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Quando a un musicista è richiesto di suonare con uno strumento diverso una sezione di un pezzo, l'istruzione relativa al cambio strumento è generalmente posta sopra il rigo all'inizio di quella sezione. Un ritorno allo strumento principale è gestito nello stesso modo.
Per questo scopo MuseScore permette di inserire una specifica classe di testo chiamata Cambio strumento. Questa classe di testo è diversa sia dal testo di Rigo che da quello di Accollatura in quanto collega le indicazioni contenute alla riproduzione sonora e cambia il suono in corso con quello del nuovo strumento.
Quando viene effettuato un cambio di strumento:
Nota: I cambi di strumento nel corso del rigo sono limitati allo stesso tipo di rigo. Per esempio, non si può cambiare tra un rigo di percussioni e uno di strumenti a corda o viceversa.
Il Mixer permette di cambiare i suoni degli strumenti, regolare volume e panoramica stereo, e fare altre regolazioni alla riproduzione sonora per ogni rigo.
Per visualizzare/nascondere il mixer, usare uno dei seguenti modi:
Il Mixer è diviso in un’Area Dettagli in alto e un’Area Tracce in basso.
L'area delle tracce è in basso e mostra il Guadagno generale, seguito da una “riga di tracce” (N.d.T. corrispondente agli strumenti presenti in partitura). I pannelli dell'Area Traccia permettono di regolare il volume di ogni strumento utilizzato nei vari righi. Cliccando su uno dei pannelli lo si seleziona e, nell’Area Dettagli, si possono modificare anche altri parametri dello strumento, come la scelta dello strumento, il nome, il bilanciamento, il coro, il riverbero, ecc.
MuseScore crea una "traccia-parte" per ogni rigo della partitura. Queste tracce parte possono essere ulteriormente suddivise in "tracce-canale" corrispondenti ai diversi suoni usati all'interno del rigo. Mentre molti righi hanno bisogno di una sola traccia di canale, altri richiedono più canali in modo che lo strumento possa suonare più di un suono (per esempio un violino che può suonare in voci arco, tremolo o pizzicato); o a causa di un Cambio strumento lungo il rigo. Queste tracce di canali extra possono essere visualizzate o nascoste cliccando il pulsante freccia in cima al controllo della traccia.
Traccia-parte espansa, che visualizza le tracce “figlie” in colore rosa
Il Guadagno generale controlla il volume di uscita complessivo. Per regolarlo, cliccare e trascinare il cursore o inserire un valore nella casella sottostante.
Ogni traccia di parte ha un pulsante in alto con una freccia, abilitato quando quello strumento ha più canali, come ad esempio il violino (per arco, pizzicato, tremolo), disabilitato negli altri casi. Quando viene cliccato, questo alterna la visualizzazione delle tracce dei canali del rigo accanto ad esso. Le tracce di canale non hanno un pulsante freccia; viene invece visualizzato il nome della traccia di cui fanno parte.
In cima a ogni traccia c'è un pulsante verde per il Solo e un pulsante rosso per il Muto: ognuno può essere attivato o disattivato. Se un qualsiasi pulsante Solo è spuntato, allora solo le tracce che hanno l'assolo acceso suoneranno. Se nessun assolo è acceso, tutte le parti possono potenzialmente suonare. Muto fa l'opposto: ogni traccia che ha Muto acceso non suonerà. Usando una combinazione di pulsanti Muto e Solo, è possibile controllare quali strumenti vengono ascoltati durante la riproduzione sonora.
Il quadrante sotto il pulsante mute controlla il Bilanciamento a sinistra e a destra. È possibile cliccare e trascinare sul quadrante per cambiarne il valore. Nota: MuseScore non supporta ancora i valori di bilanciamento per la traccia-parte, per cui la traccia-parte mostra lo stesso valore di bilanciamento del primo canale. Impostando il valore di bilanciamento della traccia-parte, tutte le tracce dipendenti saranno automaticamente impostate allo stesso valore.
