coexist peacefully and can even be used in parallel. So this isn't really an upgrade but an installation of a new and different program.
MuseScore 3 significantly improved the typesetting quality to make scores attractive and easier to read. Improvements cover many items such as beam slope, stem height, layout of accidentals in chords and general note spacing. However, this means that sheet music made with MuseScore 1.x or 2.x looks slightly different from sheet music made with 3.x.
It also means that scores saved with 3.x won't open with 1.x nor 2.x.
To prevent you from accidentally overwriting your 1.x or 2.x scores, 3.x treats them as an import, which means:
If you did not manually adjust the layout of a 1.x or 2.x score, then MuseScore uses the 3.x typesetting engine to layout the score. If you did touch the layout of the 1.x or 2.x score, the individual adjustments you may have made should remain after opening it in MuseScore 3.x, but due to slight changes in the surrounding layout they may still not appear correct in context. If you wish to reset even manual adjustments to use the 3.x typesetting engine throughout, select the complete score with the shortcut Ctrl+A (Mac: Cmd+A) and reset the layout with Ctrl+R (Mac: Cmd+R).
Note: When you open a 1.x or 2.x file in MuseScore 3, it will ask you if you want to reset the layout to the defaults.
While the sound in 2.x/3.x has been much improved, you may still prefer the sound from MuseScore 1.x. In that case, you can get the 1.x sound in 3.x by downloading the 1.3 SoundFont and add it in 3.x. You can do this in two steps:
The following software is known to crash MuseScore on startup:
MuseScore requires access to your internet connection with AVG. MuseScore doesn't need an internet connection to function, but if AVG blocks it, MuseScore hangs.
If AVG prompts you, Allow MuseScore and check "Save my answer as a permanent rule and do not ask me next time."
If it doesn't prompt you anymore,
MuseScore is known to display notes as square when some fonts are damaged on macOS.
To troubleshoot this issue:
In this forum article, a user believes to have found the font "Adobe Jenson Pro (ajenson)" to be the culprit, regardless of not being reported as broken, or problematic as per the above validation, and solved the problem by deleting that font, so this is worth checking too.
If the default desktop environment application font is set to bold, MuseScore will not display the notes properly.
To troubleshoot this issue (gnome 2.*/MATE users):
For GNOME 3/SHELL users
Some users reported that the Save As dialog is empty on Debian 6.0 and Lubuntu 10.10.
To troubleshoot this issue:
Type the following in a terminal
which mscore
The command will answer with the path of mscore. Edit it with your preferred text editor and add the following line at the beginning
export QT_NO_GLIB=1
Launch MuseScore and the problem should be solved.
Listed below are technicial terms and musical terms, which are frequently used in MuseScore or in the Handbook. Links to relevant handbook chapter are provided. To help musicians who are capable of reading a notation but do not know its proper name, image is provided. This chapter does not aim to be a dictionary of all musical notations, see External links.
The differences between American English and British English are marked with "(AE)" and "(BE)", respectively. Editors and translators of this chapter should add the individual entry for each term.
<singleNoteDynamics>
. Instruments' settings can be ignored by the master control in Synthesizer.A curved line between two adjavent notes of the same pitch to indicate a single note of combined duration. See Tie chapter. A tie is not a slur.
The act of moving the pitches of one or more notes up or down by a constant interval. See Transposition chapter. There may be several reasons for transposing a piece, for example: