MuseScore incorpora funzionalità di "Suono e riproduzione". Questo capitolo tratta i controlli di riproduzione e come utilizzare i suoni degli strumenti diversi dal suono del pianoforte di base.
Quando è necessario per un musicista raddoppiare un dato strumento, per una sezione di un brano, le istruzioni del cambio strumento sono generalmente posizionate sopra il rigo, all'inizio della sezione. Nello stesso modo viene gestiro il ritorno allo strumento precedente.
MuseScore permette agli utenti di inserire una classe speciale di testo chiamato Cambio strumento per questo scopo. Questa classe di testo è diverso da quelli usati per Pentagramma or Sistema perchè si riflette sulla riproduzione e sul suono attribuito al nuovo strumento. Ci sono tuttavia alcune limitazioni alla funzionalità di questa funzione, in 2.0.x, che è preferibile approfondire prima dell'utilizzo.
La trasposizione automatica alla relativa chiave, da Partitura in Do per gli Ottoni ed i Legni traspositori non è attualmente supportata. Per le modifiche strumenti notati in una chiave diversa (da Flauto in Do a flauto inMi♭; da Oboe a Corno inglese, ecc.), l'utilizzo del normale Testo di pentagramma per indicare il cambiamento è preferibile, e la trasposizione deve essere effettuata dopo l'inserimento della musica (utilizzando Note>Trasporto dal menù principale). Per evitare discordanze nella riproduzione, lo strumento assegnato a quel pentagramma dovrebbe essere disattivato nel Mixer (F10).
Se è necessario ascoltare il suono del nuovo strumento in riproduzione, deve essere utilizzata la funzione del testo Cambio strumento. Comunque, dopo un cambio strumento lungo il pentagramma, dove i due strumenti sul pentagramma non sono notati nella stessa chiave, non bisogna tentare di inserire lle note direttamente dalla tastiera. Possono invece essere (a) incollate o (b) inserite prima di effettuare il cambio dello strumento. L'inserimento nelle battute seguenti il cambio dello strumento sono soggette a due noti bug del programma, che non possono essere risolti nelle versioni 2.0.x attuali senza compromettere la retrocompatibilità. (È stato risolto per la prossima versione stabile v.3.0.) Inoltre Partitura in Do deve rimanere attivato o sarà difforme dalla trasposizione. Per comodità degli utenti una copia della parte può essere salvata come file autonomo e le sezioni che lo richiedono trasposte alla relativa chiave prima della stampa della parte. (Notare che la trasposizione di una parte collegata influenzerà la partitura.)
Quando si passa da uno strumento in Do a un altro, o da uno strumento traspositore ad un altro nella stessa chiave (da Tromba Si♭ a Cornetta in Si♭ cornet o Flicorno ecc.), il Testo Cambio strumento può essere utilizzato per garantire che il suono di riproduzione sia corrispondente al nuovo strumento. L'inserimento può essere fatto in modo usuale, e non è influenzato dai bug menzionati sopra.
Applicare "Instrument" dalla tavolozza Testo
Fare doppio clic sul testo "Instrument" appena aggiunto (o Ctrl+A) per modificarlo
Clic del tasto destro sul testo e selezionare "Cambio strumento…"
Scegliere lo strumento e fare clic su OK
Notare che è possibile formattare il testo Cambio strumentonell'editor di testo che appare nella parte inferiore dello schermo, mentre si è in modalità di modifica del testo. Perchè le modifiche siano effettive il testo può essere prima evidenziato (con Ctrl+A o clic+trascinamento).
La formattazione del testo può anche essere eseguita modificando le Proprietà del testo. Queste sono accessibili con un clic destro sul testo, dopo aver lasciato la modalità di modifica. In alternativa, è possibile applicare uno Stile di testo (che applicherà le stesse modifiche a tutti i Testi Cambio strumento in tutto la partitura).
Un SoundFont è un tipo speciale di file che contiene molti esempi di vari strumenti che suonano note diverse, consentendo a MuseScore di riprodurre il suono dello strumento. Alcuni SoundFonts sono progettati per la musica classica, altri sono stati progettati per il jazz, pop, ecc. Molti SoundFonts sono disponibili sul web. Per un'informazione sui 128 suoni disponibili vedere General MIDI (GM). Se si utilizza un SoundFont non conforme allo standard General MIDI quando si condivide uno spartito o si esporta un file MIDI gli altri potrebbero non sentire correttamente gli strumenti. MuseScore 0.9.6 – 1.3 sono caratterizzati da una libreria di suoni molto leggera TimGM6mb.sf2
, mentre MuseScore 2 è corredato dal più realisticoFluidR3Mono_GM.sf3
.