Il cursore al centro della traccia controlla il volume di riproduzione. Nota: MuseScore non supporta ancora i valori di volume per la traccia-parte, per cui la traccia-parte mostra lo stesso valore di volume del primo canale. Impostando il valore di volume della traccia-parte, tutte le tracce dipendenti saranno automaticamente impostate allo stesso valore.
La casella di testo in fondo alla traccia contiene il nome corrente della parte o del canale di traccia (qualora presente).
L'area dei dettagli visualizza e fornisce un controllo più fine della traccia attualmente selezionata.
Il nome della parte a cui questa traccia è associata. Sia le tracce di parte che quelle di canale mostrano il nome della parte. Nota: Il nome della parte è modificabile, anche se questo ha effetto solo per il Mixer. Il nome del canale non è modificabile.
Se è selezionata una traccia di canale, qui viene visualizzato il nome del canale.
Indica se questa parte rappresenta uno strumento melodico o uno strumento a percussione (suono indeterminato). Per gli strumenti melodici regolari, ogni passo nella stessa frase musicale di solito ha lo stesso timbro, mentre le frasi musicali di percussioni (a suono indeterminato) di solito hanno timbri diversi per ogni altezza.
Per cambiare il suono in una traccia:
Il menu a discesa di "Suono" elenca ogni strumento supportato dal vostro Librerie Suoni corrente. Se sono state caricate nel Sintetizzatore più Librerie di Suoni, tutti gli strumenti da tutte le Librerie (e/o files SFZ) appariranno nell’ordine impostato nel Sintetizzatore.
Suggerimento: Per trovare più facilmente uno strumento, cliccare sulla lista "Suono" e digitare la prima lettera del nome dello strumento. Ripetere fino a quando necessario.
Il volume complessivo con cui viene riprodotto il suono.
Il bilanciamento applicato alla parte.
Per cambiare il colore dell'area della traccia:
L'impostazione del colore di una traccia parziale cambierà automaticamente anche i colori di tutte le sue tracce dipendenti.
La porta MIDI di uscita e il canale su cui viene suonata la parte.
Il valore di riverbero/coro inviato all'uscita MIDI. Questa è un'informazione inviata ai dispositivi MIDI e non influenzerà la riproduzione audio incorporata di MuseScore
Permette di silenziare singole voci all'interno di ogni rigo. Ogni riga rappresenta un diverso rigo all'interno di una parte. Così, premendo “2” sulla riga superiore si metterà in “muto” la seconda voce sul primo rigo della parte.
In fondo all'area dettagli è situato un pulsante largo con sopra un piccolo triangolo. Cliccando questo pulsante si nasconderà l'area dettagli per avere più spazio. Cliccando di nuovo su di esso si ripristina l'area dettagli.
Nota: Da Preferenze/Partitura è possibile mettere la spunta alla casella Mostra controlli MIDI nel Mixer per preimpostarla espansa all'apertura del Mixer
Alcuni strumenti sono dotati di canali multipli nel Mixer utilizzabili per cambiare i suoni lungo il rigo. Per esempio, un rigo per uno strumento a corda (violino, viola, violoncello, ecc.) ha tre canali: uno per "arco" (o "normale"), un altro per "pizzicato" e un altro per "tremolo". Un rigo per tromba avrà un canale per "normale" e un altro riservato alla "sordina", e così via.
Le seguenti istruzioni usano gli archi pizzicati come esempio; lo stesso principio può essere applicato a qualsiasi altro rigo di strumento che permetta cambiamenti di suono.
Dal menu a discesa selezionare pizzicato;
Cliccare OK per tornare alla parte.
Ogni nota dopo il testo del rigo aggiunto ora suona pizzicato. Per tornare successivamente a un normale suono di archi, seguire le stesse linee guida di cui sopra, tranne che per digitare "arco" al passo 3 e selezionare arco al passo 6.
La maggior parte delle volte è molto più facile applicare semplicemente il testo corrispondente (pizz., tremolo, arco, sordino, aperta, ecc.) dalla Tavolozza Testo.
The Piano Roll Editor allows you edit individual notes and tweak aspects of their playback.
The unofficial Musescore post-3.6.2 version (see End of Life plan for 3.x ?) provides "let ring" capability beyond 2000 limit so that better audio output is possible.
To open the Piano Roll Editor (PRE), right-click on a measure (the spaces within the five lines if it is a five line staff. Not: the space between two piano staffs, nor right-click on a note / rest) in the score and choose the Piano Roll Editor option from the context menu. The Piano Roll Editor will open showing the staff and measure where you clicked. If the Piano Roll Editor is already open, it will be updated to show the new staff and measure you clicked on.
The Piano Roll Editor is divided into several sections. At the very top is a row of buttons and controls that affect playback and can modify notes. The name of the part being edited is at the top right.
The central portion contains the Note Display Area which allows you to view and edit notes. Each note is displayed as a block, with yellow blocks representing selected notes, and darker green blocks representing unselected notes (these colors can be changes in the Preferences). Given sufficient space, each block will display its pitch on the left and the voice it is assigned to on the right. Changing the size of the note blocks is covered in the navigation section.
To the left of the Note Display Area is the Keyboard. By clicking on a key in the Keyboard, you can hear a sample of that note playing. As you move the mouse in either the Node Display Area or the Keyboard, a key on the keyboard will light, corresponding to the pitch you are over. You can also hover your mouse over a particular key to get more information about that pitch. If you are using a Drumkit, the keys of the keyboard will show the name of the drum assigned to that particular pitch. For instruments that are not concert C, the keyboard will be adjusted so that the C of the keyboard matches the C of the instrument.
Along the top of the Note Display Area is the Measure Ruler which displays the current position of the playback head, as well as the current looping range if it set.
The bottom of the editor contains the Levels Display Area. It is a bar graph showing extra data values assigned to each note, such as its velocity or cutoff time. To the left of the Levels Display Area is a dropdown menu allowing you to select the type of data you wish to see displayed or edited.
There are several ways to move about in the Piano Roll Editor. First of all, you can click and drag on the scroll bars on the edges of the Note Display Area.
The mouse wheel can also be used to pan and zoom as follows:
To jump to a particular measure, switch back to score view and find the measure you wish to see. Then right-click on the measure and select Piano Roll Editor. The Piano Roll Editor will scroll to center on the measure you clicked.
In the Note Display Area, you can click on single notes or click and drag to select a group of notes. Holding down the modifier keys will affect how your selection changes:
To change the pitch of a selection of notes: Drag a selected note up or down to a new pitch; or press the ↑ or ↓ arrows. Note: Dragging the note horizontally to change the start time is not supported at the moment.
To delete a selection of notes: Press the Del key.
To move a note selection to another voice: Click the desired voice number button at the top of the editor.
To add notes:
Notes can be inserted by clicking in the Piano Note Area with the modifier keys held. These edit operations will use the beat or subbeat line to the left of the spot where you click as the point where a note is altered:
Ctrl: A note of the current insert note duration will be added at the subbeat and pitch where you clicked. The note insert length is the same as the one you use to add notes in note entry mode in the score. If you wish to change the duration, you will need to select this in the Score View as the Piano Roll Editor does not currently have these buttons. If notes already exist in this location, a chunk will be cut out of them to make room for the note you are inserting, unless they happen to have the same start time and duration of the note you're adding, in which case the new note will simply be appended to the existing chord. Tuplets are currently not supported, and so will be ignored.
Shift: Looks for a chord that already spans this subbeat line. If it finds one, appends a new pitch to the existing chord. Otherwise, this is a rest and the rest will be replaced with a note of equal start time and duration to the existing rest.
Ctrl+Shift: Looks for a chord or rest that spans this subbeat. This chord will be cut in two at this subbeat line. Tuplets are currently not supported, and so will be ignored.
To edit note event data:
Note event data can be changed in the Levels Display Area. To edit event data such as velocity or cutoff time, first select the notes you wish to edit in the note area. Then click in the Levels Display Area on the corresponding bar; the value of the level will changed to correspond to the point where you clicked. You can also click and drag in this area to change the levels of several notes with a single gesture. If you want the levels to all be set to the same value, hold Shift while dragging. Only selected notes will have their value changed - this is to prevent you from accidentally changing the values of other notes.