La dimensione del file e la qualità del suono delle librerie di suoni disponibili sul web varia. SoundFonts più grandi spesso suonano meglio, ma occupano molta memoria e possono essere troppo grandi per funzionare sul computer. Se si nota che MuseScore funziona lentamente dopo l'installazione di una grande libreria di suoni, o il vostro computer non risponde correttamente durante la riproduzione, è opportuno cercare un SoundFont più piccolo.
Una volta installata la libreria di suoni, è possibile utilizzarla in MuseScore (e controllare altri aspetti del suono in uscita) con il sintetizzatore. Per visualizzare il sintetizzatore utilizzare Visualizza → Sintetizzatore.
Dopo aver trovato e decompresso un SoundFont (vedi→sotto), fare doppio clic per aprirlo. Nella maggior parte dei casi, il tipo di file SoundFont sarà già associato a MuseScore, e all'avvio MuseScore mostrerà una finestra di dialogo che chiede se si desidera installarlo. Occasionalmente un'applicazione diversa da MuseScore sarà associato al tipo di file SoundFont; in questo caso, sarà necessario fare clic destro (o control-clic) sul file, sin modo da visualizzare un menu da cui è possibile scegliere di aprire il file in MuseScore. In entrambi i casi, quando la finestra di dialogo chiede se si desidera installare il SoundFont, fare clic su "Sì" per inserire una copia del file SoundFont nella directory SoundFonts di MuseScore. Questa directory può essere visualizzata o modificata da MuseScore, Preferenze, ma il percorso predefinito è:
Windows: %HOMEPATH%\Documents\MuseScore2\Soundfonts
macOS and Linux: ~/Documents/MuseScore2/Soundfonts
Diversamente dalle Librerie di suoni aggiunte dall'utente quella installata di default si trova in una directory di sistema, destinato unicamente a tale scopo, e non dovrebbe essere modificata. Questa directory e il suo file SoundFont di default è:
%ProgramFiles%\MuseScore 2\sound\FluidR3Mono_GM.sf3
Windows (64-bit): %ProgramFiles(x86)%\MuseScore 2\sound\FluidR3Mono_GM.sf3
macOS: /Applications/MuseScore 2.app/Contents/Resources/sound/FluidR3Mono_GM.sf3
Linux (Ubuntu): usr/share/sounds/sf2/FluidR3Mono_GM.sf3
Per disinstallare una libreria di suoni è sufficiente aprire la cartella in cui è installata ed eliminarla.
Il Sintetizzatore è il pannello di controllo principale di MuseScore per l'uscita audio. Una volta che una libreria di suoni è stata installata, è necessario caricarla nel sintetizzatore in modo che MuseScore possa usarlo per la riproduzione. Per impostare un diverso SoundFont come default, caricarlo nel sintetizzatore e fare clic sul Imposta come predefinito.
Per visualizzare il sintetizzatore, utilizzare Visualizza → Sintetizzatore. Per maggiori dettagli vedere: Sintetizzatore.
Di seguito sono riportati alcuni popolari fonts audio GM di diverse dimensioni.
FluidR3Mono_GM.sf3
(12.6 MB).Oltre ai file SoundFont, MuseScore supporta anche il formato SFZ, grazie al nuovo sintetizzatore Zerberus. Ecco alcune banche di suoni SFZ:
Nota: Dal momento che i file SoundFont sono di grandi dimensioni spesso sono compressi in una varietà di formati, tra cui .zip, .sfArk, and .tar.gz. È necessario prima decomprimere questi file per poterli utilizzare.
ZIP è il formato di compressione standard supportato dalla maggior parte dei sistemi operativi.
sfArk è il formato di compressione progettato appositamente per la compressione dei file SoundFont. Usare lo speciale sfArk software per decomprimerlo.
.tar.gz è un formato di compressione popolare per Linux. Gli utenti Windows possono utilizzare 7-Zip; gli utenti Mac possono utilizzare The Unarchiver, o le Utility macOS's built-in Archive . che se si utilizza 7-Zip, è necessario applicare la decompressione due volte: una volta per GZip e una volta per TAR.