The Levels area can display the same data in multiple ways. For example, velocity data can be displayed both as absolute (i.e., relative to the output midi volume) and relative (i.e., as an offset to the dynamics value). You can switch between these display modes as you see fit.
From left to right the controls have these functions;
Subdivides the beat by adding extra divisions to the Note Display Area. The value indicated the number of time the beat will be subdivided. So for 4/4 time, a division of 2 will draw grid lines at every eighth note; a division of 3 at every sixteenth note, and so on. Setting the subdivision is necessary for some editing operations if you wish to place notes off the beat.
For larger numbers of subdivisions, you may need to be zoomed in to see the extra grid lines since grid lines are not drawn below a certain density. Combines with the tuplet control which also affects grid line placement.
Adds additional grid lines, subdividing the beat to show the rhythmic placement of tuplets. For example, setting tuplets to 3 will show the beat subdivided into three parts. Combines with the subdiv control to show subdivisions of the tuplet. For example, setting tuplets to 3 and subdiv to 2 will draw grid lines showing the tuplet beats subdivided into two parts - i.e., the beat will be subdivided into 6.
Selecting a tuplet mode other than 1 will disable some of the note insertion tools for the Piano Roll Editor. For larger numbers of subdivisions, you may need to be zoomed in to see the extra grid lines since grid lines are not drawn below a certain density.
Shows the velocity of the currently selected note (only one note may be selected). Indicates the loudness of the note. This can be expressed as 'Offset' or 'User':
When you switch from User to Offset or vice versa, the value will be recalculated to best match the value in the other system. This way you could, for example, switch to User mode to set the value as you would like it to sound in MIDI output and then switch to Offset so that this value respects the dynamic marking instead of overriding it. At the moment you switch back, the offset value will be recalculated to match the User value in loudness but will no longer act as an override so you may later change the dynamic.
Some keys are hooked up to perform special actions:
The Piano Roll Editor will display in both normal mode and dark mode. If you wish to change the colors the Piano Roll Editor uses to display in these modes, they can be adjusted in the Preferences under the Advanced tab. All the Piano Roll Editor related properties begin with ui/pianoroll/light for light mode and ui/pianoroll/dark for dark mode.
La riproduzione audio è fornita dal sintetizzatore integrato di MuseScore, che ospita una grande selezione di strumenti virtuali (o software), comprese percussioni ed effetti sonori.
MuseScore supporta strumenti virtuali in due formati:
MuseScore viene fornito con il proprio GM (General MIDI) SoundFont, MuseScore_General.sf3, contenente oltre 128 strumenti, effetti sonori e vari kit di batteria/percussioni.
GM (General MIDI) è un formato universale, quindi una volta che una partitura è impostata per la riproduzione corretta usando il Soundfont nativo di MuseScore, si dovrebbe essere in grado di esportarla in un formato di propria scelta farla riprodurre sul computer di qualsiasi altro utente.
Su Internet sono disponibili molti Soundfonts differenti, alcuni gratuiti, altri commerciali. Per una lista di soundfonts gratuiti, vedere sotto.
Dopo aver trovato e decompresso un SoundFont (vedere →sotto), fare doppio clic per aprirlo. Nella maggior parte dei casi il tipo di file SoundFont sarà già associato a MuseScore, e MuseScore si avvierà con una finestra di dialogo che chiederà se si vuole installare il SoundFont. Occasionalmente, applicazioni diverse da MuseScore potrebbero essere associate al tipo di file SoundFont; in questo caso, cliccare con il tasto destro del mouse o Ctrl-click sul file, in modo da visualizzare un menu dal quale si potrà scegliere di aprire il file in MuseScore. In entrambi i casi, quando appare la finestra di dialogo che chiede se si vuole installare il SoundFont, cliccare "Sì" per mettere una copia del file SoundFont nella directory SoundFonts di MuseScore. Questa directory può essere visualizzata o cambiata nelle Preferenze di MuseScore, ma la posizione predefinita è:
Windows: %HOMEPATH%\Documents\MuseScore3\Soundfonts
macOS e Linux: ~/Documents/MuseScore3/Soundfonts
Diversamente dai SoundFont aggiunti dall'utente, il SoundFont di default iniziale installato con MuseScore si trova in una directory di sistema, destinata solo a questo scopo, che non dovrebbe essere modificata. Questa directory e il suo file SoundFont di default è:
%ProgramFiles%\MuseScore 3\sound\MuseScore_General.sf3
%ProgramFiles(x86)%\MuseScore 3\sound\MuseScore_General.sf3
Windows x64 (64-bit) / MuseScore x86_64: %ProgramFiles%\MuseScore 3\sound\MuseScore_General.sf3
macOS: /Applications/MuseScore 3.app/Contents/Resources/sound/MuseScore_General.sf3
Linux (Ubuntu): /usr/share/mscore-xxx/sounds/MuseScore_General.sf3
(con xxx
che è la versione di MuseScore)
Per disinstallare un SoundFont, basta aprire la cartella dove è installato il suo file e cancellarlo.
Un SFZ è una collezione di file e directory, un file SFZ e un gruppo di file sonori reali in formato WAV o FLAC, con il file SFZ che è un file di testo che fondamentalmente descrive quale è file sonoro da usare per quale strumento, gamma di tonalità e dove si trova.
Dopo aver scaricato un SFZ (vedere →sotto), si devono estrarre manualmente tutti i file che appartengono alla SFZ (il/i file SFZ e tutte le sottodirectory e altri file) nella directory elencata sopra. Lasciare le sottodirectory e il loro contenuto come sono. Notare, comunque, che a volte, un file SFZ nella sua cartella può cercare i file sonori WAV effettivi all'interno della sotto-directory SFZ stessa, di solito in una cartella etichettata "Libs". Se il file zip SFZ scaricato ha una cartella Libs al suo interno, spostarla nella sotto-directory SFZ principale.
Per disinstallare una SFZ, basta aprire la cartella dove sono installati i suoi file (vedere sopra) e cancellarli tutti.
Una volta che un SoundFont è stato installato sul sistema, deve anche essere caricato nel Sintetizzatore. Vedere Caricare una Libreria di suoni.
Il Mixer ti permette di cambiare facilmente i suoni per ogni rigo (anche mentre lo spartito è in riproduzione audio). Per ulteriori dettagli, vedere Mixer.
Le seguenti librerie di suoni sono conformi allo standard General MIDI (GM2). Questa specifica fornisce un set di suoni di 128 strumenti virtuali, più i kit di percussioni.
FluidR3Mono_GM.sf3
(13,8 MB).MuseScore_General.sf3
(35.9 MB) (versione SF2
(208 MB)) e vengono aggiornati di volta in volta (vedere il Changelog).Poiché i soundfonts occupano molto spazio, sono spesso zippati (compressi) in una varietà di formati, inclusi.zip, .sfArk, and .tar.gz. È necessario decomprimere questi file prima di poterli utilizzare.
ZIP è un formato di compressione standard supportato dalla maggior parte dei sistemi operativi.
sfArk è un formato di compressione progettato appositamente per comprimere i file SoundFont. Per decomprimere, usare Polyphone (software multipiattaforma); oppure questo servizio online: https://cloudconvert.com/sfark-to-sf2
.tar.gz è un popolare formato di compressione per Linux. Gli utenti Windows possono usare 7-Zip; gli utenti Mac possono usare The Unarchiver, oppure l'utilità di archiviazione integrata in macOS. Notare che l’uso di 7-Zip comporta dover applicare la decompressione due volte - una volta per GZip e una volta per TAR.
Se il pannello di riproduzione della barra degli strumenti è in grigio o non è visibile, seguire le istruzioni qui sotto per far funzionare di nuovo la riproduzione audio:
Se si sta impostando un SoundFont per la prima volta, usare uno dei SoundFont raccomandati elencati sopra.