Se il pannello degli strumenti di riproduzione è grigio o non visibile, seguire le istruzioni qui sotto per ottenere il funzionamento della riproduzione:
Se si sta configurando una libreria di suoni per la prima volta, si prega di utilizzare una di quelle consigliate, elencate sopra.
Se la riproduzione va a scatti , probabilmente il computer non è in grado di gestire la libreria di suoni utilizzata. Due soluzioni:
Il tempo della riproduzione può essere cambiato utilizzando il pannello Controlli Riproduzione oppure con un'indicazione di Tempo all'interno della partitura.
Per visualizzare i Controlli Riproduzione: Visualizza → Controlli Riproduzione o F11 (Mac: fn+F11)
Modificare i battiti per minuto (bpm) utilizzando il cursore Tempo
Questa impostazione non viene salvata nella partitura ed è usata per sostituire ogni Indicazione di Tempo in essa impostata
Il Metronomo (indicazione di Tempo) denota il ritmo della partitura, e si riflette sulla riproduzione. Viene salvata nella partitura (il valore preimpostato è 120 BPM, se non modificato), e se ne possono inserire quante necessarie.
Per aggiungere un'indicazione di tempo
L'Indicazione di tempo inserita può essere modificata facendo un doppio clic sul testo per attivare la Modalità di modifica. Potete utilizzare Modifica del testo per inserire il simbolo di una semiminima o un'altra indicazione di tempo.
I battiti per minuto (BPM) di un tempo esistente possono essere cambiati modificando direttamente il testo (se in Ispettore è selezionato 'Segui il testo' e sono presenti nell'indicazione di tempo appropriate informazioni). Per le impostazioni avanzate, selezionare l'indicazione di tempo e aprire Ispettore: F8 (Mac: fn+F8)
Nota: Il tempo reale durante la riproduzione potrà essere più lento o più veloce se i BPM nella finestra Controlli Riproduzione hanno un'impostazione del valore percentuale diverso da 100.
Cambi di tempo graduali come ritardando ("rit.") e accelerando ("accel.") possono essere aggiunti alla partitura come i Testi, ma al momento non hanno alcun effetto sulla riproduzione.
Il mixer permette di cambiare il suono degli strumenti e di regolare il volume, il bilanciamento, (il riverbero e il chorus attualmante non sono supportati) di ogni accollatura. Dal menu principale scegliere Visualizza → Mixer oppure premi F10 (Mac: fn+F10) per far apparire il mixer.
Puoi usare la check box Muto per silenziare alcuni pentagrammi. Alternativamente, puoi usare la check box Solo per silenziare tutti i pentagrammi ad eccezione di quello marcato con "solo".
Per girare un quadrante: Fare clic e trascinare verso l'alto o verso il basso o posizionare il puntatore e utilizzare la rotella del mouse.
Un doppio clic su ogni quadrante lo riporta al suo valore predefinito.
Il menù a tendina dei suoni contiene tutti gli strumenti supportati dal SoundFont attualmente in uso.
Se nel Sintetizzatore sono caricati più SoundFont tutti i campioni di tutti i SoundFonts appariranno in un unico lungo elenco-tutti i suoni disponibili del secondo saranno accodati a quelli del primo e così via
Puoi cambiare lo stumento associato ad un pentagramma. Il seguente metodo aggiorna il suono dello strumento, il nome del pentagramma e la trasposizione del pentagramma tutto in un colpo.
Vedi anche Cambio strumento lungo il pentagramma.
Alcuni strumenti sono dotati di più canali nel Mixer che possono essere utilizzati per modificare i suoni a metà dello spartito. Per esempio, gli archi potrebbero utilizzare il pizzicato, o il tremolo, mentre la tromba potrebbe passare a un suono con sordina. Le istruzioni seguenti usano il pizzicato come esempio, ma gli stessi principi si applicano a tutte gli altri cambiamenti di suono.
Dal menù a tendina, seleziona pizzicato
Clicca OK per tornare allo spartito
Ogni nota dopo il testo di pentagramma ora suona come pizzicato. Per tornare a un suono normale, segui gli stessi passi descritti sopra, eccezion fatta per il passo 3 dove scriverai Arco e per il passo 6 dove selezionerai normale.
MuseScore dispone di un sequencer e di un sintetizzatore integrati per riprodurre la vostra partitura.
Premendo il pulsante Play , si entra in Modalità di riproduzione. In Modalità di riproduzione sono disponibili i comandi:
Premere il pulsante di riproduzione di nuovo per interrompere e uscire da Modalità di riproduzione.
MuseScore inizia la riproduzione dal punto in cui la si è interrotta precedentemente. Se si seleziona una nota MuseScore riproduce da quella. La barra degli strumenti ha un pulsante di riavvolgimento per tornare rapidamente a riprodurre la partitura dall'inizio.
Per includere la riproduzione di ripetizioni, attivare il pulsante Riproduci le ripetizioni-.
Il pannello controlli riproduzione presenta vari controlli per la riproduzione tra cui tempo, posizione di partenza fine, e il volume generale per la sessione corrente (niente di tutto questo viene salvato nella partitura). Dal menu principale, scegliete Visualizza → Controlli riproduzione per aprirlo
Nota: è possibile impostare il volume di default tramite il Sintetizzatore(Visualizza → Sintetizzatore).
È possibile attivare e disattivare un 'conteggio' da eseguire ogni volta che si avvia la riproduzione. Il conteggio metronomo suona i battiti pe un'intera battuta (secondo l'indicazione del tempo nominale del punto di partenza della riproduzione); se il punto di partenza è a metà battuta o in una battuta irregolare (anacrusi) riprodurrà battiti sufficienti a riempire quella misura. L'icona del direttore, nel pannello Controlli riproduzione, attiva o disattiva il conteggio.
È possibile attivare/disattivare l'accompagnamento del metronomo durante la riproduzione della partitura (vedere l'icona del metronomo sul pannello controlli riproduzione).
È possibile ripetere la riproduzione di un passaggio. Utilizzare i tre pulsanti, nella parte inferiore del pannello controlli riproduzione, prima per impostare inizio e termine quindi riproduduzione del ciclo. Il ciclo può essere attivato anche con il pulsante nella barra degli strumenti principale di MuseScore.
L'inizio e fine ciclo sono indicati, nello spartito, da una bandiera blu che sarà orientata rispettivamente a destra e a sinistra.
Il Sintetizzatore è il pannello di controllo centrale di MuseScore per l'uscita audio. Tra le altre cose, permette di caricare le Librerie di suoni con strumenti dal suono diverso da utilizzare per la riproduzione, controllare i livelli di equalizzazione e volume, e modificare altri aspetti del suono in uscita.
Per visualizzare il Sintetizzatore, aprire Visualizza → Sintetizzatore.
Le impostazioni del Sintetizzatore hanno effetto solo globalmente.—cioè se vengono aperte contemporaneamente più partiture non è possibile apportare modifiche alle impostazioni del sintetizzatore per una di esse che non si applichino alle altre partiture. Inoltre le, modifiche alle impostazioni del sintetizzatore si applicano alla sessione corrente—al successivo riavvio di MuseScore le impostazioni del sintetizzatore saranno quelle predefinite. Queste impostazioni predefinite possono essere modificate, tuttavia, in qualsiasi momento con un clic sul pulsante Reimposta come predefinito nel sintetizzatore per rendere le impostazioni correnti come predefinite per le sessioni successive.
È anche possibile salvare le impostazioni di una singola partitura e richiamarle, successivamente, con i pulsanti Salva nella partitura e Carica dalla partitura . Le impostazioni del sintetizzatore salvate in una partitura non saranno richiamate automaticamente all'apertura; è necessario indicare manualmente che le impostazioni per la partitura devono essere caricate con il pulsante Carica dalla partitura .
Le modifiche apportate nel sintetizzatore non saranno applicate nei file audio a meno che le impostazioni ssiano state salvate per la partitura con il pulsante Salva nella partitura .
Il dettaglio preciso delle opzioni è visibile nell'esempio di seguito Accordatura (below).
Le Librerie di suoni sono file contenente una serie di suoni che MuseScore può utilizzare per la riproduzione. MuseScore è dotato di un SoundFont chiamato FluidR3Mono_GM.sf3
; altre Librerie di suoni possono essere scaricate da internet (vedi l'Elenco di Librerie di suoni). Una volta proceduto ad Installare una Libreria di suoni, si può scegliere di utilizzarla per la riproduzione e controllare gli altri aspetti del suono in uscita con il sintetizzatore.