Se la riproduzione “balbetta”, il computer potrebbe non essere in grado di gestire il SoundFont utilizzato. I seguenti consigli possono essere utili:
(N.d.T.: la definizione Metronomo comprende solo una delle due modalità di indicare il tempo di esecuzione di un brano musicale; esiste infatti l’Indicazione metronometrica, caratterizzata da “nota+valore numerico” e l’Indicazione di andamento (es: Grave , Largo, ecc.). Per semplificare MuseScore ha adottato il solo termine Metronomo).
Le Indicazioni di tempo si trovano nella tavolozza Metronomo nelle aree di lavoro Base e Avanzata. Sono disponibili nelle due forme “metronometrica” e “di andamento”, ma possono essere successivamente modificate e integrate per mostrare qualsiasi espressione di tempo desiderata. Il tempo di riproduzione può essere variato in tutta la partitura usando più segni metronometrici, visibili o invisibili.
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Nota: Se una indicazione di Metronomo viene applicata dal menù o tramite una scorciatoia da tastiera, il “battito” si adegua automaticamente all'indicazione. Il vantaggio dell'applicazione da una tavolozza è che si può scegliere quale valore della nota di battuta usare.
Per cambiare il tempo di un segno di metronomo esistente nella partitura:
Si può anche sovrascrivere il tempo di un segno di metronomo esistente dall'Ispettore:
Nota: La riproduzione può essere più veloce o più lenta se l'impostazione del Metronomo nel pannello Controlli di riproduzione indica una percentuale diversa da 100%.
Gli indicatori di Metronomo possono essere modificati e formattati come qualsiasi altro oggetto di testo. Per impostare proprietà e stile del testo, vedere Stili di testo e proprietà.
Il tempo indicato da un segno di Metronomo di solito persiste anche se sovrascritto da un'espressione come Andante, Moderato ecc. Si può anche aggiungere altro testo a un semplice segno di metronomo, per esempio:
È possibile bypassare temporaneamente l’indicazione di Metronomo, e riprodurre la partitura a qualsiasi velocità si voglia utilizzando il pannello Controlli riproduzione:
Visualizzare il pannello: Visualizza→Controlli riproduzione oppure F11 (Mac: Fn+F11):
Spostare il cursore del Metronomo verso l'alto o verso il basso come si desidera. Il valore di Metronomo viene mostrato sia come valore assoluto che come percentuale rispetto a quello in vigore. Fare doppio clic sul cursore del tempo per resettarlo.
Nota: I BPM (Battiti Per Minuto) sono sempre misurati e visualizzati (N.d.T.: tradotti) in semiminime al minuto, indipendentemente dal denominatore dell’Indicazione Metrica in vigore.
È possibile simulare la riproduzione di ritardando ("rit.") e accelerando ("accel.") aggiungendo indicazioni metronometriche nascoste nella partitura. L’indicazione stampata per l’esecutore dovrebbe essere aggiunta come testo di pentagramma/accollatura.
Nell’esempio sotto illustrato il tempo di Metronomo era originariamente di 110 BPM (battiti al minuto). Al ritardando, il tempo diminuisce di 10 BPM sulla prima nota di ogni battuta. Ogni cambio di Indicazione metronometrica è reso invisibile deselezionando la casella di controllo Visibile nell’Ispettore, così che sulla partitura stampata appaia solo l’indicazione ritardando :
Un plugin è stato appositamente sviluppato per automatizzare questo processo: TempoChanges
La Corona (o punto coronato), disponibile nella tavolozza Articolazioni, dispone della proprietà Aumenta tempo che può essere impostata tramite Ispettore. Per default, questa proprietà è fissata a 1.00. Per far riprodurre a MuseScore una corona di durata doppia rispetto a quella normale cliccare sul relativo simbolo e impostare "Aumenta tempo" a 2.00. Questo naturalmente non ha effetto sulle corone applicate a stanghette di battuta, dato che queste non hanno una durata da modificare.