Per impostazione predefinita, il SoundFont FluidR3Mono_GM.sf3
deve essere caricato nel sintetizzatore:
Clic sul pulsante Aggiungi per caricare un'altra libreria di suoni installata nella directory SoundFont.
Nota: Se non è stato installato nessun altro SoundFonts, non ci sarà nessun'altra libreria di suoni da caricare. Per utilizzare un SoundFont per la riproduzione, deve essere stata eseguita la procedura Installare una Libreria di suoni (Che è un'azione unica) e poi caricato nel sintetizzatore (può essere fatto caso per caso, o impostato permanentemente).
Un SoundFont caricato può essere rimosso dal sintetizzatore (ma non disinstallare) selezionandolo dalla lista e facendo clic sul pulsante Cancellae se più librerie di suoni vengono caricate il loro ordine può essere organizzato con i pulsanti Su e Giù.
Se non è stato modificato alcun suono nel Mixer, il SoundFont in cima all'elenco sarà quello usato per la riproduzione. Tuttavia, se si sta utilizzando il mixer per suonare strumenti diversi con suoni provenienti da diverse librerie di suoni, riproduzione funzionerà correttamente solo se si hanno gli stessi SoundFonts caricati -nello stesso ordine- nel sintetizzatore Per questo, se si utilizzano più librerie di suoni, si consiglia di fare clic sul pulsante Salva nella partitura nel sintetizzatore, in modo che alla successiva apertura della partitura sia possibile richiamare l'elenco delle librerie di suoni caricate (e le altre impostazioni del sintetizzatore) con il pulsante Carica dalla partitura .
Eventualmente, è possibile utilizzare il pulsante Reimposta come predefinito per modificare le impostazioni predefinite del sintetizzatore in modo da non dover caricare le impostazioni da una partitura la volta successiva. In caso contrario, il sintetizzatore avrà le sue impostazioni originali di default nella vostra prossima sessione di MuseScore.
A destra nella finestra del sintetizzatore ci sono due cursori. Uno controlla il volume di riproduzione, l'altro controlla le opzioni del volume del metronomo incorporato. Come per tutto il resto dei controlli del sintetizzatore, tutte le modifiche fatte qui sono temporanee a meno che siano salvate nella partitura o salvate come nuova impostazione predefinita.
La scheda Effetti generali del sintetizzatore ospita l'unità di riverbero stereo Zita 1 e il compressore stereo SC4. I due slot "Effeto A" e "Effeto B," ntrambi con un elenco a discesa di effetti disponibili – tra cui la possibilità di impostare uno o entrambi i canali su "No Effect".
Per memorizzare una configurazione di effetti come l'opzione di default per il sintetizzatore, fare clic sul pulsante Reimposta come predefiniti . Se in seguito si modifica la messa a punto degli effetti, è possibile ripristinare tutte le impostazioni originali facendo clic sul pulsante Carica predefinito .
È possibile memorizzare una particolare configurazione degli effetti di una partitura con un clic sul pulsante Salva nella partitura ; o caricarli da una partitura con il pulsante Carica dalla partitura.
Il modulo di riverbero stereo Zita 1 onsente di simulare l'atmosfera di qualsiasi cosa, da una piccola stanza ad una grande sala. Pre-delay, tempo di riverbero e il tono del riverbero può essere regolato finemente utilizzando i controlli a condizione che:
Delay: Impostare un pre-delay per il riverbero di 20-100 ms.
Low RT60 (bassa frequenza tempo di riverbero): Utilizzare la manopola grigia per regolare il mid-range (50-1000 Hz) della banda a bassa frequenza che si desidera modificare: le manopole verdi regolano il tempo di riverbero (1-8 secondi) di questa banda di frequenza.
Mid RT60 (Mid-range reverb time): Regola il tempo di riverbero (1–8 secs) della banda di frequenza mid-range.
HF Damping: Regola la componente ad alta frequenza del riverbero. Aumentando questo valore aumenta la frequenza del punto di cut-off e rende il riverbero più brillante e più lungo.
EQ1: Consente di tagliare o enfatizzare (da -15 a +15) una banda di frequenza (midrange = 40-2K Hz) nella parte bassa dello spettro.
EQ2: Permette di tagliare o enfatizzare (da -15 a +15) una banda di frequenza (midrange = 160-10K Hz) nella parte alta dello spettro.