Le funzioni di riproduzione di base sono accessibili dalla barra degli strumenti Controlli riproduzione situata sopra la finestra del documento:
Da sinistra a destra, le icone sono:
Per avviare la riproduzione:
Durante la riproduzione è possibile saltare a una nota specifica o a una pausa nella partitura semplicemente cliccando su di essa.
Per fermare la riproduzione:
Una volta iniziata la riproduzione, sono disponibili i seguenti comandi:
Durante la riproduzione sonora è ancora possibile utilizzare le opportune scorciatoie da tastiera per aprire e chiudere pannelli come Controlli riproduzione, Sintetizzatore, Mixer, ecc.
La riproduzione si svolgerà ora in modo ciclico all'interno della regione compresa tra le bandiere blu.
Vedere anche: Pannello Controlli riproduzione (sotto).
Per aprire il Pannello Controlli riproduzione usare una delle seguenti opzioni:
Il pannello “Controlli riproduzione” permette di apportare modifiche temporanee al tempo (Metronomo) e al volume, di mettere in ciclo la riproduzione tra punti specificati, ecc.
A partire dalla versione 3.5 di MuseScore, sia le Sigle accordali che il Sistema numerazione Nashville (ma non l'Analisi in Numeri Romani) suonano automaticamente in corso di riproduzione sonora della partitura.
A partire da MuseScore 3.5.1 questa funzionalità è possibile solo per le partiture create inizialmente con MuseScore 3.5 o successivo; per le partiture più vecchie dovrà essere abilitata, usando i metodi descritti di seguito.
Nota : Le impostazioni fissate di seguito influenzano anche l’ esportazione di file Audio e MIDI.
Per abilitare o disabilitare la riproduzione sonora delle Sigle accordali per tutte le partiture:
score/harmony/play/disableCompatibility
(per default è spuntata, riproduzione = NO)score/harmony/play/disableNew
(per default è deselezionata, riproduzione = SI)Per attivare/disattivare la riproduzione di TUTTE le Sigle accordali :
Per attivare/disattivare la riproduzione di TUTTE le Sigle accordali:
In alternativa, è possibile silenziare la traccia o le tracce in riproduzione nel mixer - vedere sotto. Questo potrebbe essere necessario, per esempio, quando sono presenti Sigle accordali su più di un rigo e si vuol avere la riproduzione solo per uno di essi. Le parti della partitura devono essere regolate separatamente.
Per attivare/disattivare la riproduzione di una SELEZIONE di Sigle accordali :
oppure
Nota: Questo non modifica le parti che devono essere trattate separatamente.
Il suono predefinito per le Sigle accordali è "Gran Piano". A partire dalla versione 3.5.1, le partiture create da modelli per assolo di chitarra, usano invece "Chitarra con corde in nylon".
Per cambiare il suono di riproduzione delle Sigle accordali:
Questa impostazione è condivisa tra partitura e parti.
La procedura dovrebbe essere eseguita per la partitura e/o le parti, separatamente.
Per attivare/disattivare il suono delle Sigle accordali durante l'editing:
1. Dal menù, selezionare Modifica (Mac: MuseScore)→Preferenze→Inserimento note.
2. Spuntare/Deselezionare l’opzione "Riproduci sigle accordali durante la modifica".
(N.d.T.: Realizzazione o Voicing da Wikipedia: “Con il termine voicing si indica la strumentazione, la disposizione verticale e l'ordine delle note che compongono un accordo. La nota che si trova nella parte più bassa determina il rivolto”).
Se lo si desidera, è possibile regolare le proprietà di riproduzione delle Sigle accordali selezionate come segue:
La seguente figura mostra come le opzioni Interpretazione e Realizzazione influenzano la riproduzione di un accordo di settima di Do maggiore (Cmaj7 o CM7).
Nota: Per questo particolare accordo le opzioni Realizzazione "Parti strette" e "Automatico" sono le stesse, ma questo caso non necessariamente si verifica per ogni accordo. Quindi, se si vuole specificamente l’opzione "Parti strette", è meglio renderla esplicita.