Output: Controlla la quantità di effetto applicato. "Dry" è pari a nessun effetto. "Wet" indica il 100% di riverbero. "Mix" il 50/50 di bilanciameno del segnale wet:dry.
Nota. EQ1 and EQ2 influenzerà solo il tono del riverbero, non il segnale dry (non processato).
Per configurare rapidamente una correzione degli effetti, impostare "Uscita" su"Mix" e regolare il comando "Mid RT60" per il tempo di riverbero desiderato. Poi mettere a punto l'effetto come spiegato sopra.
Per gli strumenti della Partitura in Do MuseScore utilizza l'accordatura standard del diapason: La4 = 440Hz di default. Il valore può essere modificato tramite la scheda Accordatura
del Sintetizzatore.
Come per tutte le altre impostazioni del sintetizzatore anche l'accordatura principale si riflette sulla riproduzione internamente a MuseScore ma non ha effetto sui file audio esportati (WAV, OGG, MP3) a meno che sia selezionata l'opzione Salva nella partitura
Nota: Si applica a tutti gli spartiti. Solo per la sessione corrente (l'accordatura si reimposta di default all'uscita da MuseScore). Si riflette sulla riproduzione internamente a MuseScore ma non ha effetto sui file audio esportati (WAV, OGG, MP3 e MIDI).
Nota: Si applica a tutti gli spartiti. Alla corrente sessione e successive (fino a quando la si modifica di nuovo). Ha effetto sulla riproduzione ma non viene esportata nei file audio (WAV, OGG, MP3, MIDI).
Nota: Si applica alla partitura caricata per la sessione corrente, utilizzando il pulsante Salva nella partitura. Le impostazioni possono essere richiamate nelle successive sessioni con il pulsante Carica dalla partitura. Ha effetto sulla riproduzione e sui file audio esportati (WAV, OGG, MP3, MIDI).
Le partiture supportano lo swing in riproduzione
Fare doppio clic sul testo Swing nella tavolozza Testo
Le impostazioni generali di swing (a livello di partitura) sono disponibili da Stile → Generale... → Partitura.
Di default lo Swing è disattivato. È possibile selezionare la frequenza di battimento.
Le impostazioni individuali dello swing sono disponibili tramite il tasto destro del mouse → Proprietà testo di accollatura → Impostazioni swing.
Se avete una partitura con il suono "swing" e "anche" e volete che questo si rifletta nella riproduzione:
Le proprietà del testo sono quelle dei marcatori di Tempo
Le Dinamiche sono simboli che indicano il volume di una nota o frase musicale. I simboli si trovano nella tavolozza dinamiche, sia nell'Area di lavoro Essenziale che nell'Avanzata:
Nota: Il volume complessivo di riproduzione della partitura può essere modificato utilizzando il cursore del volume nella finestra di dialogo Controlli di riproduzione o nel Sintetizzatore.
Per applicare una dinamica alla partitura, utilizzare uno dei seguenti metodi:
Per ulteriori dinamiche utilizzare la tavolozza Generale (Shift+F9). È anche possibile creare una tavolozza personalizzata per futuri utilizzi.
Per creare un crescendo o decrescendo, vedere Forcelle.
Cliccare sulla dinamica per selezionarla e regolare la gamma dinamica da Ispettore—più alto per più forte, più basso per più piano.
Da Ispettore è possibile impostare i pentagrammi che saranno influenzati dalla dinamica. Per impostazione predefinita "Gamma dinamica" è impostato su "parte", il che significa che tutti i pentagrammi di uno strumento ne saranno influenzati. La modifica di questa impostazione in "pentagramma " limiterà la dinamica al solo pentagramma su cui è inserita. Modificando questo parametro su "Accollatura" tutti gli strumenti adotteranno questa dinamica.
Nell'area di lavoro Essenziale , ci sono otto opzioni nella tavolozza Dinamiche: ppp, pp, p, mp, mf, f, ff, fff.
In quella Avanzata ci sono tutte le precedenti dinamiche più: fp, sf, sfz, sff, sffz, sfp, sfpp, rfz, rf, fz, m, r, s, z, n.
Nella sezione Dinamica della Tavolozza Generale, ci sono tutte le precedenti più 6 opzioni addizionali: pppppp, ppppp, pppp, ffff, fffff, ffffff.
Qualsiasi dinamica può essere modificata dopo essere stata aggiunta alla partitura, proprio come testo ordinario. Vedi Modifica del testo.