La funzione swing di MuseScore permette di cambiare la riproduzione sonora della partitura da un ritmo “Preciso” a uno con swing. Lo swing può essere applicato globalmente o solo a una sezione della partitura, ed è completamente variabile.
Per applicare lo swing a tutti i righi in una accollatura:
Cliccare Swing nella tavolozza Testo (doppio clic nelle versioni precedenti a 3.4);
Modificare il testo Swing se necessario;
Se vi è necessità di variare lo swing rispetto la sua impostazione predefinita, cliccare con il tasto destro del mouse sul testo Swing e selezionare Proprietà testo di accollatura... Cliccare sulla scheda "Impostazioni Swing", scegliere la durata della nota (Croma/Semicroma) e regolare il "Rapporto di swing".
Per applicare lo swing solo a specifici righi in una accollatura:
Il testo Swing può essere modificato e formattato come qualsiasi altro oggetto di testo.
Spesso questa notazione è usata per indicare lo swing:
MuseScore non ha un modo per includere una terzina nel testo come indicazione di tempo; esiste comunque una semplice soluzione alternativa:
Se si vuole che la riproduzione sonora ritorni al ritmo preciso dopo una sezione di swing, usare una delle seguenti opzioni:
Usare e modificare un testo Swing. (prima della versione 3.4).
Usare il testo “Preciso” come per la versione 3.4.
Se si vuole applicare lo swing a tutta la partitura, è possibile potete farlo dal menù:
Nella sezione "Impostazioni Swing ", selezionare il valore di nota desiderato e il relativo "rapporto di swing".
Le Dinamiche sono simboli che indicano il volume relativo di una nota o di una frase musicale. Si possono trovare nella tavolozza Dinamiche sia nell’area di lavoro Essenziale che nell’Avanzata.
Ulteriori simboli di dinamiche sono disponibili nella Tavolozza generale (Maiusc+F9).
Nota: Nel caso in cui si voglia regolare il volume generale di riproduzione della partitura, utilizzare il cursore del volume nel pannello Controlli riproduzione, o nel Sintetizzatore.
Per applicare una dinamica alla partitura, utilizzare uno dei seguenti metodi:
Per creare un crescendo o un decrescendo, vedere Forcelle.
La dinamica di default della partitura è mf (mezzoforte) impostata a Intensità pari a 80 (su 127). A seconda della dinamica che governa una particolare sezione della partitura, l’intensità (e il volume risultante) può essere sia inferiore che superiore a questo valore.
Nota: Gamma = i pentagrammi dell’accollatura interessati dalla dinamica.
Le Dinamiche possono essere modificate come qualsiasi altro oggetto di testo. Speciali combinazioni di caratteri possono essere utilizzate per aggiungere i seguenti simboli:
È inoltre possibile modificarne Intensità, Gamma dinamica, etc. (vedere sopra). Se lo si desidera, è possibile salvare il risultato per utilizzi successivi in una tavolozza personalizzata.
A partire dalla versione 3.1, MuseScore supporta le dinamiche per singola nota. Oltre che modificare l’intensità, nell’Ispettore è possibile anche regolare il “Cambio di intensità”. Inserendo un numero in questo campo l’intensità della nota cambierà approssimativamente di quel valore dopo che l’intensità iniziale è stata riprodotta. Un numero negativo può essere inserito abbassare il volume dopo quello iniziale della nota mentre un numero positivo aumenterà il volume della nota dopo quello riprodotto inizialmente. Vedere i collegamenti (sotto) per maggiori dettagli.
MuseScore permette di trasporre la riproduzione di un rigo, senza influenzare la notazione musicale. Questo simula l'effetto di un capotasto mobile (Wikipedia) sullo strumento.
Nota: La riproduzione del capotasto sarà applicata dalla nota a cui il testo di rigo è attaccato, fino al prossimo testo di rigo con "Impostazioni capotasto" abilitata, o fino alla fine della partitura.
Per rimuovere la riproduzione sonora del capotasto da un rigo, riportando lo strumento alla sua normale accordatura: